di Emanuele Carnevale
Ricordo Raimondo, un amico carissimo a tutti noi.
Immagino che, pur se in una diversa dimensione, Egli non gradisca queste mie memorie, per averlo già affermato poco prima di andar via, invitando gli amici più cari ad evitare discorsi commemorativi ed applausi alla fine del rito funebre.
Ma ho bisogno di disobbedirgli!
Ho bisogno di dire quanto mi manca il Tuo sorriso aperto e cordiale che mi tanto rallegrava negli incontri quotidiani nel nostro vicolo.
Per ragioni non dipendenti dalla mia volontà mi trovavo fuori Lipari quando te ne sei andato, e non ho potuto abbracciarti, né salutarti.
Ho appreso da amici comuni che al Tuo funerale erano presenti numerosissimi cittadini, anche provenienti da terre straniere. La presenza di questi ultimi mi è sembrato il dovuto ringraziamento a te, per aver concesso loro la facoltà di riunirsi insieme, di confrontarsi e di pregare il loro Dio presso un tuo locale, senza badare minimamente ai rilievi dei farisei che, dicendosi cristiani, non avevano risparmiato critiche nei confronti della tua larghezza di vedute.
Rientrato a Lipari, ho rivisitato luoghi a noi noti e cari nella nostra giovinezza.
Mi sono portato allora presso la Tua vecchia casa di Marina Lunga, ho guardato il mare da Monte Rosa a Punta Bandiera e l'ho trovato non cordiale, ma ostile, e mi sono chiesto il perché: quel tratto di mare lamentava l'assenza di un veloce motoscafo in mogano, guidato dalle tue mani esperte, che disegnava brevi percorsi ricchi di significato, lasciando una scia di onde spumeggianti come era allora la nostra giovinezza.
Mi sono spostato su Marina Corta e lì, in un bar amico, ho notato una sedia vuota, e un tavolo senza clienti con sopra un pacchetto di sigarette ed una bottiglia di birra Corona, lasciati lì a significare materialmente la presenza di un amico che sarà sempre con noi, col suo brillante parlare, a volte molto franco, ma sempre tendente alla ricerca del vero.
Ho incontrato Giovanni, ho incontrato il figlio del Gradasso, e tanti degli amici della nostra amata piazzetta: ci siamo salutati senza una parola, la tristezza nel cuore, ed abbiamo proseguito ognuno per la nostra strada.
Vorrei invitare Costanzo il ceramista a preparare una statuetta da porre nel presepe della chiesa del Purgatorio tra le persone note della nostra Marina Corta, ma credo che non mi risparmieresti un "vaffa"!
Ho incontrato Mario, l'abbraccio è stato muto, lungo, doloroso e pieno di significati.
Abbiamo discusso lungamente di Te, caro Raimondo, della tua vita breve e generosa, della tua fine ironia, del tuo tratto cordiale, della tua simpatia, delle tua estrosità, di come eri orgoglioso della tua Marianna e di quanto l'amavi.
Con Mario abbiamo ricordato le nostre serate trascorse ad immaginare il futuro mentre vivevamo uno spensierato presente.
Poi, col passare degli anni, sembravamo inevitabilmente dispersi, ognuno per nostro conto, qualcuno era anche andato a vivere lontano, in Inghilterra...ma un filo conduttore ci teneva legati...i ricordi e la nostra amata isola! Quella Lipari che Tu non hai minimamente inteso abbandonare e dove, pur lavorando a Palermo, hai posto le tue basi ed i tuoi riferimenti, dove al meglio e più compiutamente esprimevi te stesso!
Le tue idee e le tue opinioni, la tua personale filosofia di vita, il tuo modo di condurla, il tenerti lontano da meschine competizioni, l'onestà mentale che mal si coniugava con l'ipocrisia di una società provinciale come la nostra, non sempre sono stati pienamente compresi, ma in molti ti abbiamo ritenuto quale realmente eri: un uomo autentico nel pensare e nel fare, un uomo dalla viva e pronta intelligenza che ti dava giustezza di ragioni, un uomo capace di sorridere delle difficoltà della vita con la leggerezza di chi, nel dissacrare il dettaglio, coglie la complessità dell'insieme.
Ho abbracciato fortemente Marianna, che ho trovato portatrice di una forza morale non comune di fronte alla Tua repentina quanto incredibile scomparsa.
Ho letto nei suoi occhi lo sconforto, il dolore per non essere riuscita a nulla per tenerti in vita.
Tranquilla Marianna: il tuo bel padre ti sarà sempre accanto!
----Lipari - Raimondo Russo, 68 anni, é stato l'icona eoliana della sua generazione. La classe dell'espressione abbinata al suo modo elegante di essere. Nato per essere un navigatore di vita, come il papà che é stato uno dei più grandi comandanti di navi che hanno navigato in tutti mari del mondo. Su una di queste navi, padre, madre e figlio, ora solcano il mare celeste riducendo la velocità davanti a Lipari per far ascoltare le sirene al loro passaggio sia come campane che come preghiere.
Nella foto, Raimondo Russo con l'amico di sempre, Saverio Camporeale. Ora lassu' torneranno insieme. Come ai vecchi tempi.
Gennaro, Salvatore e Bartolino con le rispettive famiglie partecipano al dolore della famiglia Russo.
IL CORDOGLIO.
Gilormino Casali: Caro Bartolino, stavo leggendo il Notiziario...ho letto della perdita del caro Raimondo Russo. Un grande amicone di tutti. Con me andava d'accordo come un fratello! Ti prego gentilmente di porgere le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia anche da parte dei mie familiari. Un abbraccio a voi tutti e ci vediamo a metà maggio a Lipari.
Michele Giacomantonio: Fuori Lipari apprendo la notizia con sgomento. Condoglianze alla moglie e alla sorella.
Silvano Saltalamacchia: La grande tragedia che ha colpito la vostra famiglia è per noi motivo di dolore. Sapendo quanto fosse grande l'affetto che vi univa, prego che Dio vi dia la forza per superare questo triste momento. Sappiamo che le parole sono poca cosa in momenti come questi, ma i nostri cuori sono con voi. Sentite condoglianze anche da Anna.
Luciano e Riccardo Siracusa da Roma partecipano al triste momento della famiglia Russo e ricordano con tanto affetto il caro Raimondo.
Guy Martenes: Carissimo Bartolino, apprendo con tristezza la scomparsa del Caro Raimondo.Ti sarei grato se potessi porgere le mie piu sentite condoglianze alla Famiglia Russo. Ringrazio sentitamente.
Janis Cascadden: Cara Marianna, mio marito ed io siamo tristi a sentire della morte del tuo carissimo padre. Era mio cugino. A great person, so kind and welcoming. Mi dispiace moltissimo. Condolences from Canada.
Felice D'Ambra: Addolorato per la dipartita, commosso piango la prematura scomparsa del caro amico di tante serate trascorse fino a tarda notte al Bar Gabbiano di Marina Corta. Caro Raimondo, devo dirti che hai avuto la simpatia, l'eleganza e la cultura che non mi hanno mai annoiato. Da quando ero solito ritornare a Lipari e ho avuto l'onore di conoscerti fino in fondo, la sera tornavo volentieri a incontrarti al bar e trascorrere con te, alcune ore a chiacchierare in buona armonia.
Restavamo sino all'ultimo minuto della chiusura anche grazie alla grande pazienza di mio nipote Bartolo D'Ambra che con grande curiosità ci ascoltava, mentre tu sorseggiando l'ultimo drink della serata, da gentiluomo che eri, ringraziandolo, ci avviavamo lungo la salita di Marina Corta, da buoni amici, ce ne tornavamo a casa.
Non era un presentimento il mio, ci tenevo a sentirti telefonicamente,e l'ultima mia telefonata al tuo cellulare risale a lunedì 9 febbraio u.s. alle ore 11,04, ma il tuo cellulare squillò inutilmente. Carissimo Raimondo, grazie di tutto, grazie della tua compagnia, grazie della tua sincera amicizia, grazie di cuore per tutte le magnifiche serate che assieme anche agli altri amici al Bar, abbiamo ricordato vecchi tempi del turismo elitario che si viveva a Lipari, e del turismo attuale in continuo declino, senza mai scendere in bassezze, né pettegolezzi. Ora devo dirti, che il mio ritorno a Lipari, non sarà più lo stesso, anche se al Bar Il Gabbiano, troverò gli altri tuoi amici di sempre: Venanzio e Gianni Iacolino, Massimo De Luca Giovanni Paino, Mario Saltalamacchia, Gianni Lucchese e tanti, tanti altri amici oltre a Bartolo D'Ambra, Mimmo Ziino e tutti i collaboratori del Bar che sentiranno la nostalgia della tua assenza, anche se sono sicuro che tu sarai sempre fra noi, poiché si parlerà sempre di te.
Ciao Raimondo, mi mancherà molto il tuo sorriso, la tua cortesia il tuo "Savoir Faire" la cultura di quel Gentiluomo liparoto che sei sempre stato, e ora che sei tornato alla madre e padre tuo, riposa in pace amico mio. Io non potrò accompagnarti al Camposanto, ti seguirò e ti accompagnerò col pensiero, ma ti prometto che quando tornerò a Lipari, verrò a saltarti, ciao Raimondo.
Alla famiglia e parenti tutti, il mio più vivo cordoglio.
Gino Amato: Anche io appena arrivato a Lipari ho appreso la notizia della scomparsa del caro Raimondo. Un altro caro amico che ci lascia. Un pensiero affettuoso va alle persone che gli sono state vicino fino alla fine dei suoi giorni. Di lui conserviamo la sua schietta e sincera amicizia. Ciao Raimondo.
Bartolo Cappadona: Ad un amico che non ce piu'. Tu Raimondo eri un amico, sempre. Amico resterai nel mio cuore, e io sempre amico ti restero', riposa in pace le parole non esistono per colmare il vuoto che hai lasciato nel mio cuore e dei tuoi migliori amici
Mario Saltalamacchia, Tommaso Orioles, Massimo De Luca, e Franchino Basile. Vivrai con noi per sempre, il tuo ricordo. Vivrà ogni giorno nei nostri cuori per sempre. Ricordero la grande tempra, il vigore invincibile, la suprema dignita' del mio caro Amico Raimondo. A noi che restiamo, il compito di rendere vivo Il tuo ricordo nelle nostre preghiere. Ciao raimondo, Ciao Amico Mio.
Sentite condoglianze alla sorella Daniela, alla figlia, alla moglie Ina, e alla signora Maria Carnevale.
IL RINGRAZIAMENTO.
Marianna Russo: Grazie Bartolino Leone per avere affettuosamente ricordato mio padre.