Agli italiani manca viaggiare e non vedono l’ora di ricominciare a farlo.
A dimostrarlo sono i picchi nelle ricerche di voli fotografati nei diversi giorni in cui le aziende farmaceutiche hanno annunciato il vaccino contro il coronavirus. Un esempio è la crescita del 19%, superiore alla media europea, nelle ricerche da parte dei nostri connazionali di voli sulle piattaforme del gruppo eDreams ODIGEO il giorno del primo annuncio di un vaccino.
Lo afferma il Report ‘A year in travel by eDreams ODIGEO – 2020, un anno di svolta nel settore dei viaggi’ che analizza le abitudini di prenotazione dei viaggiatori, le mete più gettonate nel 2020 e le prospettive per il 2021 a cura di eDreams ODIGEO, tra le più grandi società di viaggi online in Europa e una delle più grandi attività di e-commerce europee.
Ma quali sono state le mete più ricercate dagli abitanti del Bel Paese dopo l’annuncio che potrebbe consentire di tornare presto a viaggiare? Soprattutto grandi capitali europee e il fascino cosmopolita ed eterno di New York, unica meta a lungo raggio.
Domani seconda rata Imu, ma stabilimenti, terme e alberghi non pagano
Domani alla cassa per l’Imu, non pagano attività chiuse Da teatri a stabilimenti esentate attività più colpite da Covid (ANSA) – ROMA, 15 DIC – Arriva l’appuntamento con la seconda rata dell’Imu. Domani i proprietari di seconde case o immobili classificati di lusso dovranno recarsi alla cassa per il consueto pagamento all’erario dell’Imposta municipale unica che vale complessivamente circa 16 miliardi di euro, di cui circa 10 versati proprio il 16 dicembre. L’incasso quest’anno sarà però inferiore perché, considerati gli effetti delle misure restrittive anti-Covid, il governo ha deciso, prima con il decreto agosto e poi con il dl ristori, di esonerare alcune fasce di attività.
Per il cittadino proprietario di seconda casa non cambia nulla, ma per chi possiede immobili dedicati al turismo o allo spettacolo sì. A non pagare sono innanzitutto gli stabilimenti, le terme, gli alberghi e gli immobili destinati alle attività ricettive, ma anche i teatri, i cinema, le palestre e le discoteche. La condizione posta è però che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività. Niente imposta anche per i bar e i ristoranti delle zone dichiarate arancioni e rosse nell’ultimo Dpcm, anche se oggi passate a categoria gialla. Anche in questo caso vale però la condizione che il proprietario sia il gestore dell’attività.