di Salvatore Leone

salvatoreIl periodo migliore di Grillo politico é stato quando ha attraversato lo Stretto di Messina a nuoto, quando ha tenuto un comizio sull'Etna e quando politicamente diede la prima intervista da politico a Lipari a mio fratello Bartolino.
Poi il successo e i grattacapi. Le battute non gli riescono bene, gli amici e compagni di partito si ubriacano di successo e lui resta sempre primo ma solo, triste e sconsolato. Come Berlusconi ha inventato un partito o movimento, Grillo ha provato a portare un liparoto a sindaco di Milano, ma senza successo. Gli gira male ma gli gira. Dovrà inventarsi ancora un giro. Magari doppiando il triangolo Stretto-Etna-Lipari. Ma per favore, faccia ridere comicamente da politico ancora il popolo senza sindacati. Perché la politica ha seppellito anche le risate. Sarà disintermediazione?

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LE INTERVISTE DE “IL NOTIZIARIO” Beppe Grillo. Anche su “Sky Tg24”

notiziariodelleeolie.myblog.it/le-interviste-de-il-notiziario-tra-poco-beppe-grillo/

13 ott 2012 - Lipari – Non è arrivato a nuoto ma ha fatto spettacolo. ... L'intervista a Beppe Grillo, e il video completo della sfilata nelle vie del centro di Lipari, ...

Beppe Grillo a Lipari 11 10 2012 - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=_vJ0MoBAji0
14 apr 2014 - Caricato da Notiziario delle Eolie
 

Dal nostro Archivio - Beppe Grillo a Lipari 11 10 2012 - Notiziario delle ...

www.notiziarioeolie.it/.../8949-dal-nostro-archivio-beppe-grillo-a-lipari-11-10-2012....
Intervista di Bartolino Leone. Guarda i video su Il Notiziario si Youtube ...
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Proposte per gusti raffinati che tuttavia non tradiscono le tradizioni della cucina Eoliana

PIANOCONTE - LIPARI

 

 

Eolie, slow&show

Cinquanta, cento o duecento bambini girano per le isole siciliane per la buona terra con i buoni prodotti. E' una bontà anche l'osservazione di questa gioventù marchiata " Isole Slow Junior" con bandieroni e bandierine. Un libero scambio con "isolanini" che come figli del sole devono promuovere un futuro per la terra del sole che i grandi stanno riducendo e imbrogliando in mille modi sul territorio della vita. Questo nuovo spirito educativo, partito con qualche impatto socialmente utile, svolge un "interisoleismo" al quale bisogna riconoscere il perchè. Filicudi forse é la più isola delle isole, con una sua legge naturale che non dovrebbe sconvolgere niente ed invece col segno della legalità e la protezione di svincolamenti, ci sono realtà che vanno a cozzare nei fatti e nelle opere. Ai buoni intenditori resta un pugno di terra dentro la stessa mano. Giusto per un colpo di mano come si è sempre detto e capito. Un appannamento con l'offuscamento per lo show.

Con...Sip

Un bel giorno la politica alta calò dal cielo la centrale acquisti di tutti gli enti pubblici italiani. Ci dissero: per risparmiare ed eliminare le tangenti. Così si creò la Consip, definita oggi, la cupola degli acquisti di Stato.
Senza dubbio sono diminuite le bustarelle di periferia per accentrarle tutte a Roma. Un bell'affare per pochi e non per tutti. La scienza esatta sulla gestione degli appalti. L'uovo di colombo o di Pasqua. Non più tangenti come bene popolare di largo consumo, ma tangenti di lusso per pochi. Di nicchia. Adesso nello strano mondo delle intercettazioni sulla Consip entrano anche i servizi segreti. Così ci sono giornali che i giorni dispari condannano e i pari assolvono. In funzione dei prezzi di giornata e degli scontri interni fra poteri dello Stato. Capita che certe Procure tolgono le inchieste per manipolazione mentre altre ribadiscono la massima fiducia. Un passo indietro con...sip, il vecchio nome dei telefoni di Stato dove passò tutto e di tutto. Niente é cambiato. Neanche le lettere per il nome.

Agnelli, pecore e capre

Dopo Berlusconi che allatta e bacia 2 agnellini, spuntano le pecore adottate a distanza dalla "Presidenta" della Camera Laura Boldrini. Si chiamano Gaia e Gioia e sono state ricevute a Montecitorio. I due ovini sono stati accompagnati da due volontarie dell'Enpa, con tanto di pettorina blu, e dalla presidente dell'Ente protezione animali. Si sentiva il loro belare fin dall'anticamera della presidenza. Hanno sentito l'aria della padrona di casa che é anche la loro padrona. Sono state trattate con i guanti bianchi dai commessi commossi e in divisa. Gaia e Gioia sono i primi animali entrati nella sede parlamentare. Ma siamo propri sicuri? Intanto il solito Vittorio Sgarbi urlando dice che vuol fare un giro con le capre per scegliere quella da baciare sulla bocca prima della mungitura se non é controlegge durante il periodo pasquale.

 

Le 2 Sicilie

La Sicilia "bedda" è una regione famosa in tutto il mondo. Prima per la mafia accessoriata con carretto, lupara e colonna sonora a base del "marranzanu" e poi per le sue bellezze. Mentre si avvicina il G7 di Taormina, scoppia la bomba per una fotografia pubblicitaria dell'evento, che mostra una coppola in testa ad un bel giovane (non più il siciliano basso e con i baffetti) con la sigaretta pendente in bocca che ammira una bellezza femminile con i capelli neri-neri e sguardo basso. Scena da new padrino! Uno spot da "la verità mi fa male". Se qualche stilista vende il suo abbigliamento o il suo profumo con foto similari, va tutto bene. Se la Sicilia vende se stessa con queste immagini, politicamente non va bene. La Sicilia é questa. Cambiandola si rischia una pubblicità ingannevole. Quante e quanti vorrebbero essere presenti nella foto. Due verità di una terra che con la mafia ha fatto soldi&politica.

A Busi e Sgarbi

La Pasqua porta sempre notizie particolari e in contemporanea. Dichiara Rosy Bindi con 28 anni di politica alle spalle ; "la passione mi ha tenuta viva e integra. Fare politica non è un mestiere, ed è impossibile servirla senza quel fuoco che arde. Finita questa legislatura lascerò il campo. Torno al mio vecchio amore per la teologia". Applausi! Per l'ottantenne Berlusconi basta la foto mentre bacia e allatta col biberon dei teneri agnellini. Un segnale che implica anche una traduzione in chiave marketing di chi non ha voglia di mollare la politica. Cadute e risurrezioni. Per questo c'é la Pasqua. Il quadretto meriterebbe una battuta di Sgarbi e una di Busi. Ma siamo sotto Pasqua e non si fanno ne sgarbi e neanche a...busi.

MarEoliano

E' risaputo che gli eoliani stanno con i pescatori amanti del mare e con i delfini che sono ospiti felici in questo mare sempre più povero e più abbandonato. Piacerebbe capire anche chi sta col mare. Cosa si fa per questo mare, che fino a poco tempo addietro, ha sfamato tutti. Adesso, i pescatori eoliani sono diminuiti e anche i delfini. Ma é diminuito anche il prodotto del mare. Nessuno semina a mare, nessuno pulisce il mare. Nessuno controlla il mare dagli avvelenatori, dai predatori, dai killer della pesca di contrabbando. Il problema non sono i genuini pescatori, non sono i delfini. Il problema, guardando in faccia la realtà, è che questo mare é stanco e deve essere protetto anche a livello di traffico navale. Serve il numero chiuso per i naviganti. E' un concetto naturale che parla da solo insieme ai delfini vere sentinelle incolpevoli e allo sbando. Come i pescatori coscienziosi con "i spasidde vuoiti"! Intanto anche l'Australia, ottava isola eoliana, vede la sua barriera corallina scolorire. L'ideale é trattare il mare come la terra. Coltivandolo. Bisogna dare dei pezzi di mare in concessione ai pescatori, come avviene per i pontili e le spiagge.

 

Eolie sbriatorizzate

Briatore é stato molte volte il gran nome turistico che é approdato alle Eolie. Ha mangiato con le sue belle di turno in ristoranti diversi. Poi ha salpato le ancore della sua prestigiosa barca ed é sempre andato via. Mai un pensiero per investire qualche euro e creare qualche posto di lavoro in questo Patrimonio dell'Umanità. Non ha mai annusato le isole come centro di sviluppo affari. Eppure panorami ed occasioni non mancavano e non mancano. Ci sarà un perché. Sicuramente non ha simpatizzato con gli abitanti. Non si é fatto un amico ma anche gli eoliani non sono riusciti a creare un rapporto con lui. Si racconta che in uno dei ristoranti dove mangiò frettolosamente disse: "che posti, che gente". Poi prima del grande silenzio, si udì: "sei fuori"... anche se mangiò all'aperto!

Eolie. Lungi e Longi

Lipari dovrei dire lungi da me. A Vulcano dico felicemente ...Longi da me. Ettore Longi é l'uomo che sa come riscuotere le tasse. Sicuramente avrà saputo che ai deputati siciliani é proibito far pagare le tasse. L'avvocato Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia, ha detto che questo é semplicemente "un omicidio istituzionale". I cittadini devono pagare tutto sull'unghia, i politici no. Politici che non riuscendo a rimuovere il presidente che voleva riscuotere hanno rimosso l'ente Riscossione Sicilia. "Un controsenso o un controlegge o un contromafia". L'emendamento é passato di notte e notte, nel buio e di nascosto, senza vergogna ma con il consenso dei deputati della Commissione bilancio. Dal primo luglio 2017 Riscossioni Sicilia sarà seppellita. Non esisterà più. Un colpo di bianca lupara politica. L'ente doveva incassare 5 miliardi ed invece incassava 500 milioni pur contando su 700 dipendenti e quasi 900 consulenti. La prassi dei politici é non pagare. Ma perché devono pagare i cittadini? Anche alle Eolie si é sulla buona strada. Quella a senso unico e senza cartelli. Solo pagherò!

Tatuaggi Eoliani

Ormai la moda non é più solo l’abbigliamento. Sono i tatuaggi sopra e sottopelle. Giusto per dare la propria espressione durante il percorso della vita. I primi tatuaggi, che ho visto a Lipari, erano di marinai e fruttivendoli. Oggi la socialità ne apprezza i disegni e cerca d’intuire la traduzione soprattutto quando la superficie totale del corpo non lascia neanche un millimetro di pelle libera. Questa rivoluzione é semplicemente una espressione creativa. Adesso i tempi sono maturi per il popolo eoliano che potrebbe farsi tatuare i capperi o le bottiglie di Malvasia, i totani o la faccia di qualche politico amato magari mentre percorre le montagne della pomice o le cave del caolino, le terme di San Calogero o l’ex spiaggia di Porto delle Genti, passando per l’ospedale di Lipari con il via vai degli elicotteri mentre si respira con la bombola d’ossigeno e con il popolo in preghiera insieme a San Bartolomeo. Corpi per fare storia con tutto a fior di pelle. Altro che seta. Giusto per far visionare la comunità e l’identità come veri simboli incisi nel corpo e nell’anima. Dimenticavo, aggiungere almeno un delfino.  

Emiliano, il pugliese che si rompe in Calabria

Il malocchio ha colpito il giudice (in aspettativa) Michele Emiliano che è un pugliese famoso per le cozze pelose conservate dalla moglie nella vasca idromassaggio del bagno di casa. Per correre meglio alla segreteria del Pd si stava allenando partecipando in terra calabrese alla classica tarantella indemoniata per verificare l'accoglienza dei tanti emigranti di quella regione. Per tenere legate le tradizioni si è rotto i legamenti nel passo misto con la "pizzica". Sicuramente la vera operazione sarà in ospedale. Il dubbio é capire se Renzi aspetterà la guarigione del suo concorrente oppure farà l'operazione da solo. Poi ballerà, dopo la vittoria per la segreteria, il tipico ballo toscano detto "il trescone". Il nome spiega tutto. Anche come muoversi sia in sala da ballo che nella politica da sballo.

"Triccheballacche" della topo...nomastica

Chi non ricorda quando Napoli accusò le isole Eolie per l'invasione di scarafaggi. Dichiaravano che sbarcavano dai traghetti provenienti dall'arcipelago eoliano. Adesso, una bella o brutta foto mette in evidenza come nel cuore della città di De Magistris, una coppia di clochard, dal cuore grande-grande, invita a cena una dozzina di topi. Insieme e in allegria consumano una vaschetta di buon mangiare "ca pummarola goppa". Non si potrà dire che é colpa delle Eolie. "Napulé" possiamo pensare, cantare e sgolarci. Forse la ripresa di questa scena preannunciava il ritorno nella città del Vesuvio di Higuain scappato come un topo col malloppo e ritornato in maglia bianconera per colorare la città di fischi e "triccheballacche". Più che l'assessore allo sport o quello all'ambiente bisogna chiamare quello alla toponomastica che tradotto é il masticare del topo. Piaccia o no. L'importante é l'atto di provenienza.

TecnoEolie

La scienza ormai cavalca l’alimentazione. Con una certa velocità utilizza la stampa 3D partendo dalla creazione del formaggio che é l’alimento giusto per sviluppare materiali migliori che devono essere abbastanza fluidi per potere passare attraverso un ugello, ma anche in grado di ricomporsi in una forma e in una struttura definita. Già si pensa all’utilizzo di questa tecnologia  per il classico formaggio e ricotta di Vulcano per poi passare alla produzione dei capperi di Lipari e Salina specificando sempre i vari formati. Così alle Eolie ci sarà più terreno per riempirlo di cemento per costruire le fabbriche tecnologiche per i prodotti agricoli. Meno zappe e più stampanti sperando che almeno il gusto non cambi. Le tradizioni si.

Volpe, Ma...galli, totani e delfini ammirati alle Eolie

Ne Volpe e ne Ma...galli. La televisione di stato continua ad imbottire di soldi eterni e soliti personaggi. Li ammucchia nelle stesse trasmissioni e invece di diventare amici fanno i cani e gatti o per meglio dire Volpe e Ma...galli.

Alla faccia del canone e del servizio di stato. Tutti hanno ragione perché si rotolano nei soldoni elargiti non solo per merito. Batti...becchi in diretta, querele garantite dai microfoni fra frecciatone e un richiamo alla difesa del valore delle donne che per una telecamera che riprende e trasmette spesso sono disposte a tutto.
Una tantum abbandonando la terra e andando per mare, lo stato con la sua televisione potrebbe anche abbuffarci con la storia eoliana di totani e delfini. Il periodo è quello giusto. Si cercano gli autori e i nuovi presentatori anche se ogni politico ha il suo delfino più volpe che totano con un pizzico di “tracchiottismo” alla Ma...galli.

Eolie fra Ferrari e Riva

Adesso moltissimi voglio fare il ghisa a Milano. Almeno per un giorno e per poter guidare la "Ferrari 458" spider confiscata alla mafia e diventata macchina di servizio. La "Ferrari" della polizia locale come simbolo di legalità nella settimana in cui alcuni malviventi volevano rubare la salma di Enzo Ferrari. Combinazione.

Forti di questo ricco esempio i comuni eoliani  possono drizzare le orecchie e vedere se per caso si sequestra qualche motoscafo "Riva" per affidarlo ai vigili urbani che non osano navigare con quello depositato in bella o brutta mostra nel cortile del palacongressi di Lipari. Si sa che il lusso aumenta la voglia. Soprattutto quando il carburante é pagato dagli altri.

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Eolie, una battuta alla Totò

Ciascuno di noi ha ingoiato una battuta o una smorfia di Totò. L’eroe della comicità prematura che mezzo secolo fa’ lasciò il teatro terrestre per recitare la vita quotidiana nel cielo. L’uomo che mangiava più volentieri con un cane che con un uomo, copiò e tradusse quello che osservava. Quel principe Antonio De Curtis ancora oggi é fra noi, in ciascuno di noi. Fu il principe della risata e sempre tale resterà. Morì a 69 anni stanco malato e avvilito. Forse perché nessuno è riuscito a farlo ridere. Chissà cosa avrebbe potuto fare Totò alle Eolie, dove battute e sceneggiate sono a portata di mare in ogni momento. Sicuramente avrebbe inventato lui il Fantozzi di turno nell’arcipelago diventato europeo sulla carta. Perché l’arcipelago si presta a tutto, si ride anche senza battute e le mani si battono anche prima. Poi scena muta per una vita che é una scema muta come il toto..calcio alla realtà battuta dopo battuta ci sono solo sconfitte per le isole. Capite e no.

Nulla al confronto di Nello, fotografo liparoto

L’altro giorno mentre viaggiavo per Milazzo sentivo un giovane studente che diceva al compagno: “con questa foto spero proprio di essere io a scattare, col mio smartphone, la mille miliardesima foto di questi ultimi 12 mesi”. “Mizzica” quante foto facciamo e meno male che sono in via d’estinzione le macchine fotografiche tipo quelle che Nello Raffaele, il miglior fotografo professionista delle Eolie, utilizzava per scattare le sue opere d’arte compreso lo sbarco della regina Elisabetta a Vulcano.

Oggi il valore delle applicazioni che girano intorno all’immagine é di quasi 50 mld di euro per quasi 2 milioni di applicazioni. Ma chi potrà mai dimenticare la foto di Marina Piccola di Nello Raffaele. Il mare in tempesta e la chiesa di San Giuseppe. Foto che ha fatto il giro del mondo, ma nessuno conosce il numero delle persone che hanno apprezzato quello scatto d’artista da un angolo delle Eolie sempre più scattate e scartate.

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Osso buco

La sanità lombarda, servizio sbandierato come eccellenza esce ultimamente con le ossa rotte volutamente e non. Mani pulite venne alla luce con la sanità di Chiesa e non della chiesa. Maiuscolo e minuscolo e viceversa. Dopo le dilaniate a base di tangenti che arricchirono quei politici per poi annientarli, adesso spunta un primario inseguito dalle intercettazioni che mette a nudo il giro di femori e protesi. Chi rompe paga e chissà su quasi 10 mila interventi, il prof. Confalonieri cosa avrà combinato per meritare il titolo di “money-maker”. Se questa é l’eccellenza é necessario pensare ad altro. Meglio tenersi l’ospedale di Lipari nelle condizioni attuali, fatto di gente onesta che non ruba, che non opera, che cura con quello che passa il convento e chi non é contento può sempre andarsi a cercare uno di questi esperti mondiali di chirurgia mininvasiva e maxevasiva.

Mariuoli, Maldive ed Eolie

In questo mondo di ladri, il gruppo di “mariuoli” napoletani che consumavano i bottini alle Maldive, onestamente dichiaravano “nui pappamu cumm i politici”: 4 mila euro. Si vede che non sono aggiornati sui prezzi, che non contabilizzano le tangenti e le “piacerie” varie di tanti loro colleghi governanti. Adesso che questo gruppetto è tornato abbronzato dalle Maldive, sicuramente perderà il percorso lavorativo. Invece di rubare per pagarsi il viaggio per quelle lontane e decantate isole, potrebbero cercare un lavoro onesto. Ammesso che esista. Magari poi sognare in cella o ai domiciliari un bel viaggio per le decantate e vicine Eolie. Però è sempre meglio comunicare il prezzo del viaggio a fine percorso. Una questione di convenienza senza rischiare l’inversione dei ruoli e dei mariuoli.

Europa, miniera per le Eolie

Anche i bambini sanno che dobbiamo fare le Eolie, anche se abbiamo fatto l’Europa alla casareccia o a membro di cane. Visti i risultati dell’Europa, che si prende in giro da sola, forse é meglio che non si siano fatte le Eolie. Anzi bisognerebbe creare 7 comuni eoliani. Dividere l’arcipelago e farne uno spezzatino comunale. A ciascuno il suo pezzo. Tanto in caso di aiuti economici ci penserà l’Europa con i fondi europei che sono un gioco a mosca cieca. Le isole Eolie hanno fior di professionisti che conoscono, alla perfezione, la tattica e la tecnica per andarsi a prelevare i fondi. Prendendo tutti per i fondelli. Per i muri di pietra prima e strade dopo, per l’agricoltura prima e villette dopo, per il pescato prima e per il tour delle isole dopo. L’Europa é una mucca da mungere, una miniera a cielo aperto. Sulle miniere le Eolie possono insegnare tanto anche alla stessa Europa che poco conosce di pomice, caolino, allume e zolfo.

Eolie mani...f...estate

Roma é anche la città eterna delle manifestazioni. Giornalmente si manifesta nella capitale per tutto. Roma ha scoperto così una nuova forma di turismo. Di nicchia ma funziona. C’é sempre il tutto esaurito. Però anche i romani sono esauriti e si ribellano al grido che “n essuno ha il diritto di complicare la vita del suo prossimo, i cortei in bianco sono una forma di violenza”.

Così gli eoliani vorrebbero convogliare nelle proprie isole una parte di queste manifestazioni italiane, distribuirle con una formula festante sotto forma di peperoncino turistico.

Purtroppo tutto resterà un sogno. Perché quando per le navi, per l’ospedale e quanto altro si è manifestato, il successo è stato pari a zero. Gli stessi fratelli Biviano “di ferro” di Lipari per farsi ascoltare si sono dovuti trasferire a Roma per un paio d’anni, vivendo in tenda. L’unico successo, per i manifestanti eoliani, fu raccolto a Filicudi per lo sbarco dei mafiosi. Vinsero gli eoliani, ma nessuno dice che l’isola non piaceva ai condannati al soggiorno obbligato.

Forse bisognerà manifestare d’estate chiedendo l’aiuto ai vacanzieri che potrebbero capire come queste isole sono l’ideale perché la quasi tutta politica italiana si trasferisce su questi scogli senza manifesti ma con tanta accoglienza ruffiana.

Oscar eoliano

Gli italiani spesso riescono a ricevere delle vere overdosi di Oscar. Da Morricone a Benigni. Tutta gente brava e felice di ricevere questo premio-nomination ad alto livello mondiale. Foto e super foto con la statuetta in tasca o in mano. Fra musiche e colonne sonore, fra recite e battute per festeggiare anche i 70 anni del sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani. Che poi sono quelli che creano i divi dello spettacolo. Dal palco, fra i soliti “abbattimuci li mani”, Benigni confessa fra sorrisi ed emozioni: “...s erata commovente, siamo un Paese piccolo e abbiamo tanti Oscar. Ci premiano per aver ricevuto un altro premio. L' Oscar è come un vaso di Pandora, se lo apri da lì esce di tutto”. Gli eoliani invece sono legati alla frase di Tornatore: “...ci notano di più se manchiamo”. Alle Eolie sono contenti di avere un solo Oscar (Foti), quello che ha una cosa dolce per tutti, anche a forma di statuetta di marzapane con la scritta Hollywood al cioccolato e una spruzzata di cacao nel posteriore.

Eredità eoliane

Nel mio studio legale ci sono mia figlia e mio genero. Gli eredi. Come tanti operatori e professionisti privati che lasciano l’attività ai figli. Tanti padri e tanti figli. In Campania, De Luca sembrava pronto ad abbandonare Renzi dicendo che la signora Agnese era migliore del marito Matteo. De Luca, l’originale e non il “crozzaro”, si é fermato prima del calcio del mulo. Al momento di scegliere se seguire Bersani e compagni o rimanere al fianco di un giovanotto esuberante che è peggio della moglie. Ha scelto la seconda opzione. E’ nato l’accordo sull’eredità politica. Alle prossime elezioni politiche, il figlio di De Luca sarà messo in lista per essere eletto in Parlamento con o senza frittura. Appoggio al congresso in cambio del primogenito alla Camera. Ogni mondo é paese. Isole comprese. Tanto privato e pubblico sono la stessa cosa. I voti sono ereditabili legalmente e quando sono pacchetti meritano anche il fiocco e non sono tassabili. Nell’eredità privato e pubblico pari sono e guardando le liste dei candidati al Comune di Lipari si può dire che ogni mondo ereditiero è paese. Che male c’è. Anzi!

Lipari alla cinese

In Cina hanno finalmente deciso di montare le telecamere nei bagni pubblici perché i cinesi rubano la carta igienica nuova, non quella usata. L’allarme scatterà non appena gli utilizzatori del vaso consumeranno oltre i 60 cm. del prezioso rotolo. La preoccupazione degli utilizzatori é che tirando la punta della carta igienica il rotolo non si fermi più e potranno incorrere a serie condanne. A Lipari invece, visto l’allarme furti, si vogliono piazzare le telecamere davanti ai muri di pietra che naturalmente non sono pietre nuove ma pietre usate. Il rischio é che automaticamente staccando una pietra dai muri questi possono venire giù con una facilità incredibile. Fra i due preziosi bottini, i cinesi sono avvantaggiati per il peso. Adesso bisognerà scoprire chi cess...erà prima fra la carta e la pietra. Salvo trovare un sostanzioso accordo con gli autori di questi furti mettendoci una pietra sopra sempre dopo aver tirato lo sciacquone che fa scomparire anche la carta. Igienica e non, ma sempre corpi di reato.

 

Povero Domani

Prima furono i maglioni in cachemire da 1 milione  di Bertinotti che arrivavano da Londra con sciarpa al seguito. Poi le scarpe da 650 euro di D’Alema che arrivavano dal noto artigiano di Reggio Calabria. Adesso siamo al trolley da 1350 euro di Renzi (modello Papa Francesco) sfoggiato per la prima volta al Lingotto dove la Fiat iniziò a costruire auto con gli operai del sud che arrivavano con la valigia di cartone legata con lo spago e portata sulle spalle. L’Italia ricorda e ricorderà gli accessori di alcuni politici che con il mondo operaio raccoglieva consensi e divideva moralmente la fame. Poi ciascuno a casa propria a lussureggiare e far cercare al governo 19 miliardi per tirare a campare e far stringere la cinghia di poche euro agli italiani che acclamano sempre i maghi della politica di turno. PD si cerca di urlare ancora, Povero Domani ha ascoltato il popolo con le cuffie alle orecchie.

Eolie, piccola grandezza

Il piccolo mondo eoliano ormai é diventato grande. Anche per la nostra generazione, con tanti anni alle e sulle spalle e poco tempo in tasca. C’é una certa paura addosso ad alcuni eoliani. La mancanza di tempo per rimettere in sesto una parte di territorio e un parte di futuro che dovrebbe servire per rattoppare gli strappi del passato. Chi dovrebbe partecipare alla cucitura non può chinarsi nell’uso di ago e filo. Si preferisce usare il silicone per tutto. Un copia e incolla senza copia. Solo incolla. A cosa potrà servire raccogliere gente nelle piazze o sulle strade, raccontare cosa non é stato fatto e parlare di azioni faraoniche sperando che nasca poi qualche cosa. Non certo i neonati nell’ospedale di Lipari. Quando le Eolie erano piccole, i piccoli nascevano.

Alle Eolie c'è il pescecane

Nell’arcipelago delle Eolie, fatto di mare e campagna, spesso si parla di pesce..cane anche se “tuttoattaccato” non si vede mai. Salvo nel nome di una pizzeria di Lipari che prese il nome “inciuriato” del padre del fondatore. I delfini sono sempre stati gli amici marini dell’uomo che li ha ammirati nelle loro evoluzioni e nel vederli felici davanti o accanto alle barche. Oggi, per via della pesca, sono i nemici del pane quotidiano dell’uomo pescatore che utilizza particolari attrezzature da pesca. I cani, amici di terra dell’uomo, spesso e volentieri vengono insultati per la cattiva educazione dei proprietari, ma ancora di più vengono colpevolizzati quando vivono in branco. Ma anche in questo caso non hanno colpa. Ecco che delfino e cane messi insieme formano il pesce-cane, antico terrorista dell’umanità. L’ideale è separarlo. Anche i politici quando fanno branco per mare e per terra.

Amici, parenti e votanti

Tutti i politici piangono lacrime. Dicono che la politica costa perché i voti costano. Basterebbe abolire la fabbrica dei voti meglio nota col nome di “votificio o preferenziatificio” e finalmente la magistratura si potrebbe occupare di altro. Le bustarelle ormai cresciute e diventate bustarellone scomparirebbero. Tutti gli italiani, isolani compresi, possono guardare in questi ultimi 40 anni come certi politici hanno mutato la loro posizione economica senza poter dimostrare la provenienza dei soldi o degli immobili. Lo zio d’America é scomparso mezzo secolo addietro. Ed allora se non direttamente ci sono i figli, i padri, i fratelli, i cugini e gli amici che ingrassano. Pensando di non dare all’occhio neanche quando si cambia partito o alleanza. A tutti i livelli superando ogni livello di guardia e ladri...

Eolie, isole senza tempo

A molti piacerebbe avere un posto dirigenziale perché il dirigente é un capo o un gran capo pieno di grattacapi. Sempre occupato e sempre impegnato, spesso si capisce perché hanno il bagno in...”gabinetto”. Per il tanto lavoro e la mancanza di tempo per rispondere ai cittadini che segnalano ingiustizie e richieste di provvedimenti dovuti. Oggi,la burocrazia ha allungato i tempi e si naviga sulle illegittimità causate da provvedimenti e risposte incredibilmente insensate e tantissime volte mai arrivate per mancata spedizione. Guardando il tg delle ore 8 e delle 20, riascolto la telefonata dal parcheggio dall'albergo “valangato” e le risposte del dirigente, che non crede alla comunicazione che annunciava il disastro. Mi ritorna in mente il distacco di alcuni balconi a Lipari. S. Bartolo ha evitato una strage. Fortunatamente non transitava nessuno in quel momento. E'stata segnalata da tempo una situazione pregiudizievole per la pubblica incolumità. La Protezione Civile non ha tempo per controllare, è troppo impegnata.Non da assicurazioni neanche alle lettere di segnalazione di pericolo. Solo i Vigili del Fuoco, forse perché, hanno "molto tempo libero" e, non hanno dirigenti sul posto.Effettuano veloci sopralluoghi, ed hanno tempo, carta e penna per scrivere dettagliatamente anche al Prefetto. Poi il nulla. Ed il pericolo giorno dopo giorno aumenta. Forse si ha paura di transennare un corso od impedire il transito nel luogo in cui potrebbe accadere il peggio. Salvo che il silenzio sia sinonimo di rassicurazione per l'inesistenza di un pericolo segnalato che non si cerca di risolvere per mancanza di tempo. Ogni cosa a suo tempo, che passa e va. Dove non si sa!

Voli&Voti anche per le Eolie

Piu' il politico vola e più voti prende. Tutti al volo. L’Italia ha i politici come i piccioni viaggiatori. Per esempio, la Sicilia é il patrimonio dei voli di Alfano. Voli di Stato indipendentemente dal dove é stato. Gli spetta la medaglia del “frequent flyer istituzionale”. C’é ormai l’apposita classifica che vede in testa il ministro siciliano seguito a ruota da Gentiloni e poi dal gruppone formato da Pinotti, De Vincenti, Orlando, Calenda e Minniti. La media parla di un decollo al giorno per la flotta di statale. Meno male che a Lipari non c’é ancora l’aeroporto, altrimenti i voli politici sarebbero aumentati. Quasi raddoppiati e triplicati nel mese d’agosto. Se non per missioni per vacanze istituzionali. Sempre per inseguire quel voto in più che vola. Perché cerca di scappare insieme alle spese di Stato costrette a cercare anche i para-caduti anche nelle isole dove i monumenti dei caduti ormai sono in via di distruzione. Aria fritta e Acquacalda.

L'urna dei fuochi

I partiti politici italiani si distruggono perché hanno la pancia piena e si vede. Sotto ogni profilo. Mentre i politici allacciano nuove fraterne alleanze per poi rirompersi, gli antipolitici per eccellenza si domandano e chiedono cosa succede. Il successo solitamente da alla testa a tutti i politici e  così si sono convinti di essere grandi atleti del voto. A tutti i livelli. Restano fuori solo i guardoni della politica. Quelli che vorrebbero farla ma non hanno il coraggio di mischiarsi verso queste cadute in basso che vengono guardate dall’alto. Il dubbio viene tutto dalla domanda più frequente. Ma perché i sani elettori non organizzano l’assemblea del popolo, senza politici, per votare l’allontanamento di chi ha inguaiato l’Italia portandola a questo punto? La politica va aggredita ancora o tentare, per l’ultima volta, di farla ragionare? Questo é il confine con l’urna dei fuochi che é come la terra.

 

Lipari, ladri di frutta da tavola a Tivoli

Più aumentano i miei anni e più cresce solitamente l’amore per la terra. Se poi é la propria terra, l’amore diventa eterno. Da qualche tempo dedico il mio fine settimana a ripulire i terreni ereditati dai miei genitori. Non è semplice. Le zone sono impervie, difficili da raggiungere. Ma una volta arrivati si sente il contatto con l’altro paradiso. Quello  terrestre. Bello rivedere quei luoghi rimasti uguali ai tempi dei miei avi. Un vero ritorno ai ricordi del passato che procura emozioni. Oggi si aggiunge qualche tocco tipico dell'era moderna per aiutare l’attualità. Adesso questi fondi sono coltivati, danno i frutti. Però arrivano i frequentatori che li raccolgono dai miei alberi e li consumano nelle loro case con vera passione. Fortunatamente a Lipari ci sono ottimi negozi di frutta dove posso acquistarla e magari mandare lo scontrino col l’aggiunta del danno morale a chi mi toglie il piacere della raccolta diretta dai miei alberi. Avevo voglia di lasciare il terreno libero, ma adesso sono costretto a creare un recinto per la difesa della proprietà privata coltivata a frutteto. Il tutto completo di telecamere per controllare a distanza la maturazione e i ladroni. La troppa libertà costringere alla difesa dai “furtaroli fruttati”.

La conta dei ristoranti fra Eolie e Palermo

Posso testimoniare che i passi di danza del Presidente Crocetta sono perfetti con i ritmi della tipica musica siciliana. Sono apprezzati anche dal web. Egli si muove e smuove da tipico politico, col sorriso stampato che si riflette sul viso degli amici che ormai sanno che é una super star. A fine mandato, la D’Urso dovrà assoldarlo per i suoi programmi televisivi. Mentre la musica invade la città di Palermo, fra grida di dolore per un essere umano bruciato vivo, il vicinato di Crocetta suggerisce di cambiare i tempi per le votazioni. Tanto é sempre la stessa musica. Gli anni passano ma si vivono le stesse situazioni. Zero cambiamenti. Sempre la stessa  musica con note diverse. Il caro (visto quanto costa) Crocetta dovrebbe disporre la durata di 7 anni per la campagna elettorale e 7 mesi la durata per tutte le cariche dei politici vincenti. Giusto per dire che qualche cosa cambia. La stanchezza ormai é padrona, la musica é troppo alta e le “panze” trasudano i contenuti di cene dove l’abbondanza é l’impegno vero della politica. Basta contare il numero dei ristoranti che ci sono fra le le Eolie a Palermo. Le trattorie sono escluse.

Lotti Marroni e Verdini

Le combinazioni di Crozza non fanno solo ridere. Ma anche meditare ridendo. Marroni, amministratore delegato di Consip, davanti ai magistrati ha svelato delle pressioni da parte di Tiziano Renzi e del senatore Denis Verdini. Adesso non può fare marcia indietro perché da semplice persona informata sui fatti diventerebbe indagato con l'accusa di calunnia. Il rischio di diversi anni di carcere e anche l’abbandono del suo incarico. Ci sono tutti quei Lotti assegnati ad imprese vicine al sistema gigliato come si dice al momento. Intrighi di tutti i colori, con i toscani sempre a formare il giro della “ola ola senza annuccia”. Tutto aspirato. Di colpo.

All'armi

Una certa paura invade l’Italia. La legittima difesa. In parole povere: “ammazzare o essere ammazzati”. Vivere o morire. Salvare o abbandonarsi ai bruti. E’ un momento in cui la bandiera bianca non serve. Oggi lo Stato dovrebbe sbrigarsi e dare subito una risposta agli indifesi. Dire ai giudici chi condannare, come e quanto. In parole povere, l’interno della propria abitazione o del proprio luogo di lavoro é un territorio privato che il proprietario ha diritto a difendere come meglio può. Per salvare la propria vita e quella dei propri intimi. Salvo che lo Stato non si organizza al massimo per difendere i cittadini in una lotta impari, al momento. Se qualche direttore di giornale quando vede fra le vittime un invasore di altrui proprietà con scopo delinquenziale lo chiama incidente sul lavoro, ha ragione. Il ladro che non vuole essere ucciso dovrebbe indossare il giubbotto antiproiettile, casco e tutto quello richiesto per la sicurezza compreso relativo cartellino di riconoscimento. Come qualsiasi lavoratore. Altro che sei due sei. Dimmi chi sei, per accorciare i tempi. Meno burocrazia anche nelle rapine per utili all’armi...

Bocchino con Basiluzzo

A Panarea tutti ricordano Italo Bocchino attorniato sempre da belle donne. Adesso tutti ricordano anche che parlava di sistema pensando che fosse un modo napoletano di sistemare le persone e non le cose. Poi spuntò Romeo, anche lui fine e napoletano. Italo ormai é il Giulietto di Romeo anche se non ha la macchina Giulietta per andare a caccia di appalti pubblici. La politica è la combinazione che apre tutte le porte. Forse, in questo momento di alta tensione, dove procuratori inseguono tracce, ascoltano fruscii telefonici e rimettono a posto pizzini con cifre e iniziali, il buon Italo invidierà il buon Silvio che passa i suoi guai con le donne mentre lui con le donne ha passato piaceri infiniti sempre con Basiluzzo alle spalle.

Eolie resmuntade e remuntade

Perché anche le Eolie non possono credere ad una remuntada? Anche se oggi appaiono sfavorevolmente sconfitte in una sorta di “resmuntada”. Pensiamo alla salute. L’eterna sconfitta potrebbe trasformarsi in una vittoria finale dove per pietismo si potrebbe mettere in croce Crocetta. Indipendentemente dai voti e dal piacere delle vacanze che le Eolie puntualmente gli offrono. Lui arriva e porta soldi. L’ultima volta portò 20 milioni di euro a petto gonfio. Di Crocetta tutti si possono fidare. Basta farsi il segno della croce dicono a Marina Piccola dopo averlo visto, la scorsa Pasqua, accanto ai fratelli Biviano “di ferro”. Poi basta osservare come ha guidato la migliore gioventù tecnica nell’ex costruendo porto di Filicudi Porto. Un sopralluogo che se girato a rallentatore mostra come il presidente era l’unico col giubbotto o “giunbotto” mentre gli altri sfilavano, misuravano e prendevano nota in giacca e cravatta. Belli tutti. In tutti i casi. Basterebbero queste due remuntade per offuscare quella del Barcellona non Pozzo di Gotto. Ma l’altro quello del fico o fica o puntarella catalogna che non sa perdere mai. Anche per un senso di giustizia che alle Eolie è una vicina di casa con in mezzo il mare.

Forfait fiscale per le Eolie?

Lasciate che i ricchi stranieri vengano a me. Un colpo di genio del fisco italiano. Chiamabile “acchiapparicchi”. Così si è partorita la “flatax”, che  é: 100 mila euro di tassa fissa. Circa 1000 stranieri già in lista d’attesa per avere la residenza fiscale in Italia. Il fisco a forfait. Un tantum. Partendo da questo prodotto fiscale ancora da boutique, l’idea si potrebbe allargare anche per gli italiani. Ogni italiano dovrebbe pagare la sua quota di tasse a forfait comprendente tutto. Bollo auto, abbonamenti tv, Tarsu, Imu, Irpef, Iva, Camera di Commercio, suolo pubblico, pubblicità insegne e quanto altro. Buttando via libri contabili e snellendo la burocrazia. L’importo assegnato a ciascun cittadino o ciascuna azienda, potrebbe essere discusso con gli ispettori fiscali a cadenza biennale. Una semplicità che inviterebbe tutti a pagare senza bisogno di ricordarsi le scadenze. Chiamiamola libertà fiscale. Vogliamo dichiarare le Eolie zone di sperimentazione fiscale magari aggiungendoci la riserva naturale?

"MagichEolie"

Il consigliere comunale Lo Cascio é un simpatico “sentierista” con qualità di “veggentazione”. Pochissimi come lui conoscono gli angoli più vergini dell’arcipelago. Un bel giorno chiese in Comune su certi movimenti e presunti lavori da fare nella zona di Caolino. Nessuno rispose.  Dopo circa 15 giorni si seppe che le cave del Caolino erano state comprate da una società bergamasca con tenuta di vigneti a Castellaro. Il “settecorrentemese” lo stesso consigliere elogia alla grande il consulente del sindaco per l’aria pomicifera. Ma nel cuore dell’elogio scrive testualmente “ confidando in un piano particolareggiato “amico” che gli consenta di cambiarne la destinazione d’uso e trasformarlo in albergo con spiaggia privata. In questo caso, su un’isola già inflazionata dagli alberghi e contestualmente priva di servizi o di elementi di attrazione turistica, qualcuno può spiegarmi quali benefici trarrebbe la nostra comunità?” Tutto questo cuore e fegato cosa significa? Lo studio deve prevedere alberghi? Intanto sempre Lo Cascio qualche anno fa si era espresso, in tempi non sospetti, sulla vendita delle Terme di San Calogero. Sapendo che il consigliere Lo Cascio non pensa mai male ma “ci azzecca” vuol dire che da oggi è il mago delle Eolie senza offesa per gli altri. Alla prima occasione mi farò leggere la mano...

Eolie, isole da rotta...mare

Rottamare per chi vive le isole come navigatori vuol dire rotta mare. C’è chi consiglia di rottamare il padre e chi il figlio, chi i politici antichi e chi i moderni usi delle tangenti. Si consiglia di rottamare il sistema delle forze armate messe al servizio della professionalità politica. Il troppo poi è troppo. Quello che doveva essere l’inizio é la fine. Tutto cambia e niente é cambiato. Salvo forse la tipologia delle mutande di un popolo che è rimasto con questo indumento intimo. Anche se presto sarà rottamato partendo dall’elastico usato come fionda. In tutto questo inizia anche alle Eolie l’epoca della rottamazione. Da dove si partirà?  Rottama o sarai rottamato. Renzi sarà stato un cattivo maestro, ma sempre un maestro.

Lambada Eoliana

Le voci di piazza e di “stritti”, a Lipari, sono un “vanniari” perpetuo. In questi giorni corre voce che ci sarà una sola lista da contrapporre alla sindacatura di Marco Giorgianni a sindaco. In realtà nell’aria si respira un  movimento che mentalmente ha i ritmi di una lambada. Fra un passo e l’altro emergono i non votanti, i ballerini che hanno perso fiducia nelle istituzioni e nel modo di operare della Pubblica Amministrazione. Troppe ingiustizie, troppe particolarità che hanno determinato il sorgere di questo movimento ondeggiante, che giornalmente accoglie consensi in silenzio. Magari i politici nutrono la speranza che tutto possa rientrare. Un “ricredimento o un rincretimento”. I segnali ci sono, il malcontento democratico avanza e se parte sarà, sarà infermabile.

Toga, mutande e cazzuola

Mentre mi recavo al Tribunale di Barcellona, il mio cliente mi dice: avvocato, perché anche lei non lascia la toga e fa solamente l’altro lavoro che le piace tanto? Per chi non é informato, io amo fare il muratore. E’ la mia seconda passione, dopo il codice. Capisco subito che l’imputato al seguito aveva letto in merito alla bellissima avvocatessa Claudia De Marchi, che a 34 anni ha scelto di cambiare vita e dedicarsi alla prostituzione. Ormai ha tirato giù la toga e le mutande. E’ una escort di lusso. I clienti preferiti sono naturalmente i politici perché pagano per contanti e non chiedono sconti. Tariffa 200 euro all’ora ed il piacere di vedere i politici pagare per comprare il suo modo di vendere sesso. Tutto legale. Ma io dopo la toga tiro giù la cazzuola?

Eolie, mini mica mega

L’alibi bellissimo e usatissimo della politica è che le colpe degli insuccessi amministrativi appartengono al passato e non al presente. In queste isole piccole e ridotte si é sempre voluto il max. Tutto nel segno del mega per chi ha fatto l’appalto più grosso che più grosso non si può. Di mega&mega alle Eolie non serve nulla. Necessita solo quel minimo per rendere le isole semplici e funzionali come un piccolo approdo sicuro per navi ed aliscafi ed un rifugio per natanti. Il mega non produce altro che mega casini. A Lipari non é bastato il vuoto del mega parcheggio che ha solo come alternativa un umano ridimensionamento con un mutamento d'uso. L’esempio viene dalla trasformazione di un un garage in un'aula di tribunale. Così si potrebbe trasformare il mega parcheggio in un camping compresi posti roulotte e camper con affidamento (non politico) a qualche cooperativa di giovani locali con intenti di libere iniziative. Con lo sbarco della nuova ricchezza del “pizzo” di sbarco si può anche pensare di offrire i primi tre anni a canone locativo e tassa rifiuti a zero euro. Offre il comune. La proposta é mini, mica mega.

Eolie, Cicogne e Drone

Prima o poi non si parlerà più del passato delle isole Eolie. Ma solo di futuro. Entro il 2040 circa il 50% dei lavori svolti nell’arcipelago saranno robotizzati, automatizzati e aumenteranno i disoccupati. Non ci saranno autisti e piloti di barche. La pizza sarà preparata e cotta da robot e servita ai tavoli da nastri trasportatori. La tecnica sostituirà molte forme di vita. Anche gli ospedali usufruiranno di questa innovazione e finalmente l’ospedale di Lipari funzionerà in tutti i reparti. Si tornerà a nascere e le cicogne saranno sostituite dai drone.

Cavoletti Eoliani

Anche in questi giorni nelle poche “spiaggeoliane” si notano molte persone a testa in giù. O cercano la rimodulazione del piano spiagge oppure cercano, da buoni italiani, parte dei 3,4 miliardi di euro che la madre patria deve trovare, entro 58 giorni, per Bruxelles. E questi sono tanti cavoletti amari. Incredibilmente l’Italia deve trovare misure credibili altrimenti scatta la procedura per deficit eccessivo. Il mago delle parole Pier Carlo Padoan é sempre ottimista. Basta guardarlo in faccia adesso che sa quanto costa un litro di latte. E’ l’unico a non pensare di unirsi al gruppo di eoliani che continua a vagare sulle spiagge. Ma anche quelle stanno finendo. Come concorrenza, fisco, lotta alla corruzione e riforma della contrattazione. La Commissione europea é informata come quella eoliana.

Legge e logge all'eoliana

L'ultimo fresco sequestro degli elenchi delle logge massoniche della Sicilia e della Calabria riporta indietro ai momenti di mani pulite. Quando nei Palazzi di Giustizia le prime domande che venivano riservate a testimoni e imputati erano: Lei é massone? Lei è socialista? Lei ha parenti in Calabria? Il tempo passa, la Massoneria si é affacciata sempre più benevola verso una comunicazione a viso aperto. Per certi versi ha abbandonato il cappuccio, usato soltanto durante la cerimonia dell’iniziazione dei nuovi fratelli. I massoni alle Eolie ci sono sempre stati fin dal 1864 quando nella loggia “L’Eolia” figuravano due nomi importanti per le isole: Emanuele Carnevale e Francesco De Mauro. Da un paio d’anni, a Lipari, si tengono sedute aperte al pubblico a viso scoperto in presenza del gran maestro. Niente da nascondere. Si sa chi c’é, chi non c’é e chi fa finta di esserci. C’è un testamento morale-massonico che dice: “non fare mai affari con un tuo fratello massone”. Ci sarà un motivo. L’arcipelago eoliano continua ad essere pieno di logge, quelle dove pende l’uva “curnacchiola” tardiva. Bianca e nera. Logge sempre in regola con la legge. Al massimo ci può essere qualche pulèra in meno per favorire l’uso comodo della “pila”.

Fu Leone di Lernia

Leone di Lernia si è spento. Ma i filmati della sua vita ci seguiranno ancora per molto. Per la sua semplicità comica e canora che ha invaso e donato sorrisi anche a noi delle Eolie. Leone di Lernia non é mai stato nelle nostre isole, eppure poteva essere considerato, per il suo modo di cavalcare lo spettacolo, uno di noi. Un personaggio vulcanico, da pane e formaggio, ricco di sorrisi e “dialettate” pugliesi capibili come l’inglese. E’ andato via nel pieno del Carnevale lanciando ancora ai giornali e alla televisione le ultime manciate di coriandoli per non essere l’avaro dell’allegria. Giù la maschera signor Leone perché il suo viso è sempre stato una signora maschera anche quando cantava di banana, salsicce e parmigiano.

Eolie, pulera di cartone

La buona idea da destinare ai clochard poteva venire solo a Sgarbi che ha sponsorizzato casette d’artista monoposto in cartone con false finestre e falso lucernario. Montabili in 3 minuti. L’elegante struttura per i poveri é stata ideata dall’artista Maurizio Orrico, forse parente di quell’Orrico allenatore di calcio che per l’Inter inventò gli allenamenti dentro una gabbia. Il problema è che se queste casette-box arriveranno alle Eolie bisognerà chiedere il permesso alla Soprintendenza e magari chiedere qualche modifica per dotarli di pulera e “bagghi” anche senza cannizzi, ma tutto in puro stile eoliano con colori di facciata secondo le ultime specifiche comunali. Sicuramente una casetta troverà posizione accanto all’ufficio postale di Lipari dove d’estate solitamente viene montata una tenda con la scritta sul cartone: Riservatissimo.

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