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I bambini in difesa dell’arte per divertirsi e coltivare il senso della legalità con «Uno strappo che vale». Domani, 31 gennaio 2024, negli spazi Dado Tecna di via Generale Eugenio Di Maria 49, a Palermo, nuovo appuntamento organizzato dalla Extroart Fondazione Wanted.

L’obiettivo è accendere i riflettori sulle opere falsificate, che alimentano un fiorente mercato illegale, in forte espansione. Grazie al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri saranno messe a disposizione dei bambini trenta opere contraffatte di Renato Guttuso. Gli alunni della scuola media Garibaldi, della scuola elementare Colozza-Bonfiglio e dell’istituto comprensivo Alberico Gentili provvederanno a distruggere i falsi Guttuso con forbici, colori e colla.

Un gesto simbolico, ma efficace, per rifiutare il falso, promuovere i principi della legalità anche nel settore dell’arte, fare leva sulle coscienze e diffondere un modo di sentire comune in difesa di un patrimonio che è di tutti. Durante la manifestazione saranno offerti gadget dalla Ksm, colori indelebili e colla dalla Ricca e zucchero filato dalle mascotte della Disney della King Animazione.

«Tutte le contraffazioni di opere d’arte - dichiara Ludovico Gippetto, ideatore del progetto Wanted - avvelenano il patrimonio culturale della collettività. Coesistere consapevolmente con coloro che della instancabile ricerca di esse fanno quotidiana missione, ovvero i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma, è un dovere di tutti nella riconferma del diritto al godimento degli esempi di genialità che la nostra storia ci ha consegnato e di cui ciascuno di noi è responsabilmente custode. A Palermo Extroart Associazione Artistico Culturale no profit ha ideato da oltre trenta anni il progetto WANTED ...presi per il verso giusto ed istituito WANTED

Residenza all’interno di un bene confiscato alla mafia che fa parte del patrimonio immobiliare del Comune di Palermo e che si trova in via Pazienza 27 a Mondello. La struttura, che ospita anche una biblioteca archivistica, fornisce informazioni e strumenti per l’individuazione sia delle opere d’arte contraffatte che di quelle trafugate nel territorio di Palermo, “città d’arte” nella quale opera Extroart, fucina di idee al servizio delle istituzioni, ma primariamente, al fianco delle menti più impegnate sui fronti artistici più disparati, purché seri ambienti d’arte. Extroart è un’onda in evoluzione, spinta dal vento del riscatto morale e civile».

Se “la pubblicità è l’anima del commercio” questa iniziativa, anch’essa pubblicitaria, costituisce un deterrente per l’illecito commercio. Come dire: usare gli stessi mezzi per raggiungere finalità diverse. La chiave di lettura sta nella accertata legalità della fonte di commercializzazione; limite oltre il quale si sconfina nella illecita diffusione di beni personali o pubblici.

Un eufemismo per parlare di oggetti .... non originali e soggetti fuorilegge. Lo sconfinato mondo dell’arte, della nostra arte, della nostra storia, della nostra cultura, viene spesso profanato da trafugamenti che danno vita a sommessi scambi e vendite di opere false che addetti definiscono, inopportunamente, commerciali.

La normativa punisce non solo chi falsifica un’opera d’arte, ma anche chi pone in commercio o detiene per farne commercio o introduce nel territorio dello Stato come autentiche, opere contraffatte, alterate o riprodotte; pur trattandosi di tre tipologie diverse, esse determinano gli stessi effetti sul piano penale, purché il soggetto agente sia consapevole della non autenticità del bene alienato, agendo così con dolo.

Un settore dove sono diverse le varie ipotesi delittuose tra queste quelle di rubare nelle chiese, impoverire i musei, privare i veri collezionisti di autentici tesori tramandati per generazioni per farne oggetto di lucro, consegnandoli a mani indegne, è l’espressione di un turpe mercato dalle basi solide, garantito da connivenze di dubbi estimatori.

Gippetto foto di Pino Re.jpeg

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