Eventi e Comunicazioni

di Salvatore Leone

Nelle civilizzate isole del sud la vita giornaliera è rumoreggiata dall’oggi “chi manciamu”. Tradotto in antica civiltà vuol dire oggi “a cu nni manciamu” mentre si continuano a gettare nell’informazione le terre natie spremute all’inverosimile per annegare nel racconto della bellezza dei paesaggi e delle mutevoli stagioni sorelle della vita politica. Le Eolie e gli eoliani guardano ormai alla Norvegia partendo da quel famoso merluzzo nordico bianco conservato per essicazione naturale. Lo stoccafisso è norvegese come i totani sono eoliani. Per questo si guarda alla Norvegia per produrre, in allevamenti intensivi, alle Eolie il white totano da essiccare. Intanto l’avvicinamento del pane “cunsatu” alla colazione-pranzo-cena norvegese basata su un semplice principio: pane con sopra roba, come ad esempio uova di pesce, formaggio o sottaceti dolci e capperi essiccati. Così mentre in Norvegia, i naturalisti lottano contro le baleniere, alle Eolie si lotta contro le totaniere. Una vita in comune dal basso sud all’alto nord. Nell’estremazio politicamente corretto, si vive però nel disagio che  imprigiona la popolazione in un senso di repressione, condannandola a una forzata sobrietà e malcelata invidia sociale, nonché a un terribile stile personale di isole benedette dalla natura commovente nel peggior modo migliore...