di Michele e Daniele Sequenzia
Caro Bartolino,
tutti noi lettori del “ Notiziario delle Isole Eolie”, arcipelago Patrimonio dell'Umanità, desideriamo inviarti i nostri migliori Auguri per il tuo cinquantesimo anno di Buon giornalismo.
Il tuo Notiziario , con il suo linguaggio semplice, diretto, ha saputo cogliere e salvaguardare il forte legame di affetti
con tutta la comunità degli Eoliani, sparsi in ogni continente.
Prezioso è il suo contributo per la salvaguardia dell'immenso patrimonio delle sette sorelle Eoliane. Malgrado i profondi mutamenti subiti dall'informazione dalla rivoluzione digitale, il Notiziario ha saputo convivere , a mantenersi vicino allo spirito dei Padri, Noi tutti amiamo il suo semplice linguaggio " eoliano". Coraggiosamente si sono in tal modo preservate le antiche virtu' , i valori tradizionali, il modo di comunicare di una popolazione radicata nel passato, le cui origini sono antichissime. L'eoliano, sempre generoso, ha saputo mantenere le usanze, gli antichi valori, tipiche espressioni, che lo rendono unico nel panorama siciliano. Pochi sono i giornali che si leggono volentieri. Molti sono illeggibili.
Noi invece leggiamo con piacere il Notiziario. Con il tuo Notiziario, le Isole Eolie inviano e ricevono messaggi dal mondo, lettere, speranze, richieste, critiche, auguri, sollecitazioni. Sono scambi vitali. Anche noi che viviamo lontani ci siamo sentiti piu’ uniti, liberi , anche affascinati di poter appartenere ad una comune civiltà di gente operosa e indipendente. Gli Eoliani sono i primi tra coloro che amano la libertà e il rispetto tra tutti gli uomini.
La loro cultura è antichissima, come il loro spirito Anche noi siamo contenti di essere informati e partecipiamo con piacere ed interesse alla vita comune eliana. Ne siamo orgogliosi. Ogni giorno il mondo si attiva per comunicare e far sapere . La libertà si difende comunicando. Altrettanto il nostro modo di esistere, di progredire, dipende dalla libertà di poter scrivere, di far sapere. Che Vulcano protegga il Notiziario! Con i nostri rinnovati migliori Auguri.
da Melbourne Marcello D'Amico
di Marcello D'Amico
Carissimo Bartolino,
Desidero esprimere con tanta gioia ed orgoglio i miei piu’ sinceri auguri per i festeggiamenti del tuo 50mo. anniversario di giornalista a 360 gradi. Hai iniziato questa bellissima esperienza scrivendo nel 1973 articoli per il “Giornale di Sicilia” e per i vari giornali eoliani. Hai iniziato dalla gavetta, ti sei fatto le ossa, hai imparato dagli altri, e poi hai ampliato il tuo repertorio informatico con esperienze con emittenti radiofoniche e televisive. Ancora giovane hai dimostrato di possedere la stoffa del vero giornalista, uno che ha sempre lottato per divulgare la verita’, hai nuotato contro corrente come conferma la rubrica sul Notiziario che risale a dicembre 2007, e non hai mai demorso. Sei sempre stato un leader quando era necessario. Io ho sempre ammirato i tuoi interventi curati anche sul Notiziario cartaceo fino a quelli di oggi on line. In questo mezzo secolo di vita i media sono cambiati ma tu sei sempre stato all’avanguardia dei nuovi metodi d’informatica. Ma in questo tempo non hai mai cambiato la tua integrita’.
Voglio brevemente soffermarmi sul tuo operato a favore degli emigrati eoliani, sia d’oltremare che in Europa e al Nord Italia. Per esperienza posso affermare che hai sempre lottato per noi con sorprendenti risultati positivi. Ricordo che in occasione del 1° Festival degli emigranti realizzato da Te a Lipari sei riuscito ad ottenere dalla Liberty Lines per gli eoliani sparsi nel mondo il biglietto come residenti sugli aliscafi della Liberty Lines. E l’iniziativa da tutti gli emigranti presenti alla manifestazione venne salutata con un grandissimo applauso. Anni dopo sei nuovamente venuto in Australia con il grupo del sindaco di Lipari Mariano Bruno ed in quella storica occasione il caro amico Mariano ci consegno’ una lettera della società e il certificato speciale che permetteva agli emigrati italiani di prima, seconda e terza generazioni di pagare il biglietto sui traghetti Snav non da stranieri ma da residenti. Per noi emigrati di Melbourne e’ stato un dono immenso, perche’ dopo anni di essere stati trattati come stranieri ora eravamo finalmente riconosciuti nativi delle nostre belle isole.
Poi arrivò il covid e finì tutto. Oggi, purtroppo, questo non esiste piu’, ma spero che un giorno riuscireno a ripristinare questo “privilegio”.
Credimi, e cosi’ triste essere accolti nella nostra patria da stranieri. Ricordo anche quando vennero l’allora sindaco di Lipari Michele Giacomantonio ed il caro amico Bartolino Famularo. In quella fu organizzata la prima trasmissione televisiva in diretta con Lipari dalla sede della Societa’ Isole Eolie. Poi c’e’ stato un evento che io considero tutt’ora storico. Un mese dopo abbiamo ricevuto un invito dal sindaco che invitava il Gruppo Teatrale Italo Australiano, a partecipare ai festeggiamenti culturali di FestadiMaggio in occasione del centenario della morte dell’arciduca Giuseppe d’Austria. E cosi’ a maggio del 1997, 18 componenti di questo gruppo siamo sbarcati a Lipari ed abbiamo presentato al pubblico due lavori teatrali di Nino Randazzo, Il Sindaco d’Australia e Victoria Market. Due rappresentazioni sono state fatte nella cattedrale di San Bartolomeo a Lipari, una a Malfa ed una a Santa Marina. Nel 2007 nel corso di una nostra conversazione al Chitarra Bar di Liari mi hai accennato l’idea di creare un Notiziario Eoliano on line! Immediatamente rimasi colpito e convinto che cio’ poteva essere concretizzato.
E cosi’ il 18 febbraio 2008 Il Notiziario Isole Eolie venne registrato al Tribunale di Barcellona No. 64. E sono orgoglioso a ricordarti che sono stato uno dei tuoi primi collaboratori e membro dell’originale consiglio editoriale. In questi anni hai trasformato per il meglio la diffusione di notizie delle nostre isole e degli emigrati eoliani cosparsi in tutto il mondo. Il resto e’ storia recente. I dati dei lettori parlano da se. Oggi il Notiziario Isole Eolie e’ il vero ponte d’informazione di tutti gli eoliani del mondo.
Noi tutti siamo grati per il tuo operato, non un lavoro ma una passione, in questo mezzo secolo con la viva speranza di poter festeggiare ancora tantissimi anni del tuo inimitabile giornalismo.
Da Melbourne, con grande affetto, gratitudine e un abbraccio
Da Palermo Marco Romano*
*Direttore Giornale di Sicilia
da Lipari Martina Costa
di Martina Costa
È festa alle Eolie per i 50 anni di carriera giornalistica del nostro Direttore Bartolino Leone. Siamo felici di poter condividere la gioia per questo traguardo!
È un’emozione coronare, insieme a te, questa tappa della tua vita. Una vita di dedizione e devozione per il tuo lavoro. Ritrovo nei racconti di mio papà Bartolino, nella vostra esperienza lavorativa condivisa a Teleisole, la stessa passione che in questi anni non è mai venuta meno. Sì, perché il tuo lavoro lo hai sempre portato avanti con passione. Ed è questa la chiave vincente del successo. Il Notiziario Eolie gira il mondo, quotidianamente. Il connubio tra aggiornamento e “sentirsi in patria” anche quando si è lontani.
Quel “nido natio” che tanto a cuore hanno i nostri Emigranti. Gente alla quale, tu, hai dato notevole importanza. Perché questo si meritano. Non li hai mai dimenticati e, con il tuo Festival degli Emigranti, hai fatto loro un regalo. Un regalo che è di tutti noi perché noi non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare la nostra “ottava isola”. Grandi applausi per le manifestazioni da te ideate e realizzate. Dal festival degli Artisti Eoliani che è stata una grande festa e dimostrazione che alle Eolie esistono tante “stelle” che tu hai illuminato. Emergenti e professionisti hanno costellato le manifestazioni che il Notiziario Eolie ha organizzato in questi anni: è stata la prova che quando un progetto prende vita spinto dall’Amore del Fare, il risultato è vincente.
Non servono troppi marchingegni. Tu mi hai insegnato l’importanza del circondarsi di persone che, unanime, lavorano allo stesso obiettivo. Beh, Noi c’è l’abbiamo fatta. Tutti insieme, con te in testa.
Allora, grazie perché hai trasmetto in noi valori come la perseveranza, il sacrificio, la forza di volontà, la condivisione, il supporto, la tenacia e la tanta, tantissima, passione per ciò che si fa.
Tanti auguri! Che sia un “sempre avanti” verso quel Sole che hai davvero reso SEMPRE LIBERO.
Continuano le sorprese e aumentano i Leoni… Grazie alla family del prof Bartolo Costa, della moglie Tindara e della figlia Martina. Grazie di cuore
di Giuseppe Brancato da Santa Marina Salina
di Giuseppe Brancato*
Bartolino hai annunciato le tue “Nozze d’oro” con il giornalismo scrivendo: “Venerdì 1° settembre è stato il cinquantesimo anniversario dell'esordio nel mondo del giornalismo con il Giornale di Sicilia...”
Tantissimi auguri Direttore… da tutti gli Eoliani sparsi nell’ottava isola delle Eolie.
Al prossimo anno…
50 anni da giornalista indipendente: dalla carta stampata, alla radio, televisione fino al web.
Peraltro, sei stato il fautore della nascita del Presidio prima e della Sezione dopo di Italia Nostra nel nostro Arcipelago.
Per questo e per tutti i risultati professionali raggiunti che in segno di gratitudine Italia Nostra Sezione Isole Eolie ti donerà una targa. Un caro saluto
*Presidente Italia Nostra Isole Eolie
Ciao Bartolino, Complimenti per i tuoi cinquant'anni di giornalismo. Semper ad majorem. Un saluto a Gennaro anche Christophe
di Sabrina Mirabito
Condivido a pieno ciò che ha scritto Martina Costa: ti meriti questo e tanto altro. Tanti auguri per il tuo traguardo... grazie per averlo condiviso con noi. Un abbraccio al nostro carissimo direttore!
di Carlo D'Arrigo da Messina
Cinquant’anni di Giornalismo di Bartolino Leone. Tanti e fatti bene.
A una settimana dall’indimenticabile serata dei suoi festeggiamenti leggo ancora le manifestazioni di augurio e i complimenti per la sua attività. E c’è un motivo. Per cinquant’anni Bartolino Leone ha raccontato la sua Terra, i suoi luoghi di nascita, il suo attaccamento a persone e cose che conosce da bambino. Ha raccontato, con i media che di volta in volta ha avuto a disposizione, dalla carta stampata alla tv, ciò che dice la gente, ciò di cui necessitano gli Eoliani. E l’ha fatto ascoltando, chiedendo e osservando. E’ facile vederlo girare al mattino con la sua bici elettrica, pronto ad essere fermato per fare sue le richieste e le lamentele di chi è già al lavoro e di chi è arrivato in vacanza.
Da buon giornalista ha sempre rispettato il diritto all'informazione con verità e onesta intellettuale. Proprio come la sua persona. Ricordo il primo incontro avuto con il Direttore Bartolino dieci anni fa al Bar Remigio, a Vulcano, dove mi trovavo per lavoro. Fu un incontro di reciproca simpatia e stima e mi ha subito invitato a pubblicare sotto la sua testata. Io mi ero formato su “Pagina Tre” di Gazzetta del Sud con articoli scientifici e dissi subito che, da Eoliano acquisito, sapevo poco delle Eolie, ma Lui mi ricavò uno spazio per le mie competenze. Oggi sono ad oltre duecento pezzi editi sul suo Notiziario. E il sodalizio continua, con la solita stima e simpatia.
di Paola Martinotti
Carissimo Bartolino, desidero anch'io farti i miei Auguri per i tuoi 50 anni di vero giornalismo che evidenzia una professionalità, unita ad una sensibilità unica. Grazie! Con il tuo Notiziario sei riuscito a farmi conoscere le isole. Con il tuo stile sempre gentile, attento ai minimi particolari,il tuo senso di giustizia, la tua critica costruttiva e provocatoria, descrivi ogni giorno instancabilmente la realtà isolana. Attraverso di te possiamo partecipare, condividere, denunciare problemi. Hai riunito gli Eoliani del mondo, hai lottato per loro con allegria e amore. Vivo qui da tantissimi anni, conobbi mio marito eoliano in Piemonte. Decisi di trasferirmi qui pur tra tante difficoltà. Ma ora posso dirti, caro Bartolino, che grazie anche a te, mi sono innamorata due volte: la prima di mio marito,la seconda di queste isole che (con tutti i loro problemi) conservano tesori umani, storici, spirituali unici. Per questo ti dico Lunga Vita a te e al nostro Notiziario! Un forte abbraccio
di Peppuccio Subba
Bartolino Leone nei suoi 50 anni di giornalismo è stato testimone e prezioso protagonista di storia eoliana; ha saputo osservare e raccontare l’arcipelago come nessun altro.
Sin da giovane scopre un approccio all’informazione moderna e orgogliosa della propria autonomia e indipendenza dal potere.
Per alcuni decenni siamo stati concorrenti.
Io ero corrispondente della “Gazzetta del Sud” e della RAI.
Lui era corrispondente del “Giornale di Sicilia” e dirigeva alcune televisioni locali.
Ma Bartolino talvolta mi superava perché più veloce nel documentarsi.
Era ed è un seguitissimo articolista.
Fra le migliaia di suoi pezzi spiccano quelli in cui ha saputo confrontarsi, abilmente, con pensatori e personaggi di spicco nazionali e interazionali.
Durante la sua lunga carriera professionale ha saputo coniugare stile e competenza, utilizzando un linguaggio semplice per farsi capire da tutti.
Nel 2007, oltre a mantenere la collaborazione con diversi organi di stampa, decide di attivare la testata giornalistica online “Notiziario delle Isole Eolie” per esportare nel mondo le notizie di ciò che accade nelle nostre isole.
Il notiziario è anche punto di rifermento per segnalare le tante inefficienze che assillano le nostre collettività.
Infatti è diventato “voce critica” capace di andare sempre al nocciolo duro delle questioni, con la massima efficacia informativa, e risolvere taluni onerosi problemi.
Bartolino è stato ed è un buon maestro dell’informazione e una grande voce di libertà, requisiti riconosciuti, unanimamente, dagli interventi registrati in occasione dell’anniversario delle nozze d’oro con il giornalismo.
Auguro a Bartolino di continuare a svolgere, ancora per tanti anni, il suo prezioso servizio giornalistico seguito, quotidianamente, dagli eoliani residenti nell’arcipelago e nel resto del mondo.
di Stefano Imbruglia da Roma
Mi unisco anch’io ai complimenti per i primi 50 anni di attività di Bartolino Leone. Un mezzo secolo di attività giornalistica percorso con passione, professionalità, rigore, curiosità ed entusiasmo.
Bartolino, con grande spirito camaleontico, ha saputo interpretare bene il giornalismo cartaceo, quello radiofonico, televisivo e infine quello digitale con il Notiziario. Notiziario che permette a noi eoliani in giro per il mondo di restare sempre aggiornati su quello che accade sulle nostre isole, facendoci sentire ancora eoliani nonostante ci facciano pagare la tassa di sbarco quando torniamo a casa.
Ad maiora
di Giuseppe Biancheri
Direttore complimenti per la magnifica festa e serata del Venerdì, è stato piacevole essere li presenti. Ancora auguri per lo straordinario traguardo raggiunto, ora puntiamo alla festa per i 70 anni di carriera
di Sandro Biviano
Tantissimi auguri al nostro carissimo direttore Bartolino Leone per il 50° anniversario di giornalismo. Ti ringraziamo da parte nostra e dalle tantissime persone per averci dato sempre voce davanti alle ingiustizie soprattutto istituzionali che pian piano ci sopprimono dentro le nostre case, ma grazie a persone di gran cuore come te le nostre sofferenze si alleviano e non moriamo nell'indiffernza. Con grande stima e affetto anche da mia moglie Sara Garofalo.
di Salvatore Merlino da Messina
Bartolino complimenti per il tuo primo traguardo..... e vai avanti tranquillo. Sono contento per i tanti riconoscimenti ( più che meritati) che hai ricevuto, a cui aggiungo il mio abbraccio...
Complimenti! Una vita dedicata a una passione. Non è poco. Un abbraccio
di Nicola Merlo
Congratulazioni Direttore! Ho visto il video e tra BL ed LB...gli hai fatto prendere pure un "pugno-carezza" al collega Luigino Barrica a Vulcano...che ridere...
di Carmelo Travia
Ciao Bartolino! Auguri per il tuo Anniversario! Ti Abbraccio
di Anna Spinella
Tantissimi auguri Direttore, grazie per il tuo lavoro.
di Salvatore Agrip
di Anna Paternò da Parigi
Oserei aggiungere auguri alla valanga dei complimenti e dei discorsi. Lo faccio,a mia volta con affetto sperando che 10 anni di Euterpe che festeggieremo nel 2024 avranno contribuito modestamente allo sviluppo culturale che hai sempre appoggiato. Dunque grazie a presto incontrarci con la tua immancabile bicicletta! Saremo assenti per qualche settimana ma di ritorno per gli ultimi bagni di Novembre Ancora auguri Anna e Jacques
di Beatrice Giunta Saltalamacchia
Ciao Bartolino. Auguri per i tuoi cinquant’anni di giornalismo!
di Alessandro Giustolisi da Barbados
Le mie congratulazioni per il tuo evento e 50 di attivita' un abraccio anche da Lilian
di Christian Lampo
I LINK DELLA SERATA E DEL LIBRO
NOTIZIARIOEOLIE.IT
1 settembre 2023
Lipari, al Residence "La Giara" serata memorabile per "I miei 50 anni di giornalismo..."
GDS.IT
Lipari, festa per i 50 anni di giornalismo di Bartolino Leone
EOLIENEW.IT
Lipari, festeggiati i 50 anni di attività giornalistica di Bartolino Leone
Lipari, la ditta Urso per gli utenti android e apple mette a disposizone l'app per i biglietti dei bus
GIORNALEDILIPARI.IT
Bartolino Leone : 50 anni di giornalismo eoliano
10 LUGLIO 2023
Caro Direttore,
lo stipendio medio in Italia nel 1980 era di 2,3 milioni di lire. Un buon gelato costava 1.500 lire. Quindi con il tuo stipendio compravi 1533 gelati.
Oggi lo stipendio medio è 2.400€ e il gelato costa 3,5€. Oggi compri solo 685 gelati. Dove sono finiti 848 gelati?
In continuo aumento il numero di coloro che non possono permettersi un pasto completo.
Circa 20 italiani su 100 soffrono la fame. Sono carenti di alimenti ricchi di vitamine e di fondamentali fibre nutrienti.
Molti non acquistano piu’ formaggi, verdure, carne, ortaggi, cereali, pesce, legumi e frutta.
Alimenti fondamentali per regolarizzare le normali funzioni vitali.
Eurostat ha lanciato l’allarme: il prezzo del pane al kg nel 2023 è aumentato del 15%, , causa la guerra in Ucraina.
La mancanza di grano, il blocco della Russia, rischia di portare a una crisi mondiale di miseria.
Tutti i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari, sono in aumento, “la situazione è preoccupante”, secondo Federconsumatori.
In crescita il numero della popolazione che non puo’ permettersi acquisti per un solo pasto medio/ giornaliero di un ettogrammo di carne, pesce, pasta, o di equivalente vegetariano.
Caro Direttore,
ho letto con vivo piacere quanto scrive la nostra giovanissima Lettrice Ginevra Terminello.
Le sue osservazioni e commenti molto stimolanti , aperti al mondo, fanno ben sperare nelle nuove generazioni.
Evidentemente ha dei buoni insegnanti che curano i loro allievi, con tante letture, e ricerche che aiutano a comprendere il significato di quello che esiste, a Catania ed in tutta la Sicilia, e del bene che riceviamo dalle culture che ci hanno preceduti, dei ricercatori e studiosi …. Come dal mare di Baia Fenicia…e Alicudi e Filicudi.
A Catania, il 7 dicembre del 1920 nasceva uno dei più illustri archeologi del ventesimo secolo, Vincenzo Tusa (1920-2009), al quale tanto devono il parco archeologico di Selinunte e molte località siciliane a cui egli dedicò i suoi studi e sul cui territorio, in qualità di Soprintendente ai Beni Culturali della Sicilia occidentale, promosse importanti scavi: Solunto, Segesta, Mozia, Agrigento, Marsala, Pantelleria, per citare solo i più importanti. Per più di cinque lustri, dal 1964 al 1991, egli mantenne la cattedra di Antichità puniche nell’ateneo palermitano. In sua memoria le Cave di Cusa, località nei pressi di Selinunte da cui furono estratti i materiali per la costruzione del tempio, hanno preso il nome di Parco Archeologico Vincenzo Tusa, per pura combinazione mutando una sola lettera, la lieve variante Cusa/Tusa.
Questo sito archeologico a lui intitolato e su cui egli lavorò con impegno e passione, riveste particolare importanza.
A distanza di più di due millenni, dal terreno emergono blocchi semilavorati quali capitelli, rocchi di colonne già pronti per essere impilati, fregi e decorazioni e così via, ma queste non sono vestigia e testimonianze di un terremoto che ha distrutto templi o case, tutt’altro.
Continua Ginevra a scrivere. Continua a leggere. Le tue osservazioni e ricerche sono molto utili. Ne abbiamo tutti molto bisogno.
Con i miei migliori auguri
Caro Direttore,
la felicità è un diritto di tutti. L’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha istituito il 28 giugno del 2012 la Giornata mondiale della Felicità.
Ma l’infelicità è in forte aumento. C’è troppa differenza tra chi sta bene e chi soffre. Dove si sta meglio: la Finlandia al primo posto, seguono Islanda e Danimarca.
L’Italia è solo al 25° posto. Ci sono anche i “ lati oscuri” dell’infelicità. Le malattie mentali sono in aumento.
Non si contano i malesseri, i suicidi , le malattie nervose, i crescenti disturbi di sentimenti negativi. La diffusione delle armi da fuoco ha fatto aumentare dell’80 % gli attacchi alla persona.
La depressione è un gravissimo disturbo mentale, spesso incurabile, causa di ansia, disabilità, di cui soffrono circa 300 milioni di persone.
Le donne sono spesso più colpite rispetto agli uomini. Il disturbo affettivo bipolare e la schizofrenia colpiscono rispettivamente circa 60 milioni e 23 milioni di persone a livello globale, mentre la demenza conta oltre 50 milioni di vittime.
In particolare l’organizzazione Mondiale della Sanità rileva che, nel mondo, almeno il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali e che le condizioni neuropsichiatriche sono la principale causa di disabilità nei giovani.
La metà di tutte le malattie mentali inizia all’età di circa 14 anni, e tre quarti comincia entro i 25 anni. Se non trattate, queste condizioni possono influenzare pesantemente lo sviluppo dei giovani e la possibilità di vivere vite soddisfacenti e produttive da adulti.
Cosa si fa per chi soffre? I sistemi sanitari non riescono a far fronte a tanti disagi . Persiste il divario tra la necessità di trattamento e la sua reale offerta.
Ovviamente chi nasce povero viene privato dei benefici di chi nasce ricco. Ecco che povertà e privazioni si traducono in condizioni sfavorevoli sin dalla primissima infanzia.
Molti ammalati non vengono curati. Nei Paesi a basso reddito, il 76-85% delle persone con disturbi mentali non riceve alcun trattamento mentre in quelli ad alto reddito ci si cura meglio. Ne soffrono maggiormante i Paesi ricchi: la Finlandia, l’Islanda , la Svezia, la Svizzera , i Paesi Bassi, la Danimarca. E in Italia? Siamo molto lontani dalla felicità!
Occupiamo il 142° posto, con un tasso di suicidi ogni 100mila abitanti che è un terzo di quello finlandese. Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, e Thierry Malleret, fondatore del Monthly Barometer, hanno esplorato le cause profonde di queste crisi e perché portano alla necessità di riformare il sistema sanitario.
Abbiamo bisogno di maggiore crescita culturale. Secondo il filosofo Umberto Galimberti “ Il nucleo depressivo origina da un senso di insufficienza per ciò che si potrebbe fare e non si è in grado di fare o non si riesce a fare secondo le attese altrui, a partire dalle quali ciascuno misura il valore di sé stesso.”
Con i nostri migliori auguri alla “Lectio Magistralis “ di martedì sera 11 luglio “La felicità “ del Prof. Vittorio Sgarbi, che da tanti anni si batte per l’Arte, la Cultura e.. le Isole Eolie!
Caro Direttore,
il Governo Meloni continua a dimenticare l’intero mondo femminile. Nessun intervento, nessun programma, come nessuna preoccupazione per la vita ed il futuro di milioni di donne, per le loro famiglie ed i loro figli. Peggio di tutte stanno le “ straniere”. Silenzio assoluto. Inesistenti.
Gravissimo è lo stato in cui si trovano esposte le oltre 2 milioni e mezzo di “ straniere”. Dove vivono e come vivono? Praticamente senza alcuna protezione.
A nessuno interessa parlarne. Un esercito di donne “ invisibili” . Anche i partiti, in testa quello democratico, fingono di non sapere l’esistenza del problema femminile. Non hanno alcun programma di governo.
Milioni di donne patiscono e tacciono. Sono vite inesistenti. Relegate a ruoli passivi. Di loro non si deve parlare. Frequentemente , chiuse tra quattro mura, carcerate , se intendono ribellarsi. Punite e violentate.
Le donne sono una risorsa economica tra le piu’ importanti. Il Governo lo ignora.
Le donne impiegano 12,5 miliardi di ore in lavoro di cura non retribuito ogni giorno, un contributo all’economia globale che vale almeno 10,8 trilioni di dollari all’anno, tre volte il valore del mercato globale di beni e servizi tecnologici.
Nel mondo il 42% delle donne non può lavorare perché deve farsi carico della cura di familiari come anziani, bambini, disabili.
In Italia, da anni la donna è maltrattata. Poche sono le donne impiegate. Il mercato del lavoro per loro è praticamente chiuso.
Relegate a prendersi cura dei figli. Le donne svolgono nel mondo più di tre quarti di tutto il lavoro di cura. Sono loro che curano gli uomini. Trovandosi costrette ad optare per soluzioni professionali part-time, come a rinunciare al proprio impiego. Si trovano nell’impossibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Se una donna è in gravidanza, rischia il licenziamento.
Stipendi e salari sono elargiti loro in modo assai discutibile. Manca la sicurezza ed il rispetto. Pur costituendo i due terzi della forza lavoro retribuita nel settore di cura – come collaboratrici domestiche, baby-sitter, assistenti per gli anziani – le donne sono sfruttate, sottopagate, prive di sussidi, senza diritti, con orari di lavoro irregolari e carichi di lavoro debilitanti.
Caro Direttore,
il Governo Meloni continua a dimenticare l’intero mondo femminile. Nessun intervento, nessun programma, come nessuna preoccupazione per la vita ed il futuro di milioni di donne, per le loro famiglie ed i loro figli. Peggio di tutte stanno le “ straniere”. Silenzio assoluto. Inesistenti.
Gravissimo è lo stato in cui si trovano esposte le oltre 2 milioni e mezzo di “ straniere”. Dove vivono e come vivono? Praticamente senza alcuna protezione.
A nessuno interessa parlarne. Un esercito di donne “ invisibili” . Anche i partiti, in testa quello democratico, fingono di non sapere l’esistenza del problema femminile. Non hanno alcun programma di governo.
Milioni di donne patiscono e tacciono. Sono vite inesistenti. Relegate a ruoli passivi. Di loro non si deve parlare. Frequentemente , chiuse tra quattro mura, carcerate , se intendono ribellarsi. Punite e violentate.
Le donne sono una risorsa economica tra le piu’ importanti. Il Governo lo ignora.
Le donne impiegano 12,5 miliardi di ore in lavoro di cura non retribuito ogni giorno, un contributo all’economia globale che vale almeno 10,8 trilioni di dollari all’anno, tre volte il valore del mercato globale di beni e servizi tecnologici.
Nel mondo il 42% delle donne non può lavorare perché deve farsi carico della cura di familiari come anziani, bambini, disabili.
In Italia, da anni la donna è maltrattata. Poche sono le donne impiegate. Il mercato del lavoro per loro è praticamente chiuso.
Relegate a prendersi cura dei figli. Le donne svolgono nel mondo più di tre quarti di tutto il lavoro di cura. Sono loro che curano gli uomini. Trovandosi costrette ad optare per soluzioni professionali part-time, come a rinunciare al proprio impiego. Si trovano nell’impossibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Se una donna è in gravidanza, rischia il licenziamento.
Stipendi e salari sono elargiti loro in modo assai discutibile. Manca la sicurezza ed il rispetto. Pur costituendo i due terzi della forza lavoro retribuita nel settore di cura – come collaboratrici domestiche, baby-sitter, assistenti per gli anziani – le donne sono sfruttate, sottopagate, prive di sussidi, senza diritti, con orari di lavoro irregolari e carichi di lavoro debilitanti.
Caro Direttore,
come far fronte all’inflazione con debiti crescenti?
750 miliardi di euro è l’ammontare del debito del 2023 delle imprese Italiane. Per pagare gli interessi passivi occorrono altri 35-40 miliardi di euro.
Come “tenere i prezzi sotto controllo”?
Si teme in autunno una nuova pesante contrazione economica con crollo dei consumi e della produzione di beni e servizi.
Ovviamente il prolungarsi della guerra in Ucraina , i recenti avvenimenti in Russia, provocano pesante instabilità e maggiore inflazione.
Il governo Meloni critica la Banca centrale europea. Teme che “l’aumento dei tassi possa finire per colpire più le nostre economie che l’inflazione”.
Ritiene di “porre fine all’austerità. Senza venir meno alla disciplina di bilancio sulla quale l’Italia ha dimostrato serietà con buona pace dei gufi”.
Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani è scettico: “La Banca centrale europea deve essere al servizio dell’economia reale, non viceversa”.
“Non abbiamo detto che Lagarde deve andare via ma quello che dice non è il Vangelo”.
Caro Direttore,
la Banca d’Italia boccia la riforma fiscale del Governo Meloni.
In realtà non è stata ancora effettuata nessuna riforma.
Mancano le coperture necessarie a finanziare gli interventi, che “comporteranno perdite di gettito”.
Lavoratori e imprese continuano a essere tassati più delle rendite immobiliari e finanziarie.
La banca centrale è di parere opposto sul regime ad aliquota unica, la cosiddetta flat tax, che va contro la carta costituzionale.