fcoscionepiccoladi Francesco Coscione

Gent.mo Direttore,

Siccome penso che le immagini rendano più delle parole, ti invio il video che ho realizzato oggi pomeriggio sotto la galleria. Penso che una situazione di pericolo debba essere affrontata e risolta indipendentemente dal fatto che sia sabato o domenica. Possibile che nessuno di coloro che "hanno competenza" sia mai transitato da quel punto?
Forse io sono allarmista e fuori dalla realtà. Per vivere sereno dovrei adeguarmi e abituarmi a questo andazzo. Ci proverò... o forse no!

---vorrei segnalare, attraverso il tuo giornale, che nella galleria, pochi metri dopo l'ingresso lato Canneto, c'è una parte di asfalto e manto stradale ancora dissestato e una lastra di acciaio non fissata che ad ogni passaggio di auto o mezzi pesanti si muove pericolosamente e potrebbe causare grave pericolo soprattutto per i mezzi a due ruote in transito. Chiediamo a chi ne ha la competenza, di provvedere il prima possibile alla soluzione del problema almeno ponendo adeguata segnalazione secondo le normative di legge. Grazie.

VIDEO

Eoliepertutti Eolie

 

mHQRrv.jpg

17634879_10210846081901619_5878208973998118558_n.jpg

LOVERAL S.R.L. 
Società Unipersonale Via Regina Elena, n°3 98066 - Patti (ME) C.F. & P.I.: 02135460836
 
Contatti:  tel & fax: 0941 / 241060 e-mail: loveral@libero.it pec:loveralsrl@cgn.legalmail.it

 

Si vivono esperienze nella vita che ci segnano. Ci sono parole che feriscono più di un pugno allo stomaco. Ci sono Uomini e Donne che, da questi pugni, si risollevano e tengono alta la testa potendo guardare in viso chiunque si trovino di fronte. Durante quelle lunghissime ore di "quella notte" ho visto persone che hanno continuato a lavorare oltre il loro orario di servizio. Ho visto professionisti altamente specializzati lavorare per una notte intera guadagnando meno di quanto percepisce una donna che fa pulizie ad ore. Ho visto negli occhi di tutti un encomiabile amore alla vita, al paziente e alla professione. Ho percepito negli occhi di tutti la tristezza e il sottile dolore interiore che arriva quando ti accorgi di aver dato tutto ma poi doverti arrendere alla ineluttabilità della storia che Dio fa con ognuno di noi.

Le responsabilità che potrebbero esserci al di fuori di quel gruppo di "persone",prima che professionisti, saranno valutate, se è il caso, da chi è deputato a questo.
Nessuno di quelle persone e professionisti normali che hanno trascorso quella notte insieme vogliono ne menzioni, ne encomi ne retribuzioni particolari. Vorrebbero soltanto non essere accomunati a chi, uscendo da un colpevole silenzio, sale sul carro dei crocifissori di professione che riempiono di parole vuote i social e i giornali online per poter dare sfogo alla propria rabbia interiore di notturni pipistrelli che trascorrono la loro nera esistenza a testa in giù e volano al crepuscolo cacciando un po' di gloria. Certamente tutti gli Uomini di quella notte possono guardare negli occhi chiunque sapendo di aver fatto molto più di ciò che era possibile con la forza che solo chi ama il proprio lavoro e ha una altissima concezione della vita può fare.

Che tristezza vivere in un paese che riempie le strade per il dio carnevale e le vede vuote per manifestare i propri diritti. Che tristezza sentirsi associati ai distaccati potenti che invece di sensibili neuroni hanno la testa piena di fredde monete. Che tristezza leggere accuse di chi da fiato alle corde vocali senza avere la minima contezza della realtà. Che tristezza capire che esiste chi potrebbe fare molto e invece non muove un dito per l'incapacità di donarsi totalmente alla società a causa delle ferite personali.
Che gioia aver conosciuto gli Uomini di quella notte ai quali voglio dire grazie per ciò che hanno saputo donare e donarmi.

----E' fresca di stampa la notizia di un professore che è stato picchiato in modo delinquenziale e vigliacco dal genitore di un alunno che, il giorno prima, era stato rimproverato dal docente. Per favore evitiamo di dissociarci puntualmente da questa categoria di soggetti chiamandoli delinquenti, emarginati, episodi isolati e così via. Quando i miei figli frequentavano la scuola sono stato rappresentante di classe fino alla fine del liceo per entrambi e ho partecipato sempre agli incontri con gli insegnanti. Una volta uno di loro si sorprese quando gli dissi che preferivo che mio figlio avesse meno nozioni ma che uscisse dalla scuola una persona perbene e che se meritava un "educativo scappellotto" potevano tranquillamente darglielo senza problemi. Ho sentito la maggioranza dei genitori dire che i rimproveri e gli scappellotti erano loro esclusiva prerogativa e, molti docenti, sentirsi totalmente impotenti di fronte a ragazzi con un comportamento incontrollabile per quanto sopra.

Abbiamo creato una società del permissivismo assoluto, nessuno deve essere redarguito, rimproverato, punito. I nostri figli respirano quest'aria e si sentono intoccabili. Se diamo un educativo schiaffo a nostro figlio rischiamo il telefono azzurro e una denuncia. Non sto dicendo che dobbiamo farli inginocchiare sui ceci e frustarli con la cintura, ma che i genitori siamo diventati amici dei nostri figli invece di padri e madri e parlo in prima persona volontariamente per prendermi le mie responsabilità. Qualche giorno fa un caro amico mi presentava la sua forte preoccupazione per la situazione dei minori che, spesso, vengono visti nei locali eoliani in compagnia di un bicchiere pieno non di aranciata. Dato per assolutamente certo che nessun gestore, o rivendita, serva alcolici ai minorenni, dobbiamo desumere che i maggiorenni lo fanno per loro. Questi nipoti del '68 comprendono ciò che fanno?

Qualcuno ancora fa finta di non sapere che a Lipari c'è una situazione di alcolismo giovanile dilagante? Il mio non è un giudizio verso la società genitoriale ma solo l'esternazione di un dolore interiore che in tanti abbiamo. Per favore smettiamo di delegare l'educazione solo alle istituzioni scolastiche legandogli le mani e tappandogli la bocca. Ricordo genitori che non erano mai presenti alle riunioni scolastiche: meglio partecipare ad un incontro con gli insegnanti che regalare l'ultimo modello di smartphone a nostro figlio. I nostri figli si ricorderanno di quando li prendevamo in braccio o li accompagnavamo a scuola, non certamente dei cellulari che gli abbiamo regalato. La società marcia di oggi non l'hanno costruita i ragazzi ma noi. Se noi sputiamo sempre fango sulle istituzioni come pretendiamo che loro ne abbiano rispetto? Preferiamo insegnare ai nostri figli a essere furbi piuttosto che onesti?

Siamo solidali fra genitori e aiutiamoci. Se ci dicono qualcosa sui nostri rampolli non diciamo: fatti i fatti tuoi e guardati i tuoi figli ma ringraziamoli.
Esorto naturalmente anche le istituzioni e le forze dell'ordine a continuare e, ove necessario, rafforzare l'opera di controllo del territorio necessaria a una situazione di vera emergenza. Grazie.
Spero che queste mie sentite parole facciano risvegliare le coscienze di chi si sente dentro genitore, padre e madre di questi ragazzi e siamo la maggioranza.
Con affetto a tutti i "nostri figli" e con riconoscenza a quanti si riconoscono in questo grido d'allarme.

 

Nel tardo pomeriggio di ieri sono rimasto bloccato davanti al panificio Martino mentre cercavo di attraversare la strada nella vana speranza che qualcuna delle auto che sfrecciavano si fermasse per darmi la possibilità di passare dall'altra parte. A pochi metri c'è un vergognoso pezzo di plastica che i cartelli indicatori e pochi altri si ostinano a chiamare "dosso dissuasore". La totale inutilità di questi aggeggi è sotto gli occhi di tutti fatto salvo il fatto di aver messo a tacere la coscienza di chi li ha scelti. Nelle città civili si posizionano gli attraversamenti pedonali rialzati, come da foto, che, quelli si, impediscono alle auto di tenere una velocità elevata come succede nelle nostre anarchiche strade. Non opponiamo motivazioni economiche, si effettuano solo rialzando l'asfalto e praticamente non hanno manutenzione contrariamente a quelli che abbiamo noi che si stanno frantumando, vedi via Falcone Borsellino, lasciando scoperti i perni in modo molto pericoloso. A Capo d'Orlando si stanno per posizionare 37 telecamere per la sorveglianza del territorio, a Lipari quando??? Costi? Se diamo l'appalto a una ditta truffaldina moltissimo, se incarichiamo qualche giovane informatico molto poco. Un'ottima telecamera da videosorveglianza costa 60 € e può essere connessa in rete facilmente e, con la scheda interna, può registrare per giorni ciò che accade.

Continuo a domandarmi sempre la stessa cosa: ma siamo solo i cittadini a circolare nelle nostre strade o le usano anche gli amministratori? Siamo solo noi poveri mortali a vedere l' assoluta anarchia territoriale, la mancanza totale di rispetto delle regole, i comportamenti da paesi dei narcos? Qui non si tratta di fare grandi opere, questo è il quotidiano! Naturalmente questo discorso verrà strumentalizzato come attacco all'amministrazione, è lo sport più praticato nel nostro comune. Un cittadino ha il diritto/dovere di porre quesiti e critiche soprattutto se ha votato. Qui purtroppo pensiamo che le critiche debbano venire solo dall'opposizione e che la maggioranza debba essere "silenziosa" come in ogni ......... che si rispetti. Non importa, io sono fuori dal coro, dalla maggioranza silenziosa e dall'opposizione. Io sono un "uomo qualunque" che dice ciò che pensa per stimolare chi deve fare. Non ascolta nessuno? Pazienza, la sera quando vado a dormire, almeno da questo punto di vista, avrò la coscienza a posto.
P.S. Un sentito grazie all'autista di quell' Ape 50 che si è fermato per farmi attraversare la strada ieri sera.

zebre-rialzate.jpg

 

Vorrei comunicare che il guard rail posto a Quattrocchi, divelto a causa di un incidente, è stato prontamente ripristinato. Questo per dare la giusta evidenza soprattutto a ciò che di buono si fa da parte degli organi preposti. Spesso basta un po' di attenzione e buona volontà.​

---Vorrei invitare i cittadini a fare la massima attenzione nella curva di Quattrocchi, salendo prima del rettilineo, in quanto a causa di un incidente verificatosi il primo Gennaio il guard-rail è per un lungo tratto pendente sotto il muro a margine della strada. Oltre questo la ringhiera nello stesso posto è completamente arrugginita e staccata dai supporti, come si può osservare dalla foto allegata. Essendo questo un punto dove spesso si fermano residenti e turisti a fare foto verso il tramonto, invito con forza le autorità preposte a provvedere segnalazioni e ripristino dei luoghi.
Spero che anche in questo caso non si aspetti la disgrazia per agire. Purtroppo poi cercarne le responsabilità sarà inutile. 

VIDEO

 

salus-720x140.jpg