Per il "caro aliscafi" esplodono le proteste degli emigranti sparsi nel mondo.
“Quanto torniamo nei nostri scogli dobbiamo pagare come turisti sugli aliscafi della Liberty Lines”. Antonello Basile, nativo di Lipari, sposato due figli, responsabile tecnico-commerciale in una azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, vive a Carini ha indetto una petizione anche online. In pochi giorni ha già raccolto oltre 1400 firme anche dall’Australia (dove si è alla quarta generazione con oltre 40 mila eoliani) e firma dopo firma cerca di dare un rispetto morale e materiale a chi ha lasciato le isole Eolie. “Noi – dice - ci torniamo per amore o per necessità familiare. Sono anche deciso a portare il biglietto delle compagnie di navigazione ai comuni d’origine per fare rimborsare la differenza economica attingendo dai fondi della tassa di sbarco, oppure scrivendoci sopra: vorrei vedere voi al nostro posto”.
Gilormino Casali, pensionato, da Berlino non si da pace “mi è capitato nell’agenzia di Milazzo di sentire un marocchino richiedere il biglietto residente e io nativo di Lipari mi sono sentito dire che devo pagare come turista. Non è per la differenza economica (5 contro 15 euro) ma equivale ad una pugnalata per non essere piu’ riconosciuto come figlio di queste isole”.
“Gli originari delle Eolie – ricordas Felice D’Ambra, che a Cagliari è presidente dei direttori d’albergo della Sardegna - sono tornati ad essere riconosciuti forestieri nelle biglietterie da e per le loro isole natie. Uno schiaffo difficile da sopportare con il dolore che va nell’anima.
Dopo 40 anni di richieste e insistenze “NotiziarioEolie.it” nel corso della prima edizione del “Festival degli Emigranti” era riuscito a far ottenere, agli isolani sparsi nel mondo, una tessera dalla compagnia Liberty Lines. ma la crisi esplosa per il covid, ha eliminato il gesto d’onore e d’amore.
I quattro Comuni eoliani che dedicano, ai tanti emigranti, parole e musei si dovrebbero attivare, come la Regione”. Messaggi di malumore sono giunti anche da Giovanni Finocchiaro di Sydney, Pino Quadara di Melburne e Gennaro Picone di New York.
L'assessore regionale dei trasporti Marco Falcone prende tempo "si valuterà cosa fare nel contesto del nuovo bando".