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di Marcello Bernardi

Caro direttore,mentre il cantante Raf nell'omonima canzone si chiedeva "cosa resterà di questi anni ottanta" io canticchio con amarezza "cosa resterà della nostra scuola" restando in apprensione per la mancanza di interesse verso quest'ultima,riscontrata nella maggior parte dei miei concittadini.Negli anni gli studenti, la dirigenza e tutto il personale dell'Isa Conti (non me ne voglia qualcuno per aver affiancato "dell" al nome dell'istituto,dato alcune precedenti critiche) hanno lottato instancabilmente a volte rasentando i limiti del possibile per garantire l'efficienza del nostro prezioso istituto,fronteggiando difficoltà che avrebbero fatto chiudere qualsiasi altra scuola.Ogni lotta vissuta con amore durante i cinque meravigliosi anni che ho trascorso all'Isa Conti, (di nuovo,non me ne voglia qualcuno per l'articolo) ci ha posto dinnanzi ad un'altra questione :le reazioni della popolazione eoliana.

Potrei suddividere i miei concittadini in tre categorie:gli ignavi,gli interventisti con la bandiera dell'esagerazione e i confusi,quelli che capiscono tutto a modo loro reagendo di conseguenza controcorrente;insomma,l'ultima categoria è composta da tutti coloro che nel tentativo di aiutarci(a modo loro,senza una visione obbiettiva) finivano addirittura per ostacolarci ,ottenendo solo di farci perdere tempo.Tirando le somme potrei affermare che siamo andati avanti da soli,il che non è un male perché ha reso possibile una splendida Unione tra docenti,dirigenza,personale e alunni ma indubbiamente non è neanche un bene perché il mancato appoggio da parte della popolazione nonché delle poltrone del Palazzo alto (non tutte però)ha reso ogni nostra lotta più impegnativa e lunga.L'ultima ordinanza del sindaco De Luca  (che alcuni disconoscono e altri fraintendono) è il primo passo di un cammino lungo ma necessario attraverso il quale verranno localizzate e (con i dovuti tempi) risolte tutte le problematiche delle scuole superiori appartenenti alla provincia di Messina;ciò significa che per la prima volta in assoluto l'esponente massimo della provincia agisce direttamente sulle scuole superiori senza delegare responsabilità né  riempire i dirigenti di scartoffie burocratiche, il che mi rende davvero entusiasta perché questo sopracitato primo passo è ciò che noi aspettavamo da sempre:la presenza delle istituzioni.

Adesso che,forse,si prospetta un futuro florido anche e soprattutto per il nostro istituto,vorrei che avessimo più sostegno,che la nostra forza si ramificasse e crescesse allo stesso modo dell'amore che la nostra fondatrice Isabella Conti Eller Vainicher impiegò per creare una realtà scolastica invulnerabile e immortale che tutt'oggi sopravvive sulla scia del suo zelo.vorrei vedere l'intera popolazione ad ogni protesta del nostro istituto,ad ogni suo evento,poiché la presenza di tutti è la nostra sicurezza,la consapevolezza di non essere mai soli a lottare ci permetterà di mantenere vivo il nostro animo.

Ascoltiamoci a vicenda,informiamoci di più e parliamo senza mezzi termini o filosofia;con questi tre semplicissimi gesti miglioreremo la comunità che tanto si critica e ed eviteremo "ignavi","interventisti"e "confusi" per far posto a cittadini consapevoli e partecipi.L'Isa Conti ha sempre bisogno di noi,non abbandoniamolo!

Urso BusAveden Urso

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