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“Il turismo è stato uno dei settori produttivi più colpiti dalla pandemia ma è pure uno di quelli che permetterà al nostro paese di riprendersi: credo che nei piani del Recovery Plan non ci sia sufficiente attenzione per un comparto fondamentale per l’Italia”: così Federalberghi isole Minori interviene sul momento storico che stiamo affrontando.

“Condivido le parole del presidente di Federalberghi nazionale Bernabò Bocca- afferma Ermando Mennella- ora è il momento di sostenere la ripresa anche aumentando l’attrattività e la competitività del nostro turismo attraverso la riqualificazione degli hotel. Nelle isole minori italiane si contano 893 strutture ricettive che significano 7 milioni e mezzo di presenze turistiche all’anno con una ricaduta economica per l’indotto locale e per l’economia nazionale di enorme importanza. Queste aziende, nei contesti territoriali di cui sono espressione, non possono subire oltre alle conseguenze del corona virus anche la beffa della mancata considerazione nel Recovery Plan: è proprio per queste realtà che l’innovazione e la sostenibilità vanno implementate e sostenute.

Ci chiediamo perciò: è plausibile destinare 4,75 miliardi di euro al cashback ed alla lotteria degli scontrini a fronte dei soli 620 milioni per il turismo? Apprezziamo che si voglia potenziare e rendere eco sostenibile il trasporto marittimo per le isole minori ma come possono mai bastare per le esigenze delle 51 realtà insulari nazionali 12 navi e 10 unità veloci nuove quando, nel solo golfo di Napoli, operano abitualmente oltre 25 unità?”.

“L’Italia deve ripartire ma con il piede giusto e con l’attenzione adeguata alle attività produttive trainanti anche se allocate in contesti territoriali come le isole minori, a cui il Recovery Plan non ha dato la considerazione necessaria e che la nostra associazione invece reclama: non accetteremo elemosine dal governo”: conclude Ermando Mennella
Presidente Federalberghi Isole Minori.(teleischia.com)

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