di Salvatore Leone
Luigi Di Maio, oltre ad essere il Vice Presidente della Camera dei Deputati è una persona giovane, educata, sorridente e sicuramente uno studente perpetuo. Sfortunato perché nessuno è riuscito a fotografarlo al supermercato D'Anieri con il carrello della spesa. Per capire i suoi gusti e le offerte del giorno. Ma la migliore fotografia è quella che lo ha mostrato sulla spiaggia di Canneto accanto ad un lenzuolo di plastica che copriva una barca tirata a secco. Il Vice Presidente seduto sulla spiaggia libera pietrifica con un mezzo telo a coprire le pietre, con le spalle al muretto. Oltre si notavano auto vuote ferme e parcheggiate compreso il solito traffico. Una semplicità d'uomo che mette in difficoltà i grandi e spendaccioni politici. Stranamente nessun grillino eoliano intorno, solo il saluto del nuovo gestore del mega parcheggio di Lipari che grillino non é. Forse c'era già la voglia di vendergli l'affitto di un posto, magari a sedere...
13 agosto 2017
Lipari - Il presidente del Senato Pietro Grasso commentava il suo ultimo libro ed il vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio, del movimento 5Stelle, al supermecato D'Anieri faceva tranquillament ...Creato il
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ResEolie
Nel dilemma se le Eolie passeranno alla storia anche per la "musicasieno" il coro che gira intorno spesso è fatto di "pani schittu e senza furmaggiu". Il turismo di massa s'impasta anche con i turisti più ricchi del mondo ed i politici più potenti d'Italia. Contabilmente si può dire che senza gli uni non ci sarebbero gli altri. Come sempre detto, i poveri vogliono guardare i ricchi e viceversa. E' la legge del turismo da giungla. Quella dei 5 euro incassati senza nulla fare. Obolo naturale e politicamente speculativo. Ecco che la musica riporta agli antichi suonatori di strada che con la coppola in mano chiedevano l'obolo. Oggi si paga nelle biglietterie per le Eolie. L'Istat dirà e darà le due rese. Quella per i comuni e quella per gli eoliani. La certezza è che non si saprà mai niente, salvo che una camera per la notte costerà meno del ticket!
L'artificio fra Santa Marina Salina e Lipari
Il comune di Lipari dovrebbe partecipare economicamente, in parte, per i bellissimi fuochi d'artificio che il Comune di Santa Marina Salina ha sparato verso una parte del territorio del Comune di Lipari la notte di ferragosto. Da Acquacalda a Quattropani hanno gioito ed applaudito. Meno gli animali tutti e alcune specie di pesci che soffrono queste rumorosità che sono inutili. I fuochi si possono sparare senza fracasso. Ma il fracasso, dicono i "fracassisti", fa parte del gioco e i bagliori diventano secondari. I fuochi d'artificio sono la movida del cielo che ubriaca la natura e quindi così devono andare avanti. Fra Lipari e Santa Marina Salina mancava la sfida dei fuochi. Alcuni dicono che è tutto un...artificio per il botto dell'anno.
EE. Emigranti Eoliani. L'intervento
Oggi é non solo la festa o il giorno degli emigranti, ma anche dei parenti. Di quelli che li aspettano al porto o che li accompagnano. Dei parenti che non hanno usucapito la fiducia. Il loro cocktail di lacrime e di felicità hanno sempre spezzato i cuori. Dai tempi di quando si diceva arriva e scrivi. Oggi anche l'emigrante e l'emigrazione si sono globalizzate, le telefonate o video chiamate avvicinano sempre più le distanze. Ma forse si è perso il sapore della scrittura. Sono i tempi nuovi. L'augurio è che la politica eoliana tiri fuori l'amore per questo popolo di emigranti nostri, facendogli trovare almeno il gusto del bentornato a Milazzo. Questo l'amore, altrimenti resteranno solo i 3 fischi rivolti a chi resta e non a chi parte o riparte! Oggi il pensiero di tutti gli eoliani, dentro e fuori dalle Eolie, va rivolto anche a tutti gli emigranti che non possono più tornare nei loro scogli.
L'INTERVENTO
di Gianni Iacolino
Ci sono momenti in cui, all'improvviso , hai rimembranze di un tempo che fu e rivivi stati d'animo che pensavi dimenticati, lontani nel tempo, di una memoria sopita ma che tale non é , dal momento che riemerge periodicamente e , con mano , ti riporta a quando , da piccolo, percepivi sensazioni forti, di quelle che lasciano il segno.
Fra queste sensazioni forti annovero il piacere dell'amicizia, la gioia di incontrare i compagni di strada e di scuola , di giocare per vicoli e strade che ti appartenevano ed di essere in sintonia con tutti , di sentirti al centro di una grande famiglia.
Ma ecco che con cadenza periodica, ossessiva quest'armonia , in quegli anni, veniva violentata dalla partenza per terre lontane del compagno di banco, di classe , di scuola, di giochi, del vicino di casa, del parente . Non si trattava di una normale partenza con inclusa la gioia del ritorno. Quasi sempre questa gioia era preclusa per tutti , per chi partiva e per chi restava. Tutti affranti ed accomunati in un unico dolore. Chi non ha vissuto quelle tristi esperienze potrebbe oggi pensare che si faccia facile retorica sul fenomeno dell'emigrazione. Non é così.
Oggi vorrei far sentire a tutti coloro che hanno dovuto lasciare casa ed affetti che io non li ho mai dimenticati , che li ho sempre tenuti presenti nei miei pensieri, che sono orgoglioso di aver avuto concittadini così tenaci e capaci di crearsi un avvenire dignitoso con le loro sole forze , senza prostituirsi al politico di turno , come molti di coloro che sono rimasti.
Spero di poterne rivedere tanti, questa sera, alla loro festa. Li ringrazio per la gioia che mi daranno nel rivederli, sicuro che il rivederli possa addolcire il dolore dei giorni della partenza.
Eolie, iattura al corallo
Le isole Eolie iniziano a sentirsi sempre più campane (da Campania) e sentono meno campane proprie. La Campania inizia a dominare da Stromboli in giù. Sbarca di tutto. Dal presidente del Napoli Calcio ai vari politici più o meno in auge e tante altre figure più o meno belle. Adesso si vocifera che nelle 7 isole saranno sistemati dei corni rossi in corallo, pescato alle Formiche. Bisognerà sentire la Soprintendenza per avere l'autorizzazione per la massima dimensione. Malocchio e jella rientrano in un progetto politico. Al momento segreto. Su questi valori, le Eolie diventeranno l'arcipelago della scaramanzia anche se una leggenda parla di Eolo con la gobba. Possiamo immaginare i politici non eletti, gli operatori ecologici, gli assessori sfigati, i comuni con i debiti fuori bilancio, i turisti che entrano casualmente nell'unico bar sprovvisto di granita di fragola, di panna insufficiente e di brioches del giorno prima, che a questo punto devono necessariamente strofinare i corni rossi che dovrebbero assorbire le impronte digitali per "malocchio levato" e lasciarle a futura memoria. Nessuno però sa ancora che i liberi cittadini che vogliono usarli, per problemi privati, dovranno pagare il ticket sul corno che provvederà ad emettere immediatamente la ricevuta elettronica. Un corno col futuro incorporato e la iettatura diventa letteratura.
La nona eoliana