MONGIUFFI MELIA: DUE PERSONE DELLA PROVINCIA DI CATANIA ARRESTATE DAI CARABINIERI PER FURTO IN ABITAZIONE. FONDAMENTALE È STATA LA CHIAMATA AL 112 DI UN CITTADINO
Questa notte a Mongiuffi Melia (ME), i Carabinieri della Compagnia di Taormina e della locale Stazione hanno arrestato due persone di 26 e 30 anni, della provincia di Catania, già note alle Forze dell’Ordine, in ordine al reato di furto in abitazione.
Le pattuglie dell’Arma impegnate nei servizi di controllo per la prevenzione dei reati contro il patrimonio e di altri illeciti, hanno sorpreso e arrestato i due uomini, mentre stavano uscendo dall’interno di un’abitazione in cui avevano appena asportato numerosi cavi elettrici e tubi in rame.
I due soggetti fermati sono stati accompagnati in caserma e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza del Giudice. Tutta la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al proprietario, che al momento del furto si trovava fuori casa.
Di fondamentale importanza è stata la chiamata al 112 di un cittadino, che ha permesso ai Carabinieri di intervenire tempestivamente sul luogo del furto.
Il caso si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva"
UNA PERSONA ARRESTATA DAI CARABINIERI CON L’ACCUSA DI DETENZIONE DI ARMI CLANDESTINE. IN CASA AVEVA DUE FUCILI CON MATRICOLA ABRASA.
Nei giorni scorsi un uomo messinese, già noto alle Forze dell’Ordine è stato arrestato in quanto trovato in possesso di armi clandestine, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, finalizzati al contrasto dei reati per detenzione abusiva di armi.
A seguito di una perquisizione d’iniziativa eseguita presso l’abitazione di un 47enne, i Carabinieri della Stazione di Bordonaro hanno rinvenuto e sequestrato un fucile a pompa ed un fucile semiautomatico, entrambi con matricola abrasa detenuti illegalmente, e 126 munizioni.
Il soggetto è stato condotto in caserma in stato di arresto, con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine e, una volta ultimate le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le armi con il relativo munizionamento sono state sequestrate ed inviate ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per gli esami tecnici balistici, finalizzati ad accertare eventuali impieghi in attività criminose.
“Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo ai medesimi indagati”.

