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di Alberto Samonà*

Tre anfore integre sono state recuperate sui fondali dell'isola di Filicudi, alle Eolie.
Si tratta - spiegano dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana - di tre anfore integre, di cui due più piccole di tipologia MSG 2 del III secolo a.C. ed una di maggiori dimensioni di tipologia greco-italica del II secolo a.C. (che riporta incisa la lettera Eta, probabile sigla del costruttore effettuata prima della cottura) oltre ad alcuni frammenti di un’anfora di tipologia keay XXV, di provenienza tunisina.

Le anfore sono state rintracciate durante le operazioni di controllo effettuate dalla Soprintendenza del Mare, alla presenza della Soprintendente Valeria Li Vigni, di Pietro Selvaggio del Nucleo subacqueo e dell'ispettore onorario, Salvino Antioco.
Il recupero è stato possibile grazie alla collaborazione offerta dall’armatore del catamarano Kaskazi Four e dall'associazione “Attiva Stromboli”. Le anfore sono state consegnate al Museo di Filicudi.

Il mare delle Eolie si rivela ricco di reperti che testimoniano la vitalità dei traffici commerciali che hanno animato il mare della Sicilia nel passato. Ancora una volta la collaborazione tra le associazioni e la Soprintendenza del Mare si è rivelata preziosa, consentendoci di recuperare e proteggere un prezioso patrimonio che rimane nella sua sede di ritrovamento. Prosegue senza sosta la "primavera dell'archeologia" in Sicilia.

*Assessore regionale dei beni culturali 

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21 luglio 2020

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