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Completato il giro dell'isola al tramonto di una calda giornata di agosto, Gianni al timone di "Scialamu", piccolo gozzo in legno, si appresta a rientrare al porto di Pignataro, dopo una pescata di surici molto fortunata.

Per Gianni questo è il momento piu' completo e intenso della giornata: il corpo e l'anima hanno assaporato profondamente il gusto del mare, del sole  e dell'aria.

Il diesel 10 cavalli accompagna con il suo battito regolare il ritorno a casa. 

Nel costeggiare Monte Rosa, Gianni già pensa alla soddisfazione di friggere per famiglia e amici i gustosi pesciolini.

Volgendo lo sguardo verso Panarea scorGe a qualche miglio di distanza una piccola imbarcazione con a bordo una persona in piedi che agita forsennatamente le braccia per richiamare l'attenzione in un mare deserto.

E' ormai l'imbrunire, "Scialamu" è in prossimità del porto, ma Gianni, senza esitare, dirige la prua verso Panarea per soccorrere il malcapitato, come è doveroso tra gente di mare.

Solo dopo mezz'ora il gozzo raggiunge il piccolo motoscafo bianco alla deriva con a bordo . accomodato sulla poltroncina di guida, un trentenne abbronzato con occhiali a specchio, pantaloncini a fiorellini, maglietta Lacoste e sigAretta tra le dita.

"Finalmente!!!" esclama il giovane naufrago.

"Mi scusi brav'uomo! Sono molto nervoso. Si è rotto il motore e sono  alla deriva da oltre 3 ore. E' quasi notte e non ho a bordo i razzi di segnalazione e nemmeno un salvagente!!"

"Va bene - replica Gianni - non si preoccupi. Le passo una cima e la traino fino a Lipari".

Salito a bordo il giovane si rivolge a Gianni.

"Mi spiace aver interrotto la sua pesca, ma stia tranquillo la risarcirò di tutto".

"Non voglio nulla" - gli risponde - è salito un po' di maestrale  e Lei stia ben seduto. Tra un'oretta dovremmo arrivare a Lipari".

"A Lipari??!! Lei deve trainarmi fino a Panarea. In serata mi aspettano gli amici e la mia ragazza per andare in discoteca al Raya! Per lei ci sono 100 mila lire...!".

Gianni lo fulmina. "Lei sta scherzando? A Lipari ho una moglie e due figlie che mi aspettano...non se ne parla nemmeno...".

Gli spruzzi del maestrale accompagnano il disappunto dell'ospite che bofonchia.

"Che rabbia! bel finale di serata. Tornare a Lipari mentre gli amici se la spassano in discoteca. Questa è propria sfiga!". 

Il gozzo sbatte un po' ma naviga sicuro per oltre 5 miglia fino alle luci di Lipari, poi accosta al molo di Pignataro di fronte alla capitAneria di Porto.

Sulla banchina un giovane con una divisa bianca afferra la cima e ormeggia con perizia le 2 imbarcazioni.

"Grazie marinaio, mi chiami subito il comandante di porto".

"Agli ordini signor giudice" risponde il marinaio con un saluto militare.

Sbalordito il naufrago sgrana gli ochi verso il suo traghettatore che con atteggiamento comprensivo e quasi paterno, esclama:

"Vede ragazzo mio, Lei oggi è stato fortunato perchè è stato soccorsoi, ma è stato anche molto sfortunato perchè il suo soccorritore è il pretore di Lipari. Rimanga in stato di fermo perchè le saranno contestate una serie di vIolazioni al codice della navigazione".

Il gioVane naufrago si mette a piAngere...

Ps: I fatti realmente accaduti sono stati elaborati dalla fantasia dell'autore

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