Dal nonnismo antico, diversamente giovane attualmente, così l’Italia in chiave governativa lascia ai giovani la porta d’ingresso, ma le chiavi restano a chi ha buona salute e tantissimi anni alle spalle. Fra la massoneria gelliana e la presidenza napolitiana si intreccia un potere più o meno necessario per individuare lo spazio utile per gestire quel post-antico che pur cambiando nome ai partiti non ha cambiato la mentalità dei debiti e dei ripianatori. Fenomeni duratori e mai pizzicabili. L’esperienza conta anche al telefono.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fumi d’alba senza veli di luce

che soffocano l’aria dello sbarco di uomini e gabbiani

alla ricerca di una fame spazzatura

che spesso inorgoglisce le rivolte.

Uomini senza senso

con ricordi in bianco e nero

dove il colore del rosso

era il fuoco dell’isola e della terra.

Schiacciato l’ultimo passato

il passo si ferma e sale lo sguardo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Le scioccanti immagini che arrivano e producono memorie di mancanza di rispetto ambientale inondano di domande chi risponde poi con la solita litania smanettando futuri certi con comitati e microfonate senza guardare il territorio eoliano che continua inesorabilmente a perdere colpi in ogni punto delle isole. Compresi quelli strategici. Fra il si può fare che non si fa e il si farà in funzione dei vari pacchetti di preferenze, le corsie preferenziali restano eternamente occupate per il solito modo di far passare la giornata anche se é sempre nottata.