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di Antonio Famularo*

Quel che resta da fare, per non dimenticare "Quelli della Santamarina": Figli di un Dio Minore? Sì, si può fare e dare di più!
Bene hanno fatto le Amm.ni Com.li di Lipari e S. M. Salina a preservare la Memoria Storica dell'Evento con le loro lodevoli iniziative, ma resto persuaso a credere che non tutto sia stato fatto, e che sia ancora possibile fare di più.
Sensibilizzando al riguardo e coinvolgendo la Comunità Eoliana: realizzare delle ricerche marine ed effettuale una geolocalizzazione del Relitto; realizzare delle immagini videofotografiche sottomarine su come si presenta dopo 80 anni; successivamente recuperare le àncore della nave e posizionarle, come vero monumento storico, all'ingresso del Porticciolo di Marina Corta, una a destra e l'altra a sinistra, e creare un nuovo Topònimo:"Piazza delle Ancore".

Nel caso, senza violare un "cimitero di guerra", recuperare altre cose, cimeli, oggetti ed effetti, che potrebbero costituire un piccolo "Museo del Mare" ubicato negli edifici attigui alla Chiesetta delle Anime del Purgatorio.
Infine, nel circondario di una splendida cornice, nell'ampia Piazza S. Giovanni, organizzare la proiezione del Video delle riprese e immagini sottomarine e la proiezione del Film "Traversata Nera" di cui tutti possano rivedere la Location dove fu girato, e che nessuno ha visto mai, contattando l'Istituto LUCE.

Con la moderna tecnologia tutto è possibile; per i costi si possono contattare, tra gli altri, il National Geographic Americano, Robert D. Ballard (grande Esperto nella Esplorazione degli Oceani), l'Istituto Oceanografico della Marina, e tutti gli Eoliani, orgogliosi della propria Storia e retaggio eoliani, con libere offerte di contribuzioni volontarie e sponsorizzazioni,
felici, nel loro piccolo, di scrivere anche i loro nomi nella Storia!
Infine: perché non organizzare, in occasione della prossima Commemorazione, con appositi pulman e prenotazioni, il Viaggio di 1 giorno, presso il Cimitero di Barcellona P. G. e rendere pure omaggio a Quelli che non sono certo "Figli di un Dio Minore"?

Il Comune di Barcellona P. G. annualmente rende Loro onore provvedendo con pulitura, fiori e luminarie.
Credo che il Sig. Aldo Natoli, Liparese d'hoc, e la Famiglia Re, Santamarinesi, coadiuvati e supportati da uno Staff, possano fungere da coordinatori per la gestione/organizzazione di una tale lodevole e articolata Opera da concretizzarsi. Sì, Tutti insieme appassionatamente e in sinergia, si può dare e fare di più!
Nel mio piccolo Io sono qui, gratuitamente a disposizione per ogni quant'altro che mi possa riguardare, per quel che posso.
Il mio unico sassolino nello stagno l'ho lanciato, fiducioso che Vi arrivino i cerchi sull'acqua... Con animo grato!

*Scrittore famularoantonio@yahoo.it tel. 338 1899790

NOTIZIARIOEOLIE.IT

8 MAGGIO 2023

9 MAGGIO 2023

I commenti

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di Massimo Ristuccia da Ravenna

Condivido pienamente l’iniziativa lanciata dal sig. Antonio Famularo sulle pagine del notiziario delle isole eolie, in merito alla geolocalizzazione del relitto del “Santamarina” e recupero delle ancore, magari, da destinare ad un monumento ricordo.

Non entro in merito su dove e come collocarlo, ma su questo c’è tempo. Oggi il primo problema da risolvere è quello dei costi credo. Chi finanzia questa operazione di localizzazione e recupero di parti della nave?

In Italia vi sono diverse ditte specializzate, la stessa Marina Militare Italiana ha nave apposita ed attrezzature per poterlo fare. Mi auguro che la cosa possa andare in “”PORTO”!!!

Un esempio di ciò che è stato fatto in altri luoghi di cui la foto:

Nella foto Monumento alla Nave “Alpino” – La Spezia, come nel caso del monumento di La Spezia il titolo che ho trovato dove parlano di ciò dice già tutto sull’importanza di tali iniziative: “Pietre della Memoria”.

Monumento dedicato al ricordo dei militi caduti nel tragico affondamento del cacciatorpediniere della Regia Marina “Alpino”, avvenuto nella notte del 19 aprile 1943. Il monumento consiste nell’ancora originale della nave affondata, posta su una base rettangolare a due gradi; sulla fronte sono un elmetto e una lapide bronzea rettangolare con iscrizione a rilievo e bassorilievo con ancora e un Caduto.

Un esempio di recuperi di relitti avvenuti in passato legati alla seconda guerra mondiale, in questo caso nel 2012, è quello ha riportato alla luce i relitti della cacciatorpediniera «Lupo», uno dei vanti della marina militare italiana distintasi nelle battaglia di Creta del 1941 con tanto di medaglia d'argento al valore militare, e la nave da carico «Veloce», che stava viaggiando verso le coste libiche per rifornire i militari italiani di stanza in Africa.

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di Giovanni Bartolino Butera Ligruti da La Spezia

Ore 15.30 del 9 maggio 1943 viene affondato il piroscafo passeggeri SANTA MARINA tra Lipari e Vulcano all'altezza di Punta Bandiera (RV 130° n.d r ), ad opera del siluramento del sommergibile inglese UNRIVALLED al comando del Tenente di Vascello H.B. TURNER a ~6 miglia da Lipari. I morti furono 61. La nave fu letteralmente spaccata in due tronconi. L'acquarello (anonimo) mostra la parte poppiera inghiottita dal mare che scompare in pochi secondi. Ricorre l'ottantesimo anniversario dell'immane tragedia. A Lipari e Salina per questa triste ricorrenza, si rende onore a tutte quelle vittime civili innocenti che hanno come tomba il mare.

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E' la conclusione finale ogni cerimonia in ricorrenza di evento luttuoso dove si rende onore a tutte quelle persone che non si può mettere un fiore su una tomba. La corona di fiori, appunto, e' l'omaggio per tutti quelli che hanno come tomba il mare. (Acque di Vulcano del 9 maggio 1943).

Onore e tutti i defunti che il 9 maggio 1943 persero la vita a causa dell'affondamento del piroscafo SANTAMARINA ad opera del siluramento del sommergibile inglese UNRIVALLED. 61 vittime innocenti che giacciono in fondo al mare!

E' un momento toccante perché viene ricordata l'immane tragedia dell'affondamento della nave passeggeri  Com'è tradizione marinaresca e' usanza buttare in mare una corona di fiori per dire: non dimentichiamo!

 

INCUBO DI UNA NOTTE DI INIZIO ESTATE

In una notte di inizio Estate
sia esecrata questa pandemia
che costringe a scrivere le cose
che si ama raccontare
e violenta i sentimenti
condizionando la vita
e la gestione del tempo.

Esecro pure la Scrittura
e le parole fissate sulla carta
da una penna che scorre come impazzita,
incurante della voglia
di dedicarsi a ben altre cose
che a star qui a ripetere
quando tutto è stato detto da tempo.

Amo profondamente la Vita
e tutto ciò che la riempie
e in culo alle malinconie di maniera
dei poeti ufficiali e/o professionisti
fottuti di finta ispirazione
e delle loro "Scuole di Poesia",
quelli "Maledetti" e/o "Esistenzialisti"!

Non me ne frega un cazzo
del "pessimismo Leopardiano"
o del "romanticismo Foscoliano",
dell'Ermetismo e dei "crepuscolari",
di Carducci, Pascoli e D'Annunzio,
degli "Ossi di Seppia" e di "Vento a Tindari",
di Pavese, Bertolucci e Pasolini...

Di Luzi, Zanzotto e Caproni,
la Spaziani, la Marini e la Valduga,
e quell'altra poetessa... Minchia,
ho un vuoto di memoria...
Ce l'ho sul pizzo della lingua...
Come cazzo si chiama?...
Aspetta... la Merini?
Ma chi se ne fotte!

E dei "Meridiani" e gli "Oscar Mondadori"
e la collana "bianca", "gli Struzzi" di Einaudi,
delle "minchiate sicule" di Camilleri,
i ritorni al futuro della fertile Tamaro,
le menopause letterarie della Maraini
e le memorie fertili della Pivano,
e le Epifanie di Guccini.

Di Siciliano, Bevilacqua e Arbasino,
dei critici Asor Rosa e Guglielmi
e le cazzate sull'anima di Sgarbi,
le terre disattese della Loewenthal
e gli stufati a fiamma bassa della Nirenstein,
dei premi Strega e Grinzane-Cavour
e delle elitarie e immarcescibili giurie.

"Che vuole, Signor Famularo?
I libri di Poesia non si vendono!
Scrivono ormai tutti...
Gli italiani sono tutti Poeti!"
"Sempre meglio Poeti, che criminali,
o Editori scaltramente politicizzati!
Non le pare, Signora Elvira Sellerio?!"

Vaffanculo anche Voi, cari pedanti Professori
di Italiano e Materie Letterarie!
Ce l'avete proprio messa tutta
per riuscire a farceli odiare!
"Faletti: uccidili, uccidili tutti!
Come ritieni più opportuno!"

Voglio scusarmi sinceramente
anche con quelli che qui
io non ho menzionato,
ma mi mancherebbe il tempo
e suppongo che persino
le biblioteche del mondo
non li conterrebbero tutti!

Da "Cose Tralasciate", 2021, di Antonio Famularo.

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