Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


ascolta la musica in sottofondo clicca sul triangolo 

sequenzia.jpg

di Michele Sequenzia

Caro Direttore,
Leggo che un Signor Lettore del Notiziario segnala, con un certo disprezzo di non “ lodare” l’iniziativa della Direzione del Notiziario, in merito alle interviste che lo stesso Notiziario mette in onda. Questo Signor Lettore rende noto e scrive ”: Premetto di non essere avvezzo a seguire le interviste in videoconferenza pubblicate con frequenza su questo giornale online, poiché reputate da me poco o per nulla interessanti.”

Cosa vuol dire “ intervista”? Vuol dire mettersi davanti alla telecamera…al mondo tutto.. denudarsi.. togliersi la “ maschera”.. Liberamente. Cioè libera-mente, Inter-vista. Dire come la pensi e di che cosa soffri. Cosa hai sullo stomaco? Parla libero. Semplice. Ovvero esprimi in chiaro cosa ti “ brucia dentro” . La nostra Rai potentissima azienda culturale pubblica sostenuta dai nostri soldi, di tutti i contribuenti, storicamente incapace di offrire un prodotto simile alle Tv tedesche, di oltre 30 canali.

Ecco che la libertà di opinione, a piu’ voci, non è ammessa per il “sistema”, perché dominata dalla politica, che di volta in volta nomina i suoi fedelissimi e spartisce le poltrone di chi andrà a definire quale sia la “ giusta” comunicazione agli italiani. Dirigismo di Stato. Informazioni manipolate. Le interviste RAI sono attentamente , controllate, teleguidate, guai a sforare. Ecco perché il “sistema” non vede di buon occhio chi vuole essere nel pieno esercizio della sua libertà di espressione. Poca libertà, scarsa cultura.

Oggi circolano miliardi di “ Opinioni”, e quindi di “ diverse interviste” che sono diffuse in tutte le lingue del mondo, su ogni canale , via radio, ad ogni latitudine, Isole Eolie comprese. A me personalmente piacciono le interviste del Notiziario, sono ricchissime di umanità, di coraggio, di cose nuove, e di ampia libertà di espressione.

Pochi giornali sono capaci di dare “ interviste”. Spesso sono “ edulcorate”. Sono quelle che ripetono le “ stornellate” del potente, del “ padrone di casa”, che debbono piacere agli “ amici degli amici”. Impariamo dalla Confederazione Elvetica. Come si respira bene in Svizzera. Come si è aperti al dialogo , parlando quattro lingue diverse. E come esiste il “ rispetto” reciproco!
Come deve essere triste lavorare ed intervistare in RAI! Tutti obbedienti: obbligatorio per noi pagare il canone. Il “ prodotto” è quello che passa il convento.

Disgustoso. Rissoso. Quale ignobile livellamento di cervelli che sanno di “ poco”. Basta ascoltare i nostri RAI TG. IL TG delle 19 è praticamente fotocopia di quello delle 13. Confusi non offrono informazione. Spesso copiata da altri canali. Quanti errori. Ti rimane tanto amaro in bocca. E questo è il cancro che uccide la libertà di opinione. Meno liberi di esprimerci, piu’ cresce il disaccordo.

Alla fine circola pochissima informazione. Miliardi di uomini e donne nel mondo non sanno che cosa sia una “ intervista”. L’ Italia tutta è in gravi condizioni di salute “ politica”. Soffre di una enorme confusione di ruoli e di obiettivi, non sa a quale “ stregone” affidarsi. Dove il flusso delle informazioni arriva falsato e storpiato. Domina la “ Casta” dell’informazione. Le periferie dell’informazione, vere sentinelle del territorio, sono abbandonate e lentamente perdono importanza. Tutto diventa difficile. E questo aggrava il disagio dei cittadini. Futuro nero per i nostri giovani.

Il Notiziario non fa interviste per il “ padrone di casa”. Al contrario , il Notiziario ha il massimo rispetto per tutte le opinioni dei suoi lettori. Ho imparato a gustarmele. Ringrazio il Notiziario e la sua Redazione , mi piacciono i piatti forti di Gennaro Leone e i contorni di Angelo Sidoti, quelli che ti stimolano sempre maggior appetito, di conoscere e di partecipare.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

17 MARZO 2022

L’intervista del Notiziario a Michele Sequenzia, l’italiano vero e libero

 

 

Caro Direttore,
Leggo con vivo interesse le varie opinioni dei Lettori del Notiziario , tutte incentrate sul futuro di Lipari. Chi vincerà? Sono pronti alla sfida i Signori: Annarita Gugliotta, Riccardo Gullo, Emanuele Carnevale, Gaetano Orto e Mariano Bruno, ma sanno bene dove mettere le mani? Si rendono conto della “ patata bollente” sulla loro scrivania domani mattina? Tutti i cittadini delle Eolie e non, sono ansiosi di conoscere chi e come governerà l’isola. Chi amministra ha compiti enormi, pesantissimi.. Bisogna avere forza e coraggio, stare uniti. Difendersi. Ma come? Nessuno sa cosa possa accadere nei prossimi giorni.

Aumentano le difficoltà, siamo in siccità, manca l’acqua . Raddoppia il costo dell’energia. Il governo aumenta del 100% le spese militari. Pessimo segnale. Anche in Germania comincia a scarseggiare la farina. La gente ha fame. Pochi sono i tedeschi che andranno in vacanza. A causa delle pesanti sanzioni traballa anche la nostra economia. Non si contano i profughi in fuga. La guerra in Ucraina ha portato solo lutti e miseria. Si è scatenata con estremo vigore la guerra tra chi ha e chi non ha nulla. Il risultato è che stiamo tutti peggio. Molti di noi sono condannati a morire di fame. Il rublo ha perso la metà del suo valore commerciale. Sanzioni che colpiscono decine di alberghi e case di lusso italiane ora in svendita

Gioielli nel blu nelle Cicladi, come Antiparos o nel Dodecaneso ( una volta italiano) si cercano acquirenti, mentre si fa dura la vita dei cittadini greci a causa del continuo aumento dell’energia e delle tasse. Anche il governo ellenico, per fare cassa, non ha grandi scelte. Sta di fatto che anche i greci sono costretti a mettere sul mercato le loro preziose ricchezze sul mare.

Caro Direttore,
quando la smetteremo di far finta? Fingere è il passaporto che qualifica il buon politico italiano che, pur in minoranza, rinasce si rinnova sempre uguale, mai estinto, astuto Pulcinella, pronto ad ogni ricatto, odioso ipocrita camaleonte .
Tristissima Rai Televisione Italiana, di proprietà degli italiani tutti, che stappa champagne ogni volta che intervista il solito “ Pallone Gonfiato” che va tanto di moda, tante sono le sconcezze con cui condisce il buon polpettone TG per il docile “ abbonato alla Tv”.

Il 25 luglio ’43 , data d’immenso valore storico, di cui assai raramente ci “ si sovvien” , gli italiani in blocco, a milioni, hanno strappato la loro tessera di iscrizione al PNF, ma hanno conservato , ben nascosta, la camicia nera della “ Rivoluzione”. Con la foto del Duce, Benito Mussolini.
Ancora oggi per la Radio Televisione Italiana , le sconfitte , anche quelle del Fascismo, sono state “ ritirate strategiche “ e la vittoria degli Arditi, “ Vincere, vincere e vinceremo”.. con il solenne contributo delle “ Frecce Tricolori” sull’Altare della Patria.. è sempre a portata di mano.

Obbligatorio, politicamente, il rinnovato gioco delle tre carte si gioca, ancora una volta, sulla pelle degli italiani. Mario Draghi, novello Duce, Presidente della Repubblica?.
Ma c’è una guerra che terrorizza. Noi da che parte stiamo? Mai esporsi troppo. Potrebbe vincere l’armata rossa. La Russia è ricca, nucleare, stracolma di missili, noi siamo a secco, come nel ’43, teniamocela ben stretta, come amica.

Mentre crollano i palazzi, e si levano nubi di fuoco, brucia un intero stato, c’è chi insegna la geografia, senza aver aperto un libro di storia. Presa diretta. Chi oggi vede la pace come “ l’unica via per non andare verso una guerra nucleare”. Meglio non immischiarci troppo. “Noi non resteremo a guardare”.

Caro Direttore,
Il Calcio Italiano, scarsamente motivato, è stato cacciato via dalle competizioni internazionali. Di conseguenza, il governo Draghi ha deciso : tutto il budget della Nazionale di calcio, di oltre 500 milioni di euro – previsto per tale competizione - è da oggi congelato. Tale capitale è messo a favore immediatamente delle esauste popolazioni , dei milioni di profughi, delle madri, dei bambini, dei malati, dei caduti, dei feriti, di tutti coloro che soffrono , dei tanti senza patria, senza documenti, senza cibo, senza mezzi.

Sono stati oggi stesso congelati tutti gli stipendi dei giocatori della Nazionale, riserve comprese, come dei vari tecnici, staff medico, cuochi, addetti stampa, procuratori, assistenti, autisti, di ogni ordine e grado, ex dirigenti, impiegati e maestranze dello staff preparatorio, a contratto, dal primo all’ultimo, portaborse o addetto, tutti – a pari merito- responsabili di quanto è avvenuto. Si predispone l’assunzione immediata di un nuovo staff, di un nuovo gruppo dirigente.

L’intero gruppo dirigente attuale dovrà restituire lo stipendio degli ultimi 12 mesi, e ogni altro emolumento, gratifica, donazione, regalia, ricevuta. Ogni contratto pubblicitario, in atto, di ogni tipo, radiofonico , Rai compreso, sottoscritto o in fieri, a carico della Nazionale è oggi a carico del gruppo dei dirigenti che dovranno far fronte con i loro mezzi . Nessun italiano dovrà pagare un centesimo per il fallimento della Nazionale di Calcio.
Tutti i costi del fallimento del calcio italiano dovranno essere messi a disposizione dei cittadini italiani che per legge debbono essere informati.

 

Caro Direttore,
Ieri la feroce guerra in Spagna, oggi l’orrore della guerra in Ucraina.
** Leonardo Sciascia, ne “L’antimonio”, lo scrittore di Racalmuto racconta le vicende di un povero giovane zolfataro siciliano scampato alla morte, che sceglie di arruolarsi tra le fila franchiste durante la guerra civile spagnola, salvo poi rendersi conto di quanto insulsa fosse la propaganda fascista.

“ Insensatezza del conflitto, spari fratricidi, giustificazione degli attacchi in nome di parole vuote come “nemici” e “impero”: quelle righe sembrano sinistramente scritte oggi arruolarsi con i fascisti di Mussolini , salvo poi rendersi conto di quanto falsa fosse la propaganda fascista. Insensatezza del conflitto, spari fratricidi, giustificazione degli attacchi in nome di parole vuote come “nemici” e “impero”: quelle righe sembrano sinistramente scritte oggi.”

Scrive Sciascia: «Avevo sedici anni quando in Spagna esplose la guerra civile ma non ne seppi niente, fin quando non vidi partire i ‘volontari’, i braccianti disoccupati del mio paese. Non poteva essere giusta una guerra in cui come ‘volontari’ venivano cacciati i morti di fame: ci doveva essere qualcosa nell’Italia di Mussolini e nella Spagna di Franco di ingiusto, di insensato, di indegno. E poi ecco, c’erano i preti, e dicevano che Mussolini e Franco stavano dalla parte di Dio, mentre dall’altra parte, dalla parte della Repubblica, c’erano Dos Passos e Chaplin».

“ Fino all’arrivo in Spagna non capivo niente del fascismo, per me era come se non ci fosse, mio padre aveva lavorato nella zolfara, e anche mio nonno, e come loro io nella zolfara lavoravo: leggevo il giornale, l’Italia era grande e rispettata, aveva conquistato l’impero, Mussolini faceva discorsi che era un piacere sentirli.”

“Sapete che cosa è stata la guerra di Spagna? Che cosa è stata veramente? Se non lo sapete, non capirete mai quel che sotto i vostri occhi oggi accade, non capirete mai niente del fascismo del comunismo della religione dell’uomo, niente di niente capirete mai: perché tutti gli errori e le speranze del mondo si sono concentrati in quella guerra; come una lente concentra i raggi del sole e dà il fuoco, così la Spagna di tutte le speranze e gli errori del mondo si accese: e di quel fuoco oggi crepita il mondo».

 

Caro Direttore,
dopo il lungo “ letargo” pandemico, i politici delle Eolie si sono risvegliati, contando anche i sopravvissuti, indistruttibili. In mancanza di “ giovani”, praticamente inesistenti, vanno bene anche quelli anziani , “ lunga durata”.
Costoro, con lo stesso “ ardore politico di ieri”, oggi si ripresentano agli elettori, “ mutatis mutandis” pur senza il minimo programma : ” lo facciamo insieme ”. Turisticamente a Lipari basta il “ copia incolla”.

Lo si legge dal Notiziario che… “nel 2022 stiamo concentrando l'attenzione sulle grandi città, come hub del turismo internazionale in crescita per diventare sempre più sostenibili, turismo slow e outdoor, promuovendo viaggi fuori dai percorsi turistici battuti.”
Chi scrive simili “beate profezie”, con il “ placet “ dei nostri autorevoli cervelli governativi, sembra non notare di una spaventosa, orribile guerra che si combatte in Ucraina. Il nostro futuro è incerto. Nemmeno si avverte la massiccia presenza di navi da guerra russe, dal mare d’Azov fino ad Odessa. Città imperiale. Non si contano i sottomarini nucleari. Mentre la flotta blocca ogni fuga, le armate russe massacrano gli ultimi resistenti di Kiev, sparano su inermi popolazioni , in fuga a milioni , sotto l’incubo nucleare.

Questo rinnovato flusso di “turisti domestici” che affolleranno ben presto le Isole Eolie, ci sarà “ piena ripresa”, si rinvigoriranno le esauste casse comunali:: “ I viaggiatori nazionali sosterranno la ripresa insieme ai Paesi europei vicini, come Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Francia, con i quali si condividono forti legami da molti decenni. Lo scenario internazionale sottolinea la rilevanza dei flussi turistici domestici e di prossimità per una piena ripresa entro il 2024.”

 

Caro Gennaro, 
mentre sto ascoltando attentamente la terza intervista da Palermo con la brillante giornalista Maria Pia Farinella, ricevo dal mio caro amico Andrea Panzavolta, una vibrante, quanto addolorata testimonianza della tragedia Ucraina.

L' intervista con Maria Pia Farinella ritengo debba essere fatta circolare ovunque in tutta Italia, trasmessa e commentata alla radio come alla televisione e fatta conoscere in ogni scuola della Repubblica.

Intervista di ricchi, straordinari riferimenti culturali. Oggi patrimonio del Notiziario e dei suoi Lettori..
Di sano e onesto giornalismo, aperto a tutti .
Abbiamo bisogno di tanta, nuova salutare " aria fresca", di dirci la verità, basta con tanti proclami ipocriti.
Ti allego quanto scrive Andrea Panzavolta. Una assai rara quanto stimolante lettura.

Andrea Panzavolta-Forli –Andrea Panzavolta <apanzavolta@yahoo.it>;

Russia: una delle nostre migliori patrie.


Stigma di quel «principio spirituale» (K. Jaspers) che si chiama Europa non è forse la capacità di riconoscere i distinti (légein/collígere) e di amarli (philéin)?

Suo principio costitutivo non è forse l’amore (philía) per il ragionamento, il rifiuto di ogni fumo dogmatico, la repulsa per ogni eccesso di semplificazione? Se v’è una attitudine mentale che proprio ripugna allo spirito europeo non è forse quella che ragiona per coppie oppositive, per estremi, per paradigmi binari, per polarità di concetti?

La ‘terra dell’Occaso’, al contrario, non predilige forse i confini anziché le frontiere, le soglie anziché gli horti conclusi, i raggi occidui, che esaltano le geometrie degli oggetti, anziché quelli meridiani, che annullano le ombre? Insomma, krísis non è sinonimo di Europa? Dinanzi a un próblema non ci veniva forse naturale krínomai, appunto, e cioè ‘raccogliere’ i fatti, ‘selezionarli’ passandoli al vaglio della
logica e infine ‘giudicarli’ (questi i tre significati del verbo greco richiamato)?
Sì, ci veniva naturale, un tempo. La sciagurata guerra mossa dalla Russia all’Ucraina ha mostrato impudicamente quanto l’Europa abbia dismesso questo habitus mentale.

Tutti contro la Russia guerrafondaia e imperialista, come se questa fosse un’entità granitica e inconcussa, come se ogni suo singolo abitante fosse un servo sottomesso a Putin. L’emozione trionfa sui sentimenti, il borborigmo sul ragionamento, la paratassi sull’ipotassi, lo sdegno conformista sulla reale volontà di comprendere. In un mondo scisso tra  guardie e ladri va da sé che chi appartiene al campo avversario venga considerato, per definizione, nemico: Russiae ipsum nomen crimen habet.


Politicamente corretto?: Le conseguenze non tardano a manifestarsi. Ecco allora il sindaco di Milano che impone al grande direttore d’orchestra Valery Gergiev, reo di essere amico di Putin, di condannare la guerra in Ucraina, pena l’annullamento della Dama di picche alla Scala, come se all’artista Gergiev non si dovesse chiedere altro che dirigere bene la Dama di picche, e come se una buona esecuzione del capolavoro di Čajkovskij già di per sé non fosse capace di togliere qualche milligrammo di lordura dal volto del mondo: infatti, sarebbe bastata la stessa bellezza di quella musica a sconfessare il Maestro, qualora questi, nel dirigerla, avesse anche solamente pensato di omaggiare la Terza Roma e il suo attuale Cesare Augusto.

Ma non basta: dopo la Scala, i grandi teatro del mondo e prestigiose accademie musicali hanno fatto gara chi ad annullare le opere in programma, chi ad espellerlo, facendo balenare in questa caccia all’untore l’antichissima e purtroppo sempre nuova figura del capro espiatorio.


Non solo i vivi, però, sono stati colpiti dalla censura di un’Europa ormai  culturalmente e spiritualmente pezzente, che rinuncia alla politica (forse perché nemmeno più sa cosa sia), pensando che per trarsi fuori dalla distretta basti inviare armi agli Ucraini.

 Accecata da un furore antislavo, ecco che l’Università di Milano-Bicocca decide di rinviare il seminario di Paolo Nori su Dostoevskij onde «evitare ogni forma dì polemica soprattutto interna in questo momento dì forte tensione». Tutto, non solo etimologicamente, si tiene: chi è inesperto di pólemos, è inesperto anche di politiké tékne, la quale proprio nella passione per «ogni forma di polemica» scorge la sola possibilità per trovare una via d’uscita e impedire la catastrofe.

La censura di Dostoevskij è odiosa non solo in quanto tale, ma anche perché colpisce un Autore immenso, senza il quale tanta parte dello spirito europeo non sarebbe. Chi non ha letto L’idiota nulla conosce della Bellezza, terribile ed enigmatica, che salverà il mondo; è meno analfabeta in materia di amore chi ha pianto su quella pagina di Delitto e castigo dove Raskòl’nikov e Sonja, «l’assassino e la prostituta», leggono davanti a una candela fumigante la pagina giovannea della resurrezione di Lazzaro; ha una più matura consapevolezza di cosa sia la libertà e dei rischi che essa comporta chi ha ragionato sulla Leggenda del Grande Inquisitore; chi ha meditato Le notti bianche e ha accompagnato, lungo le vie di Pietroburgo, l’anonimo Io narrante e la diciasettenne Nasten’ka, ha una maggiore contezza dello scarto irriducibile che c’è tra il sogno e la realtà.

 Ma sono soprattutto I demóni – opera sconvolgente e solfurea, senza la quale è impossibile capire tanta parte della storia europea del ‘900 e anche della guerra in corso – a racchiudere, forse, il magistero più alto di Dostoevskij.

Guardiamo, guardiamo bene chi sono gli abitanti della anonima provincia vicino a Pietroburgo dove si svolgono i fatti di sangue narrati nel romanzo: intellettuali sdilinquiti e fatui che, sì, versano lacrime sulle tragedie di Shakespeare e sulla Madonna Sistina di Raffaello, ma ignorano come quei capolavori impongano a chi li ama una scelta di civiltà; padri che si ostinano a non aprire gli occhi, preferendo vivere dentro asfittiche bolle d’aria, e figli che chiamano il delitto non «pazzia», bensì «atto di buon senso», dimostrando essi stessi di vivere dentro un’allucinazione; automi che hanno perduto il confine tra il Bene e il Male, tra il reale e  l ’irreale, e che allucinano i loro sosia, senza capire che la vittima scorge sempre nel carnefice qualcuno che le somiglia; una bolgia di spettri che alla verità ha preferito il sottosuolo, reso infetto da parole  impazzite, da logiche incrinate e da bilanci truccati.

Ma sono così dissimili i luoghi descritti da Dostoevskij un secolo e mezzo fa dalla Milano di oggi?

 Non dobbiamo forse scorgere l’ombra di Pëtr Stepanovič Verchovenskij, uno dei demóni dostoevskijani, dietro la decisione di ripudiare Valery Gergiev e di annullare un seminario universitario su Dostoevskij?

 L’arte avvicina i popoli, è stato detto, ed è vero, purché si comprenda che ‘vicinanza’ è parola massimamente impegnativa, che non si riduce a un godimento estetico condiviso dai più, bensì nell’implacabile interesse per il linguaggio dell’altro, linguaggio che per la sua stessa alterità, richiede passione e sforzo per tradurlo nel proprio, sapendo che ogni traduzione, insegnano i mistici ebraici, è azione messianica.
«La nostra miglior patria»: così Wilhelm von Humboldt, fondatore dell’Università di Berlino, definì la Grecia.

Ma un’altra miglior patria è senza dubbio la Russia, che Putin mai ci farà odiare. E le patrie migliori sono quelle che ci fanno ragionare, che danno peso e spessore alle parole, che ci aiutano a non smarrirci nel faticoso, e non di rado tragico cammino tra il cielo della coscienza e il fango della sopravvivenza.

 

Caro Direttore,
lo scorso venerdì 11 febbraio si è svolta la presentazione del nuovo Dizionario Ucraino-Italiano curato dalla nostra socia Olena Ponomareva (Hoepli, 2020). Il video della presentazione, a cui hanno preso parte Olena Ponomareva, la nostra socia Tatiana Ostakhova e Luigi Marinelli, può essere visto a questo link

L’Associazione Italiana di Studi Ucrainistici (A.I.S.U.) è stata fondata il 25 maggio 1993. Suo fine istituzionale è quello di promuovere e favorire lo sviluppo di studi dedicati all’Ucraina, alla sua storia, alla sua cultura, alla sua lingua e letteratura. Già nel 1989 l’Italia aveva ospitato a Napoli e Ercolano un Congresso Internazionale che aveva segnato una tappa importante nella presa di coscienza dell’esistenza della realtà culturale e storica dell’Ucraina negli ambiti accademici e politici italiani, e occidentali in genere. In quell’occasione avvenne infatti la fondazione dell’Associazione Internazionale degli Ucrainisti (MAU: Mižnarodna Asociacija Ukrajinistiv), che ha svolto un’importante attività d’informazione e diffusione culturale. L’AISU ha fatto suo l’interesse che fin da allora da varie parti si andava formando per un paese, l’Ucraina, che occupa un’ importante, strategica posizione geopolitica e culturale di rilievo fin dal XVII secolo e che, con la conquista dell’indipendenza nel 1991, si è reso sempre più visibile sulla scena internazionale.

L’Associazione ha scopi squisitamente culturali ed è strettamente legata all’Università. I suoi soci sono per lo più studiosi di problemi storici, linguistici e letterari. La necessità di far fronte ad una crescente domanda d’informazione ha però attratto fra i soci personalità di formazione diversa, più legata agli ambiti degli studi sociali, artistici, politologici e giornalistici. Pur mantenendo una fisionomia prevalentemente storico-culturale, l’AISU offre quindi possibilità di informazione e approfondimento anche a più vasti settori di pubblico.

Desidero segnalare ai lettori del Notiziario l’indirizzo del Signor Fabio Prevedello Presidente Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina Maidan - Mobile : +39-348-2809102

E-Mail : ituamaidan@gmail.com Sito : www.italia-ucraina.it  

 https://www.facebook.com/italiaucrainamaidan/

 

Caro Direttore,
ricorre il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. La Fondazione Leonardo Sciascia di Recalmuto, ha in programma un importante convegno in diretta streaming con interventi del Direttore letterario della Fondazione Prof. Antonio Di Grado, della Prof.ssa Lavinia Spalanca dell’Università di Palermo, del Prof. Giuseppe Traina dell’Università di Catania e della D.ssa Maria Panetta, critica letteraria. Il convegno si aprirà con i saluti del sindaco di Racalmuto Vincenzo Maniglia.

Leonardo Sciascia è stato per lungo tempo amico di Pasolini. Lo ricorda lo stesso scrittore di Racalmuto nel libro “Nero su nero” (Adelphi): “Ci scrivevamo assiduamente e ogni tanto ci incontravamo. Pasolini in una lettera a Sciascia datata 31 marzo 1956 (pubblicata in una raccolta Einaudi), nel ringraziare per il “bellissimo” libro “Le parrocchie di Regalpetra” , parla di un “vero, forte e commosso senso di fraternità”. Una fitta corrispondenza, dal 1951 ai primi anni Sessanta, di cui si trova traccia nel patrimonio documentario della Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto. Dalle lettere conservate emerge la collaborazione di Pasolini con la rivista letteraria Galleria, diretta dallo stesso Sciascia ed edita da Salvatore Sciascia di Caltanissetta.

La Sicilia e Pasolini. I paesaggi maestosi dell’Etna sono entrati nei film Il Vangelo secondo Matteo, Porcile, Teorema e I racconti di Canterbury. Negli anni Sessanta, Pasolini è a Zafferana membro della giuria del premio letterario intitolato a Vitaliano Brancati, in compagnia di Dacia Maraini e Alberto Moravia. ”Ma non avevo visto ancora, e conosciuto bene, Reggio, Catania e Siracusa”.

Il reportage di Pasolini diventa un libro, “La lunga strada di sabbia” (Editore Guanda, 2017). Pasolini scrive che Taormina “è indubbiamente una cosa d’una bellezza suprema”, che “il viaggio da Messina a Siracusa può fare impazzire”, che la gente di Portopalo “è la più bella d’Italia, razza purissima, elegante, forte e dolce”.
Dopo l’estate, la Fondazione Sciascia – in occasione dei due centenari (Sciascia 1921, Pasolini 1922), terrà un importante convegno nel quale si ricorderà il forte sodalizio tra i due scrittori come pure di altri illustri personaggi contemporanei che hanno segnato un periodo storico della cultura italiana, irripetibile

 

Caro Bartolino,
sono nato nel 1936, in pieno fascismo. L’Italia era allora un grande Impero, avida di conquiste, di dominio, il suo era un esercito potente, “ 8 milioni di baionette” e Roma “caput mundi”, gli Italiani si sentivano i padroni del mondo. Erano pronti a tutto. Anche alla guerra. Con Re Vittorio Emanuele III di Savoia e Mussolini sono stato allevato , istruito militarmente, per diventare un “ Buon Fascista”. La mia vita per il fascismo , a scuola e in famiglia. L ’iscrizione al partito fascista era richiesta fin dalla scuole elementari; si vestivano i bambini con la divisa di figlio della lupa, poi crescendo quella da balilla o da giovane italiana e poi da avanguardista.

A sei anni ero “ Figlio della Lupa”, imbracciavo già il Moschetto e dovevo leggere un libro, uno solo, che era permesso, dovevo diventare ” Fascista perfetto “. La censura distruggeva ogni opposizione. Leggere libri era proibito. Solo libri fascisti. Esisteva solo la radio: fascista. Controllata dal partito. Solo fascisti alla radio. I giornali erano tutti fascisti. Tutto era militarizzato, indirizzato alla guerra di conquista, tutti insieme: maschi e femmine .”.
Obbligatorio dare “Oro alla Patria”. Bisogna fare figli. Obbligatorio. Potenza fascista. Tutti fascisti. Il nostro unico Dio, che sa tutto di tutti : Mussolini. Una guida sicura. Il nostro Duce capo assoluto. Gli italiani con Mussolini sono i dominatori dei popoli. Figli , eredi del grande Impero Romano, compito di Roma è : “ sottomettere tutti gli altri popoli”. Il motto preferito dai fascisti era “ me ne frego”!

Putin, capo assoluto della Russia, nuovo potentissimo Zar di tutte le Russe, oggi vuole essere a capo di una nuova Unione Sovietica. Usa bombe e razzi contro la popolazione inerme. Dice di “ essere aggredito”. Carri armati russi sparano cannonate contro le case. Sostiene “ devo difendere il mio territorio”. I suoi generali uccidono , devastano. Sono gli Oligarchi, odiosi ricchi.

Putin vuole una Russia costruita su uno spaventoso intollerante impero. Di sangue. Di bombe, di repressione. Di minacce, di morte. Di lager in Siberia. Di censura , di odio per la democrazia. Odia la civiltà. Vuole sottomettere tutti i popoli anche quelli che non lo sono mai stati. Impone il suo unico comando. Stermina le opposizioni.  Esattamente come Mussolini. Follia. Megalomania.

Fin da piccoli bisognava urlare “Viva il Duce”, era obbligatorio, ovunque , anche a scuola   per studenti e professori. Tutti gli insegnanti urlavano “ Viva il Duce”! La scuola tutta fascista. Solo i migliori fascisti al posto di comando. Professori fascisti imponevano il fascismo, impartivano solenni bocciature a chi non era fascista. Educazione come repressione. Chi non era fascista, era eliminato. Nessuna pietà. Ignoranza e totalitarismo. Sono cresciuto da perfetto fascista. Chi era contro era costretto a bere, per forza, olio di ricino. Si veniva “ confinati”, come tanti cani rognosi. Bollati, emarginati. Questo è il fascismo. “All’erta siamo fascisti”. Il fascismo circola ancora , è presente ovunque. Lo si riconosce nei modi di fare, di parlare, di comunicare. Negli atteggiamenti aggressivi. Nell’ipocrisia .

L’orbace, era la divisa dei grandi Capi, tutti noi, giovanissimi, fin da bambini, vestiti di nero, con il saluto fascista: braccio destro teso , in alto, camicia nera della rivoluzione, mano aperta “Memento audere semper" .

La tua carriera era solo grazie e nel fascismo. Circondato da fascisti. Senza la “ tessera” non si entrava in nessun posto di comando. Magistratura fascista, giudici fascisti. Cultura fascista.  Se non sei fascista rischi la pelle. Tutto era controllato. Si era spiati, giorno e notte. Tutta la corrispondenza censurata. Pochi telefoni, rari. Poche le comunicazioni. Non si fiatava. Si rischiava di finire male. Infinte le delazioni, gli omicidi, le persecuzioni. Anni di enormi sofferenze. Di lutti.

Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiara guerra agli Stati Uniti. Piazza Venezia stracolma di fascisti. Mussolini impettito, domanda: “ la volete la guerra”? Risposta :SI!!

Ne siamo usciti solo nell’aprile del 1945, sfiniti, a pezzi, completamente distrutti. Oggi Putin ha dichiarato guerra all’ Ucraina. Un popolo pacifico. Mi sento male. Ho ancora negli occhi l’orrore della guerra fascista. Ancora oggi mi ricordo i giorni di terrore, città distrutte, mentre ci cadevano sulla testa le bombe. Odore di morte. .
Oggi Putin lancia bombe sulla gente inerme. I suoi elicotteri mitragliano popolazioni inermi, un popolo civile. Uccidono gente sana, brava, onesta, coraggiosa. Distruggono ogni forma di vita. Putin uccide i suoi migliori soldati. La sua gioventu’. I russi sono buona gente. Gente intelligente, brava, pacifica che va in guerra senza saperlo. Putin mente ai suoi soldati, alla sua gente, al suo popolo. Putin calpesta i diritti di un intero popolo civile. Di ogni popolo. Gli ucraini, un popolo meraviglioso. Quello che st accadendo in Ucraina è spaventoso. Non ci sono parole.

Mi sento male. Lo scrivo perché Putin è un rinato Mussolini. Putin è forse peggiore di Mussolini, il peggio del peggio. Un mostro. Non è possibile descrivere la bestialità di Putin. Mi fa orrore. Non conoscevo l’Ucraina, non conoscevo il suo popolo.
Ora so il suo valore. Le giovani donne ucraine, non hanno paura, prendono il fucile e affrontano il nemico. Uomini e donne preparano bombe molotov, non indietreggiano, non scappano. Tutti i cittadini partecipano alla difesa della loro terra. Con enorme coraggio. Non vogliono piegarsi a Putin. Meravigliose, giovanissime donne ucraine affrontano il nemico, difendono i loro diritti, la loro terra. Un popolo di eroi.

Madonna ha pubblicato sulle sue pagine social un video assai forte in cui attacca senza mezzi termini Vladimir Putin. Le immagini sono tratte dal suo “Confession Tour” del 2006: sulle note della canzone "Sorry" scorrono le immagini del Presidente russo (che ha sostituito le precedenti foto di George W. Bush e Bin Laden), paragonato ad Adolf Hitler.
Queste le parole di Madonna: "L’invasione dell’Ucraina, che è guidata dall’avidità e non ha alcuno scopo, deve essere fermata. Per favore, inviate gli aiuti umanitari per sostenere milioni di cittadini ucraini le cui vite sono state colpite. Putin ha violato ogni accordo esistente sui diritti umani. Non ha il diritto di cancellare l’esistenza dell’Ucraina. Ti supportiamo presidente Zelensky.

Preghiamo per te e il tuo Paese! Dio vi benedica tutti! Non dobbiamo sentirci impotenti di fronte ad azioni geopolitiche di questa portata. Ci sono molte cose che possiamo fare".

 

 

Caro Direttore,
Una mia amica mi scrive un sms da Kiew, “ nella notte i russi sono entrati in città, stiamo fuggendo via, mio marito e mia figlia. I russi hanno chiuso ogni strada, bloccato tutto. Si cerca scampo, chi verso la Russia, altri a sud, nei Carpazi, verso la Polonia, e la Romania.

La città è in preda alle fiamme, bruciano interi palazzi, siamo terrorizzati, un inferno non possiamo fare nulla.

I russi sono arrivati ovunque, da nord e da est, ci sparano addosso. Stanno avanzando uccidendo. Siamo sotto il tiro delle artiglieri russe, ci sparano dai panzer. Vedo la gente in fuga, a piedi correndo via, stanno riparando verso la Russia. I treni sono bloccati, non esiste la radio e la Tv.”

Caro Direttore,
Quale è il nuovo programma del comune di Lipari? Quali sono le strategie degli amministratori per il rilancio di tutte le attività delle Isole?
A chi affidare l’amministrazione del territorio? Cosa ne pensano i cittadini delle isole Eolie? Piace la direttiva Bolkestein che liberalizza la partecipazione con bandi di gara all'assegnazione delle concessioni demaniali dello Stato? Lo ha confermato il Consiglio di stato il 20 ottobre scorso, che prevede l`applicazione paritetica delle concessioni marittime, lacuali e fluviali. Ci sono voluti quindici anni per arrivarci: la direttiva Bolkestein dell'Unione Europea che è infatti esecutiva dal 2006.

Quella delle concessioni balneari è una questione che si trascina da anni. Da quando, nel 2006, l’Europa con la direttiva Bolkestein fissa la libera circolazione dei servizi tra gli Stati membri e impone gare per l’assegnazione delle concessioni pubbliche. In Italia, il 50% delle coste, di proprietà dello Stato, è dato in concessione a privati senza alcuna asta e, spesso, a canoni molto bassi. Più volte l’Europa ha richiamato l’Italia per il mancato rispetto della concorrenza. Nel 2019 è stato deciso un piano di riforma ma sono anche state prorogate in automatico al 2033 le concessioni balneari esistenti, come chiedevano gli imprenditori.
Proroga contestata ancora una volta dall’Ue, ma anche da Consiglio di Stato e Antitrust. Il ddl sulla concorrenza appena approvato (2022) prevede entro 6 mesi una mappatura di tutte le concessioni esistenti per «promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori».

Leggo che sul lago di Garda i comuni veronesi la applicano da anni. Perché la direttiva Bolkestein ha successo sul Garda e non su tutte il territorio marittimo, isole comprese?
Noto che i comuni sul lago di Garda stanno incassando di piu’, stanno meglio a bilancio, possono sostenere meglio le spese, a differenza dei comuni sul mare dove non si sono mai fatte gare pubbliche. I comuni “ marittimi” soffrono da decenni, non producono “ utile”, sono in perdita. I comuni sul Garda hanno dato sviluppo, posti di lavoro, crescita economica e culturale, ad una ricca costellazione di concessioni: spiagge, chioschi, stabilimenti balneari, pontili, posti barca nei porti, ormeggi e quant'altro ricada su territorio lacustre del Garda. ,

Importanti aree demaniali da oltre 80 anni sono ancora oggi assegnate “ senza gara”, senza criterio, a imprese che ne conservano l'esercizio Ne stanno godendo da decenni , con crescenti incassi , praticamente monopolisti, versando ai comuni canoni irrisori. Una marea di soldi che si perdono “ a mare”. Ovunque crescono le contestazioni . Sono in pericolo migliaia di posti di lavoro, il futuro è incerto. Molti sono contrari alla “ Bolkesnstein”.

 

Caro Direttore,
spesso si legge di una morte improvvisa. Di gente, giovane, sanissima. Perché? E senza alcun preavviso. L'aneurisma è una pericolosa dilatazione delle nostre arterie, che impedisce al sangue arterioso di scorrere bene, in modo regolare, per cui si forma “ una bolla” in un vaso sanguigno che nel tempo puo’ scoppiare. Spesso interessata è l’ aorta, l’area addominale , le arterie delle gambe o nella testa. Non ci si salva.
Esiste il progetto FAD ("Fighting aneurysmal diseases"), finanziato dall'UE, ha identificato i meccanismi, le cause e gli effetti degli aneurismi, per stabilirne la diagnosi e le soluzioni terapeutiche.

Leggo che “ due cardiologi nei giorni 16, 17 e 18 febbraio nella fascia oraria dalle 10 alle 12, risponderanno alle domande poste dagli utenti su tutti i temi riguardanti la prevenzione delle malattie del cuore, telefonando al numero verde 800052233. “
Non credo che questi bravi medici possano, pur dedicando la massima attenzione, dopo un breve colloquio, spesso telefonico, spesso frettoloso, inconcludente, risolvere i nostri problemi.
Bisogna fare accurate analisi. Bisogna investire in salute. Bisogna dotarsi di ottimi apparecchi. Con l’ecografia che utilizza gli ultrasuoni emessi da una sonda che consente di visualizzare su un monitor tutti gli organi dell’addome oltre ai principali vasi sanguigni presenti nella cavità addominale.

Grazie ad un buon medico tedesco, ho scoperto, per caso, di essere in pericolo di vita, per un grave aneurisma. Un esame ecografico in ambulatorio, rapidamente mi ha salvato la vita. A Torino il mio medico non mi ha fatto nessuna ecografia.. Fa solo ricette, non ti ascolta, spesso nemmeno ti guarda. Gli ho fatto presente che avevo addosso la morte. Non si è nemmeno scomposto. Ho cercato un buon medico all’Ospedale “ Molinette”, prestigiosa struttura sanitaria regionale piemontese di alta tecnologia, dove non mi hanno dato alcun aiuto. Anzi sono stato rimproverato di essere andato per esami in Germania. A che serve un ospedale a Torino se devi andare in Germania? Mi hanno criticato per la mia scelta. Di essere stato curato e salvato in Germania. Perché lei va in Germania? In Italia abbiamo tutto quello che serve. La realtà è ben diversa. Tutto è peggiorato nella sanità italiana.

Allucinante vivere in Italia, dove paghi, per 30 anni di contributi sanitari, che spesso ti sono negati. Sei abbandonato. Non vieni assistito . Non mi piacciono i medici che non ti guardano, non ascoltano e non ti curano. Tutto al contrario in Germania. Il medico di base a Freiburg fa subito gli esami in ambulatorio. Vede che esiste un problema. Subito ti manda ad un controllo per un esame dettagliato. Tutto nello stesso giorno. Mi sono salvato da morte certa.
Ho subito presso la Clinica Universitaria di Freiburg, due importanti interventi chirurgici, la mia arteria femorale destra stava per “ scoppiare”, per aneurisma. Con l’intervento mi hanno impiantato nell’addome 7 tubicini / sten che servono a ripristinare il perfetto flusso sanguigno.. Un secondo intervento chirurgico ha rimosso un grosso “ trombo”, che mi aveva bloccato la circolazione della gamba destra, non riuscivo a camminare. Tutto cio’ grazie alla scoperta dei raggi X. Questo grazie ad una TAC.

Grazie infinite al fisico tedesco e Premio Nobel Willhelm Conrad Röntgen, mi ha salvato la vita. Importante eseguire una normale“ computed tomography” Conosciuta come TAC. La TAC viene eseguita accuratamente in ospedale grazie ad un grosso cilindro, al cui interno scorre un lettino mobile. Ho fatto almeno 10 TAC. Una volta adagiato sul lettino sono stato interamente “ fotografato”, dalla testa ai piedi, attraverso un sistema che genera raggi X , ad alta definizione fotografica di ogni minimo particolare, difetto, imperfezione. Sono stato fotografato vena per vena, dalla testa ai piedi. Il chirurgo sa dove mettere le mani. Senza una TAC si rischia la vita.

 

Caro Direttore,
l’ 11 febbraio 1929 il governo del Regno d’Italia e la Santa Sede con i Patti Lateranensi mettono fine, dopo oltre mille anni, allo Stato della Chiesa.
Benito Mussolini e Pio IX stabiliscono che la religione cattolica, apostolica e romana diviene la sola religione dello Stato e che il governo italiano riconosce l’indipendenza e la sovranità del papa nel territorio del Vaticano. La Chiesa Cattolica è libera di esercitare il potere spirituale, il pubblico esercizio del culto e la sua giurisdizione in materia ecclesiastica.
Si riconoscono alla Chiesa gli effetti civili del matrimonio religioso. La religione cattolica viene impartita in tutte le scuole.

Sono a carico dello Stato Italiano i costi della ferrovia, dei servizi telegrafici, telefonici, radiotelegrafici, radiotelefonici e postali nella Città del Vaticano.
Il clero viene esentato dal servizio militare. Il Vaticano mantiene la proprietà delle Basiliche patriarcali di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore, di San Paolo e Castel Gandolfo. La Città del Vaticano viene esentata dalle tasse e dai dazi sulle merci importate. Si provvede alla liquidazione dei crediti della Santa Sede verso l’Italia. L’Italia risarcisce il Vaticano con 750 milioni di lire come riparazione economica dei danni subiti dalla Santa Sede per l’occupazione di Roma dal 20 settembre 1870.

Per celebrare quest’accordo venne costruita l’odierna via della Conciliazione, che collega attraverso il ponte Vittorio Emanuele II, la parte della Roma laica a quella Cristiana.

 

Caro Direttore,
gli italiani cantano ovunque. L’Italia è riconosciuta come la patria della musica, ammirata da tutto il mondo. Siamo gli eredi diretti dei nostri padri antenati greci, che amavano tanto la musica da considerarla fondamentale nell’educazione dei giovani, tanto che era parte integrante della loro educazione.
Dal 1951 il Festival di Sanremo continua ad essere un importante appuntamento musicale, le canzoni cantate a Sanremo in tutti questi anni hanno raggiunto gli angoli più remoti del mondo. Canzoni e lingua italiana. La lingua italiana, profumata di colori, si è identificata a lungo con l’opera lirica, i cui capolavori vengono eseguiti in tutti i teatri lirici del mondo; lingua amata da tanti altri popoli, ha per decenni diffuso attraverso la canzone, spesso dialettale, l’immagine generosa, amica e pacifica dell’Italia. Le sue tracce si riconoscono nella musica di innumerevoli culture. Ecco che, anche in tempi di grave pandemia, la musica continua a mantenere il suo forte carattere sociale e rituale. Sa riappropriarsi di quel tocco aggregativo che si espande in ogni spazio libero, vola per l’intero mondo.

Lingua e musica. Sono beni unici che dobbiamo difendere. Patrimonio di tutti gli italiani. L’Accademia della Crusca sostiene l’attività scientifica e la formazione di ricercatori nel campo della lessicografia e della linguistica; diffonde la conoscenza storica della lingua e la coscienza critica della sua evoluzione; collabora con le istituzioni governative ed estere per il plurilinguismo. Tutti si ritrovano a Sanremo. Una storia affascinante , in continua evoluzione , dalle prime esecuzioni, dei primi cantanti, spesso sconosciuti, sentimentalmente , dalla popolare fisarmonica , alla chitarra, al pianoforte, ai grandi incontri internazionali, dei grandi nomi dello spettacolo, cinema, danza e teatro. I tanti poeti moderni danno vita a nuovi linguaggi, s’intrecciano mescolanze e innovative tendenze.

Musica che unisce i popoli, mette a contatto culture, li fa conoscere e amare. Cresce l’entusiasmo popolare. Si canta e si balla. Non mancano le contestazioni musicali, giovani scatenati, rompono tradizioni, si osa l’in-osabile, si scardinano tabu’, contro ogni sistema, oltre ogni regola, contro la “ moda”. La musica rompe i pregiudizi, vola in alto, spinta con la veloce trasformazione tecnologica dell’industria discografica. Tutto si mescola e si rinnova. Cinema e musica hanno frantumato ogni frontiera, liberando i popoli da tanti pregiudizi. I regimi totalitari impongono il silenzio. Bloccano ogni innovazione e confronto. Censurano ogni contestazione, ogni innovazione. Condannano a morte l’arte, il cinema e la musica.

Oggi godiamo di ogni libertà. Siamo un popolo libero. Possiamo ascoltare ogni tipo di musica. Possiamo contestare. Nessuno ci blocca. L’immensa libertà che godiamo dobbiamo preservarla. La musica come veicolo di potente messaggio sociale e politico ha rivoluzionato il nostro modo di essere.

Oggi esiste una straordinaria offerta musicale, che coinvolge ogni cultura del mondo. Tutto cio’ grazie allo sviluppo radiofonico e televisivo .Viviamo di musica. Ci si rifugia nella musica. Ci si cura con la musica. Dalle grandi orchestre ai moderni concerti rock e pop, di ogni parte della terra: una storia attraversata da migliaia di opere e canzoni di tanti musicisti.

Mozart scrive la sua musica in italiano. A Londra, a otto anni d'età, Mozart si conquistò l'amicizia e l'ammirazione di Johann Christian Bach, figlio del grande Johann Sebastian, vissuto lungamente a Milano e praticante nelle sue sinfonie uno stile strumentale nettamente italiano. Per Mozart un musicista deve possedere la padronanza dello stile operistico italiano, che è uno dei requisiti essenziali per una carriera compositiva. Per Mozart , l’ Italia è il sogno, il luogo di sole, la sede di palazzi e ville principesche, d’immensi giardini e fontane, grandi feste, tra mare e monti, paesaggi indimenticabili, dei luoghi santi, culla dell’arte, della musica, della storia, di architetture, e di siti e tante testimonianze di rari resti archeologici. La musica italiana è di casa in ogni angolo della terra.

 

Caro Direttore,
Evviva il terzo mandato! Complimenti ed auguri ai ” nuovi” eletti! Cosa state “ rinnovando”? Che ne dicono i giovani, emarginati, senza lavoro, senza patria? Tutto rimane come prima? Tutti riconfermati. Mi raccomando “ dignità”!

Impressionante la velocità con cui si muove la „ politica“ nella corsa ai posti di comando. Nemmeno il letale corona virus con l’ecatombe di morti li ha fermati. E con quanta disinvoltura , cambiando tessera, identità, camicia e anima, si rinnova la “ Carica dei Seicento”, la rincorsa della nostra “ sana classe dirigente”, tappezzata di tanti ex amministratori, ex sindaci , ex portaborse , la sempiterna indistruttibile lobby. Pronta mettersi al servizio della comunità! Dignità?.

Abbiamo tutti assistito ad una pessima figura in “ Eurovisione”. Un intero Parlamento, una intera nazione, paralizzata, muta e sorda, incapace di esprimere un voto, un nome ! Dopo la solenne “ sculacciata “ del Presidente Mattarella, i Grandi Elettori al completo, hanno, come tanti scolaretti osannato il discorso di Sergio Mattarella.
Dignità? Mai sentito parlarne! Non solo non hanno capito nulla, ma hanno applaudito rumorosamente, tanto era intollerabile alle loro orecchie quanto veniva loro imputato.

 

Caro Direttore,
qui in Germania la gente si chiede che cosa sta succedendo in Italia? Per i tedeschi è assai difficile capirlo. Quello che si vede trasmesso dalla Tv di Stato, mette in mostra la nullità della politica in Italia. Potremmo benissimo farne a meno. Solo grazie a Mario Draghi possiamo sperare di uscire dal letargo della inefficienza della politica. Mentre lui lavora ci sono tanti incapaci cialtroni, che si fanno vedere nei salotti dove si vive di sole chiacchere. Dei tanti politici inermi che guardano nel vuoto, inconsistenti, attori che vagolano , dando un assai brutto esempio.
Siamo in mano ad un Parlamento che litiga su tutto, che non produce, non funziona. Dove ognuno partecipa nel massimo disinteresse, si agita e gira a vuoto, senza concludere nulla. Deprimente classe politica, inesistente, ipocrita, meschina. La peggiore in Europa. Grandi Elettori, che non eleggono nessuno? E noi italiani stiamo a guardare. A chi affidare il compito di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, se siamo come immersi in un “ vuoto cosmico” di totale apatia.
La peggior soluzione sta venendo a galla. Una pessima soluzione che avrà pesanti riflessi domani. Contrariamente alla sua volontà, piu’ volte espressa, Sergio Mattarella, che ha dato sempre il meglio di se stesso, oggi è stato pregato di ritornare al Quirinale per un secondo mandato di Presidente della Repubblica.
Ci sono forti pressioni dalla Francia e dalla Germania. Non possiamo attendere, ci sono delle scadenze importanti. Si rischia la stabilità. Bisogna far presto.

Sergio Mattarella è un galantuomo. Rieleggendo Sergio Mattarella, tutto torna a posto? Forse? Sembra l’unica via di uscita dall’ emergenza. Il rischio è molto forte. Vogliamo ripetere gli errori fatti con il secondo mandato di Napolitano?

 

Caro Direttore,
il 30 gennaio ricorre l'anniversario della morte del Mahatma Gandhi che fu ucciso nel 1948 a Nuova Delhi da un fanatico indù.
“ Le generazioni future faticheranno a credere che un uomo simile sia davvero esistito su questo pianeta», disse Albert Einstein del Mahatma, la Grande Anima. Gandhi mormorò "He Ram" (Oh Dio) prima di morire. Aveva 78 anni.
La verità senza violenza. Senza le armi. La grande lezione di Mohandas Karamchand Gandhi, nato il 2 ottobre 1869 a Porbandar, Gujarat, in India. Gandhi, per tutta la vita, ha lottato per l’India indipendente. Egli diede vita a numerosi movimenti non violenti per far ottenere ai suoi compatrioti i diritti civili e politici che erano loro negati . Indiani considerati servi, oppressi dal governo inglese. Per tutta la vita, Gandhi è rimasto fedele alla sua fede nella non violenza anche in condizioni oppressive , di estrema difficoltà ma con grande coraggio, di fronte a sfide insormontabili.

Con lui s’inizia un periodo di reazione al dominio britannico, con una massiccia disobbedienza civile . La piu’ importante , conosciuta il tutto il mondo come la storica Marcia del sale del 1930. Il sale per gli indiani era prodotto “ proibito”.
Era vietata agli indiani la produzione del sale. Pur possedendolo , erano costretti ad acquistalo a caro prezzo. La campagna contro la tassa sul sale, fu la scintilla che diede vita alla rivolta pacifica che esplose in tutta l’ India. Rivolta che venne brutalmente repressa dall’esercito britannico, uccidendo molti dimostranti, e imprigionando più di 60 000 persone. “ Potranno romperci le ossa, prendersi le nostre terre, potranno prendersi i nostri averi e potranno anche ucciderci. E a quel punto cosa avranno ottenuto? Avranno ottenuto i nostri cadaveri, non la nostra obbedienza!

“Io sono disposto a morire per questa causa , per l’uguaglianza tra tutti gli individui ,ma non c’è nessuna causa per cui io sia disposto ad uccidere!” Nel marzo del 1930, Gandhi, dopo una marcia a piedi di oltre 380 km, con pochissimi sostenitori, arrivato al mare, inizio la raccolta a mani nude del sale .
Atto rivoluzionario, punito severamente . Praticamente da solo, giunto stremato sulla costa di Gujarat, diede vita alla protesta pacifica nelle saline, subito imitato dalle migliaia di poverissimi che si erano uniti a lui a piedi, dai loro miserabili villaggi. Nessun uomo sulla terra ha potuto ripetere quello che ha fatto Gandhi per la liberazione dell’India. Il suo insegnamento sta in messaggio di pace. “La non violenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità.” E’ più potente della più potente arma di distruzione ideata dall’ingegno dell’uomo”. Non ha mai cercato il potere, politico o religioso. “ Un grande insegnamento . Gandhi-La Grande Anima: Il suo unico scopo : quello di liberare ogni uomo dalle catene di ogni tipo di oppressione.

 

Caro Direttore,
Enrico De Nicola, il primo Presidente della Repubblica Italiana. Siamo nel 1946. E’ nata la Repubblica Italiana , ora c’è bisogno di un Presidente, di un nuovo capo dello Stato. La Repubblica, ha sconfitto la Monarchia, ma ha molti nemici. Si terme una guerra civile. Non si puo’ perdere tempo. Bisogna decidere: occorre un nome. Due blocchi si contrappongono: Togliatti con la Russia di Stalin, De Gasperi con il Vaticano e gli USA.. Molti sono gli italiani contrari alla nuova Repubblica

Al governo ci sono Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti. Due mondi separati, uno contro l’altro. A Roma non si trovano accordi. La situazione è critica. Il clima è assai teso. La Democrazia Cristiana, con De Gasperi, punta sul liberale Vittorio Emanuele Orlando. Togliatti, a capo dei comunisti, vuole il filosofo Benedetto Croce. Ci sono troppi contrasti. Andare allo scontro in aula non è possibile, bisogna decidere subito, trovare una rapida soluzione.
l'Italia repubblicana, rischia un nuovo conflitto civile. Non può permettersi di perdere tempo, occorre far presto. Il popolo è affamato, la guerra ha distrutto l’intera penisola. Le armate rosse sono a Trieste. L’Istria e la Dalmazia sono occupate dal maresciallo di Tito.

Il clima politico è rovente. Togliatti acconsente a incontrare De Gasperi insieme ai socialisti Pietro Nenni e Giuseppe Saragat. Debbono fare in fretta. E subito. Sono soli quando entrano in una stanza di Montecitorio. Nessun altro è ammesso.. Quando escono hanno un nome: Erico De Nicola, come primo Presidente della nuova nata Repubblica Italiana. De Nicola, è un nome sicuro, si spera, possa accontentare tutti, De Nicola è un galantuomo, liberale , monarchico e meridionale.
Il 28 giugno del 1946 arriva il giorno della prima elezione del nuovo Presidente. : l'assemblea costituente con fatica, e non senza contrasti elegge , Enrico De Nicola capo provvisorio dello Stato con 396 voti su 501. Oltre a De Nicola hanno raccolto voti la candidata dell'Uomo Qualunque, la baronessa Ottavia Penna di Buscemi, e il candidato dei Repubblicani Cipriano Facchinetti. Si decide che il Presidente dovrà risiedere al Quirinale. Al contrario De Nicola, dopo la cerimonia , rifiuta il Quirinale, prende alloggio a Palazzo Giustiniani. Appena insediatosi rinuncia immediatamente all'assegno annuo di 12 milioni di lire al quale aveva diritto e, anche nelle occasioni solenni, continuerà ad indossare il suo vecchio cappotto rivoltato.

Enrico De Nicola è una figura di alto profilo politico, oggi dimenticata dal pubblico e dagli storici. De Nicola ebbe un ruolo importante nella transizione tra Monarchia e Repubblica (1944-1946). Nel 1944, in piena guerra civile, grazie a De Nicola Re Vittorio Emanuele III nomino’ il principe Umberto luogotenente del Regno d’Italia . Nei mesi seguenti, De Nicola rifiutò’ più volte di entrare al governo e di schierarsi in un partito, confermando quella fama di imparzialità che gli valse, nel giugno 1946, l’elezione a capo provvisorio dello Stato. Un uomo, un grande italiano, che ha attraversato interamente la storia nazionale, in tempi assai difficili, operando per il bene dell’Italia..

 

Caro Direttore,
L’Unione Europea piange la scomparsa di un grande italiano: David Sassoli . Noi tutti ricordiamo il suo vigoroso impegno per una Europa democratica, di liberi popoli europei.
Per lui la politica doveva essere concepita per il bene comune e la democrazia essere inclusiva, umanitaria e umanista. “ Onorerò David Sassoli come magnifico esempio di alta figura politica. Sassoli credeva in uno spazio di diritti più giusto, equo e solidale, rafforzando la cultura del dibattito, per una piu’ vasta partecipazione democratica, al servizio dei cittadini.”

L’eurodeputata maltese del Partito Popolare Europeo, Roberta Metsola, è stata eletta nuovo presidente del Parlamento europeo con 458 voti. Roberta Metsola , prende il posto del presidente David Sassoli, mancato prematuramente. Le sue prime parole sono in italiano e sono rivolte a Sassoli: "David era un combattente per lʼEuropa, per questo parlamento. Mirava a forgiare un nuovo mondo democratico. Grazie David. Il primo Parlamento Europeo nel 1979 contava 410 deputati, oggi ne conta 705. L’Italia ha 73 parlamentari. La Germania 99, la Francia 74. Roberta Metsola ha chiesto le dimissioni del primo ministro maltese Joseph Muscat, dopo l’assassinio della giornalista Daphe Caruana Galizia, che indagava sui casi di corruzione nel sistema politico di Malta.

 

Caro Bartolino,
mi sto chiedendo, da pensionato metalmeccanico, espatriato, quanta fatica per eleggere un nuovo Presidente della Repubblica !
Perché poi un Quirinale, immenso Palazzo, straricco di stanze , di antiche storie, vetusti armadi ripieni di documenti rari, di meravigliosi affreschi e decorazioni, con grandiosi soffitti, tappeti e mobili pregiati, che hanno rappresentato il potere assoluto di secolari famiglie papali e reali. Quirinale che supera i fasti del Palazzo d’Inverno moscovita degli ultimi zar Romanov?
Ma chi dobbiamo eleggere? A chi affidare il sacro vincolo della Costituzione Repubblicana, immenso tesoro comune di tutti gli Italiani ?

Senza istruzione, passione, sacrificio, ricerca e informazione capaci di maturare negli Individui e nei popoli una sana coscienza collettiva, principio fondatore della democrazia, che li induca a cercare il sano, giusto equilibrio fra competizione e cooperazione, qualunque politica finisce per avere la stessa capacità legante e costruttiva di un cattivo impasto mal realizzato, una costruzione che vacilla, spesso senza un buon cemento. Siamo in difficoltà, in tema di democrazia. Mancano figure rappresentative. Siamo a secco di vere personalità democratiche. Mancano rimpiazzi. Non c’é futuro.

Ogni sette anni lo si cerca, lo si brama, ma non lo si trova. Lo si invoca. “ Dobbiamo trovare un Presidente che ci assicuri un largo patto di legislatura”.” Deve essere di alto spessore morale”. Che ci tolga dai nostri mali. Dove andare a cercarlo?
La pandemia, non cessa di terrorizzarci. Il Covid 19, nelle sue varianti piu’ pericolose, scompiglia il quorum presidenziale, falcidia le votazioni, le mette a rischio . C’è chi spera nel miracolo di un Presidente, di alto profilo. Uomo o donna? Siamo divisi su tutto. Non certo tra i politici, che spadroneggiano, mentono, saccheggiano. Succhiano il nostro sangue. Ma chi potrebbe essere? Un astronauta? Un predicatore? Una Nobildonna? I nostri occhi lo cercano nel buio di un mondo politico tutto ipocrisia e ricatti.

Chi potrà essere l’eletto! Un marziano? Qualcuno di notevole coraggio, un Santo, un martire, che abbia ottime credenziali, fornito di rare competenze, quasi un Mago, che ci aiuti a liberarci dalla miseria in cui ci hanno portato i vari Presidenti del Consiglio, tanti inutili, quanto dannosi. Il nuovo Presidente della Repubblica ha il compito di essere garante dell’ unità istituzionale e morale di tutti gli italiani.
Di ciò su cui si fonda la nostra Repubblica. Ma chi potrebbe essere quello che ci salva, se l’orizzonte politico , con tutto il suo arrogante parassitismo , vive rinchiuso nel suo immenso egoismo?

 

Caro Direttore,

desidero inviarti una breve sintesi delle varie opinioni espresse dai tuoi attenti Lettori. Con l’occasione desidero ringraziare tutti i commentatori, osservatori e critici, sparsi nel mondo, che con sempre maggiore attenzione ed entusiasmo partecipano attivamente a dare spessore e consistenza alla crescita democratica del tuo Notiziario.  

Opinioni e informazioni scientifiche

Non scrivo queste note con la volontà di istruire qualcuno. Non sarebbe, peraltro, questa la sede. Lo faccio perché ritengo sia mio dovere civile, oltre che professionale, controbattere alla cialtronaggine, cercando così di dare giuste risposte a chi, come si dice dalle nostre parti, si vede preso dai Turchi.

Che fine ha fatto la ” Costituzione della Repubblica Italiana”?

Cari Cittadini, isolani d’Italia, Siciliani e Sardi, con gli ultimi decreti in vigore dal 10 Gennaio 2022, ormai siamo in pratica uno stato totalitario, quindi una dittatura, niente differente dalle ultime dittature Europee dell’ultimo secolo come l’Unione Sovietica, paesi blocco Est Europeo ed i precedenza, Spagna, Germania e Italia. La libertà di parola e di pensiero, figlia dell'illuminismo è una di quelle conquiste dell'umanità che più va salvaguardata e protetta. Ed è proprio per salvaguardare questa sua prerogativa che bisogna stare all'erta e controbattere quando ci si trova di fronte a degenerazioni del concetto stesso di libertà di espressione.

A che servono i vaccini?

Per saperne di piu’. Una lettura molto interessante: Walter Isaacon –“Decifrare la vita: Jennifer Doudna, la scienziata Premio Nobel che ha rivoluzionato l'editing genetico .”

Una cerchia ristretta di persone con cui faccio condivisione, laureata in campo medico e non solo, gente che fa approfondimento come me ma con una obiettività maggiore, sputa fuoco e fiamme contro questi nuovi vaccini. In pratica sta succedendo che migliaia di positivi vaccinati o non vaccinati in effetti possono essere sani...e al contrario migliaia di non positivi vaccinati o non vaccinati possono avere in corso una forma attiva e quindi contagiare.

Se avessero lasciato la scelta, vaccino classico a carica virale e trattamento ad mRNA, la gente avrebbe optato senza discutere per il secondo, essendo nuovo e trovandosi di fronte ad un virus che varia. L’imposizione ha reso le persone scettiche; “Picchi mu vonnu fare pi fozza e I da qualità da? La percentuale dei vaccinati - dunque - è notevolmente salita e ha già raggiunto l'80% della comunità.

Pandemia , appuntamenti, tempesta e trasporti!

Da lunedì 10 gennaio il Green Pass Rafforzato diventa obbligatorio per accedere ad una nuova serie di attività e servizi. Abbiamo viaggiato con la tempesta ed in piena pandemia tra Milazzo, Messina e Palermo, pur di non perdere i numerosi appuntamenti che ci separano da questa nostra lettera. Per il forte vento danni alle colture soprattutto ai vigneti di vino e malvasia. Nella rada di Lipari si è “rifugiata” la nave cisterna della Marnavi di Napoli, mentre il traghetto di rifiuti della Green Fleet di Messina è ormeggiato nella banchina di Sottomonastero. Umiliati e derisi, da una parte della popolazione, per aver non aver ancora ottenuto abbastanza, ma non ci siamo arresi, anche se rimasti in pochi a combattere per un nostro diritto fondamentale.
Davvero a malincuore ci troviamo a doverle sottolineare tutta la nostra delusione verso quanti da lei delegati per ripristinare la situazione agonizzante del nosocomio eoliano.

Ospedali, collegamenti, isolamenti, vaccini e Super Green Pass.

Egregio Sottosegretario Costa,
Le inviamo la presente per raffigurarLe la drammatica situazione che sta vivendo in questi giorni il territorio Eoliano, non solo per la pandemia da Covid che in queste ore sta imperversando sulle Eolie, ma anche per tutte quelle ragioni di cui La abbiamo già informata durante il Suo soggiorno a Lipari, e che affondano le radici nel nostro recente passato ( chiusure di reparti e servizi).

Ad oggi ci si trova addirittura in condizioni peggiori rispetto a quando glielo avevamo descritto. Gli scarsi collegamenti e il cronico isolamento insieme all’introduzione del Super Green Pass avrebbero potuto tagliare fuori una parte di cittadini delle isole minori che hanno scelto di non vaccinarsi o che, per le già citate problematiche, non hanno potuto ancora.

Ricordiamo, infatti, che gli ospedali o i presidi sanitari sono quasi tutti sul continente. Stanti le regole attuali, senza il vaccino non potrebbero prendere un traghetto, unico mezzo, né per un esame o intervento e nemmeno per una prima dose.

Vulcani, ordinanze e democrazia

È fortemente sconsigliata la permanenza prolungata e continuativa, nelle aree identificate e denominate Zona A, B e C, fatta eccezione per il "Villaggio Lentia" seppur ricompreso nell'area C.Segnalare con la massima urgenza al Comune, al COA, alle forze dell’Ordine, la presenza di situazioni potenzialmente pericolose per la salute pubblica come presenza di animali morti senza motivi apparenti, ingiallimento e repentino appassimento di alberi e piante, o impossibilità di attecchimento e crescita di erba, colture e piante da giardino o in terreni agricoli, fuoriuscita di gas da pozzi o scavi.

Libertà, confino o embargo ?

Trovo ancora più assurdo e che viola la privacy, che il personale della biglietteria marittima debba chiedere il motivo del viaggio o il viaggiatore debba produrre la documentazione del perché sta partendo.Io non so se siamo ancora in Italia o in un paese con dittatura o embargo... Non si può rimanere imprigionati sull'isola, come se oltre allo studio o alle cure ognuno di noi non avesse altri tipi di rapporti con l'isola madre o con la "terraferma". Quando capita un incidente, con quale criterio i soccorritori devono scegliere chi salvare e chi lasciar morire, come capitato ad ottobre?

Michele Sequenzia-Freiburg in Breisgau- Germania

 

Caro Direttore,
Leningrado ( oggi San Pietroburgo) è una delle città più ricche e popolose della Federazione russa , fondata dallo zar Pietro il Grande; venne pesantemente bombardata dai nazisti di Hitler durante la seconda guerra mondiale. Le armate tedesche la stringevano d’assedio, bruciando ed uccidendo, senza pietà, la popolazione moriva di fame. Dalla seconda metà del novembre '41 fino a tutto il gennaio '42 le riserve di grano, di carne di ogni altro mezzo di sussistenza, erano praticamente esaurite. Interi quartieri distrutti, case, strade, ponti, ferrovie. Mancava tutto. Le armate tedesche si trovarono di fronte ad una disperata resistenza destinata a durare, in condizioni terribili, oltre ogni limite immaginabile.

Ogni giorno si distribuivano 250 grammi di pane a testa per lavoratore, agli altri erano concessi solo 125 grammi. Una razione forniva 1087 calorie contro le 3000 indispensabili per sopravvivere. Eroica città. La popolazione non cesso’ mai di combattere durante due anni, i famosi «novecento giorni». Il periodo peggiore fu nei mesi di novembre e dicembre '41 e gennaio febbraio '42: i morti per fame durante l'assedio furono oltre 652.000. San Pietroburgo è oggi meta di turismo internazionale. Milioni di persone la visitano. Il magnifico Museo dell’Ermitage è la meta preferita, sorge maestoso davanti alla Neva. Fino al 1917 faceva parte della reggia imperiale che per due secoli ospitò le famiglie degli zar Romanov. Recentemente ha ospitato la mostra “L’Arte del Medioevo. I capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia”, dedicata a quaranta fra dipinti, sculture e preziose oreficerie tardo-medievali del Centro-Italia, datate tra la fine del Duecento e i primi decenni del Quattrocento.

Tra queste figuravano alcuni capolavori di artisti quali il Maestro di San Francesco, Arnolfo di Cambio, Vigoroso da Siena, Duccio di Boninsegna, Giovanni Baronzio oltre a Taddeo di Bartolo, Iacopo Salimbeni e Gentile da Fabriano, raffinatissimi cantori di quell’ “Autunno del Medioevo”. Il Museo, un raro gioiello architettonico possiede oltre 4 milioni di opere. Sono esposti capolavori di Leonardo da Vinci, come di altri scultori e pittori. Nelle sue magnifiche sale si ammirano dipinti di Raffaello, Caravaggio, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Paul Gauguin e Vincent van Gogh. Magnifiche sculture di Antonio Canova e di Edgar Degas.

Oltre alle opere d’arte, il museo ospita interessanti quanto rarissime sezioni dedicate alle antichità egizie, greche e romane, agli argenti russi, reperti rari dell’arte Sasanide e Sciita. L’Ermitage è sicuramente l’unico museo al mondo che può vantare un’intera colonia di gatti, ospitati nel suo vastissimo seminterrato e curati con personale speciale , con cucine per loro e un piccolo ospedale, gatti che furono introdotti nel 18° secolo per debellare le torme di ratti che creavano continui danni nell’edificio.

Il nome di Ermitage non indica un solo edificio, ma è lo sviluppo del complesso architettonico che comprende varie splendide costruzioni edificate tra il XVIII e il XIX secolo. La zarina Caterina la Grande nel 1764 volle farsi costruire un piccolo appartamento a cui diede il nome di Petit Ermitage.
Per conoscere la storia russa è necessario per primo conoscere e visitare l’Ermitage. Oggi l’Hermitage è uno dei musei d’arte più visitati al mondo.

 

Caro Direttore,
dopo Giuseppe di Arimatea, gli italiani ricordano Giuseppe Garibaldi ( 1807-1882) e Giuseppe Mazzini (1805-1872). Siamo nel 1860, con l’impresa dei Mille, Garibaldi occupa militarmente Palermo e Napoli e l’intero Regno delle Due Sicilie, diventano possedimenti incorporati nei beni di Casa Savoia. Garibaldi –“Eroe dei due Mondi”_ è conosciuto in tutte le scuole italiane come “il Generale” a cui dobbiamo l’unità d’Italia. Tra luci ed ombre per tutti noi studenti rimane un mito.

Destino diverso quello di Giuseppe Mazzini , vero patriota, combatte l’oppressione austriaca, viene bollato come “ pericoloso terrorista” anche dai Savoia. La sua vita è stata interamente dedicata al rispetto della giustizia e all’esaltazione dei fondamentali valori di unità dell’uomo, della libertà e democrazia.

Mazzini è fervente repubblicano. Perseguitato e condannato a morte dalla monarchia di Casa Savoia scrive: "Gl'istinti repubblicani di mia madre m'insegnarono a cercare nel mio simile l'uomo, non il ricco o il potente; e l'inconscia semplice virtù paterna m'avvezzò ad ammirare, più che la boriosa atteggiata mezza-sapienza, la tacita inavvertita virtù di sacrificio". Mazzini fu il leader carismatico di una minoranza di patrioti italiani pronta al sacrificio.
Mazzini nei “ Doveri dell’uomo” scrive : “vergogna e rovina. Una Monarchia in essa sta la sorgente delle nostre sciagure e della nostra impotenza. La Monarchia non è istituzione nazionale d’Italia. Siamo esclusivamente unitari, come siamo esclusivamente repubblicani, perché dalle basi repubblicane vediamo libertà vera possibile, dall’unità vediamo crescere l’unica libertà forte e durevole.

Io vidi che la Patria, la Patria Una, d’eguali e di liberi, non una aristocrazia che tra noi non ebbe mai vita collettiva ed iniziatrice, né dalla Monarchia che s’insinuò sull’orme dello straniero e senza missione propria, fra noi, senza pensiero d’Unità e d’emancipazione : ma solamente dal popolo d’Italia. Siamo esclusivamente unitari, perché senza unità non intendiamo l’Italia.”

 

Caro Direttore,
dei criminali hanno dato fuoco alla casa di famiglia del giornalista catanese, Orazio Aleppo, caposervizio della Tgr Sicilia e segretario provinciale di Assostampa Catania. Lo leggiamo dal comunicato della segreteria regionale di Assostampa Sicilia che, "a nome di tutti i colleghi siciliani associati, esprime solidarietà al giornalista Orazio Aleppo, segretario provinciale della sezione di Catania, la cui casa di famiglia ad Acireale è stata gravemente danneggiata”

“Casa attualmente non abitabile a seguito dei danni causati dal terremoto nel dicembre 2018". "Quanto è successo al nostro collega Orazio Aleppo non può che preoccuparci perché è chiaro che si vuole colpire la libertà di stampa, lo afferma il segretario regionale Roberto Ginex.”

Tutti noi lettori del Notiziario delle Isole Eolie siamo vicini a tutti i giornalisti che si battono per salvaguardare la libertà di espressione e di opinione. Condanniamo ogni atto contro le libertà costituzionali. Rinnoviamo i nostri sentimenti di partecipazione ad Orazio Aleppo, confidiamo nell’attività degli investigatori per arrivare al più presto possibile ad assicurare alla giustizia gli autori di questo gravissimo atto intimidatorio".

 

Caro Direttore,
chi è giornalista rischia la vita. Maria Ressa e Dmitry Muratov sono due coraggiosi giornalisti che lottano da sempre per la libertà di opinione. Sono i vincitori del Premio Nobel per la Pace 2021. Maria Ressa ha denunciato le violenze e gli abusi di potere del governo delle Filippine. Dmitry Muratov per decenni ha difeso la libertà d'espressione in Russia, nel 1993 è stato uno dei fondatori del giornale indipendente Novaja Gazeta, che negli anni ha denunciato corruzione, violenze della polizia e abusi di potere dell'esercito russo fuori e dentro la Russia. Il giornale è stato vittima di continue minacce: sei sono i giornalisti uccisi , tra i quali anche la libera voce di Anna Politkovskaja.

Ressa e Muratov rappresentano tutti i giornalisti che lottano per la libertà di stampa. Eletto Presidente a Manila nel 2016, Rodrigo Duterte ha iniziato una guerra contro la droga, in realtà sta conducendo una guerra spietata contro la “ libertà di stampa. "Giornalisti feccia", "nemici del popolo", "spie", "avvoltoi". Così il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte si rivolge quotidianamente ai giornalisti. "Solo perché siete giornalisti, non siete esentati dall’essere assassinati". Almeno 1400 sono le persone assassinate dai vigilantes di Duterte. Maria Ressa è stata perseguitata, piu’ volte arrestata, messa a tacere e detenuta. Sono in corso nove diversi processi contro di lei.

Il tribunale di Manila l'ha ritenuta colpevole di diffamazione , sta rischiando fino a 6 anni di reclusione. Tanti sono i nomi di organizzazioni ed attivisti o esponenti politici che si battono per la libertà di stampa. Come la leader dell'opposizione bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya e Alexei Navalny, il blogger russo e leader dell'opposizione in carcere dal gennaio scorso dopo essere stato avvelenato oltre un anno fa in Siberia. Giornalisti che non si arrendono: "La libertà di stampa è il fondamento di ogni singolo diritto ."

La giornalista Maria Ressa coraggiosamente ha voluto documentare le atrocità del governo di Rodrigo Duterte e la feroce repressione della libertà di stampa nel suo documentario “ A thousand cuts” diretto da Ramona S. Diaz and FRONTLINE, prodotto da Raney Aronson-Rath, USA/PHILIPPINES, in English and Tagalog, in English subtitles, 98 mins.

 

Caro Direttore
Nell’autunno del 1906, Max Weber, il padre fondatore della sociologia moderna, con la moglie Marianne visitano la Sicilia. Ed è sua moglie che narra di quel viaggio verso “‘un mondo sconosciuto e magnifico, nuovo rispetto all’Italia stessa” , nella monumentale biografia del marito, da lei scritta nel 1926.

Eccoli a Taormina, “viaggiando lungo la costa coronata di vigne e limoni fragranti ”. In lontananza si scorge l’Etna ‘che si erge sempre più maestoso dal mare via via che la strada sale tra i declivi di olivi e di mandorli. L’ampia base del vulcano è adorna di una ghirlanda di viti e di splendidi sempreverdi, l’Etna diviene un eremita distolto da tutte le bellezze terrene e avvolge la cima nell’incorporea unità panica delle nevi perenni. Lassù in alto, la montagna sembra appartenere all’infinito piuttosto che alla terra.

Dopo essersi abbandonati ai piaceri di una gita in barca per un mare così limpido da far intravedere le ‘meraviglie del fondo, in lontananza, intorno alle magnifiche Isole Eolie “ le onde danzano festose e spumeggianti, circondate di misteriose nubi di fumo” . Il loro viaggio prosegue per Siracusa cuore un tempo della grande vita operosa e principale avamposto della civiltà greca, adesso un altopiano roccioso, grigio argento e privo di alberi, nelle cavità del quale il pastore è tornato a dimorare insieme alle sue capre e dove nelle prime ore del mattino, come Polifemo afferra un animale dopo l’altro per mungerlo presso 1’angusta uscita della grotta buia.
Proseguono per Agrigento per un brullo paesaggio montagnoso, dove le colline argillose gialle e sulfuree, nelle quali i rovesci temporaleschi hanno scavato solchi profondi. La città ammassata su di uno scosceso cocuzzolo montano, ma l’antico impianto romano continua a rifornirla d’acqua e le macchie di cactus dalle gigantesche diramazioni proteggono i giardini.

In basso, verso il mare, dove stanno i resti immensi dei templi, si ergono maestosi ulivi secolari, mandorli, alberi del pane, come da una coltre di neve bianca e leggera, appare per un brullo paesaggio montagnoso. Eccoli a Palermo. La sosta palermitana rallegrata dalla visione della variopinta e gaia umanità che attraversa e vive la città, fa annotare, a Marianne, una serie di considerazioni, frutto di discussioni con il marito – che nel biennio precedente al viaggio, tra il 1904 e il 1905, aveva ultimato e pubblicato la sua fondamentale opera “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” – sul carattere del popolo siciliano:

“Che cos’è dunque che questi uomini vogliono, ammesso che essi non vivano nutrendosi del terreno segreto dell’inconscio? E le loro opere? Max Weber e la moglie constatano che non potrebbero “mai ambientarsi in mezzo a questa gente che gode del presente, che assapora senza pensare la brevità del momento e pare non desiderare null’altro che di essere felice; gente che lascia che tutto vada come va, che non vuole nulla al di là di sé e non sembra lottare o aspirare ad alcunché.

Prima di tutti gli altri, gli ideali etici hanno dignità assoluta, e l’ideale etico è anche una norma cui si deve ubbidire, anche a spese della felicità esistenziale. Due mondi che seguono due finalità ben precise. Confrontata alla sua patria tedesca e al mondo nordico che non sa immaginarsi una vita matura senza l’impegno al servizio di doveri sempre nuovi, senza il superamento degli ostacoli – conclude Marianne - “la solare gioia esistenziale del Sud appare come un paradiso per l’infanzia”.

 

Caro Direttore,
leggo dal tuo Notiziario che” corre l'obbligo precisare che la Condotte Acque non è stata cacciata ma bensì "precipitata" in stato di insolvenza, anche dopo aver erogato alla controllata Lipari Porto, nei primi anni di vita, un finanziamento di qualche milione di euro, utilizzato per liquidare compensi agli amministratori e per prestazioni di servizio tra cui anche spese di progettazione.!!!!!!

Mi domando: chi ha finanziato una “ società” agonizzante, indebitata, insolvente, improduttiva ?Il Comune di Lipari non è si ancora dotato del “ Regolamento contabile”? Perché non vengono restituiti ai cittadini delle Eolie tutti gli emolumenti degli “ Amministratori” che hanno “ puppato” il sangue dei contribuenti, e delle ” fantasiose” quanto inutili spese di “ progettazione”? Occorre fare piena luce su tutta questa oscura, triste faccenda.

Mi sembra di capire che non solo corre l’obbligo, come precisa il dr. Angelo Sidoti, ma è compito della Magistratura, del governatore di Palermo, della Corte dei Conti, di indagare a fondo.
Emerge , in sintesi, un “ pessimo” risultato amministrativo , un pesante onere finanziario, che resta a carico dei precedenti amministratori e di quelli attuali. L’autore del comunicato scrive: “Abbiamo mantenuto l’impegno.”! Quale sarebbe cotanto impegno? …..”cu è patruni e cu è sutta”??

 

Caro Direttore,
se non studi , non ti applichi, non impari , non ragioni, non rifletti, non t’informi, sei un cittadino , senza capacità di autonomia e di scelta. Non esisti come “ uomo”. Quanti sono i cittadini analfabeti, che non sanno nulla? Lo apprendo da una indagine : per analfabetismo funzionale, l’ Italia è seconda in Europa.

È analfabeta funzionale chi : 1) ha “difficoltà a comprendere, ragionare, anche leggendo testi semplici” 2) è incapace di rielaborare le semplici informazioni necessarie alla vita quotidiana; 3) non ragiona con la propria testa, ma si adagia su quello che sente dire, quello che dice la “ massa”, tende a considerare “vere” le sole opinioni di chi “ al momento ”comanda. Se poi non conosci la storia, rifiuti la scienza, non ti impegni per migliorarti, peggiora l’intera società umana.
Non basteranno miliardi di euro. Non ci sarà futuro per nessuno. Si tratta di masse di cittadini che non vogliono assumersi responsabilità, mirano a distruggere la vita degli altri. Sono sempre piu’ aggressivi e pericolosi. Con più del 50 per cento della popolazione, l’Italia – a pari merito con la Spagna, preceduta solo dalla Turchia – è seconda in Europa per numero di analfabeti funzionali.

Tutto il contrario della democrazia. Crescono ovunque tensioni e contrasti assai pericolosi. Blocchi e fili spinati. Ormai è lotta aperta. I confini dell’Europa sono teatro di guerre e di odiosi ricatti. La diplomazia è impotente. Stiamo imboccando la strada della Dittatura?

 

Caro Direttore,
un tuo Lettore scrive che “l’alternativa del tampone al Green pass è prevista proprio per tutelare il diritto del prof a non vaccinarsi”. Non credo sia una buona sufficiente ragione per dimostrare la non efficacia della vaccinazione. Il tampone non è affatto sicuro. Non serve. Non ci salva.
Chi si vaccina è un buon cittadino. Rispetta la legge ed è un buon esempio. Chi non si vaccina si comporta come un pericoloso terrorista, mette in pericolo l’intera comunità.. Molti cittadini saranno ingannati da certe affermazioni , assolutamente false.

Oggi in Germania si registra una nuova ondata di nuovi contagi da Covid-19: sono 54.196 in un solo giorno, una marea di nuovi ammalati. Si dimostra che il tampone registra un incremento di ammalati. Non cura il Covid. L'Istituto Robert Koch di Freiburg segnala oggi altri 235 decessi. Dall'inizio della pandemia, in Germania, ci sono state 4.894.250 infezioni accertate con 97.198 morti

Il governo è assai preoccupato. Moltissimi cittadini nel mondo si sono vaccinati. Un’ ottusa minoranza , mette in pericolo milioni di cittadini, non si vuole vaccinare. Permette la circolazione del Covid, lo aiuta a moltiplicarsi. Invece di rispettare la legge, ci costringe ad una attesa senza fine. In aumento il pericolo di morte per tutti.

Altissimo è il rischio di una epidemia senza fine. Bisogna vaccinarsi .Fa paura l’aumento della povertà nel mondo. Si ignora che il Covid è ovunque. Non lo blocchi con il tampone, non lo fermi. Covid non ha limiti. Covid lo respiriamo a pieni polmoni. Il Covid è mortale. Interi continenti sono strapieni di Covid., la gente muore come le mosche. . Si prevedono effetti economici devastanti. L’unica arma è il vaccino. L’unica salvezza è il vaccino.

 

Caro Direttore,
Il tuo Lettore Fabrizio Di Maggio ha ragione quando scrive “ci vonnu i vuii pi fari quaset”…..
Verissimo: la vita condominiale , se manca una buona amministrazione, e manca la buona volontà , cio’ rende impossibile la semplice convivenza civile. Tutto dipende dall’Assemblea dei condomini. Se la maggioranza non ti ascolta, ti emargina, non ti da retta, ti ha in odio, ti da torto, il codice non ti aiuta. Non ti resta che cercarti un buon avvocato.

Nel condominio vince sempre la maggioranza. Inutile contrariarla, non hai scampo. A chi rivolgersi se non hai vie di uscita? L’unico che puo’ aiutarti è l’avvocato. Gli avvocati abbandonano , perché è difficile il dialogo tra condomini, non si ragiona,ci si insulta, si viene alle mani, cola il sangue, nessuno condomino ti aiuta. Roma è strapiena di avvocati, c’ e n’è uno ogni 118 abitanti: ci sono 24 mila avvocati su circa 2,8 milioni di persone. A Milano ce ne uno ogni 137abitanti..

Nei testi forensi si legge: “l’avvocato, nell’esercizio del suo ministero vigila sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione e dell’Ordinamento dell’Unione europea e sul rispetto dei medesimi principi, nonché di quelli della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali a tutela e nell’interesse della parte assistita”.
Ma a chi scrivere? Di chi fidarsi? Da subito , ti manda la parcella. Senza avvocato non hai scampo. Hai una vita assai tribolata. Pecora nera del condominio. Vivi male. Fatti il tuo avvocato. Se non lo trovi , sei privato di tutto.

Nei condominii torinesi rischi brutte esperienze, non sei ben visto. Se poi sei per caso un “terrone” , apriti cielo, sei mal visto, mal tollerato. “ Non si affitta a meridionali”. Si legge ancora. L’ avvocato, è l’unico essere vivente, dopo il medico, che sa come toglierti dai guai. Almeno ci speri. L’avvocato, anche da lontano, incute un certo timore, lo si evita, come il poliziotto.
Che sia uomo o donna poco importa. Lo vogliamo forte, deciso come Achille. Lo vogliamo spietato come Giulio Cesare contro Pompeo. Vita o morte. Che sia senza pietà. Che spazzi via i nostri nemici. L’avvocato, nell’immaginario collettivo, quasi figura mitologica, sa mettere le mani nel posto giusto. Ferrato in ogni situazione. Sa toglierti dai guai: matrimonio, figli, casa, banca, scuola, salute, ospedale, divorzio, testamento, loculo, eredità. Nel mondo animale ci sono i rinoceronti e gli elefanti, le tigri e serpenti.

Gli animali tutti, li temono, sanno come evitarli.
Nel mondo degli umani ci sono caterve di Avvocati. Alcuni sono famosi Capi di Stato. Altri, guidano faraonici Partiti Politici, reggono e consigliano potenti banche, giornali, Tv, consigli di amministrazione di Policlinici, Case di Cura, Musei e Fondazioni Culturali ed Editoriali. Avvocati sono a capo di Aeroporti, Grandi Società di Navigazione, trust, Società conglomerate, legali o meno.

Avvocati curano , studiano le tecniche e strategie di copertura finanziaria di ricchissime società calcistiche, di potenti Case Automobilistiche, di enormi fabbriche militari, di armi di offesa di ogni genere, d’industrie di medicinali e droghe come di nuovi vaccini, maneggiano capitali delle costruzioni, autostrade, ponti, porti, ferrovie ,smuovono miliardi di dollari, in assoluta libertà, chiudono e aprono fabbriche, spazzano via lavoratori , corrompono politici, sono ammanicati con potenti lobbyes, in tutto il mondo, massacrano interi territori ricchi di vita, li spogliano di minerali preziosi, ne acquistano le proprietà, riducono in miseria la gente, sconvolgono antiche comunità millenarie, saccheggiano e stuprano la ricchezza di vita dei fiumi e dei laghi come dei mari, investono, derubano, depredano, fanno quello che vogliono, addossando le perdite a terzi, come i fallimenti, a tutti noi, che ignoriamo di essere perennemente truffati. Ringrazio Fabrizio Di Maggio per la sua citazione.

 

Caro Direttore,
Debbo ringraziare il Prof.Natalino Natoli, per la sua semplice ma tanto interessante illustrazione dei gravi disturbi causati dalla nostra ansia. Ho sofferto d’ansia per tutta la mia vita. Ancora oggi, ho 84 anni, di notte mi sveglio perché nel sonno mi trovo di fronte ad una lunga scalinata che poi alla fine è bloccata da una porta massiccia ed io, stremato, non posso entrare dentro.
Ho passato giorni infernali nell’industria, i tuoi bisogni sono controllati, dove i tempi di lavoro sono cronometrati. Ci sono limiti di tempo, sei controllato a vista, se vai al gabinetto. Hai solo qualche secondo. Ogni minuto che” ritardi” ti viene tolto dal salario. Ti puniscono se non rispetti gli orari. Ogni azione viene controllata. Ogni sosta/pausa .

Nel sonno rivedo i miei professori che m’ interrogano su una materia che non conosco. Ancora oggi temo di non essere stato ammesso, ho paura. Sono sudato. Mi sveglio ancora oggi nel panico. Debbo ancora fare degli esami alla mia età? Il terrore di dover ricominciare gli studi, e quando finisco, non ho tanto tempo, debbo correre. Una continua ansia, un continuo affanno, che mi terrorizzano.

Ho scoperto solo molto tardi che ognuno di noi ha un circuito nervoso che è responsabile dei disordini dell’ansia e delle proprie fobie. Una grave patologia che affligge oltre 45 milioni di adulti. È difficile immaginare che un’emozione intangibile come la paura sia invece codificata all’interno di circuiti nervosi. Invece è così: una regione del cervello estremamente sensibile alle sollecitazioni e che agisce come un sensore sia alla tensione fisica sia a quella psicologica è memorizzata e organizzata in un’area specifica del cervello.

L'INTERVENTO

di Natalino Natoli

Esimio signor Michele, ho letto con molta attenzione e partecipazione quanto da lei ha descritto al caro Direttore. Intanto la ringrazio per aver indicato gli articoli sull’ansia pubblicati dal Notiziario delle Isole Eolie. Lei ha descritto con dovizia di particolari il complesso fenomeno dell’ansia indicando i vari sintomi di cui lei ha sofferto e che rientrano nelle cinque dimensioni che caratterizzano l’ansia.

Le diverse situazioni: “giorni infernali nell’industria”, “professori che interrogano”, “terrore” e tanto stress, tutti elementi ideo-emotive che hanno trovato nei disturbi psicosomatici da lei indicati la strada per permettere alle tensioni di esprimersi attraverso il corpo. Lei è stato in grado, capace, e continua ad esserlo, di vivere i suoi 84 anni con grande consapevolezza e lucidità e non è da escludere che gestendo e trattando l’ansia come una una magnifica amica, una madre, essa non abbia avuto anche il merito di mantenere a dovuta distanza quella patologica, matrigna.

Se dovessimo incontrarci a Lipari ci prenderemo un caffè insieme. Sereno e dinamico 2021. auguri , estesi al nostro caro comune Bartolino, un grande giornalista e divulgatore delle notizie delle Isole Eolie.

 

Caro Bartolino,
Mi sembra di capire che la “ barca fa acqua “ da tutte le parti. Il Recovery Fund non può servire se non per una quota parte a tamponare i malanni e le incurie di tutta la sanità Italiana. E ora ci sono le “ mutazioni”. Ogni giorno il Covid 19 cambia pelle. E aumenta la sua pericolosità! Quale è il Piano sanitario Nazionale, se ancora oggi viene fuori che nessuno si è accorto che mancava il “ Piano pandemia aggiornato”? Governo assente? Chi paga i lutti di tanta gente? Ma quale sarà la Sanità domani?

Si ritorna ai medici di famiglia, sempre piu’ isolati, praticamente impotenti, che fanno da passacarte, mentre la gente muore in casa ? Importante è la prevenzione attraverso comportamenti responsabili, evitando gli assembramenti, mantenendo il distanziamento sociale, disinfettandosi le mani ed usando la mascherina, soprattutto quando si tratta di una malattia di cui non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine sulle persone che si sono ammalate. Ora tutti a vaccinarsi, senza sapere se e come il vaccino funziona. Ci vogliono due vaccinazioni. E se la seconda non arriva in tempo… che cosa mi succede?

Caro Bartolino,
a proposito di ponti.....In Olanda, dove il mare ti arriva in camera da letto, esiste un ponte costruito al contrario dei normali ponti. Un ponte mozzato. Le macchine passano sotto il mare, le barche sopra.

Quest'inusuale opera d'ingegneria è stata creata vicino alla città diHarderwijk, come in un quadro di Maurits Cornelis Escher, l'artista olandese celebre per le distorsioni geometriche dagli effetti paradossali. Un ponte tutto al contrario, costituito non come tradizione vuole, sopra l’acqua, dove al contrario l’acqua passa attraverso un canale costruito al di sopra la strada.

Caro Direttore,
Quanti sono oggi i medici che rispettano il “ Giuramento di Ippocrate” 460-377 a.C”?......” In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.

Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.

E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato dagli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro.»
Imperativo etico delle professioni sanitarie al quale si dovrebbero attenere, con coscienza e buona fede, tutti gli operatori sanitari.

Caro Direttore,
un tuo solerte lettore, è innamorato del “ Ponte di Messina”, scrive:” Grazie al ponte di Messina.....In Germania lo sanno bene ed esulterebbero all’idea di poter acquisire commesse ma ancor di più per l’opportunità di avvicinarsi ai mercati africani facendo viaggiare più speditamente le proprie merci.”

Mi risulta che a nessuno al governo in Germania e tanto meno ad altri interessi il Ponte di Messina. Mai sentito nulla. Attraversare dal Brennero a Palermo , in ferrovia l’Italia, con quali costi? Arrivati a Palermo chi trova un deposito? Rilevo che il 90% delle merci nel mondo (manufatti o materie prime) e il 65% dei prodotti sono trasportati via mare. Nel mediterraneo transita il 22% del traffico marittimo mondiale.

In Europa, l’86% delle merci import/export e il 50% degli scambi transitano attraverso i porti marittimi. I trasporti internazionali verso la Russia ed est Europa via mare sono in crescita. Saggiamente, il trasporto via mare è utilizzato per coprire grandi distanze e si adatta a merci non deperibili: E’ il tipo di trasporto, oggi, più economico. Sviluppiamo il trasporto marittimo, il mezzo ideale per le lunghe distanze e i grandi carichi internazionali.

 

Siamo tutti a rischio di Coronavirus, l’aria è appestata, si teme di morire tra pene infinite, siamo terrorizzati, non si circola, non si cammina, non si respira, tutto chiuso, non si mangia, la gente non sa dove andare a dormire, c’è chi muore di fame, chi non ha piu’ lavoro, chi non trova un medico, chi non arriva a domani, si sta male, le camere Mortuarie non bastano, i governi litigano, mancano i soldi, cresce la miseria, siamo milioni i senza tetto, torrenti d’acqua fanno crollano ponti e strade, i treni sono bloccati, imperversa il maltempo, i baraccati sono gelati sotto

la neve, i vecchi muoiono senza un cane vicino, non si vola, mancano i traghetti, le scuole sono chiuse, gli ospedali traboccano di corsie piene , non si fanno controlli, esami, analisi, stop in camera operatoria, mancano i medici, la gente è sola, abbandonata, non si sa dove mettere i cadaveri, i vaccini non funzionano, il Covid muta ogni giorno, la pestilenza durerà per anni, l’intera umanità in ansia, il Governo è allo sbando, a Natale scatta il coprifuoco, Anno nuovo senza amici e senza parenti, infiniti reclusi, terrorizzati, infelici, inermi, è c’è ancora chi sogna che il Ponte di Messina possa portare per tutti, immensi guadagni e favolose ricchezze.

130451198_4746775262060351_5520622627619737239_n.jpg

VIDEO DI CARMELO TRAVIA

Caro Gennaro,
sono commosso di ricevere tanto affetto, partecipazione ed attenzione. Il Tuo Notiziario mi da la forza di continuare a scrivere. A comunicare. .
Desidero ringraziare il nostro scrittore Alessio Pracanica – attento osservatore- che , fraternamente mi incoraggia , mentre sa mettere il dito giusto sulla piaga, sa cogliere esattamente nel segno.

Sono convinto che il Sistema sanitario Italiano sia obbligato ad una totale modificazione. Troppe inefficienze. Ho vissuto da “ dentro” da ricoverato ed operato - in corsia ed in camera operatoria- il Sistema sanitario tedesco. Ho visto come lavorano. Ho osservato il loro sistema. Sono qui per descriverlo. Non me ne vogliano i tanti onesti medici ed operatori italiani. La mia è una critica condivisa da milioni di italiani, maltrattati e inascoltati, lasciati soli, ne sono piene le cronache.- So quanto valgono, so quanto soffrono, penano e malgrado tutto lavorano, instancabili, i tanti operatori del Sistema sanitario Italiano.

Posso solo affermare che sono vivo grazie al “ Sistema Sanitario “ e alla struttura sanitaria tedesca. Quella Italiana – quella che conosco- a cui mi sono rivolto, che ho dovuto contattare, mi risulta estranea , incapace, ottusa , insensibile. Nessuna assistenza. Mi ha abbandonato.
Non possiamo continuare in questa tragica farsa. Falsificando la verità. Mentendo. Sono gli italiani che debbono decidere cosa fare. Sono loro che debbono darsi un nuovo sistema assicurarsi un buona Sanità.. Vogliono continuare a credere nella Sanità Italiana con le sue immense inefficienze, nelle pessime condizioni gestionali in cui oggi versa? Vogliono credere che passata l’epidemia di Coronavirus, tutto ritorni al suo posto, meglio di prima?

Tutta la mia pratica , con documenti e cartelle cliniche, oltre 15 esami preliminari, accurati e ripetuti controlli, giustificativi di pagamenti bancari, fatture etc, è stata esaminata dalle Autorità tedesche che sono pronte al rimborso. Quello che mi manca-dopo aver ripetutamente richiesto alle ASl italiane fin dal mese di luglio 2020- è il Formulario dell’Unione Europea S2 , con il quale le Autorità tedesche provvedono al rimborso delle mie spese per intervento chirurgico. Tutto è pronto per il rimborso. Manca solo il formulario S2.
Ti allego il testo della e mail della ASL Assistenza Estero di Torino che attesta la mia copertura sanitaria .

Di: Malengo Cristina[mailto:cristina.malengo@aslcittaditorino.it]
Per conto di Assistente Estero
Inviato: Mercoledì, 8 Luglio 2020 07:47
A: IsabelMenge-Assicurazione Tedesca
Soggetto: Re: Certificato medico per M. Sequenzia

Buongiorno, trasmetto in allegato il Certificato Sostitutivo Provvisorio della Tessera Europea di Assicurazione Malattia e il modello S041 che attestano la copertura sanitaria per il Sig. Sequenzia.
Trattandosi di cure medicalmente indifferibili e urgenti entrambi di documenti attestano l'assistenza da parte del Servizio Sanitario Italiano. Cordialità

C. Obiettivi ASL CITTA' DI TORINO  UFFICIO ESTERO VIA SAN SECONDO, 29 BIS
10128 TORINO Gis. RA C. MALENGO Tel. 0115662244 Funzione SIG. RA S. FRATTALLONE Tel. 0115662409

Ad oggi mi manca solo il formulario S2. Punto e basta. Sono le Asl di Torino che debbono inviarmelo. Un caro abbraccio

 

Caro Direttore,
Per chi non sa giocare a calcio, la vita si fa dura. Tanto vale non studiare. Se invece sei bravo, ti si aprono tutte le porte. Se poi sei un “ bomber”. Nessuno ti ferma. Non sai l’italiano? “Yo hablo italiano, entiendo como un nino”.

E noi ti facciamo giocare lo stesso. Devi fare l’esame? No problem. Abbiamo decine di avvocati che ti danno la “ palla buona”. Tranquillo i “ professori” sanno come fare. Stai in silenzio. Ti promuovono. Basta che tu non dica nulla. In Italia ti vogliono bene, specialmente a Torino. La notizia non deve essere divulgata. Deve passare inosservata. Per noi tu sai l’italiano, meglio di Dante.

Fate silenzio, l’ha detto il procuratore capo Raffaele Cantone. Basta , spegnete tutte le luci. Non s’indaga sul fatto che non si sappia l’italiano. Tu gioca e basta. Non esiste reato “ linguistico”. Il codice non lo prevede. S’indaga su chi ha scritto, sulla “ notizia”. Ci sono ripetute violazioni del segreto istruttorio, la notizia non va divulgata, pronta l’apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità.

Caro Direttore,
Mi sembra di capire che gli Italiani a maggioranza hanno scelto di “ castrarsi”. Bisogna tagliare, togliere di mezzo pezzi di Costituzione, e tutto s’aggiusta . Come diavolo funzionerà il “ nuovo” , ben tosato parlamento ? Quale sarà la sua Agenda? Avranno i nuovi eletti del Popolo il numero e la forza necessaria per affrontare la montagna di problemi , eredità di tanta irrisolta , pessima politica?

Esistono studi , relazioni, indagini, rapporti, proiezioni fine ’23, di una Italia parlamentare decimata a ranghi ridotti ? Il malato come se la cava se gli tolgono l’ ossigeno soffocato dalla voragine dei costi e da crescenti debiti?

Invece di difendere la Costituzione, Sacro vincolo tra tutti gli Italiani, stiamo buttando via pezzi di storia patria. In lotta contro il tempo, si spera nel vaccino contro il Coronavirus. Il Parlamento, praticamente delegittimato, cosa ti combina in attesa del “ fine mandato”? Resta la speranza che, dopo il fuggi- fuggi , alla meno peggio il Presidente della Repubblica, contro il Suo mestiere, si metta a raccogliere a Natale del ’23 i cocci di questa lunga , penosa, inutile legislatura, e faccia tutto da se?

 

Caro Direttore,
Il mondo del Diritto e tutta l’America democratica piangono la scomparsa di Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema Usa. Aveva 87 anni. Nata a New York, Ginsburg si è battuta tutta la vita per i diritti delle donne. Con la scomparsa di Ruth Bader Ginsburg, l'America ha perso uno dei giudici più illuminati che abbiano servito alla Corte Suprema.

“Altissimo senso del dovere”, cosi l'ex presidente Bill Clinton. "Vivrai per sempre nella storia" , lo scrive Barbara Streisand. La Speaker della Camera, Nancy Pelosi, addolorata , "Ogni donna e ogni ragazza, ogni famiglia in America ha beneficiato della sua chiara interpretazione del diritto. La sua morte rappresenta "un'incalcolabile perdita per democrazia e per tutti coloro che hanno lottato e si sono sacrificati per un futuro migliore per i nostri figli".

"Grazie per aver cambiato la storia, non lasceremo che venga disfatta", le fa eco Mariah Carey. "È stata un vero campione dell'uguaglianza di genere". "Dio perché?", scrive il regista e attivista Michael Moore. Il Presidente USA Trump, oltre a ricordare i 27 anni di servizio alla Corte Suprema, ha sottolineato come la Ginsburg sia stata "una moglie amorosa ed una madre scrupolosa per i suoi due figli".

Rinomata per la sua mente brillante, di alta preparazione giuridica, per i suoi attenti richiami al rispetto dei diritti dei piu deboli, degli emarginati, il giudice Ginsburg ha dimostrato come si possa dissentire senza essere offensivi. Le sue opinioni, comprese le ben note affermazioni sull'uguaglianza per tutte le donne, di ogni credo e colore, per i diversi, le minoranze, i disabili, per i milioni di “ senza voce”, che soffrono per la mancanza di tutela, fanno parte della storia degli Stati Uniti. Sulla Casa Bianca bandiere a mezz'asta in suo omaggio.
Per i lettori interessati segnalo:

“The New York Times bestselling book from Supreme Court Justice Ruth Bader Ginsburg—“a comprehensive look inside her brilliantly analytical, entertainingly wry mind, revealing the fascinating life of one of our generation's most influential voices in both law and public opinion” (Harper’s Bazaar)

 

Caro Direttore,
che brutta fine stanno facendo ovunque, nel mondo, gli onesti.. “ gli uomini di buona volontà”? Cosa rimane oggi della democrazia e dell’eguaglianza tra gli uomini? Che brutto mondo si spalanca per i nostri giovani , dove andranno a sbattere la testa? Si cercano soluzioni tutte campate in aria. A chi interessa sapere se vince il Si o se si afferma il No? Ci rimette sempre il povero cittadino. Quanta ipocrisia. Che vuoto esistenziale! L’immensa confusione dei Partiti. L’ignoranza crescente alimentata dai media. Non ci sono piu’ contatti diretti, aperti, sinceri. Tutto si altera. La base di ogni rapporto tra gli uomini, si è avvelenata. Cosa ci rimane dell’antifascismo, di tanta passione civile, di tanto sangue di tanti onesti italiani morti per la nostra libertà: nulla.

Di democratico oggi rimane la vuota ipocrisia, che sa di immensa falsità, di dadi truccati.. Pensavo di sbagliarmi, di essere ignobilmente assai poco riconoscente, come sono diventato ingeneroso, raccontando le tante cattive azioni, la disonestà di tante false persone, la malvagità di tanti illustri professionisti, di altissimo livello, santoni della medicina, che hanno condannato a morte migliaia di poveri ammalati.

Recentemente, immediatamente ricoverato, praticamente in fin di vita, Il Presidente Silvio Berlusconi, in 10 giorni di ospedalizzazione, di efficienti cure mediche, se ne è tornato a casa sua , in perfetta forma, sano e salvo. Perché invece per altri ammalati “ anziani”, nostri famigliari, imperativamente si comandava loro..: “ State a casa, non c’è posto per voi ”. “ Inutile curarvi, siete anziani”. I tanti ricoverati nelle RSA, condannati per infezione diretta, senza nessuna protezione. Mi sto chiedendo come di fronte a tante famiglie disperate, le migliaia di vittime, tanta povera gente, oggi completamente dimenticata, la cuoi voce è stata rapidamente soffocata, si possa tollerare tale ignobile comportamento e tanta brutale ignoranza. Dove è la Giustizia?

Evidentemente è stato ordinato il silenzio. Immensa omertà su tutte le cartelle mediche. . Bisogna verificare. Poi vedremo. Per il momento, non è successo nulla.
Di quanto male sono capaci i nostri dirigenti, cui abbiamo affidato la nostra salute, cosca di puri affaristi, eletti da un Popolo Benedetto, lodato da Dio, con i Suoi innumerevoli Santi, che con tanta ipocrisia sono pronti a qualsiasi compromesso pur di soddisfare i propri ignobili interessi.

 

Caro Direttore ,
400 anni fa, Il 20 settembre del 1620, salparono sul “Mayflower” da Southempton, verso il “ Nuovo Mondo” 102 padri pellegrini “puritani”, “pilgrim fathers” convinti di dover instaurare nel mondo il "governo di Cristo per volontà di Dio”, opponendosi alla Chiesa anglicana. Erano convinti di dover fondare la nuova “ Gerusalemme”, realizzare la salvezza dell’Inghilterra , con il trionfo di Cristo. Sbarcarono il 19 novembre a Cape Cod, dove oggi sorge la cittadina di Provincetown, sulle coste del Massachussets, facendo di Capo Cod uno dei primi insediamenti inglesi in Nord America.

La storia vuole costituissero la nascita della prima colonia del “Nuovo Mondo”. Il primo nucleo stabile di immigrati inglesi in America.
Nel dicembre 1901, da Capo Cod, Guglielmo Marconi realizzò la prima trasmissione “ radio transatlantic”, conosciuta come stazione di CC (Cape Cod) the first “Voice of America “ lanciando il primo segnale radio in tutto il mondo. Oggi Cape Cod è nominato “Cape Cod National Seashore”.

In origine Cape Cod non era un’isola, ma è stata trasformata in tale nel 1914 per esigenze di navigazione. La spiaggia in cui si trovava la prima stazione radio di Marconi fu battezzata "Marconi Beach". Nel 1914, Marconi decise di far costruire una nuova stazione radio a Chatham, nel 1921, divenne il punto di riferimento per le comunicazioni radio marittime con tutte le navi di passaggio. Nel 1961, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy volle preservare tutta l’area della penisola inserendola nel Parco Nazionale di Cape Cod. Il Kennedy Compound presso Hyannis Port divenne la dimora estiva del presidente Kennedy. Nel 2012, l’intera proprietà ( oltre 24.000 mq) è stata donata dalla famiglia Kennedy al “ Edward M.Kennedy Institute for the United States Senate.

 

 

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite , anno l 1948, afferma che tutti gli uomini hanno diritto di «chiedere, ottenere, fornire informazioni e scambiarsi idee tramite qualsiasi mezzo di comunicazione e attraverso tutte le frontiere».
Ancora oggi soffriamo censure, la verità viene manipolata, i cittadini sono sconcertati, la Stampa processata, represso chi indaga.
L’atto finale della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, firmato a Helsinki nel 1975 dai rappresentanti di 35 Paesi, contiene un appello a favore del libero flusso di informazioni tra l’Europa dell’ Est e Ovest. Interi popoli per lunghi anni sono stati rinchiusi tolta loro ogni libertà, dentro la “ cortina di ferro”.
Sto leggendo Miguel Gotor: “ Il memoriale della Repubblica” . Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere “.

Il 16 marzo 1978, al culmine della sua carriera politica, Aldo Moro , Presidente della Democrazia Cristiana, venne rapito dalle Brigate Rosse in via Fani, a Roma. Moro fu sottoposto, sotto la minaccia delle armi, a un duro processo “politico” da parte del «tribunale del popolo». Nei 55giorni di brutale prigionia scrisse numerosissime lettere, inviate al Governo Italiano, nelle quali invoca la sua liberazione, alcune delle quali furono secretate dal Parlamento. Molti politici italiani, come alcuni giornalisti, si affannarono a dichiarare che tali lettere erano prive di valore perché risultanti essere state scritte sotto costrizione. Erano invece lettere disperate, di un uomo costretto a subire ogni tipo di ricatto, di odiose umiliazioni. Sono lettere scritte con la morte nel cuore, assai dolorose, di un uomo che vede progressivamente chiudersi ogni speranza di vita.

Irremovibile il governo e Cossiga. Aldo Moro, abbandonato dalla Democrazia Cristiana, fu ucciso.
Il suo cadavere fu ritrovato a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 rossa. Miguel Gotor riordina l'intero carteggio, ne offre un'edizione critica.. Il risultato è un quadro brutale, oscuro quanto impressionante dell'Italia di quegli anni. Brigatisti Rossi tentano di “ rovesciare il sistema democratico”. Aldo Moro è forse stato un pericolo per la Democrazia Cristiana? Moro al culmine della sua carriera politica perché viene abbandonato al suo destino? Scritto e riscritto a mano dal prigioniero, il memoriale è stato al centro di una rete di pesanti minacciosi ricatti, tra poteri legittimi e brigatisti, inclusi i vertici dello Stato: dal Generale Dalla Chiesa al Primo Ministro Andreotti, da Gladio alla P2, dai servizi segreti alla banda della Magliana, dall’omicidio del giornalista Pecorelli ai brigatisti ..

Un quadro politico assai fosco. Lo stesso “memoriale” è risultato incompleto, pagine mancanti, tutto avvolto dal mistero: perché le BR non lo resero mai pubblico come invece avevano promesso? I dattiloscritti rinvenuti , esaminati , furono censurati e da chi? Perché dovettero passare dodici anni ? Perché le numerose fotocopie degli autografi di Moro?
Leonardo Sciascia, uno dei rari italiani che ebbero il coraggio di parlare, il 23 marzo 1982, alla Camera, prende la parola e ribattendo al ministro dice” «Ieri sera ho ascoltato con molta attenzione il discorso del ministro e ne ho tratto il senso di una ammonizione, di una messa in guardia: "badate che state convergendo oggettivamente sulle posizioni dei terroristi!"

Personalmente di questa accusa ne ho abbastanza! In Italia basta che si cerchi la verità perché si venga accusati di convergere col terrorismo nero, rosso, con la mafia, con la P 2 o con qualsiasi altra cosa! Come cittadino e come scrittore posso anche subire una simile accusa, ma come deputato non l'accetto. Non si converge assolutamente con il terrorismo quando si agita il problema della tortura. Questo problema è stato rovesciato sulla carta stampata: noi doverosamente lo abbiamo recepito qui dentro, lo agitiamo e lo agiteremo ancora!». Dove è finito il manoscritto originale?

Caro Direttore,
la cultura italiana e internazionale piangono la morte di Franco Maria Ricci.
Appassionato collezionista d'arte, bibliofilo, raffinato graphic designer, editore, esploratore, Franco Maria Ricci è , mancato nella sua casa a Fontanellato ( Parma)
Nato a Parma il 2 dicembre 1937, Franco Maria Ricci è folgorato dall'incontro con l'opera di Giambattista Bodoni,(Saluzzo 1740-Parma 1813) , stampatore, editore, disegnatore, incisore, ideatore di magnifici, caratteri tipografici.

Parma lo ricorda con il Museo Bodoniano. Sono custoditi 298 caratteri tipografici, di rara bellezza, raccolti nello storico pregiatissimo volume, Bodoniano “ Manuale Tipografico”, opera introvabile riprodotto in tre volumi tirati in 900 esemplari numerati, su carta di Fabriano e rilegati in pelle nera.

Nel 1965 nasce la casa editrice Franco Maria Ricci. Instancabile viaggiatore, caro amico di Jorge Luis Borges, continua ovunque la sua ricerca del “ Bello” . Una vita spesa per farci conoscere le tante vite , di autori sconosciuti.. Le sue pubblicazioni, curate nei minimi dettagli , tra le più belle e prestigiose, spesso introvabili, hanno un particolare valore artistico. Nel 1977 nasce 'La Biblioteca di Babele' diretta da Borges, edita in italiano, francese e inglese, che comprende titoli rari assai poco conosciuti di grandi scrittori come Chesterton, Henry James, Jaques Cazotte, Giovanni Papini. Ma il grande successo arriva nel 1982 quando Ricci, insieme a Laura Casalis dà vita alla rivista d'arte che segnerà il più grande successo della casa editrice: FMR, che diventerà una rivista di grandissima diffusione, stampata in tutto il mondo in quattro differenti edizioni, italiana, inglese, francese, spagnola. Definita da Fellini 'La perla nera” è pubblicata fino al 2004.

Tra le altre sue pubblicazioni tra gli anni Ottanta e Novanta, la collana Grand Tour, una serie di volumi di grande formato sulle meraviglie artistiche delle città italiane, dalle più famose alle più segrete, ricchissimi di fotografie a colori, corredate di testi che narrano le vicende storiche e artistiche della località o dei monumenti cui il volume è dedicato. Ricordiamo le Enciclopedie delle città :Milano, Parma, Roma e, più di recente, la spettacolosa , rara, ricca “'Enciclopedia della Sicilia”, collana, curata da Gianni Guadalupi, dedicata alle principali Signorie, Principati e Antichi Stati d'Italia, come la rarissima raccolta di “ Fiori di Sicilia” conosciuta come “ Aci Hortus Regis” di Giuseppe Riggio, donata da Ricci oggi conservata nella Biblioteca Zelantea di Acireale.

In occasione di Parma Capitale italiana della Cultura 2020, il Comune ha dedicato al coltissimo mecenate parmigiano la mostra “Franco Maria Ricci. I segni dell’uomo”. Un omaggio alla sua vita, le sue opere, e alla magica reinterpretazione che Ricci ha fatto dell’opera di Giambattista Bodoni.
I funerali di Franco Maria Ricci saranno celebrati nel duomo di Parma lunedì 14 settembre.

 

Caro Direttore,
Ondate di turisti arrivano nelle Isole Eolie, in piena pandemia Corona virus.
Le spiagge, le imbarcazioni, strapiene, ma nessuno rispetta le regole governative. Leggo che mancano normali servizi igienici. l’ Igiene Pubblica è carente per il gran numero di persone che si riversa sul territorio. Quanti sono i servizi aperti? Le cronache riportano di persistenti carenze di assistenza sanitaria, ognuno per conto suo, tante chiacchere, fatti zero. Perché tanta incuria? L’ assistenza ospedaliera in piena estate è inadeguata persino per la sola popolazione residente. Ognuno si arrangi Chi protegge i Delfini dalla bestialità di tanti barbari ignoranti?

Caro Direttore,

con la spaventosa morte di Lorenza c’é una voglia di “ giustizia”.  Intanto si ritorna ahimè, alla lettura, più confortevole, incentrata su modestissime “ faccende private”, pur di lodevole spirito sportivo. Le voci non sono solitarie e continuano ad esprimere e ricordare lo sgomento di una morte orrenda.  Secondo l’Espresso, l’Italia ha bisogno di nuove strutture moderne, oltre a 50mila infermieri specializzati . Oggi ci sono 5,6 infermieri ogni mille abitanti contro i 7,9 del Regno Unito, i 10,5 della Francia i 12,6 della Germania. E molti pazienti, spesso anziani, come riportato dalle recenti cronache, soffrono le pene dell’inferno. Bisogna visitare i nostri ospedali. Le stanze, ricavate da vecchi edifici, sono spesso a 4 se non a 6 o a 8 letti. I servizi igienici sono intasati, poco funzionali. Spesso manca la pulizia quotidiana. E chi osserva le diete degli ammalati? Quello che si vede in un ospedale italiano, da nord a sud, è deprimente. Le cronache descrivono stanze e letti con cimici e formiche.

Di fronte ai crescenti bisogni di assistenza specialistica di una gran parte della popolazione che diventa sempre più anziana, le strutture ospedaliere sono sempre le stesse. Gli ammalati, in mancanza di posti letto , sono spesso stipati. A supplire a questa grave mancanza di assistenza ci sono i nostri “ famigliari “ che spesso non hanno la minima esperienza, sono sprovveduti, interferendo con il personale preposto, sono di assai scarsa utilità. In Francia, come in Germania, per diretta esperienza , almeno di giorno, sono gli infermieri ad occuparsi di chi ha bisogno, prendono cura dei ricoverati.

Ci sono i privilegiati. Al San Raffaele di Milano, esistono reparti riservati alle persone che contano, solo per VIP. Per loro esiste una moderna, comoda suite di oltre 300 metri quadrati che si trova al sesto piano del padiglione "Diamante" . Ci sono sempre pronte stanze con ogni conforto. Doppi bagni, Wi-Fi, ogni tipo di bevanda, pronti infermieri, privacy e sicurezza. A disposizione parrucchiere, estetista, personale qualificato, assistenza medica, riabilitazione e massaggiatori professionali.

 

via-lattea.jpg