Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


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di Graziella Bonica*

Da 7 mesi si aspetta la sedia per disabile...

Abbiamo chiamato l'ufficio che alla ASL si occupa di ausili per disabili, ad inizio settimana, per capire che fine avesse fatto la sedia che attendiamo da Luglio 2023, mese in cui (il nostro medico curante e la sottoscritta per il proprio congiunto) ne abbiamo fatto richiesta.

In primis, mi avevano detto di richiamare dopo circa 20 minuti, ( inutile dire che avevamo le linee telefoniche mal funzionanti per il maltempo)erano tutti occupati.
Alle mie vivaci rimostranze, mi dicono di attendere e mi passano subito qualcuno.
Parlo con la stessa persona che in Dicembre, ( facendomi un "favore" ) mi aveva fatto inviare, per la terza volta, i documenti e la richiesta già spedita ad altro impiegato,
nel mese di novembre.

Mi viene riferito che avrebbero cercato nella posta e che mi avrebbero fatto sapere.
Poiché oggi è il 13 Gennaio 2024 e il mio congiunto disabile grave e non deambulante, ha diritto all 'ausilio richiesto;
considerato che con ciò che ho speso per trasportarlo fuori dall' isola e presso i vari ospedali e medici, avrei potuto comprarne dieci di sedie;

Mi domando e invito a riflettere:
gli anziani che vivono alle isole minori, quanti disagi devono subire, oltre quelli canonici?
Gli uffici di Lipari che pure dovrebbero contribuire ad " aiutare" i cittadini, a vedersi riconosciuti quei pochi diritti che le leggi attribuiscono agli italiani, quanto tempo impiegano ad evadere le richieste sacrosante dei malati isolani?

A chi bisogna rivolgersi per avere udienza e ciò che ci spetta??
Siamo abituati al disagio, ma sette mesi, per avere una sedia per disabili, ci sembrano veramente tanti.
Le isole minori, sono ancora, territorio italiano, vorrei che a Lipari lo ricordassero.

 "Noi per Filicudi"

Rassegna Stampa GDS.IT

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Lipari, in ospedale arrivano i cardiologi ed il secondo chirurgo

Vulcano, dopo la bomba d'acqua la provinciale per Gelso è quasi intransitabile

Lipari, via libera per la giunta al piano regolatore portuale

Panarea, l'isola dei vip d'inverno si spopola e manca pure il pane

Bufera di vento alle Isole Eolie, le violente mareggiate sommergono i porticcioli

La burrasca spinge fino a Milazzo l’uccello delle tempeste codaforcuta

Eolie, tempesta di vento a quasi 60 km orari: collegamenti interrotti

Assurdità agostane.
Da due giorni, una coppia cerca due biglietti per Filicudi, sull'unica corsa pomeridiana delle 15 e 10 del 13 Agosto.
I due non possono prendere la nave per motivi di lavoro e il pomeriggio e' quindi l'unica loro possibilità di raggiungere l'isola.
Come è finita?
Non sono riusciti a prenotare nulla.
E trattandosi di un week end di soli due giorni...vi hanno rinunciato!

Ieri sera, una persona, intorno alle ore 19 cade rovinosamente in terra, al porto, e si fa male ad una spalla.
Medici di passaggio tentano di fargliela rientrare, nonostante i forti dolori.
Serve una radiografia.
A che ora è l'unico aliscafo disponibile???
Alle 11 e 45 del giorno dopo.
In piena canicola e con arrivo a Lipari intorno alle 13.

Nella speranza di avere la possibilità di andare in ospedale e trovare radiologo e ortopedico...
Alla luce di quanto rappresentato, suggerisco ai consiglieri tutti, al Presidente Russo di far proprie queste "situazioni paralizzanti e disincentivanti "del turismo e della vita stessa dei residenti di Filicudi, e di aggiungerle all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale in cui si parlerà di bici all'interno dell'isola Pedonale di Lipari.

La situazione dei Trasporti e degli orari, in primis, degli aliscafi da e per Filicudi è sempre più impellente cosi come quello di una sanità che tenga conto anche della salute dei cittadini delle isole minori.
Cordialmente

Lipari, è deceduta la signora Angelina Nicchia in Di Pietro

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Lipari, è deceduta la signora Angelina Nicchia in Di Pietro

Aveva 92 anni

Ai familiari le condoglianze del Notiziario

Quando le normative e le mail  non bastano a curare i malati..
 
26 Aprile, dopo aver ricevuto finalmente  assistenza grazie alla coscienza e alla disponibilità del medico di base dell' isola, posso dire di poter tirare un sospiro di sollievo, riguardo ad una situazione che ha avuto veramente  del paradossale,  in tempi di contagio massiccio di covid, post arrivi pasquali sull' isola.
Si sono, infatti, accavallati giorni di festa che mi hanno davvero, fatto pensare che forse, queste isole le deve " praticare" solo  chi le ama e dobbiamo  pretendere leggi di buon senso e adeguate al nostro territorio.
Perche' a volte, con le normative non si salvano  le  vite umane.
Detto cio':  tutti positivi!
 
Lo abbiamo scoperto,  grazie al " conforto professionale"  del Dott. Pronesti che appena rientrato sull 'isola, ha" cortesemente" fatto quei tamponi che avrebbero dovuto fare, verosimilmente, i medici a ciò addetti, in quel di Lipari.
Siamo forse stati sfortunati,  perché in genere anche  i medici presenti sull'isola, non sembra si siano mai sottratti, anche per cortesia, nel  fare un tampone. Così, ahimè, non è stato stavolta.
 Dal giorno in cui il Covid è infatti  entrato in casa nostra,   il 20 di Aprile , avendo due genitori anziani, portatori di   serie patologie, siamo stati in allerta e molto preoccupati.Cosi,  abbiamo  chiesto assistenza , il 24 Aprile,  prima alla locale Guardia medica per sapere cosa fare con  uno dei miei genitori risultato,nel frattempo anch' egli  positivo ad un test casalingo.
 Risposta: 
Niente saturimetro, niente visita, niente medici addetti, niente di niente, insomma.
Neanche vigile attesa..
Se c è il covid, il medico non può venire!
 
Chiamo, dunque, un medico Usca, dopo aver avuto un numero di fortuna, (quello ufficiale non dava risposta) e mi viene detto che il  protocollo in questi casi prevedeva l 'invio di una mail e la loro  successiva" immediata" attivazione, compatibilmente però,  con gli orari degli aliscafi e delle condizioni meteo favorevoli.
Ebbene: ho inviato personalmente la mail di segnalazione, ma da quel momento nessuno si è visto, né sentito.
Neanche per via telefonica!
 
Ho aiutato, dunque,come ho potuto, tutti i miei familiari, occupandomi di ogni cosa e solo con  il  'supporto  telefonico di  amici medici, che mi hanno guidata nel misurare ( con un mio personale saturimetro) ossigenazione e  febbre e suggerito terapie iniziali. 
Ho variato personalmente la terapia, in solitaria, quando ne ho ritenuto la necessita', all 'aumentare della febbre e fino al rientro del medico di base .
Risultato: oggi sono risultata positiva anch ' io.
Per la cronaca: 
 
Le condizioni del tempo sono state favorevoli e gli aliscafi hanno viaggiato...
Da questa parte dimenticata del " mondo civile" , per l' ennesima volta ci siamo improvvisati dunque, anche medici e infermieri e chi il medico lo fa per passione e coscienza è arrivato a visitarci , con le dovute cautele, suo malgrado, solo il 26 Aprile.
Mi domando, a questo punto, quanto costi la sanità alle Eolie, e quanto sia costato il covid a Stato e famiglie se questo è il modo di procedere nelle nostre isole minori...
Lo immaginiamo,ma lo chiederemo ..
Alla fine ne va della nostra salute, ma anche dei nostri soldi...
 
Filicudi 27 Aprile 2022

Queste foto testimoniano il pericolo per la pubblica incolumità , presente sul lungomare del porto ormai da anni.
Sarebbe utile, anzi essenziale, che gli uffici competenti del Comune di Lipari, se ne faccessero carico al più presto e in modo adeguato.

Affidando anche ad una seria ditta del luogo, il ripristino del muro per il quale facilmente , chiunque potrebbe trovare nocumento.
Idem per il "buco" che non può essere tappato alla meno peggio,con un po' di cemento, come è stato già fatto, in precedenza.

Ricordo, che tanti giovani, hanno perso la vita con i propri ciclomotori sulle strade bucate e scoscese di questo " paese bucherellato e mal tenuto che si chiama Italia...
Del quale, per questo specifico aspetto, noi, evidentemente, facciamo parte.

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Si legge sulla Gazzetta del sud del 5 ottobre 2021 : "Parte da Filicudi la sottoscrizione di una petizione che sarà inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l Istituzione dell 'Area Marina Protetta delle Isole Eolie".

Continua l 'articolo, sostenendo che il tutto stia avvenendo nell'ambito di un rapporto di collaborazione e coesistenza tra Associazioni e pescatori locali.
Ora, alcuni, dei pochi pescatori rimasti sull' isola di Filicudi , giurano di non essere a conoscenza di quanto affermato nell 'articolo e dunque, neanche di una petizione così imponente.

Mi faccio portavoce proprio di tale assunto e riporto quanto riferitomi.
L 'idea che nascano iniziative volte a salvaguardare anche il mare di Filicudi e le specie faunistiche ivi presenti ci trova,naturalmente, d 'accordo, ma che tali operazioni partano da chi non vive i problemi dell 'isola 365 giorni l 'anno e soprattutto a loro insaputa, non ci trova assolutamente concordi.

Viviamo un territorio già pieno di vincoli, leggi e leggine che stanno rendendendo difficilissima la vita di chi resiste e rimane sull 'isola tutto l 'anno.
Abbiamo l' area vincolata di Capo Graziano, il divieto di pescare entro i 50 metri, nonostante il nostro mare abbia dislivelli importanti già entro i 100 metri.
Mentre a noi è vietata la pesca, i pescherecci distruggono con il loro strascico le nostre reti.

Allora, forse, ci servono altri rimedi.
Probabilmente,a ripopolare il mare non occorrono altre aree marine protette, ma controlli severi
e leggi speciali che possano coniugare le esigenze del ripopolamento faunistico marino e quelle dei pescatori locali degli arcipelaghi come quello eoliamo.

Il nostro dunque è un appello rivolto al Sindaco e alle Amministrazioni locali ad attenzionare le attività e le esigenze dei pescatori troppo spesso lasciate alle iniziative di chi viene da fuori a dirci cosa è meglio per noi.
E soprattutto, ricordiamo a chi ci amministra che se mai dovesse essere autorizzata un 'area marina , la stessa andrebbe gestita dai pescatori eoliani che sono gli unici a conoscere il loro mare e le esigenze del territorio.

Con Giuseppe Taranto uno dei tre pescatori rimasti

 

Preg.mi Signor Sindaco e Enel Distribuzione per le isole minori.

I gravi disagi subiti e subendi di questi ultimi tre giorni, ci inducono ,data la totale assenza di informazioni e l'ultimo blackout out della notte scorsa, a chiedervi quali lavori si stiano realizzando sull isola di Filicudi;

Se risponde al vero che tali disagi siano necessitati e che dureranno fino alla fine del mese;
Se in caso di danni alle utenze, la società preveda eventuali risarcimenti;
Se risponde al vero altresi, che si stia provvedendo a sostituire non ben identificate reti volanti della distribuzione elettrica attuale.

In tal caso, Vi chiediamo (in occasione di simili interventi) di sostituire i pali e i fili, già segnalati, con reti interrate, così come avvenuto presso l'isola di Alicudi, smantellando le vetuste linee e stanghe impattanti e ingombranti appoggiate in qualche caso, alle case, (si veda Via Rosa) e che hanno già procurato,verosimilmente a causa dei campi magnetici creati, notevoli e gravi danni alle utenze e alle abitazioni della stessa strada in cui gli scriventi risiedono.

Praticamente,li abbiamo dentro le case. Una signora si è vista esplodere il telefono. Un fulmine addirittura  è caduto dentro due case con paura e danni...

Certi di un Vs sollecito riscontro i residenti di Via Rosa porgono cordiali saluti
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Gentile direttore,
posto le foto dei sedili presenti sul molo di Filicudi.
Lo faccio oggi, che ne avrei avuto bisogno, per far sedere mia madre, invalida, anziana, operata da poco e con un tutore al braccio, in partenza per la 'terra ferma'.
I sedili, sono come è possibile osservare inutilizzabili e in completo stato di abbandono.
Certo, sarebbe opportuno e quanto mai utile, riservare quell 'area a Tutti i passeggeri in transito e in attesa, magari con una tettoia o un gazebo in grado di ripararli dal sole o dalla pioggia.

Non Chiediamo' 'Terminal Superlusso' e Super confortevoli, ma il minimo indispensabile (come anche i bagni pubblici) che renda quest 'isola degna di essere annoverata tra i paesi civili di Italia.
Ringrazio i signori Franca E Pietro Mangano che sono sempre di grande conforto a chi si trovi in difficoltà proprio in quell' area che dovrebbe essere di accoglienza e piu che organizzata.
Grazie anche agli ormeggiatori che fanno del loro meglio per mantenere un po di ordine e di decoro.
Spero che l' Assessore o l' ufficio competente del Comune di Lipari prendano atto di quanto appreso dal presente scritto.
Cordialmente

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Il lungomare, la piazzetta del marinaio celeste...

I motorini, il degrado, l'incuria.
Nel buco c'è finita anche la mia nipotina di tre anni.
Le macchine... le barche, i carrelli, che vanno su e giu' per il porto...
Quando serve...

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

C 'e' un unico punto di ristoro free, al porto di Filicudi: i 5 alberi della piazzetta del Marinaio Celeste. Qui la gente si riposa, da sempre, si rinfranca nei giorni di forte calura estiva. Si incontra e scambia anche un saluto. Quegli alberi li pianto', 'molti anni addietro mio padre, offrendoli alla collettivita'.

Gli alberi son cresciuti sebbene senza cura di alcuno se non quella di chi li aveva piantati. Oggi, ho ho scoperto che gli alberi sono stati segati e in parte divelti con le stesse radici. Ho chiesto a chi staziona giornalmente la, se fossero a conoscenza di chi li avesse tagliati.

Sembra che dopo la quarantena si siano accorti dello scempio. Ma non hanno saputo spiegare chi ne fosse l' autore. Evidentemente il Covid, a Filicudi ha fatto tre vittime anomale. 'Gli alberi della piazzetta del Marinaio celeste'.

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