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di Gesuele Fonti*

Nelle fasi iniziali dell’emergenza ho ritenuto di dover osservare un rispettoso silenzio, perché le straordinarie circostanze lo richiedevano. Sento, adesso, il dovere di intervenire per fare alcune considerazioni e suggerire, se mi è acconsentito, alcune idee.

Con Ordinanza Sindacale n.49 del 23 Marzo 2020 “Oggetto: Ordinanza contingibile e urgente ex art. 50 del D. Lgs. 267/2000. Misure urgenti per l’attuazione dei DPCM 8-9-11 e 22 marzo 2020 e delle Ordinanze del Presidente della Regione Sicilia nn. 5 - 6 e 7 del marzo 2020, per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19” il Sindaco, a parziale modifica ed integrazione di tutte le precedenti Ordinanze relative all’emergenza, ordina il divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblico o privato in comune diverso da quello in cui si trovano salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

A Lipari, nei giorni scorsi, si sono verificati disordini in merito a ingressi ritenuti dall’Amministrazione Comunale non regolari e pertanto dalla stessa segnalati alle autorità competenti. I chiarimenti in seguito forniti dalle persone fisiche, a cui è stato contestato l’accesso al territorio comunale, sembrano non lasciare alcun dubbio in merito alla bontà delle loro azioni.

A seguito di quanto accaduto, da cittadino e da rappresentante del popolo, mi interrogo però sull’efficacia di talune modalità di controllo e di verifica dei requisiti richiesti, nel rispetto della normativa vigente che tutela i cittadini italiani domiciliati e o residenti nel Comune di Lipari.

Errate valutazioni se non chiarite adeguatamente, oltre a rappresentare una pericolosa svista, potrebbero alimentare nella comunità sentimenti negativi per il momento di incertezza che viviamo.

Il sottoscritto consigliere comunale, pur considerando adeguate le misure indicate nella citata Ordinanza, ritiene opportuno tuttavia far notare che l’attività di monitoraggio del transito presso il Terminal di Milazzo può essere migliorata con taluni accorgimenti, per prevenire i rischi connessi alla diffusione del virus dovuti ad infrazioni e o possibili disattenzioni.

Con nota Prot. n. 56/2020, in data 28 marzo 2020, l’Amministrazione Comunale comunica alla cittadinanza, al fine di meglio chiarire le disposizioni in materia di spostamento da e per le Isole del Comune di Lipari, in base alle normative nazionali e regionali e all’applicazione delle ordinanze sindacali in materia di misure di contenimento del contagio da virus Covid-19, che “tutti i viaggiatori in arrivo o in partenza sono sottoposti a controllo sanitario al porto di Milazzo”. 

L’Amministrazione chiarisce inoltre che “in via straordinaria e unica nel territorio della Regione Sicilia, le biglietterie trasmettono al Sindaco l’elenco dei viaggiatori e delle autocertificazioni per ogni corsa in tempo reale, così da poter immediatamente effettuare un ulteriore controllo sulla veridicità di quanto dichiarato e predisporre immediati controlli su casi sospetti.”

Credo che il diretto raccordo con le biglietterie rappresenti per l’Amministrazione Comunale un vantaggio, in quanto permette una preventiva verifica dei requisiti dei viaggiatori ma anche la possibilità di trattenere quanti potrebbero essere estranei al contesto territoriale. 

Fermo restando lo strumento, stabilito per legge, ossia l’autocertificazione con cui ci si assume la piena responsabilità delle proprie dichiarazioni, e per agevolare ulteriormente le procedure di controllo presso le aree adibite all’accoglienza, ritengo tuttavia utile suggerire la stesura di un elenco di passeggeri che per comprovate esigenze lavorative (personale sanitario e dei servizi di emergenza, personale della P.A., personale dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi), quotidianamente o periodicamente, si muovono verso il territorio di Lipari. 

Ciò permetterà di tracciare preventivamente il passaggio di ogni persona fisica autorizzata per ragioni di lavoro, escludendo il personale delle forze dell’ordine e il personale militare che può identificarsi, dedicando in questo modo massima attenzione ai viaggiatori che dichiarano di spostarsi per altri motivi.

Ritengo, altresì, utile indicare all’Amministrazione come necessità la stesura di un elenco di tutti i residenti nel Comune di Lipari e domiciliati in altre città sia italiane che estere.
Ciò che accade è senza precedenti, è necessario dunque prevedere che altri nostri compaesani, residenti nel comune, possano decidere di fare rientro a casa. Serve capire in quanti potrebbero rientrare e con quale provenienza, al fine di regolare nel migliore dei modi tali accessi e definire le condizioni della quarantena a cui gli stessi sono tenuti per le vigenti disposizioni.

Mi aspettavo una maggiore prudenza da parte di tutti, una risposta responsabile alla richiesta delle Istituzioni nazionali e regionali di non rientrare in Sicilia per evitare possibili contagi, date le condizioni drammatiche in cui ci troviamo. Ma mi rendo conto che il bisogno determina quasi sempre le azioni che devono essere per quanto possibili comprese.

Invito pertanto il Sindaco ad effettuare quanti più controlli possibile con la Polizia Municipale, richiedendo anche l’aiuto delle Forze dell’Ordine, per denunciare chi contravviene alle norme e vigilare con accertamenti regolari sull’effettivo isolamento di chi è posto in quarantena e sui rispettivi familiari, seppur quarantena precauzionale.

Sollecito inoltre i miei concittadini a rispettare le disposizioni indicate dai decreti e dalle ordinanze perché è necessario proprio in questa fase dell’emergenza essere il più possibile prudenti e cauti . Restare a casa è una primarietà nell’interesse di tutti, se saremo uniti sono certto che riusciremo nei prossimi mesi a superare lì emergenze attuali ritornando con le modalità necessarie a una vita normale

Il 28 marzo, la Regione Siciliana ha stanziato cento milioni di euro per consentire alle famiglie disagiate di accedere all’assistenza alimentare. E nelle ultime ore è arrivata anche l'ordinanza firmata dal capo della Protezione civile nazionale "solidarietà alimentare", promessa dal governo nazionale per l'emergenza coronavirus, che si traduce in 43 milioni e 484mila euro per i 390 Comuni dell'Isola. 

Il Comune di Lipari potrà, a breve, rispondere direttamente alle necessità delle famiglie più bisognose attraverso le cospicue somme messa a disposizione per il sostentamento alimentare dallo Stato e dalla Regione.

Attendo pertanto la convocazione urgente, nelle modalità consentite dati i divieti di assembramento, di una seduta di Consiglio Comunale per definire i criteri e le modalità di accesso al contributo e redigere velocemente un apposito regolamento.  

E’ prioritario che nessuno, momentaneamente in una condizione di difficoltà, si senta escluso dall’accesso al sostegno alimentare. Considero altresì importantissimo rispettare l’anonimato di chi ne farà richiesta e auspico vengano attivati canali istituzionali adeguati per raccogliere le richieste di aiuto. Non si può lasciare alla discrezionalità di alcuno la valutazione di tali richieste, come può avvenire nell’attività volontaria e gratuita svolta a favore della collettività, dobbiamo dunque svolgere il nostro dovere istituzionale nel migliore dei modi e nel rispetto della dignità di ognuno perché tutti possano con regole e criteri ben definiti accedere a tali aiuti.

*Consigliere Comunale

EOLIE, DALLA REGIONE AI 4 COMUNI EOLIANI OLTRE 300 MILA EURO PER I PIU' BISOGNOSI

#Coronavirus: 100 milioni dalla Regione per le famiglie disagiate

PER LIPARI STANZIATI 256 MILA 420 EURO, PER MALFA 20 MILA 160 EURO, PER SANTA MARINA SALINA 17 MILA 680 EURO E PER LENI 14 MILA 120 EURO

Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. Lo ha deciso il governo Musumeci, riunito in mattinata a Palazzo Orleans, in seduta straordinaria e urgente.

"Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati. In queste settimane di paralisi - aggiunge il governatore - sono cresciuti a dismisura nella nostra Isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat.

Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione - si legge nella delibera - dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria”. 

Contributo beni di prima necessita per singolo Comune.pdf

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