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PRIMA PAGINA: “SICCITANDO"
In alcune zone del Veneto non piove dal 5 gennaio. L’Adige è in secca mentre dovrebbe avere una portata media di almeno 80 metri cubi d’acqua al secondo, ma è scesa fino a 37. Il fiume è cotto. Il mare Adriatico risale la corrente in senso inverso per cinque chilometri, spinge con l’alta marea, entra nella terra portando i cefali e le seppie in mezzo alle campagne. E con l’acqua del mare, questa natura al contrario semina il sale che brucia le coltivazioni e il radicchio si vende a 5 euro al chilo. La Regione Veneto é pronta a dichiarare lo stato di crisi, è la zona più sofferente d’Italia. E’ l’anno più asciutto. L’allarme riguarda tutta l’Italia. La temperatura è di 2,5 guardi sopra la media, il calo del piogge pari al 53%. La conseguenza di questa siccità è il cattivo attecchimento, già adesso le piante sono secche e da buttare. Come tutti i sacrifici umani. Anche se é Pasqua.
ISOLA PASQUA
La festa siamo noi.
La Pasqua é l'isola.
Ma voi chi siete
e cosa fate?
Invece siamo. Tutti insieme,
dietro ai pensieri e alle menti
che studiano le formule e gli auguri.
Il futuro della festa non esiste.
E’ il passato con le preghiere e i fedeli.
Senza parole e mormorii
si avanza con l’ora nelle mani
mentre i rosari restano nei cuori
e danno pietà versata nell’amore.
L’aria si “pasquizza” e guarda
le sue colombe che non muoiono mai
per il vento nelle loro ali.
CONTROCORRENTEOLIANA: PASQUA OGGI
Oggi alle Eolie si ramazzano di più strade e sentieri mentre si raccolgono le briciole di un eterno destino per una festa di uova e pecorelle. E’ il momento dell’arrivo del Cristo senza anticristo. La Madonna che prima piange e poi sorride nel ricongiungimento. Dei corvi che cedono alle colombe e della piazza che si emoziona fra le musiche della banda e le preghiere che si mischiano alle note, quelle vere. Tutto a grandi passi senza balbuzie e con il fisico giusto per l’abito nuovo. Le facce si mettono vicine con le voci di chi é ingrassato a cassate e cannoli e di chi é cresciuto a pane e acqua. L’alito fresco o stantio parla di auguri. Fra chi é vicino a Dio e chi é vicino al diavolo. Gli abusivi della religione oggi si ricredono all’inchiodatura e ascoltano chi sa di fede per passione e per credere rimandano alla risposta che arriva spinta dallo specchio della vita. La stessa spiaggia e lo stesso mare senza quel potere che spaventa i passeri appena le mani si muovono per congiungersi e pregare. La Pasqua é una logica elementare. I potenti non sarebbero nulla senza il nulla che li sostiene. Quante teste giovani oggi funzionano a dosi per credere che ci sia ancora qualcosa che balla e sballa. In testa e in coda. Davanti e dietro. Pasqua é! 
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