di Felice D'Ambra
Il tempo passa, la calda stagione continua, Ferragosto appartiene ormai al passato, il mostro di ferro di Panarea e stato sostituito dal mostriciattolo partorito da poco, contornato da variopinte buste di spazzatura in continuo aumento. Sembra che le campane siano tutte sorde al richiamo dei parrocchiani che di continuo lamentano la mancanza di decoro, il disagio e il fetore che emanano le belle confezioni poste volutamente incustodite sulla banchina, dai soliti ignoti probabilmente venuti dal Mare Mediterraneo e non solo. Persino i pesciolini annusando il fetore, si sono allontanati dalla loro dimora abituale. E' passato oltre un mese, ma non è cambiato proprio nulla, e il piccolo mostro di ferro della spazzatura, continua imperterrita, a mostrare il suo inconfondibile ingombro, ma sempre in bella vista sulla banchina, di fronte agli isolotti. La piccola Isola dei turisti importanti, come giusto che sia e che dovrebbe essere un piccolo paradiso terrestre, continua a essere bistrattata come Calimero, il piccolo anatroccolo nero dell'Arcipelago Eoliano.
Una grave lacuna per un Comune che spende milioni e non riesce a debellare questo grave inconveniente, e dove nessuno, proprio nessuno si accorge chi deposita il maleodorante malloppo, durante le ore notturne o di quelle dell',aura del giorno. Certamente se ci fosse un controllo, nessuno si azzarderebbe a depositare buste o bustine di spazzatura. Poiché lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non avviene giornalmente, invece, gli abitanti e non solo, stanchi di quest' ,assurda situazione, continuino a inviare notizie e foto al Notiziario online di Bartolino Leone, che fanno il giro del mondo. Ovviamente mostrando il degrado le Isole di Eolo "Patrimonio Mondiale Umanità, non ci fanno una bella figura. L'imprenditrice turistica di Panarea, con forza disapprova lo strano comportamento delle istituzioni; che dovrebbero salvaguardare il Patrimonio di Bellezza della più piccola bianca e turchese Isola, immersa nel verde.
A quanto pare però, sembrerebbe che l'inresciosa situazione, non interessi proprio a nessuno, tranne che all',imprenditrice Sig.ra Pina Cincotta Mandarano, la tenace liparota di Panarea, titolare dell'Hotel Oasi, del famoso "Ristorante da Pina"Tempio della Ristorazione, dell'esclusiva e unica " Villa Casa Rossa", posta a picco sul mare con una vista mozzafiato. Si vuole ricordare a chi di competenza che la stagione turistica è ancora in pieno svolgimento e non e finita, poiché quest'anno si prevede un allungamento di stagione. Ovunque nel mondo si celebra una giornata, credo che il Parlamento italiano oppure l'Unesco, dovrebbe celebrare il 2017, come l'anno della spazzatura!
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