di Michele Giacomantonio

La statua di San Giovanni Battista a San Pietro.

Giovanni è il suo nome (Lc 1, 57-66.80)

+ Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.

Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

San Giovanni Battista e la Chiesa di San Pietro in Lipari

La memoria della nascita di Giovanni Battista

Mercoledì  24 giugno la Chiesa celebra la memoria della nascita di San Giovanni Battista. A proposito di lui, alla folla che lo circondava, Gesù chiese: “Cosa siete andati a vedere nel deserto….Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.  Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te” Ed ha aggiunto.
“Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni…”(Luca 7,25-28).

Giovanni Battista co-patrono della chiesa di S.Pietro

Non tutti sanno forse che questo santo importante, il Precursore, è anche il co-patrono, con San Pietro, della nostra Parrocchia e che la bella statua in cartapesta che si trova, entrando in chiesa, nel primo altare sulla sinistra compie il 24 giugno prossimo ottant’anni perché è del 1945 quando era parroco il Sacerdote Giuseppe Raffaele. La statua è opera dello scultore Luigi Guacci di Lecce, come si legge in una targhetta ai piedi dell’icona, e fu donata alla Parrocchia da Giovanni Sciacchitano.

La facciata di San Pietro nel giorno della festa di San Pietro.

San Pietro è l’unica chiesa in Lipari co-dedicata a San Giovanni Battista

Forse fu il fatto di essere co-patrono di una chiesa e di una parrocchia importante come San Pietro che ha scoraggiato i fedeli liparesi a dedicare a San Giovanni una chiesa tutta propria nei tempi recenti ma anche, per quello che si sa, nei tempi antichi. A dire il vero mons. Alfredo Adornato nel suo  “Due millenni di storia eoliana”, a pag. 86, afferma che nel 1563 vengono ristrutturate le chiese dell’Addolorata, di S.Antonio Abate, di S. Andrea, della Madonna delli Bianchi, della Madonna dell’Arco, di S. Giovanni e di S. Nicolò. In realtà le ultime tre chiese nominate sono una sola perché quella, ormai scomparsa, di Madonna dell’Arco che si trovava a Marina lunga ed occupava parte della casa oggi del prof. Raffa era detta pure dei Santi Giovanni Battista e Nicolò come annota la prof.ssa Caterina Ciolino nell’ Atlante dei beni storico artistici delle Isole Eolie da lei curato – Regione Siciliana. Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della P.I. – alla pag. XX. E’ interessante notare che questa chiesa, dedicata alla Madonna, faceva riferimento anche ai due santi intestatari delle due Marine liparesi: Marina lunga detta anche di San Nicolò e Marina corta detta anche di San Giovanni.

Quindi San Pietro è l’unica chiesa di Lipari oggi dedicata, almeno in parte, a san Giovanni Battista ed è quindi giusto che la Parrocchia ne faccia memoria con particolare solennità.

L’interno di San Pietro durante una funzione solenne.

Perché costruire una chiesa in un Borgo abbandonato?

Sempre mons. Adornato, nel libro citato, ricorda che fu il Vescovo Ubaldo Ferratino, su input di Papa Paolo III, a pensare immediatamente, lo stesso 1544 a poche settimane dalla “ruina” del Barbarossa, alla riedificazione delle chiese distrutte a cominciare dalla Cattedrale ed a costruirne di nuove come San Giuseppe sulle rovine del “templum magnum” dove erano state custodite le spoglie di San Bartolomeo e che il Barbarossa aveva fatto radere al suolo per collocarvi i cannoni per sparare sul Castello, quella dedicata alle anime Purganti e quella di San Pietro. Può apparire strano che si pensasse a costruire una chiesa proprio nel “borgo” visto che l’imperatore Carlo V, mentre voleva che si rialzassero in fretta le mura di protezione al Castello, contestualmente ordinava – tramite il capitano Gonzalo de Armella - che si spianassero al suolo tutte le case del Borgo “cosicché le mura potessero dominare scopertamente la campagna” e nel Libro delle corrie si legge che nessuno ardisca “piantare vite, ne fabbricare in modo alcuno in lo burgo in fronte la chiesa di S.to Petro in contro allo spontone né in altra parte intorno alla muraglia di questa città”. E’ vero che col tempo questi ordini vennero più volte disattesi e, per quanto abusivamente, il Borgo si andò ripopolando. Ma nei primi anni, subito dopo la “ruina”, si era abbastanza rigorosi.

Ed allora che senso ha una chiesa senza popolo? C’era già san Giuseppe che riprendeva il posto di San Bartolomeo alla marina e  c’era anche la chiesa delle Anime purganti che forse riprendeva una edicola preesistente  (anche se nel disegno di Hieronimo Maurando, tracciato nei giorni dell’assedio del Barbarossa, non ve ne è traccia).

“Lipari è facta cusj”, il disegno di Maurando col “templum magnum” prima che venisse distrutto.

La chiesa di San Pietro esisteva prima del 1544?

Certamente si costruisce San Pietro perché prima della “ruina” già esisteva, come traspare da alcuni documenti, nello stesso posto o nei pressi, una chiesetta o un edicola dedicata al Principe degli Apostoli andata distrutta nei giorni della battaglia quando proprio, da quella posizione, i turchi sferrarono un attacco fortissimo cercando di penetrare nella rocca. E doveva questo luogo di culto avere raggiunto, malgrado le dimensioni che non dovevano essere superiori a quelle della chiesetta di Sant’Antonio nell’omonimo vicolo dietro Marina corta, una sua importanza per richiederne la riedificazione malgrado le case e le torri nei dintorni fossero o rimanessero rase al suolo.  Quindi la nostra Chiesa é più antica di quel 1545 in cui viene accreditata la sua apertura con lavori compiuti a tempo di record visto che dovevano essere iniziati sul finire del 1544.

Niente però sappiamo se già fin dagli inizi fosse co-intestata anche a San Giovanni.

La tavola nella sacrestia grande: la Madonna, il Bambino ed i Santi Giovanni e Nicolò

I Parroci di San Pietro

Ma siccome in quegli anni esisteva la chiesa di Marina lunga co-intestata a S.Giovanni e a S. Nicolò oltre che intestata a Maria SS. Dell’Arco, è più probabile che la dedica a San Giovanni avvenne quando questa cappella fu dismessa ed a San Pietro andò uno dei quadri più significativi che era lì custodito. Si tratta della tavola raffigurante “Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Nicolò” che si trova oggi su una parete della sacrestia maggiore. La tavola reca una interessante iscrizione: “Questa Cona è stata facta in Napoli per li mastri et governatori della confrataria de San Nicola nella fedelissima città de Lipari per mano de Maino Maiorca maestro de detta  confrataria agiutata dalle elemosine per mano di angelo vitigliano nell’anno 1565 nel primo di aprile”.

Ma se la chiesa di S. Pietro probabilmente è più antica del 1545, sicuramente  è nel 1922 che diventa Parrocchia. Primo Parroco fu don Giuseppe Raffaele che lo rimase fino al 1958, dal 1958 al 1967 divenne Parroco don Giovannino Bonica, quindi dal 1967 al 1974 mons. Alfredo Adornato. Infine dal 1974 la Parrocchia è affidata a  mons. Gaetano Sardella che, da in questi 42 anni la ha servita con zelo e passione.                                                          

La statua di San Pietro in processione

Le Suore francescane di Lipari propongono un "laboratorio estivo" a Canneto per i bambini

"SI STA BENE ... INSIEME!"

La realtà sociale e culturale in cui vivono i bambini è diventata, nel giro di pochissimi anni, molto complessa, in quanto è sempre più prevalente, in ogni aspetto della vita quotidiana la presenza di sofisticate tecnologie: le "realtà virtuali" sono diventate alternative e spingono i bambini ad immaginare di creare situazioni irreali.

I bambini assorbono dallo schermo e raccontano avventure incredibili, ma ciò che è più negativo possono credere di possedere competenze impossibili e la fantasia rischia di prevalere sulla realtà che è la forza che consente la crescita, che spinge a valutare ciò che è possibile, che sa riconoscere i limiti personali.

La proposta pedagogica del laboratorio "SI STA BENE ...INSIEME!" parte dalle considerazioni esposte per riportare l'attenzione alle "esperienze primarie" (guardare, toccare, manipolare, parlare, ascoltare, odorare, percorrere...) nella convinzione che sono necessarie per una crescita corretta.

I bambini nell'esercitare le esperienze primarie cominciano a farsi una idea del mondo che li circonda e a scoprire i propri sentimenti e gli stati d'animo che, nel tempo, faranno la differenza tra la sfera esteriore e quella interiore e soggettiva.

Il gruppo che si formerà, sarà eterogeneo per età, sesso e provenienza sociale, ed è una opportunità per spingere i bambini a vivere una esperienza di amicizia nel rispetto delle persone e delle cose, con la capacità di collaborare con gli altri, dialogando in modo corretto, per creare un ambiente di vita e di gioco più creativo dove tutti possano trovare serenità e gioia.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PROGETTO LE ONDE DEL MARE (Siamo tutti amici; Come si sta bene... INSIEME)

Obiettivi specifici

Cooperare nei diversi ruoli del gioco;descrivere e confrontare le proprie esperienze con quelle degli altri;sperimentare e confrontare la successione degli avvenimenti;mettersi alla prova in differenti situazioni motorie.

PROGETTO RACCONTI DI AVVENTURA

Obiettivi specifici

Esprimere aspettative ed emozioni, raccontare di sé e del proprio vissuto;partecipare e collaborare alle proposte del gruppo;utilizzare diversi linguaggi per rappresentare e rielaborare esperienze e conoscenze;interpretare immagini e collegarle ad esperienze di lettura e di ascolto.

PROGETTO MUSICA, CANTI E BALLI

Obiettivi specifici

Conoscere strumenti musicali e suoni;ricercare elementi sonori della realtà circostante e rappresentarli;distinguere i suoni degli oggetti;eseguire ritmi, canti e balli.

PROGETTO HABLAMOS EN ESPAŇOL

Obiettivi specifici

Abituarsi all'ascolto di suoni e parole diversi dalla propria lingua;comprendere e ripetere parole e semplici espressioni;memorizzare canzoni e rime.

 

MODALITA' D'ISCRIZIONE AL LABORATORIO ESTIVO "SI STA BENE ... INSIEME!"

INDICAZIONI PER I GENITORI

PERIODO: dal 1° LUGLIO al 22 AGOSTO

ORARIO: 8.30 – 14.00

SEDE: Istituto Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari

Via Marina Garibaldi, 14 CANNETO DI LIPARI

ISCRIZIONI

Le iscrizioni, mediante modulo, saranno effettuate presso l'Istituto delle Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari, in Via Guglielmo Marconi n. 14, a Lipari.

INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO "SI STA BENE ... INSIEME!"

La didattica è svolta dalle Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari.

I progetti proposti sono svolti, secondo precisi obiettivi, nell'arco di sette settimane.

L'orario previsto per lo svolgimento dell'attività comprende la pausa pranzo.

Il materiale didattico (giochi, attrezzi ginnici, strumenti multimediali...) è offerto dall'Istituto.

Ogni bambino nello zaino porterà il materiale occorrente per lo svolgimento delle attività proposte (colori, colla forbice a punte rotonde, matita, quaderni e album da disegno...)

Istituto Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari

DOMANDA D'ISCRIZIONE

Il/la sottoscritto/a.........................................................genitore del bambino/a...............

........................................................nato/a a.......................................................

il.............................e residente............................in Via..........................................

chiede

di poter scrivere il figlio/a al laboratorio estivo "SI STA BENE... INSIEME!" dal..................al.................... con orario 8.30 – 14.00

Il/la sottoscritto/a dichiara di essere reperibile al n. di telefono..................... cell...................

e.mail...........................................................

Data firma___________________________

Istituto Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari

DOMANDA D'ISCRIZIONE

Il/la sottoscritto/a.........................................................genitore del bambino/a...............

........................................................nato/a a.......................................................

il.............................e residente............................in Via..........................................

chiede

di poter scrivere il figlio/a al laboratorio estivo "SI STA BENE... INSIEME!" dal..................al.................... con orario 8.30 – 14.00

Il/la sottoscritto/a dichiara di essere reperibile al n. di telefono..................... cell...................

e.mail...........................................................

Data firma___________________________

portinenti.jpg