Vulcano – Il primo provvedimento del nuovo sindaco Riccardo Gullo riguarda il divieto della balneazione in località Levante a Vulcano. L’ordinanza è stata firmata e proroga per otto giorni la precedente emessa dall’ex sindaco Marco Giorgianni per gii “eventi gassosi che hanno fatto cambiare il colore del mare”, limitrofo al laghetto termale che peraltro è ancora sequestrato dalla procura della Repubblica di Barcellona, da tre anni per lavori abusivi. Il sindaco Gullo dopo la proclamazione, al Comune ha subito incontrato una delegazione di vulcanari che fanno parte del comitato spontaneo.
Hanno ricordato il momento difficile che l’isola sta vivendo a livello turistico proprio per le restrizioni: “divieto di balneazione solo a Levante (regolare nelle altre parti dell’isola) e di scalare il cratere. Il sindaco Gullo si è recato a Vulcano per la visione dei luoghi e dopo aver fatto il punto con l’Ingv e la Protezione civile deciderà “se sospendere l’ordinanza o se prorogarla”.
Nei giorni scorsi oltre un centinaio di operatori turistici si erano rivolti anche alla Commissione Grandi Rischi e alla Protezione civile nazionale per sottolineare che “I divieti di balneazione nel mare di Levante, di scalare il cratere e il laghetto termale sequestrato da tre anni” stanno mettendo in crisi il turismo a Vulcano. E avevano richiesto “una gestione socialmente responsabile dell'emergenza nell’sola”.
“Apprezziamo – puntualizzavano - il fatto che le autorità competenti si stiano preoccupando della nostra salute e sicurezza, ma le politiche straordinarie adottate stanno portando ripercussioni pregiudicali al benessere economico e sociale dell’isola. Aliscafi pieni di visitatori e turisti viaggiano da e per tutte le isole, ma pochissimi scendono sull'isola di Vulcano, ancor meno coloro che soggiornano in alberghi e B&B". Anche numerosi operatori turistici stanno segnalando molte cancellazioni sulle prenotazioni ricevute nei loro hotel, ristoranti ed altre strutture di servizi turistici, oltre a non ricevere prenotazioni per il resto della stagione”.
E infine: “La preoccupazione degli isolani su ciò che accadrà dopo i quindici giorni previsti nell’ordinanza sta raggiungendo livelli allarmanti, visto che una possibile continuazione di queste politiche avrebbe conseguenze catastrofiche per tutti gli abitanti, motivo per il quale la resistenza sociale e le sommosse popolari sarebbero l’unica strada che ci rimane da prendere in considerazione”.
LA DIRETTA DA VULCANO
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