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I Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato due persone ritenute responsabili di furto aggravato.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno sorpreso un uomo e una donna, i quali, tramite un tubo in gomma, stavano asportando del carburante custodito in un serbatoio della locale centrale elettrica, necessario per il funzionamento dei motori endotermici adibiti alla produzione di energia per l’isola.
Nel corso dell’intervento, i Carabinieri hanno accertato che i 2 soggetti, nel momento in cui erano stati bloccati, avevano già riempito 5 taniche per una quantità sottratta di 125 litri.

A seguito di un’ispezione in un fondo di proprietà di uno dei due fermati, sono state rinvenute e sequestrate ulteriori 154 taniche, occultate con teli e cartoni, per un totale complessivo di 3700 litri di gasolio circa, ritenuti verosimilmente oggetto di furti commessi in precedenza.
Il materiale asportato è stato sequestrato per la successiva restituzione alla Società Elettrica Liparese che gestisce la centrale.
Ultimate le formalità di rito, gli arrestati, residenti sull’isola, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Vulcano, rissa sull'isola e per 9 scatta il "Daspo" su iniziativa dalla questora Gabriella Ioppolo

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Sono nove le persone nei cui confronti è scattato il provvedimento di Dacur (comunemente detto “Daspo urbano”) con una durata variabile tra uno e due anni. Riconosciuti quali protagonisti di una violenta rissa verificatasi nella notte dello scorso 7 agosto nell’isola di Vulcano, non potranno stazionare nei pressi né accedere a locali ed esercizi pubblici presenti nell’intero territorio del Comune di Lipari. Sei di loro erano stati arrestati subito, altri tre sono stati identificati dopo.

Il provvedimento di divieto d’accesso alle aree urbane è stato emesso dalla questora Gabriella Ioppolo a seguito di specifica attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Messina, che ha attentamente esaminato il profilo dei 9 su segnalazione dei militari in servizio presso la Compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Milazzo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, gli autori della rissa non avrebbero esitato a colpirsi reciprocamente utilizzando anche oggetti contundenti: in un caso, le lesioni riportate da uno degli implicati hanno reso necessario il trasporto in elisoccorso al Policlinico di Messina, mentre altri tre giovani erano stati curati alla Guardia Medica di Vulcano.

La pericolosità sociale manifestata a vario titolo dai diversi autori della rissa, che sembrerebbe scaturita da un’errata manovra automobilistica, nonché l’assoluta noncuranza con la quale hanno agito nel contesto dell’isola eoliana in un periodo di massima affluenza, hanno comportato uno stato di grave disordine e pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Pertanto la questora ha firmato i Dacur (divieto d’accesso alle aree urbane) per garantire la pubblica incolumità e preservare il rispetto delle regole in uno dei luoghi più turistici della provincia.

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