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di Ennio Fiocco

Le Eolie nella pubblicazione di Karl Baedeke.

Il libraio-editore tedesco Karl Baedeker (1801-1859), è stato il fondatore di una collana di guide turistiche tascabili per viaggiatori dell’Ottocento, che ha sviluppato quelle inglesi di John Murray superandole per l'esattezza e praticità ed arricchendole per la dotazione cartografica. In un mio articolo del 10 settembre 2023 su “Jeannette Villepreux- Power, una donna straordinaria nella Sicilia del primo ottocento”, ho evidenziato che la scienziata già nel 1842 aveva pubblicato una “Guida per la Sicilia” che è stata il primo lavoro specifico di settore per l'epoca. Ritornando al volume Baedeker “Tredicesima edizione riveduta” pubblicata nel 1900, parte terza, si parla delle “Isole Lipari, Malta, Sardegna, Tunisi e Corfù”.

Gli obiettivi sono quelli di “fornire al viaggiatore alcune informazioni sulla cultura e l'arte del popolo che sta per visitare, così come sulle caratteristiche naturali del paese, di renderlo il più indipendente possibile dai servizi di guide e valets-de-place, di proteggerlo dalle estorsioni e di aiutarlo in ogni modo a trarre piacere e istruzione dal suo tour in uno dei paesi più affascinanti del mondo”. Propongo ai lettori la parte che tratta le Eolie. “Da Milazzo: piroscafo postale al giorno in 3 ore....Francesco Traina gestisce una locanda accettabile a Lipari e c'è un caffè nella via principale. Sulle altre isole gli alloggi disponibili sono della descrizione più umile...Le isole Lipari di origine vulcanica, sono composte da sette isole e dieci isolotti, variamente denominati dagli antichi. In un periodo iniziale fornivano abbondante cibo alla fantasia poetica dei Greci, le cui leggende facevano di queste isole la dimora di Jeolo, signore dei venti.

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Si dice che Ulisse (Odyss. x.) abbia visitato Jeolo nel corso dei suoi vagabondaggi.... Un vescovo, con trentadue canonici, ha presieduto la diocesi dal 1400, che in precedenza era unita a Patti. L'amministrazione secolare è condotta da un delegato, subordinato al prefetto di Messina. La città, eretta attorno al forte, è di origine moderna. La cattedrale e altre tre chiese sono situate all'interno dei recinti del castello. La cattedrale e la chiesa dell'Addolorata contengono dipinti di Alibrando (n. a Messina nel 1470). La sacrestia della prima domina una bella vista verso il mare. La Marina Lunga, a nord del castello, è occupata solo da pescatori. Nelle vicinanze c'è una sorgente calda. A S., presso l'approdo dei piroscafi, contiguo alla chiesa delle Anime del Purgatorio, che confina con il mare, sono situati i magazzini dei mercanti che esportano i prodotti dell'isola: pietra pomice, passine coltivate su canneti, zolfo, vino di malvasia, fichi eccellenti, ecc.

Le arance non prosperano a causa della scarsità d'acqua. Per usi domestici la pioggia viene raccolta sui tetti piani. Una visita all'isola richiede 6-8 ore (asino e accompagnatore 6 fr., guida 4 fr. e mancia). Si va prima alle sorgenti termali di San Calogero...si prosegue quindi verso le Stufe (chiamate anche Bagno Secco), i bagni di vapore descritti da Diodoro Siculo, dove, con l'aiuto della guida, potremmo riuscire a trovare alcuni degli interessanti fossili che abbondano qui (foglie, legno nella lava, ecc.). Vulcano con il suo cratere costantemente fumante (Sicil. La Fossa), si raggiunge in circa 1 ora da Lipari in barca a remi (con due rematori 8-10 fr.; bisogna portare provviste perché non c'è niente da trovare sull'isola)....

Stromboli conduce in 1 ora alla cima del vulcano...Dopo la discesa, il viaggiatore dovrebbe visitare una sorgente di zolfo bollente, che sgorga dal Porto di Ponente, a pochi passi dalla riva, e poi tornare a Lipari. Isola Salina..è estremamente fertile e produce un eccellente vino di Malvasia. I suoi cinque villaggi...che vengono toccati in viaggi alternati dai piroscafi, contengono complessivamente circa 5000 abitanti. Filicuri o Filicudi..ora è quasi del tutto incolta. Alicuri o Alicudi...è abitata da 500 pastori e pescatori.

A NE di Lipari si trova un piccolo gruppo di isole...la più grande di queste è Panaria...quasi interamente incolta...L'isola di Basiluzzo contiene alcuni resti dell'antichità. Stromboli...era considerato dagli antichi la sede di Eolo, il dio dei venti, per il quale Plinio fornisce la ragione alquanto insoddisfacente, che il tempo poteva essere predetto con tre giorni di anticipo dal fumo del vulcano.

Nel Medioevo si credeva che Carlo Martello fosse stato bandito nel cratere di Stromboli. I crociati di ritorno professavano di aver udito distintamente i lamenti delle anime torturate nel purgatorio, di cui si diceva che questo fosse l'ingresso, implorando l'intercessione dei monaci di Cluny per la loro liberazione. Il cono di Stromboli (3020 piedi) è uno dei pochi vulcani che sono in uno stato di attività costante...e a intervalli notevolmente brevi emette piogge di pietre, quasi tutte delle quali cadono di nuovo all'interno del cratere. Quando il fumo non è troppo denso, il viaggiatore può quindi avvicinarsi al bordo ed esplorare l'interno senza pericoli”.

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