di Benito Merlino
Cari amici Gennaro, Massimo, Bartolino,
Eccovi il nostro biglietto per festeggiare "Da Parigi a Lipari" ad un anno dalla sua nascita nella nostra isola. Ricordiamola cu "nnacatuli, mannuli, spichitedda, malvasia da Salina e allicca allicca" fra Campu Iancu e u Capistieddu, fra Montmarte e Montparnasse.
Abbiamo seguito sul Notiziario il favoloso matrimonio di Diletta Leotta, la nostra Barbie, con il portiere paratutto Loris, il tedesco, nella chiesetta di Vulcano. È stato sicuramente un buon scoop per gli Eoliani che per un momento hanno dimenticato le brutezze della guerra. Meglio dire, come direbbero i Francesi, "tout va très bien madame la marquise". Beati voi che vivete in Paradiso con un mare blù e quasi pulito, sebbene solcato da tante navi da crociera, yatch con VIP e dive eleganti, barche, gommoni, che navigano fra Stromboli e Vulcano.
Ma non lasciate il Mare Nostrum sporcarsi d'all'immondizia che questi natanti potrebbero scaricare nei nostri scogli. I Francesi fremono per i preparativi dei giochi olimpici ma la Senna è sporca di organismi d'origine incerta ! I nuotatori esitano a tufarsi...
La Tour Eiffel è incazzata nera a sentir parlare ai suoi piedi di ferro, lingue, dialetti che non conosceva prima e che la disturbano nel suo sonno centenario.
Christophe sa "sbridugghia beni" chi turisti del Louvre e quelli dei Castelli della Loira. Ma fare visitare i musei ai numerosi turisti che si accavallano per le strade di Parigi diventa problematico.
Benito sta a casa a vedersi il giro fi Francia e i campionati europei di calcio mentre sta per finire di scrivere un nuovo libro che sarà abbellito dai disegni di sua moglie Monique.
Per la Festa nazionale francese del 14 luglio andremo a la Bastille e poi a ballare nelle stradine del Quartiere Latino. Berremo lo Champagne alla salute delle Eolie.
Salutoni anche da Christophe
NOTIZIARIOEOLIE.IT
28 GENNAIO 2023
5 FEBBRAIO 2023
11 FEBBRAIO 2023
19 GIUGNO 2023
L’intervista del Notiziario agli artisti Benito Merlino emigrante eccellente ed al figlio Chris
Caro Massimo,
Grazie per l'articolo sulla rivista Emigrazione Siciliana che mi ha fatto molto piacere. Non lo conoscevo.
Ritornando a Rosa Balestrieri e all' accostamento che hai fatto con le miei canzoni, ti volevo dire che tutti e due, Rosa Balestrieri ed io, veniamo dall'isola a tre punte, con i suoi vulcani e le sue storie. La nostra Sicilia, splendida, eterna, è stata da sempre invasa, martoriata, violentata per millenni da molta gente, da barbari lontani.
È un caleidoscopio di popoli che hanno voluto possederla. Se non sbaglio, Rosa Balestrieri cominciò la sua carriera tardivamente e la finì sfortunatamente troppo presto, lasciando dietro di lei un patrimonio importante. Con la sua voce rauca e potente, drammaticamente bella, cantò la sua gente, le bellezze e le bruttezze della sua terra, Mafia e parrini, di Buttitta, le storie di Sciascia.
Le sue canzone sono come il fuoco dell'Etna, le mie comme quello dello Stromboli che si risveglia per ricordare Dei, eroi, re, pirati ed emigranti, prigionieri politici, cavatori di pomice che muoiono con la silicosi. I nostri due mondi, quello di Rosa Balestrieri ed il mio, si raggiungono.
Ancora grazie, a presto.
Affettuosi saluti Eoliani a te e a Gennaro.
di Massimo Ristuccia
da Rivista Emigrazione Siciliana n. 6 anno 2009, uno stralcio articolo Viaggio nell’etnomusica.
…..“Il mondo dei cantastorie”, assai impegnato socialmente e politicamente, noto per le sue denunce cantate contro gli assassini di Pio La Torre , Falcone, Alfano, per la toccante “Storia” di Rosa Balistreri e per avere sostituito l’ingombrante cartellone artigianale con il moderno proiettore di diapositive; Peppino Castro di Dattilo, rientrato da Torino (dove ha fondato l’associazione per la conservazione delle tradizioni popolari siciliane per gli emigrati in Piemonte), Turi di Prima (autore di Peppino Mussolino), Francesco Platania, Giovani Di Giovanni, Santino Graziano, Bruno Buonadonna di Partitico, Enrico Belladonna e Luciano Palmeri di Paternò e Saru Lavagna di Niscemi cantastorie che girano ancora per i paesi della Siciliani occasione delle feste patronali;
Giovanni Maniscalco, ex sindaco di Poggioreale che fino a qualche anno fa alternava l’attività politica a quella cantautoriale con produzione di lavori sacri o incentrati sull’emigrazione; Mimmo Cuticchio, ultimo depositario della tradizione dei pupari – contastorie, che risale a Totò Palermo, Roberto Genovese e Peppino Celano, che attinge persino dal melodramma per le sue performances sempre cangianti e interessanti; Antonio Tarantino, dedito al canto e alla ricerca, coadiuvato da tutta la sua famiglia; Benito Merlino, la chansonnier d’oro, di sangue e d’amore; il cantore cieco Fortunato Giordano, indimenticato interprete dei “Triunfi di Santa Rosalia”…