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di Mimma Sparacino

Francesco caro,

sono mimma una mamma qualunque di Lipari , che stamani avrebbe potuto svegliarsi con un figlio morto!

In questo momento così difficile per la nostra comunità, che vede ancora una volta il nostro fallimento

Di genitori e amministratori eoliani , il mio pensiero va a te, vittima inconsapevole di un disastro annunciato, una morte prevista, una vita spezzata!

Un'altra vita spezzata per nostra incuria non certo per tua colpa.

Ho due figli, una di diciannove anni ed uno di dodici (che non vede l'ora di farne quattordici per poter guidare il motorino) amanti anch'essi i delle scorrribande in motorino

Come si dice , Francesco di una madre che perde un figlio? Non è vedova, non è orfana, non è...

Non è più madre e non lo sarà mai più! Nessuno mai ha inventato un termine per questa assurda, inumana , innaturale possibilità, (come se non dovesse mai accadere e invece accade) di perdere un figlio!

Il mio pensiero va a te dicevo che soffri tanto quanto noi e che vivrai per tutta la vita con questo insopportabile fardello .

Ti ho conosciuto stamani , spaurito, giovane solo,..."hai paura Francesco ti chiedo?"

"Si Signora" rispondi mi minacciano di morte ma non è colpa mia quello che è successo!"anch'io uscivo dalla discoteca anch'io ho ventisette anni e la mia vita è distrutta!"

Non è colpa tua Francesco è solo colpa nostra!

Mentre ti aspettavo ho fatto due chiacchiere coi tuoi colleghi, il tuo datore di lavoro, mi parlano di te come di un bravo ragazzo, un gran lavoratore, un anima buona .

Mi dicono che non ce la fai a lavorare, mi dicono che vuoi andare via, aspetti intanto la tua mamma e il tuo papa che giustamente vogliono starti vicino.

Torna a lavorare Francesco, lo dice una mamma di Lipari, una che è parte di questa comunità che oggi ti sputa addosso quando dovrebbe solo recitare il mea culpa!

Torna a lavorare tra i tuoi colleghi i tuoi capi in questa comunità che non ti toccherà con un dito te lo assicura una madre, te lo promette , te lo giura!

Vedi Francesco i nobili non sono i blasonati, i nobili sono quelli come te che ogni giorno si guadagnano la vita col sudore della fronte. Tu sei cuoco ,cuoco in seconda in un meraviglioso albergo di queste splendide isole che oggi si svegliano con la morte nel cuore, come te figlio mio che questa vita ,per un beffardo segno del destino mette alla prova nel modo peggiore!

Questa comunità ti vuole figlio mio, non andar via forse da qui oggi comincia la tua vita da uomo...

Con tutto l'amore di madre.

Per chi ha il virus in corpo, una proclamazione politica è sempre emozionante, anche dall'esterno.

Ho avuto modo di seguirla sul Notiziario delle Eolie online di Bartolino Leone, e l'ho fatto con grande interesse e tenerezza, nel vedere tutti questi ragazzi giovani felici e soddisfatti dei risultati ottenuti.

E...pensando al passato, ho ricordato, quando nel 94 ero anch'io li' in mezzo, alla mia prima esperienza, la mia prima candidatura, la prima vittoria, dopo una durissima ed entusiasmante campagna elettorale, che vedeva candidato sindaco Michele Giacomantonio!

Non avevamo allora la preferenza di genere, ma da parte del primo cittadino vi era una grande considerazione per le donne, che ho riscontrato più avanti anche in Mariano Bruno.

Oggi a distanza di ventitrè anni mi chiedo: se dopo settanta anni ci troviamo a combattere battaglie che non hanno più senso di esistere..., se dopo settanta anni dobbiamo ancora rincorrere le norme di legge..., se dopo settanta anni donne come Nilde Jotti, Tina Anselmi, Lina Merlin, Camilla Ravera, Teresa Noce etc..., non sappiamo neanche chi siano state, grande è il mio disagio!!!

Grande perchè alle soglie del IV millennio, io madre, donna, professionista con una grande passione civica, insieme alle nuove rappresentanti in seno al Consiglio, alle quali va tutta la mia solidarietaà, la mia stima, il mio affetto e di cuore i miei migliori auguri... mi ritrovo ad essere paragonata ad un rastrello a undici punte!

Grande è il disagio!!!

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