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di Bartolino Ferlazzo

FINALMENTE TARIFFE AGEVOLATE PER I NATIVI
(piacerebbe vero?)

Titolo provocatorio ? e perché no.-
E' dal mese di marzo dello scorso anno, che si legge di tariffe per i residenti, per i non residenti, per chi lavora nelle isole siciliane, e deve affrontare ogni giorno i viaggi per recarsi a lavoro, per i pendolari di qualsiasi genere e categoria; abbiano, da un conto approssimativo, calcolato circa 13 interventi ufficiali per risolvere questo "annoso problema", poi abbiamo lasciato perdere perché il conto si allungava di parecchio; ma quello che risalta subito, alla lettura di tali interventi, la pomposità di quanto ottenuto, la beatificazione delle conquiste effettuate, la beatificazione degli interventi che hanno partorito risultati positivi e via dicendo.-

Bene , ne siamo certamente contenti, siamo contenti per chi può viaggiare a titolo gratuito per raggiungere il posto di lavoro e far ritorno a casa, e per tutti coloro che, con tanti sacrifici debbono affrontare i viaggi da e verso le isole, prendiamo ad esempio, le Eolie, ed è un giusto riconoscimento per le difficoltà a cui vanno incontro; in molti si sono lamentati prima dell'ottenimento di tale riconoscimento, per i sacrifici, per i viaggi e tutta una serie di cose, dimenticando, lapsus certamente, che la scelta per lavorare, come pendolari, nelle Eolie è riconosciuta come disagiata, con relativi migliorie in tal senso.-

Uno dei tanti problemi, come evidenziato da Pietro Bertucci e, che tale prerogativa viene posta in essere, anche quando si effettuano viaggi da e per le Eolie, che non rivestono carattere lavorativo, E' GIUSTO ? attendiamo risposta che, sappiamo non arriverà mai.-
Le conquiste ottenute in questi frangenti, sono state riportate con tanto di gran cassa il 16 di gennaio scorso, una vittoria, una conquista, il riconoscimento per chi lavora, siamo pienamente d'accordo, un giusto riconoscimento a chi mette la propria opera al servizio degli eoliani, ma i restanti cittadini, gli eoliani i liparoti, che debbono pagare il biglietto per andare a lavorare fuori sede, lo debbono pagare come residenti, perché non è gratuito anche per loro ? domanda sempre senza risposta.-

Altro argomento, i nativi che per lavoro, per scelta di vita, per ricongiungimenti familiari non sono più residenti nelle Eolie e dunque non sono più riconosciuti come eoliani, nessun riconoscimento, nessuna agevolazione, niente di niente e, ci sembra superfluo richiedere delle, giuste spettanze, quando a tutti i livelli regionali e locali, l'argomento non interessa; un esempio all'inizio della scorsa estate Schifani, protestò nei confronti delle compagnie aeree, per il caro prezzo del biglietto per raggiungere la Sicilia, in particolare per i siciliani, come mai non dimostra lo stesso interesse verso i nativi delle isole che fanno capo alla Trinacria ? non gliene frega niente perché non portano voti.-

I sindaci delle isole siciliane, hanno scritto fiumi di parole, hanno imbrattato carta a più non posso, hanno usato toner per stampanti a quantità industriale, senza mai, ripetiamo MAI, un rigo per i nativi non più residenti.-
Qualcuno di questi non riconosciuti eoliani ha scritto - siamo figli di un dio minore - non è così non siamo figli, mi metto anche io in mezzo, di nessuno, dimenticati, non riconosciuti, persi nell'oblio delle santificazioni ottenute e dalla beatificazione di quanto ottenuto, quanto avete ottenuto per le Eolie e per gli eoliani ? anche questa domanda non avrà risposta.-
Lo scorso annoi, di ritorno nella mia Lipari, all'imbarcadero dei traghetti a Milazzo, facevo presente di essere nativo eoliano, bontà loro non mi hanno fatto pagare la tassa di sbarco, e mi aspettavo un biglietto da nativo, ma quando mai, la signora addetta ai biglietti, naturalmente esegue delle direttive imposte, con gentile scortesia, mi faceva presente che non gliene fregava un < beato uccello > !!!

Eoliani si nasce non si può diventare, Lipari si porta sempre nel cuore, non è la tua isola, non è il posto dove sei nato, dove ci hai vissuto, dove hai dato il tuo apporto lavorativo, dove hai condiviso gioie e dolori, no Lipari è la Patria, la Patria di tutti quegli eoliani sparsi per il mondo e per l'Italia.-
Vede assessore al turismo, non c'è bisogno di sperperare denaro pubblico per stabilire quale tipo di turismo fare nelle Eolie, affidando lavori a gente che il mare lo conosce o in cartolina o perché ci va d'estate, la pubblicità gratuita in questo senso la fanno i "nativi dimenticati" e la fanno giornalmente sul posto di lavoro, negli incontri con gli amici dive vivono, per le strade sempre ovunque e comunque ma per questo non c'è riconoscimento e rispetto; quante volte la settimana o al mese, questi nativi non residenti, viaggiano da e per Lipari ? forse una volta l'anno quando è possibile e, voi cosa fate per loro, nulla proprio nulla e, come diceva la signora alla biglietteria e Cetto Laqualunque, non fate un beato uccello.-

Esaltare, pontificare, beatificare quanto fatto è naturale e
ed è giusto, ma bisognerebbe fare anche un bagno di umiltà e riconoscere quanto non fatto, la gente non vi ricorderà per quanto fatto ma per quanto non fatto.-
Continuare a richiedere qualcosa che ci tocca di diritto, senza ottenerla è come chiedere l'elemosina, a persone che non hanno un cuore e che non hanno rispetto verso compaesani lontani dal luogo natio, con la sola pecca che non votqno per le amministrative.-
Adesso a questo nostro intervento, ci attendiamo il solito intellettuale dall'italiano corretto, con citazioni di vita, purtroppo per lui non di miracoli, che avrà da sproloquiare e ribadire - noi abbiamo fatto, abbiamo ottenuto, ci siamo mossi, stiamo cercando, avremo bisogno e tutta una serie di inutili quante superate argomentazioni, come vecchi retaggi che si portano ad esempio negativo.-

Sono lontano da Lipari da 13 anni, e mi manca tanto, mancano la sua bellezza, i suoi colori, il suo mare non mi manca la presenza ingombrante di chi a qualunque costo vuole essere il migliore senza contrasti, e per questo è più che mai attuale una frase del Nabucco di Verdi " ... o mia patria si bella e perduta ...".-
Аугури Липари.-

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