Eventi e Comunicazioni
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Lezioni anti-truffa. I Carabinieri tra gli anziani
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Lezioni anti-truffa. I Carabinieri tra gli anziani.
Da una settimana i Comandanti di Stazione del messinese, nei rispettivi territori di competenza, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione contro le truffe, che colpiscono, specialmente, le fasce più deboli.
Nei centri aggregativi come le parrocchie, attraverso le sedi locali dell’Associazioni Nazionali Carabinieri, nei centri culturali e circoli anziani, all’esterno degli uffici postali, i Carabinieri hanno incontrato gli anziani per fornire loro preziosi consigli e raccomandazioni, anche attraverso la divulgazione di un opuscolo creato ad hoc, non solo sulle tecniche di truffa più diffuse, ma anche per rassicurare e consolidare un clima di fiducia e sicurezza.
L'idea è quella di rafforzare punti di ascolto e prossimità capaci di intercettare in anticipo il pericolo di azioni criminali contro la parte più vulnerabile della società, ma anche un luogo di sostegno e supporto a quanti, purtroppo, sono già stati vittima e vivono nell'insicurezza e nella paura con inevitabili ripercussioni sullo stile e qualità della vita.
Lipari, la via Tenente Mariano Amendola fa...acqua
E pure Pianogreca fa...acqua
Porcate nel parco
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di Salvatore Leone
Nei parchi del territorio bolognese hanno vietato il lavoro all’ex attore hard bolognese ormai personaggio televisivo pieno d’interessi che vanno dal porno alla scrittura, dallo sport alla buona cucina. L’attore ha scelto di ritirarsi nelle campagne del bolognese per godersi il territorio dove però i parchi gli hanno negato le riprese del suo nuovo docufilm. L’ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale ha negato le riprese di “Sarò Franco”, una vita un pò porno”. Anche questo andrà messo nel regolamento dei nuovi parchi eoliani per evitare porcate.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
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Eolie, NotiziariOggi del 4-11-2021
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PRIMA PAGINA:”PESTANDO”
Secondo Coldiretti il pesto è uno degli alimenti più falsificatidel mondo. Per far arrivare sulle tavole dei consumatori stranieri un prodotto poco costoso e concorrenziale, basilico, olio, pinoli e formaggio vengono sostituiti con ingredienti meno pregiati che non hanno nulla a che vedere con l’antica e originale ricetta ligure.
ISOLA SENSO
Gli angoli ci sono
e vanno verso il retto
senza conoscere il corretto
nell'isola malata.
Vanno e vengono
i punti e le virgole
che inseguono le parole
uscite senza senso.
Si riempiono i cesti
senza gesti.
Solo parlando
senza l'ascolto
si ottiene il tolto.
CONTROCORRENTEOLIANA: MALVASIA
I bellissimi servizi televisivi e giornalistici che piovono sul nettare di Eolo delle isole Eolie coinvolgono esattamente tutti coloro che con le vigne vivono in queste isole danno lavoro e piacere. La Malvasia delle Eolie deve essere un prodotto artigianale o industriale?
VERO&FALSO
-Politico eoliano svuota.
-Elettore eoliano riempie.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Vulcano, per il vento nave sballottata in porto e parte con quasi 2 ore di ritardo
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Vulcano - La nave della Siremar proveniente da Milazzo per il forte vento da sud è stata sballottata nella banchina di Levante.
Ed è finita lateralmente. Non si sono registrati danni ai passeggeri ed al traghetto "Isola di Vulcano" che era diretto a Lipari. Le verifiche della guardia costiera al comando del tenente di vascello Donato Colozzi hanno accertato che la nave era già ferma in porto e aveva già l'ancora calata in mare. I problemi si sono verificati per la partenza. Difatti ci sono volute quasi due ore per poter partire per Lipari.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Sereno Temperatura: 21°C Umidità: 70% Vento: forte - S 31 km/h Situazione alle ore 21:30
Vulcano, il Centro Operativo Avanzato è operativo
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Due funzionari del DRPC Sicilia appena arrivati ricevono le consegne dai colleghi in partenza.
Operazione di routine al COA (Centro Operativo Avanzato) allestito in una struttura già esistente sul molo di levante dell’isola di Vulcano.
Qui il DRPC Sicilia è presente con proprio personale già dall’inizio del mese di ottobre, cioè all’indomani della dichiarazione di livello di allerta “giallo” da parte dalla Protezione civile Nazionale, d’intesa con quella Regionale e su parere della Commissione Nazionale Grandi rischi.
Questo livello di allerta determina, tra le altre cose, il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza vulcanica, ed è stato adottato a seguito delle significative variazioni di diversi parametri del monitoraggio vulcanico.
Dati anomali che sono stati registrati nelle settimane precedenti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-INGV e dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente CNR-IREA.
I funzionari del Dipartimento Regionale della Protezione Civile si trovano sull’isola anche a supporto del Sindaco del Comune di Lipari e di residenti e turisti.
Lipari, l'aliscafo non parte per Panarea e 15 isolani raggiungono l'isola con vaporetto privato
Buonasera Bartolino,
l'aliscafo delle ore 15 da Lipari per Panarea ha omesso corsa per condizioni meteo avverse, chiamato il vicesindaco Gaetano Orto si è messo a disposizione per accompagnare gli isolani con la propria barca ma essendo piccola e i viaggiatori 15 aveva deciso anche di fare 2 viaggi gratis. Ma poi abbiamo trovato una barca più grande e così si è potuti arrivare sull isola. Grazie per la disponibilità.
Lettera firmata
COPPA SICILIA: Valle del Mela - Lipari 1 - 0
Lipari, l'isola che "convive" con i rifiuti da 7 milioni l'anno circa...
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PIANOCONTE
ANNUNZIATA
SAN LEONARDO
Lipari, pontile aliscafi uno scalo fuori uso. Fila in rada...
Il calamento della pomice liparitiana
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di Salvatore Leone
Con il “calamento” del vincolo ambientale sulle bianche montagne di Porticello&dintorni, in cocomitanza con la chiusura del fallimento Pumex, ci sarà semplicemente l'eterna incompiuta. Sarà il sogno del Presidente della Regione, tanto interessato a questo vincolo ambientale, da considerarlo l'unica opera necessaria alle Eolie. Il resto è il massacrare le Eolie a beneficio della terraferma. Le montagne bianche rimarranno testimoni della capacità degli uomini solo per dimostrare che quando "si vuole-si può”. La politica arriva a tutto quando osa oltre i limiti. Il Presidente non ha fatto i conti con una piccola parte di soggetti che ci tengono allo sviluppo eoliano e non eolico e...soprattutto con un curatore fallimentare che ha compreso il piano “con…torto” partito da un “centro di studiosi" di Lipari ed è arrivato ad alcune testate giornalistiche che hanno rotto un silenzio museale che durava dal 1991, allorquando si pensò ad un museo della pomice. Oggi quel fabbricato in rovina è un ricordo-monumento alla inefficienza amministrativa mentre continua anche la rovina della montagna bianca che potrebbe fare la fine di quell’idea-museo con i relativi costi in vecchie lire. Uno scritto storico che interessa a chi non ha niente da speculare.
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Eolie, NotiziariOggi del 3-11-2021
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PRIMA PAGINA:”CROCIERANDO”
Per le crociere, Genova, Civitavecchia e Palermo sono i primi tre porti italiani. L’Italia è ancora leader nel Mediterraneo nonostante numeri nel 2020 crollati a quelli di 30 anni prima. E inoltre è prevista una crescita dei passeggeri nel 2022 del 118%, con 5,98 milioni di passeggeri movimentati, a sfiorare i livelli pre-pandemia.
ISOLA VIRTUOSA
Quel grande momento
lasciato come testamento
all'isola confusa ma virtuosa.
Un urlo arriva e l'altro va
prendendo percorsi diversi.
Frecce contrastanti
indicanti i chilometri mancanti.
Figli di padroni e di servi
ormai inesistenti,
cercano di annegare con l'ozio
la tristezza dell'oggi.
Bicchieri stracolmi d'affetto
non bastano a dare l'energia
alternativa per salvare l'ambiente.
CONTROCORRENTEOLIANA: TONI
La stagione turistica é appena trascorsa anche se grappoli di visitatori continuano a girare per le Eolie, tempo permettendo. Eppure dai toni trionfalistici di molti operatori le isole sono invase da persone che dichiarano tranquillamente di non poter pagare l'affitto di 350 euro al mese e non sono in grado di far quadrare i conti. Cosa non torna?
VERO&FALSO
-Politico eoliano si lava.
-Elettore eoliano é lavato.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Lipari, l'ultimo saluto a Desirèe nella Basilica di Canneto. Il ricordo di Don Lillo Maiorana VIDEO
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Per Desirèe folla di cittadini in lacrime, occhi lucidi e lancio in aria di palloncini bianchi
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IL RICORDO DI DON LILLO MAIORANA TOCCANTE E COMMOVENTE
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NOTIZIARIOEOLIE.IT
Lipari - Per Desirèe camera ardente nella sala parrocchiale della Basilica di Canneto con il saluto commosso di parenti e amici.
Martedì alle 10 i funerali.
DOMANI LUTTO CITTADINO
In segno di cordoglio per la prematura scomparsa di Desirè Villani e come gesto di vicinanza e partecipazione al dolore dei familiari da parte dell’intera nostra comunità, il Sindaco Marco Giorgianni, con tutta l’Amministrazione Comunale, proclama il lutto cittadino per domani, martedì 2 novembre 2021, giorno del funerale della giovane.
In tutte le sedi comunali verranno esposte bandiere a mezz’asta.
L’Amministrazione Comunale
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Lipari - Martedì alle 10 i funerali della sfortunata Desirèe Villani. La ragazza si può salutare nella camera ardente allestita nella sala parrocchiale della Basilica della Chiesa di Canneto..
A Milazzo all’ospedale “Fogliani” è stata eseguita l’autopsia della giovane morta nell’incidente automobilistico a Quattropani.
Sulle cause del sinistro è in corso l’inchiesta della procura con le indagini condotte dai carabinieri di Lipari. Entro 90 giorni si dovrebbe conoscere l’esito dell’esame autoptico.
Il panettone dell"Eolian-Svizzero" Pietro Cappelli è ancora una volta il piu' buono della Svizzera. E anche le colombe volano in alto... VIDEO
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Ancora successi per "l'eolian-svizzero" Pietro Cappelli.
Si è aggiudicato il primo posto con il panettone con gli aromi della "Sua Pirrera" al campionato nazionale dei panettieri e pasticceri che ha avuto luogo nella città di Bulle (Svizzera Francese).
Circa 500 i partecipati con 1300 prodotti fatti gustare alla qualificata giuria.
E anche in questa edizione il panettone di Cappelli al gusto del mandarino di Lipari è stato definito il piu' buono della Svizzera, ottenendo 100 punti, il massimo come punteggio.
Ha anche conseguito premi speciali. Complessivamente 5 medaglie d'oro, una d'argento e anche di bronzo tra panettone e colombe.
Al grande pietro Cappelli i complimenti del Notiziario
Panettone del liparoto Cappelli vince concorso pasticceria
Definito "il più buono della Svizzera"
Ancora successi per il pasticcere-panettiere "eolian-svizzero" Pietro Cappelli. Si è aggiudicato il primo posto con il panettone con gli aromi della "Sua Pirrera", borgata di Lipari, al campionato nazionale dei panettieri e pasticceri che ha avuto luogo nella città di Bulle (Svizzera Francese). Circa 500 i partecipati con 1300 prodotti fatti gustare alla qualificata giuria.
E anche in questa edizione il panettone di Cappelli al gusto del mandarino di Lipari è stato definito il piu' buono della Svizzera, ottenendo 100 punti, il massimo come punteggio. Ha anche conseguito premi speciali.
Complessivamente 5 medaglie d'oro, una d'argento e anche di bronzo tra panettone e colombe. Pietro Cappelli con la sua famiglia vive a San Gallo dove gestisce una pasticceria-panetteria.(ANSA)
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Da Canneto in linea Christian Lampo "A chi si aspetta a intitolare una via al prof Franco Scoglio?"
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- Categoria: Opinioni
di Christian Lampo*
Alla cortese attenzione, del Sindaco, del Comune di Lipari, Sig. re Marco Giorgianni.
Con la seguente, l'associazione "Canneto Per Noi", sempre in ottica propositiva e costruttiva, viene a proporre al Comune di Lipari, istanza, da più cittadini sollevata, riguardo la richiesta di intitolare una strada, una piazza o altro luogo pubblico, (attraverso l'iscrizione di lapide commemorativa), al Compianto "Franco Scoglio".
Eoliano verace, nato a Lipari il 2 maggio 1941, aveva conseguito due lauree e per questo era chiamato, "Il Professore". Da subito intraprende una splendida carriera, di tecnico e allenatore, partendo dai campi polverosi delle serie minori, sino a calcare i templi del Calcio Nazionale, attraverso l'amata Messina, per poi arrivare ad allenare il Genoa, ( dove trascorse anni indimenticabili), poi Il Bologna, il Torino ed altre realtà del Calcio Italiano.
Personaggio eclettico, ha dato lustro alle Eolie tutte, attraverso una personalità schietta, sincera, a volte anche irruenta, (non aveva mai paura di esprimere il proprio pensiero) un carattere dai più definito "burbero" ma dal cuore tenero, aspetto questo che trae, sicuramente origine dalla natura vulcanica delle Isole Eolie, in cui nacque.
Una storia questa, tutta da raccontare, una, cento, mille volte, da ricordare e non dimenticare, anche e soprattutto, attraverso l'evocazione e il giusto riconoscimento, che umilmente vogliamo attribuire, tramite l'intitolazione di una Via, di una Piazza, affinché si manifesti, la nostra riconoscenza ed il giusto tributo, ad un personaggio illustre e di così alto spessore, qual era il mitico "Professore " Franco Scoglio.
Inattesa di una Vostra pronta risposta, l'occasione ci è grata per porgere i più cordiali saluti.
P.S. Tale iniziativa è stata condivisa dai familiari, del caro Estinto.
*Presidente associazione "Canneto per Noi"
Vulcano, "C'è anche all'origine del giorno dedicato alla Commemorazione dei Fedeli Defunti..."
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di Peppino Mirabito
Pochi sanno che, all'origine del giorno dedicato alla Commemorazione dei Fedeli Defunti c'è, in un certo senso, l'isola di Vulcano facente parte dell'Arcipelago Eoliano.
Chi per primo legò la celebrazione del 2 novembre all'isola di Vulcano fu San Pier Damiano (1007-1072), benedettino, abate, dottore e cardinale di Santa Romana Chiesa. Dante lo esalterà in Paradiso tra gli spiriti contemplativi.
Nella sua Vita "Sancti Odilonis abbatis cluniacensis et confessoris ordinis Sancti Benediicti", San Pier Damiano, tra le altre cose, racconta:
“Un Religioso, oriundo della città di Rodez, ritornava da Gerusalemme. Nel mentre egli attraversava quel mare che si estende dalla Sicilia sino a Tessalonica (il Mediterraneo centrale), pieno di punti pericolosi a causa delle tempeste, poiché assieme a molti altri pellegrini, veniva sospinto da orrendi e furiosi venti, approdarono ad un'isola, o scoglio, dove viveva tutto solo un santo servo di Dio.
Allora il pellegrino di Rodez, restandosene lì per qualche tempo in attesa che il mare si rabbonisse, si dilettava di tenere spesso conversazione col servo di Dio. Ma, mentre da una parte venivano date poche notizie e dall'altra ne venivano fornite in abbondanza, il nuovo ospite fu richiesto dall'Eremita che gli dicesse di dove fosse; e quello gli rispose che aveva avuto i natali in Aquitania. Interrogato poi se sapeva di quel monastero, che è detto Cluniacense, e del suo abate Odilone, quello assicurò che ne era perfettamente a conoscenza".
Il Religioso domandò al servo di Dio perché mai gli avesse fatta questa domanda. E l'altro rispose:
'Ci sono qua vicino dei luoghi dai quali fuoriescono enormi cumuli di fiamme vorticose, e in questi luoghi le anime dei malvagi sono sottoposte a diversi tormenti a seconda della qualità dei loro peccati. Ad accrescere le loro sofferenze ci sono deputati un gran numero di demonii i quali ogni giorno rinnovano le pene, e continuamente sottopongono le anime a reiterate torture. Questi diavoli io li ho spesse volte sentiti urlare con alti lamenti e piangere con voce dolente per la ragione che, con le orazioni e le elemosine di certuni che concordemente tramano contro di essi, di frequente dalle loro mani vengono strappate le anime dei condannati. Tra l'altro, questi demonii fanno assai dure rimostranze nei confronti della comunità cluniacense e del suo abate, giacché a causa di questi essi vengono privati delle prede che di diritto gli appartengono.
Pertanto, nel nome terribile di Dio io ti scongiuro di riferire fedelmente ai venerabili confratelli di là le cose che ti ho detto, e di ricordargli anche da parte mia che devono sempre più perseverare nelle elemosine e nelle orazioni, e principalmente con l’intenzione di liberare dalle mani dei demonii tutti coloro che da essi vengono tormentati, cosiché dalle quotidiane perdite ne venga pianto al nemico del genere umano e si moltiplichi l'esultanza nel cielo'. Rientrato poco dopo nella sua patria, il Religioso puntualmente narrò al venerabile abate e alla venerabile comunità tutto ciò che aveva udito dal racconto dell'uomo di Dio. Allora il venerabile padre Odilone emanò un generale decreto per tutti i monasteri: che, come al primo di novembre, in virtù d'una norma della Chiesa Universale, si celebra la solennità di Tutti i Santi, così nel successivo giorno si facesse memoria di tutti coloro che dormono in Cristo, con canti ed elemosine e, in primo luogo, con le Messe” .
Questo il racconto o, se si vuole, la leggenda, dai toni cupi e dalle delicate sfumature di ingenuità devota, con cui si è fornita motivata legittimazione al "giorno dei Morti". Certo è che l'abate Sant'Odilone (962-1049) nel 998 fissò il 2 novembre come giornata del suffragio da celebrarsi in tutti i monasteri della sua congregazione. In seguito l'usanza attecchì in diverse diocesi d'Europa sino a che, a cominciare dal secolo XIV, l'annuale commemorazione di tutti i fedeli defunti divenne pratica universale della Chiesa Cattolica.
Vulcano, il cratere fuma e nel pontile alternativo di Ponente i lavori vanno a rilento...
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Eolie, ancora disagi nei collegamenti.
Lipari - Alle 9,30 parte aliscafo della Liberty Lines per Vulcano e Milazzo.
Dalla Città del Capo alle 7 è partita la nave "Lippi" della "Siremar-Caronte" per Vulcano e Lipari.
METEO EOLIE
Sereno Temperatura: 20°C Umidità: 82% Vento: forte - WNW 37 km/h
Lipari, è deceduto Antonio Giardina
Il Settimanale del Notiziario di Gennaro Leone e Angelo Sidoti con Bartolo Natoli. Parla la pomice
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Una montagna di soldi pubblici, il mancato passaggio al Museo di Lipari dei dipendenti licenziati…”dall’Unesco”, lo sciopero della fame e il tetto della chiesa per protestare, la distribuzione dei lavoratori all’interno del comune che rischia una pesante condanna economica, il sapore della pomice, il mulino, il futuro e…
LA PROMOZIONE Il Giornale di Sicilia nelle isole minori: abbonamento digitale a 50 euro l'anno anziché 180
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Il Giornale di Sicilia nelle isole minori: abbonamento digitale a 50 euro l'anno anziché 180
Isole mai isolate. Con questo slogan il Giornale di Sicilia lancia una promozione riservata a chi vive nelle isole minori della Sicilia per l’abbonamento all’edizione digitale del quotidiano: 50 euro l’anno anziché 180. Un modo per fare sentire gli isolani più vicini.
Una promozione che il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello ha accolto con favore, rilanciandola con un post sul proprio profilo Facebook. «Da oggi - scrive - i cittadini di Lampedusa e Linosa hanno l’opportunità di abbonarsi alla versione digitale del Giornale di Sicilia al costo promozionale di soli 50 euro l’anno, un prezzo di gran lunga inferiore a quello di 180 l’anno normalmente previsto per questo tipo di abbonamento. La promozione è dedicata ai cittadini residenti nelle Pelagie e permette attraverso pc, smartphone o tablet di “sfogliare”, fin dalle prime ore del mattino, il quotidiano in tutte le sue edizioni, arretrati compresi».
Poi Martello spiega anche l’origine della promozione. «Come sapete - prosegue - da alcune settimane è stata interrotta la spedizione giornaliera dei quotidiani sull’isola a causa di problemi con la società di distribuzione e per via dei costi di trasporto ritenuti non sostenibili. A seguito di questa decisione ho sollevato il caso nei confronti delle case editrici, e mi sono anche rivolto direttamente al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Giuseppe Moles. Pochi giorni fa l’editore del Giornale di Sicilia ci ha comunicato questa offerta promozionale riservata esclusivamente ai cittadini delle isole minori, condividendo l’importanza di garantire a tutti gli abitanti di Lampedusa e Linosa un’informazione costante e completa. Ringrazio l'editore e ringrazio il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, che ha sostenuto questo percorso e mi ha scritto informandomi sui dettagli di questa iniziativa editoriale».
Nei giorni scorsi, in effetti, il direttore del Giornale di Sicilia aveva scritto ai sindaci delle isole minori della Sicilia per comunicare la promozione decisa dall’editore, «convinti più che mai - si legge nella lettera di Romano - della necessità di mantenere in vita un settore strategico per la crescita sociale e la consapevolezza cognitiva della collettività, specie nell'epoca torbida e deviante delle fake news. Ma chiamati al contempo a far fronte alle difficoltà di natura aziendale e imprenditoriale che tutto ciò comporta». Dopo avere ricordato «l’onerosa difficoltà di raggiungere con il tradizionale quotidiano cartaceo le aree di diffusione più complesse, come possono essere nel nostro caso le cosiddette isole minori siciliane, senza alcun tipo di specifico supporto o aiuto di natura istituzionale», il direttore di Giornale di Sicilia, Tgs, Rgs e Gds.it aveva comunicato ai sindaci la decisione di compiere «un atto ulteriore di vicinanza ai propri lettori delle isole cosiddette minori, con un'offerta dedicata a chi – persona fisica o giuridica – ha residenza e base nel territorio». Cinquanta euro anziché 180.
Per abbonarsi al Giornale di Sicilia in edizione digitale con l'offerta promo riservata alle isole minori siciliane è necessario inviare una richiesta all'indirizzo mail abbonamenti@gds.it, inserendo come oggetto «Abbonamento speciale isole minori siciliane per...», completando la frase con il proprio nome e cognome. Nella e-mail vanno inseriti, oltre al nome e al cognome della persona che utilizzerà l'abbonamento (incluso l'indirizzo di posta elettronica scelto per accedere), un recapito telefonico e un documento che attesti la residenza in una delle isole oggetto della promozione (ad esempio la carta d'identità). L'amministrazione del Giornale di Sicilia processerà la pratica e, dopo l’approvazione, risponderà alla mail con un link tramite il quale si potrà acquistare il prodotto (metodi di pagamento accettati: carta di credito e bonifico bancario). Per qualsiasi dubbio è possibile contattare l’assistenza a supporto@gds.it oppure al il numero +39 334 6726138.
Buona lettura agli isolani mai isolati, dunque: il Giornale di Sicilia azzera le distanze.
Pantelleria. "per le isole minori occorre una nuova legge cancellando però tutte le vecchie..."
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di Giampietro Comolli
La situazione sulla “isola piccola” del Mediterraneo non è facile, non da prospettiva.
I primi di settembre una tromba d’aria, ancora in periodo di attività turistica, ha prodotto calamità ingenti procurando anche danni mortali a persone con feriti.
Prontamente il sindaco Vincenzo Campo ha inoltrato richiesta di riconoscimento dell’emergenza e calamità naturale. Nello Musumesi, governatore siciliano, si è recato sulla “Perla Nera”insieme al vice Gaetano Armao, all’Assessore Ruggero Razza, al responsabile Protezione Civile Salvo Cocina, la giunta ha deliberato lo stato eccezionale e ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità.
Colpita la zona di nordest di Khattibugale e Campobello: aree verdi che fanno ombra ai tradizionali dammusi. Solo per fare il quadro della situazione “pantesca”, 5 anni fa gli incendi desertificarono 500 ettari a verde della famosa Montagna Grande. Nuovamente dal 24 ottobre e nei giorni successivi, l’isola di Pantelleria è stata ancora sotto attacco da condizioni metereologiche avverse provenienti dal mare, sotto forma di uragano, chiamato Apollo.
Prontamente il sindaco ha emesso le ordinanze del caso, ma nuovi danni ingenti sono evidenti soprattutto nei porti: barche affondate, ovviamente interruzione delle utenze, in aperta campagna crolli, smottamenti e viabilità interrotta.
In 5 ore è piovuto oltre il 30% di tutta l’acqua di un anno intero.
Altra richiesta inoltrata dal sindaco Vincenzo Campo in Regione per una nuova calamità naturale. La situazione è molto grave e da “amico” di Pantelleria mi sento un po’ ferito anch’io, ho sentito tristezza negli amici panteschi, ho letto delusione, rinunce. Non è giusto.
Non solo per Pantelleria. Ma per tutte le aree interne minori, difficili, precarie d’Italia: il 61% del territorio nazionale è in aree definite di Monti&Collialti.
È la spina dorsale, la schiena dritta dell’intero stivale, dove c’è verde e forestazione, si producono eccellenze enogastronomiche, c’è attrazione turistica di relax salutare e salutistica, piccole imprese artigianali. Quelle rimaste dopo la fuga e l’abbandono negli ultimi 50 anni di 14 milioni di italiani, pochissimi i rientri, quasi solo di ritorni da pensionati. Si sono perse, fra agricoltura, commercio, industria, artigianato, oltre il 78% delle imprese presenti negli anni 1965–1975, quando la CEE emanò direttive sostanziose con grandi impegni di spesa allora per incentivare il territorio agroalimentare e agropastorale svantaggiato.
La politica non seppe guardare oltre alla costituzione delle Comunità Montane, al posizionamento di figure partitiche, elargendo con il contagocce sussidi assistenziali che portarono solo alla agonia o alla chiusura. Addirittura furono costituite Comunità Montane anche lungo le coste marittime.
Occorre una nuova legge per “montagne, Appennini, isole minori”, cancellando però tutte le vecchie leggi.
Dettando norme veloci semplici dirette di attualità e di prospettiva, con strategia di lungo periodo, puntando sui giovani e le nuove imprese.
Niente assistenza senza costrutto, ma un’integrazione al reddito per chi ritorna a vivere fisso, creando una famiglia e un’impresa che duri nel tempo, almeno 20 anni, partendo dal settore più presidiante, l’agricoltura forestale, pastorale, ambientale. Evidentemente, però, con il massimo della efficienza tecnologica, interattiva, viaria, sociale, civile, commerciale, assistenziale, ospitale e sanitario.
Dare un contributo per l’acquisto della prima casa non è sufficiente. La vendita di case ad 1 euro non serve a tutto il sistema-modello che dobbiamo mettere in pratica per governare in modo intelligente la “transizione eco ambientale territoriale”, perché questa è la vera e unica designazione necessaria.
Massima integrazione fra figure istituzionali, sociali e private diverse. Una giovane famiglia agraria che alleva animali o coltiva gli orti e i campi, può benissimo essere impiegata anche come maestri d’asilo, infermieri, veterinari, medici, autisti, fornai.
I recenti incontri pubblici, in contemporanea, delle ministre Carfagna (per il sud e la coesione territoriale) e Gelmini (affari regionali) farebbero ben sperare: la prima parla di 350 milioni di euro del Pnrr per l’innovazione degli ecosistemi marginalizzati del sud Italia, oltre a 300 milioni di euro solo per le strade interne; la seconda di circa 1 miliardo dedicato alla emergenza economica delle Montagne d’Italia.
Spero in una legge che guardi al futuro e non al passato, cancelli norme inutili, porti avanti progetti stra-vecchi dei piani 2014–2020 della UE, sia integrativa e inclusiva di ministeri diversi, ma solo con una visione strategica e non collusiva, compensativa, di prebende, di assistenza non attiva.
La Carfagna è stata chiara: “…non esiste solo un divario nord-sud, ma anche pianura-montagna, comuni e isole minori e metropoli e isole grandi”.
Non è la pandemia che ha distrutto l’economia montana, appenninica e isole minori, ma una miopia della generazione precedente, la mia e la stessa mia generazioni. Abbiamo guardato agli interessi di bottega, ordinari, quotidiani. Ci sono, fra ministeri diversi nazionali, compreso quello della transizione, della agricoltura, della tecnologia, circa 56 miliardi di euro che finiranno alla Regioni italiane, di questi quasi 2/3 alle regioni del sud Italia. Spero che il governatore Musumeci si ricordi di Pantelleria, delle calamità, dei danni e soprattutto della difesa, tutela, ripresa, rilancio della Perla Nera del Mediterraneo
Pantelleria può farcela tranquillamente, deve solo impostare un progetto e crono-programma che non punti a fatti occasionali e a soluzione di problemi continenti. Certo l’ospedale deve funzionare tutti i giorni, come l’aeroporto e il porto, ecc…
C’è bisogno di una visione strategica per almeno 20 anni.
Saranno altri sindaci a goderne i frutti? È nella logica della politica, ma la politica di oggi deve garantire futuro, spazio, iniziativa, inventiva, controlli, sicurezza, garanzia. Oltre al Comune, esiste da luglio 2016 un Parco Nazionale dedicato all’isola di Pantelleria: quali idee e progetti ha da presentare ai Ministri Carfagna, Gelmini, Colao, Patuanelli, Cingolani (NB: è di qualche ora fa la definizione dei bilanci MiTe anche per i territori montani meridionali) tramite la Regione e le strutture operative previste? Il Comune ha già posto in essere i piani habitat-Ue, paesaggistici, regolatori.
La Regione Sicilia ha definito la Riserva Speciale, lo stesso ministero la ZSC e l’area di competenza; ora tocca al Parco, indicato come gestore e responsabile della disciplina della tutela, riconosciuto come servizio pubblico da adempiere, dotato di organico e di fondi diretti ordinari e speciali. Come “amico” di Pantelleria mi piacerebbe leggere, presto, un piano organico predisposto in modo che le attività imprenditoriali siano attivate, accresciute, stimolate, incentivate in una logica di ripresa economica, di rientro dei “cervelli panteschi”, di investimenti nelle persone, di allargamento condiviso e inter-operativo di tutte le attività sociali-civili. A quando?(pantellerianotizie.it)
Avvocati&Giudici
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di Salvatore Leone
Le prime teorizzazioni moderne del principio risalgono al 1764 e sono contenute nelle opere di Pietro Verri e Cesare Beccaria. Per esse, nel processo penale, la regola di giudizio impone di assolvere, se non sia stata dimostrata dall'accusa la responsabilità dell'imputato, in ordine al reato ascrittogli, al di là di ogni ragionevole dubbio. La conseguente regola " trattamentale" segue la condizione dell'imputato fino alla sentenza di condanna, che in alcuni ordinamenti occorre sia passata in giudicato per spiegare pienamente i suoi effetti. Questo principio non è, sotto il profilo probatorio, una mera trasposizione del principio civilistico dell’affirmanti "incubit probatio" (la prova spetta a chi afferma): nell'impulso del procedimento, la pretesa punitiva è fatta valere dalla pubblica accusa, per cui il principio comporta che sia sempre il pubblico ministero ad addurre le prove del reato; all'imputato basta dimostrare l'inconsistenza di queste prove per andare esente da pena. Per converso, le teorizzazioni autoritarie hanno giudicato la presunzione di innocenza come il prodotto di una “generica tendenza favorevole ai delinquenti, frutto di un sentimentalismo aberrante e morboso, che ha tanto indebolito la repressione e favorito il dilagare della criminalità”. Mi sà che detto principio, puro, non viene recepito da "avvocati" che allorquando non vengono investiti per le difese e si trasformano viceversa in "giudicanti" in apposite commissioni disciplinari, non tengono in debita considerazione le statuizioni delle sentenze penali, vioando i principi sacrosanti, dando una interpretazione diversa dalle istruttorie processuali, senza alcuna valida motivazione.
Diritto & interpretazione. Così si contrappongono, le istruttorie dibattimentali alle istruttorie cartacee che portano talvolta a decisioni totalmente difformi a quelle del giudice penale. Insomma, gli avvocati giudicanti che difendono a spada tratta i propri assistiti, tavolta dal lato opposto, diventano più severi dei magistrati, scavalcando senza motivazione le sentenze penali, anche se non passate in giudicato. Due pesi e due misure. Chissà perché? Forse un giorno si arriverà a sovvertire gli schemi della giustizia. Gli avvocati saranno giudici ed i giudici avvocati. Ormai, con la riforma della giustizia che non sarà più una giustizia garantistica ma una partita a poker, mirata a ridurre le difese, per accellerare i tempi delle sentenze nel bene e nel male, dove tutto sarà possibile per non mostrare uguaglianza e giustizia.
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Eolie, NotiziariOggi del 2-11-2021
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PRIMA PAGINA: "LOGISTICANDO”
L'approvvigionamento in tutto il mondo é uscito stravolto dalla pandemia. Ritardi, materie prime introvabili, semilavorati che vanno a ruba, prezzi alle stelle, porti e scali merci ingolfati. Una parte di questa dinamica era già cambiata in precedenza: una serie di tendenze a cui il Covid-19 ha fornito una brusca accelerazione e un traumatico risveglio. Alcune aziende offrono soluzioni software all'avanguardia proprio per costruire una supply chain digitale efficiente e fortemente connessi, realizzando indagini in cui si metteno sotto la lente i trend tecnologici più rilevanti nel settore logistico, oltre alle loro implicazioni di business. Tutto diventa una panoramica e una mappatura delle tendenze in base alla loro citazione e menzione in articoli di esperti nel settore, mass media, brevetti e pubblicazioni scientifiche. Analogamente a quanto realizzato per il mercato automotive. Ovvero: ordinare da qualsiasi posto ed evadere l’ordine da qualsiasi luogo; puntualità informativa lungo tutta la supply chain; spostamento delle soluzioni di supply chain sul cloud per favorire agilità e scalabilità e una generica ma essenziale lungimiranza, combinando gli sforzi interfunzionali del marketing e delle vendite con la logistica per fornire la customer experience più coinvolgente.
ISOLA "DUENOVEMBRE"
Il corpo che sazia
la terra dei grandi
mancanti.
Anime nel bianco marmo
dove un nome capeggia
anche nella consumata copertura.
L'isola ha il suo patrimonio
nei ricordi seppelliti
ed offerti al cielo per intonare
il coro per chi vive.
Voci in preghiera fra croci
che indicano l'alto dei cieli
dove c'é la propria vita.
CONTROCORRENTEOLIANA: CIMITERI
Lo stato di salute di una società, di una civiltà, di un popolo e di una politica si misura col termometro dei cimiteri. Non soltanto nel loro giorno commemorativo e neanche sotto il periodo elettorale. La casa dei defunti deve essere uguale tutto l'anno. Anche alle Eolie.
VERO&FALSO
-Politico eoliano si cambia.
-Elettore eoliano scambia.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta col lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Vulcano, i Carabinieri denunciano quattro persone per abusivismo edilizio
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Buongiorno, A RETTIFICA dell’immagine inviata con il comunicato vi trasmetto la foto per dare risalto alla notizia, in sostituzione dell’altra immagine (che vi invito a rimuovere con ogni mezzo possibile), evidenziando l’intento DI RETTIFICARE dato che erroneamente era stata messa a corredo una foto che riguarda un immobile NON oggetto di alcuna sanzione.
Cordiali saluti.
Ufficio Stampa Comando Provinciale Carabinieri Messina
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Vulcano - Carabinieri in collaborazione con la Compagnia di Milazzo hanno eseguito diversi controlli finalizzati a contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio anche sulle Isole Eolie.
Nel corso dei servizi, i militari della Stazione Carabinieri di Vulcano hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Barcellona di Pozzo di Gotto:
− un 72enne ed una 65enne, per aver realizzato abusivamente un garage, un deposito attrezzi e un magazzino in un terreno antistante la propria abitazione, in zona sottoposta a vincolo sismico, paesaggistico ed idrogeologico, in assenza del permesso di costruire;
− un 42enne, per aver realizzato una tettoia abusiva di notevoli dimensioni nel terreno pertinente alla propria abitazione, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, senza alcun parere degli enti preposti ed autorizzazione a costruire;
− una 69enne, quale amministratore di una società proprietaria di un immobile in cui vi è un ristorante, ove sono stati realizzati abusivamente due locali in legno adibiti a bar, nonché due strutture esterne adibite a sala esterna, il tutto in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in assenza della concessione edilizia e dei relativi permessi.
Al termine delle verifiche i manufatti sono stati sottoposti a sequestro.
Lipari&Ospedale con l'ossigeno: esposto anche alla procura della Repubblica di Barcellona. E parte petizione... Le reazioni
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Esposto per il diritto alla salute nelle Eolie Alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. Al Prefetto di Messina P.c. al Commissario Straordinario dell’ASP Messina all’ Assessore alla Sanità al Sindaco del Comune di Lipari al Presidente della Commissione Sanità della Regione Sicilia
Da parecchio, ormai, i livelli di assistenza sanitaria nelle isole Eolie sono sottoposti a una costante erosione in quantità e qualità dei servizi erogati. Ove, con la parola servizi, si intende non chissà quale fantascientifica prestazione medica, che potrebbe spaventare gli iperscrupolosi manager designati dalla politica, ma quel livello minimo di assistenza che contribuisce a tracciare il confine tra un territorio governato dallo Stato e la terra di nessuno. Da anni, assistiamo impotenti a continui tagli, decurtazioni, chiusure di reparti, comunicati alla popolazione in contrito burocratese, nel nome di una sanità più economica e di un’economia più sana. Inutile chiedersi quanto valga una vita umana. Se è lecito, corretto e morale, in un ambito così delicato, applicare criteri economici da catena di montaggio, con relativa analisi di costi e ricavi più degna, forse, di una fabbrica di trattori che di un ospedale o di un distretto sanitario. A maggior ragione in un territorio peculiare come il nostro.
Dove il fortunato possessore di una qualsivoglia patologia non ha la possibilità di scegliere. Di prendere l’auto e recarsi in altro comune, per ottenere le cure che gli spettano di diritto. Sottoposti da sempre al capriccio dei mari e dei venti, gli eoliani incontrano difficoltà in situazioni che altrove sarebbero banali. Programmare una visita o un ricovero sulla terraferma, come sottoporsi a periodiche terapie ambulatoriali. E anche quando si riesca a effettuare il sospirato intervento o la necessaria cura, i problemi sono tutt’altro che risolti. Perché un crescente numero di prestazioni, anche invasive, vengono ormai erogate in regime di day hospital o day surgery (senza ricovero in ospedale). Ciò significa che un comune paziente, pur ritornando alla propria abitazione, resta comunque a poca e raggiungibile distanza dal reparto in cui ha effettuato l’intervento. Mentre il paziente eoliano sarà costretto a scegliere tra un (costoso) pernottamento sulla terraferma, per ragioni di prudenza, o un rientro sull’isola, con il mare di mezzo e tutte le incognite del caso, in presenza di un’eventuale complicazione. Senza per questo voler dimenticare l’enorme afflusso turistico nella stagione estiva, che grava su strutture sanitarie di per sé già insufficienti. Quest’anno, per esempio, pare che intorno a Ferragosto sia stato raggiunto un picco di centomila presenze. Numeri da metropoli, che pesano in maniera sproporzionata sul poco personale presente.
L’insieme di tutte le cose già dette configura quindi un quadro drammatico, ove la parola “risparmio” assume un significato quasi ironico, a tutto vantaggio della locuzione “interruzione di pubblico servizio” dai contorni sempre più netti. 1 Ma pur volendo restare nella delirante ottica del risparmio, siamo certi che i continui trasferimenti in elicottero, tanto per dirne una, siano più economici rispetto all’assunzione di uno o più specialisti che, se presenti sul nostro territorio, avrebbero evitato quei trasferimenti? A questo proposito, trattandosi di realtà siciliana e italiana, siamo costretti a ricordare anche l’ovvio. E cioè che una volta trasferito il paziente per via aerea, ammesso che il meteo lo consenta (cosa non sempre possibile) quest’ultimo resta ancora da curare. Ovvero le spese di trasferimento si sommano alle comuni spese di cura e degenza. Dov’è il risparmio? Per anni i più illustri esponenti della politica sanitaria siciliana ci hanno ripetuto che tagli e risparmi significava più qualità dei servizi, migliore assistenza, concentrata in centri di eccellenza.
A voler guardare il panorama intorno a noi, non c’è ospedale della provincia che non abbia un qualche problema, di organico e/o strutturale. Fossero state vere le rituali formulette che ci hanno propinato nel tempo, dovremmo avere ospedali scintillanti, anche se pochi, e servizi all’avanguardia, con personale e posti di ricovero ridondanti. Fossero state sincere le giustificazioni che accompagnavano riduzioni e chiusure, dovremmo avere, negli ospedali più vicini, posti riservati per i pazienti eoliani. In ottica di un’ipotetica razionalizzazione dei costi, quando si chiude un reparto in una città, quello della città accanto dovrebbe essere quantomeno raddoppiato, in personale e degenza. Se questo non avviene, in luogo del risparmio si sta attuando tutt’altra cosa, invero la più economica di tutte, che risponde al nome di macelleria sociale. Pur tuttavia, non essendo nostro compito, non è nostra volontà, né intenzione individuare colpe e incapacità di singoli e strutture. Esistono, in uno stato di diritto, ben altri organi che dovrebbero occuparsi di sorvegliare e indagare, la cosa pubblica come quella privata, in presenza di eventuali manchevolezze.
Noi, in quanto comunità di cittadini, consci dei propri diritti, primo tra i quali quello alla salute, specificatamente garantito dalla Costituzione, in questa sede ci limiteremo a elencare, e segnalare, quei servizi sanitari (dell’ospedale e del territorio eoliano) che ci sembrano particolarmente carenti.
Nella fattispecie: 1) Ortopedia Attualmente, presso l’ospedale di Lipari, è distaccato un solo ortopedico, il quale per altro effettua solo servizio ambulatoriale. Dunque senza reperibilità notturna e nei festivi. Ciò a fronte delle tantissime emergenze ortopediche sul territorio, con conseguenti e costosi trasferimenti elicotteristici. Si chiede dunque che tale servizio venga potenziato sia numericamente, per far fronte a ferie o eventuali assenze, sia nella copertura oraria. Creando magari un’unità di Chirurgia e Traumatologia d’Urgenza, all’interno della quale inserire in organico gli specialisti ortopedici insieme ai chirurghi.
2) Anestesia Le necessità combinate di pronto soccorso, camera iperbarica e sala operatoria richiedono un minimo di almeno 3 anestesisti rianimatori presenti in organico. Non è verosimile rinunciare a nessuno dei servizi sopra citati.
A cominciare dalla camera iperbarica, in quanto per un’eventuale patologia da immersione subacquea non è possibile trasferire il paziente in elicottero. Ancor di più per P.S. e sala operatoria che, in caso di doppia emergenza, evenienza tutt’altro che peregrina, si troverebbero a dover scegliere su quale paziente intervenire.
3) Personale infermieristico A fronte di un organico previsto di 65 infermieri, a questo comitato risultano in servizio meno della metà. Con tutte le conseguenze del caso in materia di riposi compensativi, turnazioni ed eventuali reperibilità, quale ad esempio quella del personale infermieristico di sala operatoria. 2
4) Farmacia Oltre a numerosi disservizi in materia di approvvigionamento di farmaci e presidi sanitari, risulta a questo comitato un solo dirigente farmacista attualmente in organico al servizio farmacia dell’ospedale. Logica vorrebbe quanto meno un raddoppio del personale, al fine di una più razionale distribuzione del lavoro e alla possibilità di turnazioni, ferie e riposi previsti per legge.
5) Pronto Soccorso A fronte di 7 dirigenti medici previsti, ne risultano in servizio solo 4. Ciò in un reparto estremamente logorante per orari e prestazioni. Doveroso aggiungere che, nel periodo estivo, anche il pieno organico sembra a nostro avviso insufficiente a gestire l’aumentato numero di pazienti.
6) Medicina Interna Reparto su cui grava, stante anche il depotenziamento e la chiusura di altri servizi, la maggior parte dei ricoveri dell’ospedale. Necessiterebbe dunque di ampliamento dei posti e del personale, sia medico che infermieristico, con inserimento in pianta stabile di specialisti cardiologici, a tutt’oggi presenti solo come attività ambulatoriale.
Si chiede anche che vengano finalmente attivati gli apparecchi di Holter pressorio donati al nosocomio dalla cittadinanza nel marzo 2021 e apparecchiatura per test cardiologico da sforzo. Tutti esami che attualmente, per il cittadino eoliano sono disponibili solo a pagamento o previa prenotazione (spesso con lunghe attese) in altri centri della provincia. Non è ben chiaro inoltre, quali sviluppi avrà e di quanto supporto godrà il già operativo reparto di lungodegenza.
7) Chirurgia A fronte di 4 dirigenti presenti in organico, solo 3 effettuano regolare servizio di reperibilità notturna e festiva, essendo un dirigente esentato da tale attività. Per le necessità e peculiarità del territorio sarebbe necessaria un’unità di Chirurgia e Traumatologia d’Urgenza, con opportuno organico, che sia in grado di effettuare tutti gli interventi chirurgici e ortopedici d’urgenza e un giusto livello di chirurgia d’elezione, sì da evitare che un eoliano debba recarsi sulla terraferma per una ormai banale ernia inguinale. Per la chirurgia di elezione di livello più complicato, si chiede un coordinamento con il reparto specialistico più vicino, che preveda posti di degenza riservati e percorso di prenotazione autonomo per i malati eoliani. Mentre diagnosi iniziale e successive cure post-operatorie (rimozione punti ect.) sarebbero di competenza del servizio ambulatoriale già presente all’interno del reparto di chirurgia. Altrettanto dicasi per le prestazioni endoscopiche, da effettuare presso l’ospedale e solo nei casi più estremi (pazienti con gravi fattori di rischio) da inviare presso la struttura più vicina, in stretto coordinamento con il nostro nosocomio.
8) Diabetologia Pur essendoci sul territorio tantissimi malati di diabete, esiste soltanto un servizio ambulatoriale, che per altro, a quanto ci risulta, non si occupa delle patologie concomitanti (piaghe diabetiche e quant’altro). Si chiede quindi che tale servizio sia potenziato, con opportuno personale infermieristico e stretto coordinamento con altre discipline, al fine di garantire al malato una pronta e concreta risposta alle sue necessità.
9) Radiologia Dei 3 dirigenti medici presenti, soltanto due esplicano servizio di reperibilità, essendo uno esentato da tale servizio. A fronte dei 6 tecnici di radiologia prevista, ne sono presenti solo 3, di cui uno con contratto a scadenza 31 dicembre. Ricordiamo che, per le normative inerenti il rischio radiologico, in tale specialità non sarebbe possibile effettuare più di 10 reperibilità mensili o sforare il previsto monte ore. Quindi, nell’attuale situazione, si chiede al personale 3 esistente non solo di lavorare molto più del dovuto, ma di correre un ingiustificato e ingiustificabile rischio per la propria salute. Senza, per l’ennesima volta, dimenticare che tale organico, già esiguo, nei mesi estivi è sottoposto a carichi lavorativi enormemente aumentati.
10) Oncologia Nel marzo 2021, in collaborazione con l’ospedale di Taormina, è stato attivato un ambulatorio oncologico. Tale servizio è poi stato chiuso nei mesi estivi e ad oggi non è stato riattivato. Si auspica non solo la riattivazione, ma il suo potenziamento e la possibilità per tutti i pazienti oncologici eoliani di praticare chemioterapia in loco, con assistenza medica e infermieristica, in stretto coordinamento con il reparto di oncologia più vicino.
11) Servizio ambulanza. Più volte, specie nei mesi estivi, si è avvertita la necessità di una seconda ambulanza, in occasione di emergenze contemporanee e in luoghi distanti dell’isola. E’ evidente, altresì, il bisogno di ambulanze di minor ingombro per le isole più piccole (Stromboli, Panarea ect) dove le strade non consentono il transito di quelle standard. Corredate, si capisce, di quanto necessario e del personale opportuno.
12) Centro di riabilitazione di Canneto Dopo lunga e travagliata esistenza (con denunzie alla magistratura per interruzione del servizio, effettuate da genitori di bimbi disabili) il Centro di riabilitazione è stato chiuso nel 2020. Ufficialmente a causa del Covid. La funzionalità del centro non è stata ad oggi ripristinata, senza che sul punto sia mai stata fornita alcuna spiegazione o giustificazione. Chiediamo che il centro pubblico venga ripristinato totalmente.
13) Reparto di Ostetricia e ginecologia Nascere è un atto naturale. Se, mettiamo il caso, una gestante eoliana decidesse di partorire in casa propria, nessun manager o assessore regionale potrebbe impedirglielo. Siamo quindi all’assurdo, almeno per le isole Eolie, di un parto casalingo considerato più sicuro di parto ospedaliero. Troppe volte si è sbandierato il concetto che il parto sia sicuro solo nei centri che effettuano almeno 500 parti l’anno. Si tratta, eventualmente, di un’indicazione, tutt’al più una linea guida, che dev’essere valutata con la giusta flessibilità richiesta da un territorio peculiare per geografia e collegamenti. Senza appiattimenti di comodo. La possibilità di attivare i punti nascita nelle aree disagiate, in deroga al limite dei 500 parti l’anno, è espressamente prevista dalla legge, ma tale deroga, per l’ospedale di Lipari, non è mai stata concessa. Nascere è un diritto. In un luogo dove, spesso e sovente nei mesi tra ottobre e marzo, anche l’elicottero incontra difficoltà ad arrivare per le avverse condizioni meteo, le donne eoliane hanno il diritto di partorire in sicurezza. Senza essere costrette a disagi e trasferimenti parecchi mesi prima.
14) Servizio di trasporto dei reperti per analisi Da almeno due anni, i cittadini eoliani sono costretti a recarsi a Milazzo o in altri ospedali della terraferma per trasportare personalmente i reperti per le analisi che non possono essere effettuate a Lipari (ad esempio reperti per esami istologici, prelievi per screeneng obbligatori sui neonati ecc.). Ciò accade in quanto, non solo non vi è personale dell’ospedale addetto al servizio, ma è stato eliminato anche il trasporto tramite corriere. Nessuna ottica di risparmio può giustificare un disagio del genere per i cittadini eoliani. Chiediamo che il servizio venga immediatamente ripristinato. 4 Come si è visto, tali richieste non sono né assurde, né spropositate, ma la naturale conseguenza di quanto è previsto per tutti i cittadini, senza eccezione alcuna, nella nostra Costituzione.
La carenza di servizi considerati essenziali data la lontananza dalla terraferma, la mancanza di continuità nell'assistenza sanitaria, l’assenza di figure specializzate indispensabili per un servizio continuativo, mettono a repentaglio la cura e il diritto alla salute, mettendo a repentaglio le vite umane, come dimostrano i noti tragici episodi verificatisi negli ultimi anni. Si chiede pertanto un urgente intervento delle Autorità in indirizzo, al fine di accertare la situazione di criticità e sollecitare provvedimenti risolutivi presso gli Enti competenti. Distinti Saluti
Il comitato spontaneo “L’ospedale di Lipari non si tocca”
Sanità: Comitato ospedale Lipari, servizi peggiorano
“Non sono garantiti i servizi essenziali” e il comitato "L’ospedale non si tocca” ha inviato esposto all’assessorato regionale della Salute e anche alla Procura sulla situazione a Lipari (Me). Su iniziativa del deputato Antonio De Luca (M5s) mercoledì il tema sarà affrontato in commissione Sanità all'Ars. “Da parecchio, ormai, i livelli di assistenza sanitaria nelle isole Eolie – sostiene il Comitato - sono sottoposti a una costante erosione in quantità e qualità. Da anni, assistiamo impotenti a continui tagli, decurtazioni, chiusure di reparti, nel nome di una sanità più economica. in un territorio peculiare come il nostro. Dove il fortunato possessore di una qualsivoglia patologia non ha la possibilità di scegliere. Di prendere l’auto e recarsi in altro comune, per ottenere le cure che gli spettano di diritto. Sottoposti da sempre al capriccio dei mari e dei venti, gli eoliani incontrano difficoltà in situazioni che altrove sarebbero banali”.(ANSA)
LE REAZIONI
DA CAGLIARI IN LINEA FELICE D'AMBRA
di Felice D'Ambra
Dalla Sardegna i miei complimenti al comitato promotore per la rispettosa e giusta l'iniziativa della petizione: "L'ospedale di Lipari non si tocca". Egr. Direttore Notiziario Eolie online Dott. Bartolino Leone, chiedo cortesemente al comitato promotore, di inserire un Link in Internet, onde permettere a tutti gli emigranti sparsi nel mondo, la possibilità, di dare il proprio parere sull'Ospedale di Lipari. Grazie per l'attenzione! Un grande in bocca al lupo!
Tutti gli Eoliani (residenti e non) sono invitati a firmare presso i punti di raccolta!
Per aderire e dargli così maggior forza, è necessario essere muniti di un documento di riconoscimento.
PUNTI DI RACCOLTA E REFERENTI
Lipari Edicola Belletti Ottica Sottile Eurostore (via Vittorio Emanuele, complesso il Mulino) Veterinaria Gulotta (Marina Lunga) Merceria Miracula (Marina Lunga) Tabaccheria Bilotta (via Garibaldi) Cartoleria di Curzio Rosati (di fronte all’istituto Isa Conti)
Canneto
Frutta Più di Fabio Currò
Stromboli
contattare Tiziana Tindara Utano: 333 292 5934
Filicudi
alla Putia/tabacchino: 328 004 5973
Alicudi
contattare Paola Costanzo
Panarea, Vulcano, Salina: work in progress!
Prossimamente verranno comunicati anche luoghi e orari dei banchetti itineranti.
Ringraziamo per la disponibilità i commercianti e tutti i cittadini che vorranno aderire e sostenere questa forma di protesta.
Per dare la propria disponibilità del proprio negozio come punto di raccolta o come volontari per i banchetti, contattare Giovanna Maggiore al numero 333 572 6464
Il comitato spontaneo “L’Ospedale di Lipari non si tocca”
Giovanna Maggiore Antonella Longo Alessio Pracanica Marilena Mirabito Silvia Carbone Francesca Giardina Paolo Arena Eleonora Zagami Lucia Favaloro
di Angelo Pajno
FUORI GLI ATTRIBUTI!
Finalmente dalle chiacchiere si passa ai fatti, o quantomeno al concreto tentativo di far sentire la voce ( e la rabbia ) degli eoliani, da anni oramai trattati alla stregua di figli di un Dio minore.
Chiacchiere a profusione, fatti zero!
Questo l’amaro consuntivo dell’attività politica nell’ambito della assistenza sanitaria nelle nostre isole.
Il Sebastiano, da Militello Val di Catania, si è di recente catapultato alle Eolie smielando promesse circa iniziative in parte anche condivisibili ma che, certamente, non occupano posizioni di vertice nelle necessità della popolazione. Eppure, senza tavoli tecnici, colazioni e merende, in quel di Palermo ci si è subitaneamente attivati e Messina ha risposto “obbedisco!” senza tirar di fiato.
L’analisi attenta, puntuale ed approfondita dello stato disastroso del nostro, pur glorioso d’origini, ospedale mirabilmente compendiata nell’accorato appello del Comitato “L’Ospedale Di Lipari Non Si Tocca”, pubblicato sul Notiziario, dovrebbe suggerire…”colà dove si puote ciò che si vuole” di mascherare il viso ad offuscar la vergogna.
E la sorte dell’ospedale si ammanta di ulteriore rabbia laddove la si ponga al paio di quella del Tribunale, dell’Ufficio delle Entrate, della Condotta Agraria, dell’istruzione (in special modo nelle isole più remote dell’arcipelago), dei trasporti (si legga il contenuto dei bandi relativi ai servizi via mare in fase di approvazione) e di tutti quegli ulteriori servizi al cittadino che stanno lentamente evaporando trasportando così le nostre isole indietro nel tempo, forse inconsciamente all’epoca di Ariadeno il Barbarossa, legati mani e piedi ai desiderata di chi, estraneo al territorio, cala sulle nostre isole con tronfia presunzione, nella speranza di tornare a vestire i panni del conquistatore.
Ed offende non poco l’orgoglio di noi eoliani l’improvvisa “riscoperta” dei nostri territori da parte della politica nazionale laddove voci rimaste nell’oblio di un indistinguibile rumore di fondo per anni oggi, nell’approssimarsi della fine delle legislature (siciliana e nazionale) si scoprono avvinti nell’irrefrenabile desiderio di farsi portatori (ma prima dov’erano, di grazia?) delle necessità delle eoliane genti.
Grazie, facciamo da soli!
Il risultato purtroppo non è scontato ma almeno abbiamo riscoperto tempra ed orgoglio.
Avanti così amici del Comitato “L’Ospedale Di Lipari Non Si Tocca” (tutto al meritato maiuscolo delle iniziali). E grazie.
Lipari, a Giuseppe Persiani "il confinato comunista che sfidò il fascismo" dedicato un volume
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- Categoria: Personaggi Eoliani
di Carmine Clericuzio
Un ringraziamento di cuore (e di anima) a chi ha contribuito alla realizzazione e alla pubblicazione di questo libro.
Taluni politici, amministratori locali, giornalisti, sulla carta stampata e in TV, propendono per un atteggiamento divisivo, quasi derubricando il 25 aprile ad una festa partigiana, persino comunista, non identificativa del sentimento di amor di patria. E nel fare questo si compie un torto imperdonabile, una stridente “deminutio” in termini di debito di riconoscenza verso gli uomini e le donne italiane che sotto un regime oppressivo, come quello fascista, dissero no al pensiero omologante elogiativo di un popolo che credette di trovare nel Duce un nuovo “stupor mundi”, secoli e secoli dopo Federico II di Svevia. Il diniego eroico al totalitarismo mussoliniano si è tramutato nel dono della democrazia, della liberazione da chi aveva esautorato lo spazio vitale dei diritti umani.
Proprio in tale clima politico-culturale Giuseppe Persiani deve essere un nome, un volto, una piazza, una via su cui poggiare con devozione e rispetto le piante dei piedi; lui, che è radice dell’albero della democrazia, merita tutta l’attenta narrazione che Clericuzio ha sapientemente ricostruito”.
(Dalla prefazione di Margherita Faia)
La lezione di Peppino Persiani, il diminutivo ce lo rende ancora più familiare, che per le sue idee conobbe il carcere, il confino, la discriminazione, non può non scuotere le coscienze degli uomini di buona volontà anche oggi, in una fase storica in cui le forze del capitale sembrano aver avuto il sopravvento accentuando le divisioni sociali e infoltendo le fasce degli emarginati. «Non rassegnatevi!» - sembra egli dirci. C’è sempre una bandiera rossa davanti ai vostri occhi, la stessa che sventolò sul Ponte della Sanità, a Napoli, la notte che annunciava l’anno 1931. «La preparazione della bandiera – si legge nel libro – avvenne in casa Persiani, in Via Bari, al Vasto, sua moglie confezionò la bandiera e dai giovani fu scritto in nero la parola d’ordine: “Operai, Cittadini ribellatevi!”»: invito al popolo unito a battersi contro ogni sopraffazione, pur a costo di immancabili persecuzioni e dolorosi allontanamenti dagli affetti domestici che sempre ci sono stati e sempre ci saranno nei confronti degli oppositori al potere sordo ai richiami della giustizia sociale”.
Mediante un’accurata ricerca d’archivio e le memorie personali messegli a disposizione da mia zia, Maria Persiani, l’autore ha ricostruito con pazienza e passione l’intera vita di una persona che le carte stesse redatte dalla polizia politica del regime definiscono come un irriducibile, che ha svolto un ruolo non di secondo piano nella prima opposizione al fascismo. Dalle pagine di questo libro si vede chiaramente che il prezzo da pagare è stato alto.
Come ha ricordato Claudio Pavone nella premessa al volume citato sopra, riportando le parole di un reduce dai Lager: “È ben triste vivere senza far sapere”. Ebbene, il libro di Clericuzio colma le lacune permettendoci di ’sapere’ della vita del nonno. E che poi questo saggio abbia valore anche al di là della pura e semplice biografia non si può dirlo meglio delle parole dedicate da Guido Crainz al libro di Pavone, in occasione dei festeggiamenti ufficiali al Quirinale per i novant’anni dello storico: “Appare oggi altrettanto prezioso un altro asse centrale, l’intensa riflessione etica sul nesso fra scelte individuali e vicende collettive: non vi può essere un grande affresco storico che non sia una riflessione sull’individuo, rigorosa e capace di imporre a se stessa compiti e limiti”.
(Dalla postfazione di Peppe Persiani)
Ho sempre pensato, inconsciamente e con assoluto rispetto, che il mio “compaesano” Peppino Persiani ad un certo punto abbia voluto lui stesso in qualche modo indicare le tappe e i modi per permettermi di ricostruire la sua appassionante e tormentata esistenza. Questo pensiero mi ha sempre delicatamente accompagnato e mi ha sempre enormemente responsabilizzato, affinché ogni rigo, ogni passo, ogni trascrizione che formano le pagine di questo volume potessero davvero esprimere il valore e il coraggio di quest’uomo straordinario, prima che il tempo, inesorabilmente, ne cancellasse le tracce.
[…]
Questo libro ripercorre la vita di Giuseppe Persiani, la sua militanza politica, il contesto sociale e storico, gli incontri, i ricordi, le analisi, le speranze, l’eredità politica e morale. Non è una sorta di antica “peana” celebrativa, ma un deciso tentativo di scavare nella sua storia di comunista e antifascista, di raccoglierne i tratti salienti e significativi, così da lasciare il ricordo e l’ammirazione delle sue azioni alle nuove generazioni, che non hanno bisogno di parole fatue, ma di esempi concreti… e non solo loro.
(Dall’introduzione dell’autore)
Taurasi e gli anni giovanili – La schedatura nel Casellario Politico Centrale e il soggiorno in Francia – Il primo confino a Lipari e il matrimonio – L’attività antifascista a Napoli – Il secondo periodo di confino – Il definitivo trasferimento a Lipari – La caduta del fascismo e il dopoguerra – Memorie, ricordi e testimonianze – La corrispondenza con i Compagni – L’addio – L’eredità politica e morale – Appendice fotografica e documentaria.
TAURASI, NAPOLI, LIPARI GIUSEPPE PERSIANI
il confinato comunista che sfidò il fascismo (Collana editoriale “Scrigno della memoria d’Irpinia” curata da Michele Miscia – Delta 3 Edizioni di Silvio Sallicandro)
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NOTIZIARIOEOLIE.IT
30 APRILE 2016
Lipari, il 25 Aprile di Giuseppe Persiani confinato politico antifascista comunista. L'intervento
19 APRILE 2021
Lipari, Joe Bianchi da oggi in pensione. "I ringraziamenti..."
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di Corrado Giannò
La parola è semplice, solare e non richiede neanche una risposta. Si può usare così, senza altre frasi di contorno.
Dal latino "gratia" con i più svariati significati fra cui: favore, piacevolezza, gratuità e non per ultimo gratitudine e ringraziamento (gratus=grato).
Una parola comune che racchiude in sé quindi molti sentimenti e qualità positivi.
Eppure alle volte si potrebbe dire che questa parola sia sparita dalla bocca di molti, ma non di tutti, per fortuna.
Nei reparti dove ha prestato il suo servizio, ritengo verrà introdotta un’abitudine che credo sia molto bella e utile, ovvero un librone dei ringraziamenti, messo in una sala all’interno dello stesso.
Chiunque potrà scrivere liberamente i propri ringraziamenti, lasciare bigliettini o quant’altro.
Credo che sia interessante anche per i nuovi ed ormai ex colleghi, per i degenti e per quanti da quel posto transiteranno, vedere cosa hanno scritto di lui, coloro che sono passati da quelle stanze, da quei corridoi, dai quei letti, prima di loro.
E sarà proprio dietro ad un "semplice grazie” che potranno nascondersi storie diverse, dolorose, storie non facili e storie a lieto fine. Chissà quale mondo ci potrà essere dietro a quel “Grazie”.
Io, personalmente, non smetterò mai di pronunciarglielo e non potrei nemmeno farlo, non sarei intellettualmente onesto con me stesso, tradirei i principi basilari e fondamentali sui quali si posa la nostra fraterna ed indissolubile “Amicizia”.
Vedi carissimo, immenso Joe, prima di rendere pubblico o tenere per noi questo mio pensiero, ho riflettuto tantissimo ed ho solo nell’odierna mattinata deciso, per dare il giusto riconoscimento al tuo lavoro, di chiederne la pubblicazione agli amici della stampa locale.
Io sono a dirti Grazie dal profondo del cuore, con tutti i miei sentimenti, i miei limiti, il mio piacere di condividere con te, tante ma tante cose, ma soprattutto per la tua unica, immensa, grande, professionalità e disponibilità.
E mai potrò dimenticare quel fatidico 30 marzo 2017, allorquando senza esitazione alcuna, forse nemmeno avendo avvisato i tuoi familiari, hai preso l’elicottero per accompagnarmi al Policlinico di Messina, dove da lì a poco cominciava un lungo periodo che ha segnato la mia vita, facendomi ancor di più capire, i veri valori e la grande importanza che questo dono fattoci da Dio, riveste.
Mi sei stato vicino, facendo la spola, quasi giornalmente col tuo posto di lavoro, mi hai seguito in maniera puntigliosa, maniacale, meticolosa fino a farmi mettere in piedi e ad accompagnarmi, per le mie prime uscite che segnavano, la quiete dopo la tempesta.
Questo è Giuseppe Bianchi, Joe per gli amici, figura cardine del nosocomio di Lipari, persona seria, professionalmente ineccepibile, inappuntabile, perfetta.
Questo è il mio Amico Joe, col quale ho condiviso, condivido e spero di condividerne ancora tante in futuro, esperienze bellissime, significative che svariano in molti campi, in diversi settori e che lo vedono, in ognuno di questi, distinguersi tra i tanti.
Grazie per il tuo servizio reso alla comunità, per non esserti mai risparmiato, grazie da tutti per tutto.
E’ arrivato, 1° novembre 2021, il fatidico giorno anche per te.
Potrai dire addio allo stress, ai problemi quotidiani, alle discussioni, agli incontri, alle riunioni ma, sono certo che nel profondo del tuo cuore, non potrai mai e poi mai dimenticare, un solo giorno del tuo encomiabile lavoro, per il quale dirti GRAZIE, è molto riduttivo.
Goditi la giusta e meritata pensione, conscio di essere stato una colonna portante dell’Ospedale Civile di Lipari.
Sei stato un mentore, hai cresciuto ed insegnato il mestiere a molti e continuare senza di te, non sarà per nessuno semplice.
Grazie Amico Carissimo!
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La nota vocale contro la mafia, prestigioso riconoscimento all’attore Roberto Lipari. Consegnato il premio "Falcone e Borsellino" e da mercoledì "Striscia la Notizia"
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Il palermitano Roberto Lipari tra coloro i quali hanno avuto un riconoscimento al prestigioso “Premio Giovanni Falcone Paolo Borsellino”, la più importante e seguita manifestazione nazionale sui temi della educazione e cultura della legalità. A Pescara la XXV edizione dell’evento.
La nota vocale contro la mafia
Lipari ha avuto il riconoscimento nella sezione “cultura”. Il giovane attore ha ricevuto il premio per la sua nota vocale, inviata simbolicamente alla mafia, il 23 maggio 2020, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. A consegnare il prestigioso riconoscimento il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Gli obiettivi dell’evento
Il premio vuole testimoniare ammirazione e gratitudine a tutte quelle personalità che hanno offerto un’azione di impegno, di coerenza e di coraggio, contro l’ingiustizia e in particolar a quanti hanno dato il loro impegno per la difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità.
Lipari: “Onorato ma anche inadeguato”
“I nomi di Giovanni e Paolo conferiscono a questo premio un peso tale che mi sento onorato, ma anche inadeguato – dice emozionato Roberto Lipari -. Perché premiare un comico per la lotta alla mafia? Probabilmente perché la lotta alla mafia e la comicità hanno in comune un concetto alla base: Il ribaltamento. Nella comicità si cerca di ribaltare la tragedia per trasformarla in un’opportunità per suscitare una risata. Nella lotta alla mafia si cerca di ribaltare la tragedia per trasformarla in un’occasione per smuovere le coscienze. Mi auguro che un giorno il cancro della mafia possa essere ribaltato del tutto, nel frattempo cercherò di essere sempre all’altezza del premio che ho ricevuto”.
Roberto Lipari, 31 anni, è un giovane cabarettista, nato tra le file del laboratorio comico palermitano “La Carovana Stramba”. Ha fatto anche importanti esperienze nel cast dello storico laboratorio Zelig di viale Monza, ha anche collaborato ai testi per “Made In Sud” di Rai 2 e da qualche anno è approdato al tg satirico di Striscia la notizia.(blogsicilia.it)
Eolie del fuori tutto
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di Salvatore Leone
Alle Eolie il fuori tutto arranca a meraviglia. Ogni momento della vita eoliana è un…”fuori tutto”. Quando s’incontrano gli amici, oggi la prima cosa che si chiede è “unni va?”, “fora” è la risposta. Una volta “fora si stinnianu i ruobbi”. Oggi si parte sempre senza capire quando si arriva. Tutto fuori anche per le cose più semplici. Se si sta male arriva l'elicottero, preleva e vola per il ricovero nella struttura disponibile, se si deve partorire si deve partire, se si cerca giustizia c'è il Tribunale di Barcellona, se si cerca un indirizzo scolastico diverso c'è l'aliscafo mattutino che trasporta nella terraferma con i posti “avanti-sotto" per studenti. E dal 31 ottobre l'Agenzia delle Entrate ha chiuso. Anche per una richiesta di semplice copia di una Successione c'è Barcellona che aspetta gli eoliani. per non parlare delle carte d'identità. Se si cerca un frantoio per le olive devi pure partire anche se il mare non è liscio come…l’olio. Le Eolie sono diventate le isole che danno ricchezza alla terraferma. L'area portuale di Milazzo si sta attrezzando per il "fuori tutto eoliano" c'è l'imbarazzo della scelta altro che "Mancia e Fui". La preoccupazione è il “mancia e resti”. Nelle serate di tempesta, grazie alla Bridge, si può rientrare alle Eolie, dopo una trepidante attesa che vede spesso le navi veloci restare in rada e sorpassate da storiche navi da guerra che lentamente ma con costanza sfidano le intemperie, rendendo meno attaccabile il "fuori tutto". Chissà se i numerosi "B&B" di Milazzo non si lamenteranno dei viaggi che non bloccano i turisti e gli eoliani nella terraferma. D'altrode, quando le navi sfidano le onde è ricchezza che non si ferma sulla terraferma. Ormai il conto alla rovescia è partito. Arrivederci alla prossima stagione turistica dove si potrebbero vedere i turisti destinati alle Eolie trascorrere le vacanze sulla terra ferma con i raccontatori che le descrivono a memoria con gli occhi "i fora".
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L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.