di Salvatore Leone

Protezione civile a due vie. Ancora oggi il popolo si chiede come la protezione civile di Lipari abbia potuto segnalare a tutte le autorevoli autorità, ivi compreso Sua ccellenza il Prefetto, un grave pericolo igienico sanitario (inesistente), per il deposito di cestelli in plastica per la raccolta dei rifiuti che oggi risultano distribuiti in gran parte nelle abitazioni liparote e negli atrii dei palazzi comunali, compresi i contenitori delle  pile esaurite. Però, nessuna comunicazione di pericolo ed adozione di pericolo è stata adottata  per il deposito a cielo aperto per la discarica dei rifiuti di Lami per la quale si attende l'esito delle indagini da parte della Procura della Repubblica, nonchè per il deposito montagnoso deli rifiuti della lavorazione pomicifera, che ha cambiato l'orografia dei luoghi, in quanto prima della discarica esisteva un terreno pianeggiante da dove era possibile ammirare le altre isole. E' il caso di dire due differenti emissioni di cattivi odori? Uno avvertito da una sola persona, abitante ad oltre 300 metri e l'altro odore da tutta la comunità di Lami. A Lipari gli odori vanno a peso e non a misura. Mentre i depositi a cielo aperto di Lami e Punta Castagna restano in aperta osservazone speciale nell’attesa del gelsomino...

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