ansa2LIPARI - Il comitato "Nasciamo sull'isola" ha inviato al ministro della salute Beatrice Lorenzin e all'assessore regionale alla sanità Baldo Guicciardi oltre 4.000 firme a sostegno della petizione popolare lanciata un mese fa per la messa in sicurezza e la riapertura del punto nascita dell'ospedale eoliano.
"Il comitato - dice la rappresentante Sara Basile - ringrazia sentitamente quanti si sono prodigati per raccogliere le firme e ottenere questo primo, grande risultato, raggiunto grazie alla preziosa collaborazione dei cittadini eoliani, di numerosi commercianti, associazioni e parrocchie; siamo lieti di vedere crescere la mobilitazione, anche attraverso la recente presa di posizione espressa dagli studenti. Abbiamo diligentemente atteso che il consiglio comunale avviasse iniziative a difesa del punto nascita e dell'ospedale, ma duole constatare come - ad oggi - il tavolo tecnico proposto ormai due settimane fa per definire un progetto da presentare agli organi competenti non si sia ancora costituito''.(ANSA).
 
---Il Comitato "Nasciamo a Lipari" oggi ha inviato al Ministro della Salute Lorenzin e all'Assessore regionale alla Sanità Guicciardi oltre 4.000 firme a sostegno della petizione popolare lanciata un mese fa per la messa in sicurezza e la riapertura del punto nascita dell'Ospedale di Lipari.
Il Comitato ringrazia sentitamente quanti si sono prodigati per raccogliere le firme e ottenere questo primo, grande risultato, raggiunto grazie alla preziosa collaborazione dei cittadini eoliani, di numerosi commercianti, associazioni e parrocchie; siamo lieti di vedere crescere la mobilitazione, anche attraverso la recente presa di posizione espressa dagli studenti.
Abbiamo diligentemente atteso che il Consiglio comunale avviasse iniziative a difesa del punto nascita e dell'Ospedale di Lipari, ma duole constatare come – ad oggi – il "tavolo tecnico" proposto ormai due settimane fa per definire un progetto da presentare agli organi competenti non si sia ancora costituito.
La lotta a difesa del diritto alla salute e del diritto a non considerare il parto come una patologia continuerà. Noi, non ci RASSEGNIAMO a nascere fuori dalle nostre isole, e continuiamo a esigere un trattamento adeguato a una realtà geograficamente disagiata, un luogo dove oggi nascere rappresenta anche un insostenibile travaglio economico e psicologico.

 

Il Comitato spontaneo "Nasciamo a Lipari"

 

RASSEGNA STAMPA

L'obbiettivo è quello di raccogliere consensi dei cittadini eoliani, attraverso la sottoscrizione di un documento indirizzato al ministro della salute e all'assessore regionale alla sanità, chiedendo la sospensione della chiusura del punto nascita dell'ospedale. (ANSA).

Sanità raccolta firme per riaprire il punto nascite di Lipari ...

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Raccolta di firme a Lipari per far riaprire il punto nascite. L'obbiettivo è quello di raccogliere consensi dei cittadini eoliani, attraverso ...

Lipari: raccolta firme per riaprire il punto nascite - Libero

libero.it/rfocus/.../lipari-raccolta-firme-per-riaprire-il-punto-nascite/
 
 
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Le interviste a Sara Basile, Chiara De Luca ed al consigliere comunale Pietro Lo Cascio, la Sinistra "le Eolie non hanno peso politico a livello nazionale e regionale".
 
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Domani un corteo dei primi cittadini madoniti partirà da Petralia per arrivare nel… (inuovivespri.it)
 
Per le Eolie si muovono il deputato regionale Pippo Laccoto e il vice presidente dell'Ars Giuseppe Lupo, Pd.
Laccoto nel corso della riunione che nel pomeriggio si è tenuta all'Ars, vista la specificità delle Eolie ha richiesto al presidente Crocetta ed all'assessore Gucciardi di inoltrare nuovamente la richiesta di deroga per Lipari al ministro Lorenzin. In tal senso si sono impegnati sia Crocetta e che Gucciardi. Lupo al "Notiziario delle Eolie" ha dichiarato che occorre una mobiltazione politica a livello regionale.  
 
----Presidi, raccolta di firme e richiesta di riconsiderare le chiusure dei piccoli punti nascita: sono diversi i comitati spontanei di donne siciliane, sostenuti dalle comunità locali, che protestano in questi giorni contro la decisione del ministero della Salute, resa operativa a cavallo di Capodanno, di chiudere i punti più piccoli (quelli sotto le 500 nascite l'anno) perchè considerati 'pericolosi' per la salute delle future mamme e dei nascituri. A Lipari da giorni si raccolgono le firme: "quello che Lipari e le Eolie chiedono - spiega Sara Basile, una delle promotrici del Comitato "Nasciamo a Lipari" - è adeguare una struttura esistente alle esigenze di una maggiore sicurezza, non chiuderla. Basterebbe fare turnare il personale sanitario, potenziare il reparto di Rianimazione, dotarlo di una culla per terapie intensive, dotare Lipari di un centro trasfusionale vero e proprio". In questa vicenda - prosegue - "vanno considerati diversi aspetti: in primo luogo, il disagio delle partorienti, costrette ad affrontare la solitudine, la lontananza dalle famiglie e i costi di un soggiorno forzato che si può prolungare per settimane, a volte anche mesi". Infine in polemica con le scelte del ministero della Salute Basile spiega: "il ministro Lorenzin spieghi perché in alcuni casi (Licata, Bronte,

Pantelleria in Sicilia, ma anche Ischia, Portoferraio all'Elba tra le isole minori) questa soglia non è stata ritenuta necessaria".

Da Petralia Sottana Eliana Polizzi spiega: "l'anno scorso a Petralia ci sono stati 124 parti e 300 (circa) interruzioni di gravidanza. Nessuno ha avuto problemi dopo la chiusura: le gestanti sono state trasferite direttamente a Termini senza complicazioni per le madri né per i bambini. Ma mi chiedo: e se fosse arrivata una partoriente con una situazione complicata e a rischio? E se, oltre la strada già lunga e dissestata, quella donna avesse dovuto anche affrontare ghiaccio e neve? L'elicottero funziona, ma chiaramente non potrebbe partire con condizioni meteo avverse. Il disagio è davvero enorme e i rischi sono tanti". Infine da Mussomeli, Rosalinda Amico spiega che: "si iniziò il 13 gennaio 2014 con l'occupazione dell'aula consiliare e l'istituzione di un comitato "Giù le mani dall'Ospedale", creazione del gruppo Facebook e relativa pagina che esiste tutt'ora. Si è organizzata inoltre una raccolta

firme a cui hanno partecipato non solo i 17 comuni interessati ma anche coloro che risiedono all'estero e in altre città con il raggiungimento di 15500 firme circa".(ANSA).

di Marco Giorgianni*
 
 
SI PORTA A CONOSCENZA DELLA CITTADINANZA CHE MERCOLEDI' 13 GENNAIO 2016, ALLE ORE 10,30, IN SENO ALLA VI COMMISSIONE "SERVIZI SOCIALI E SANITARI" dell'ARS, SI TERRA' UNA

"AUDIZIONE IN ORDINE ALLE PROBLEMATICHE DEI PUNTI NASCITA" TRA CUI QUELLO DI LIPARI, SOLLECITATA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED ALLA QUALE INTERVERRA' IL SINDACO.

*Sindaco

----Il presidente Adolfo Sabatini ha convocato il consiglio comunale in sessione non urgente per martedi' 19 gennaio alle ore 10. All'ordine del giorno un solo argomento: il punto nascite, discussione ed eventuali determinazioni.

 
---Raccolte quasi 2.000 firme in appena due giorni presso i banchetti di sottoscrizione popolare, mentre la petizione online lanciata su change.org, "Riapertura dell'unico punto nascita dell'arcipelago Eoliano (Lipari)", ha superato le 1.000 firme in un solo giorno: questi i primi risultati delle iniziative del Comitato "Nasciamo a Lipari", sorto a difesa del punto nascita dell'Ospedale di Lipari, recentemente chiuso per effetto della riforma sanitaria del governo Renzi e grazie alle false promesse della Regione siciliana.
 

Domani, 12 Gennaio 2016, si riprenderà nuovamente la raccolta firme con un doppio appuntamento:
• Porto Sottomonastero (vicino biglietteria aliscafi) dalle ore 08.30 alle ore 13.30
• Corso Vittorio Emanuele di Lipari (Palma) dalle ore 18.00 alle ore 20.30

Comitato "Nasciamo a Lipari"

 
---Già raccolta 825 firme per far riaprire il punto nascite.
 
di Giuseppe Lombardo
«Assurda ed immotivata, ancorché ingiustificata». Così il responsabile del comparto Sanità della Cisl Funzione Pubblica di Messina, Antonio Costa, definisce la decisione del Ministero della Salute, di chiudere i punti nascita di Sant'Agata Militello e Lipari in provincia di Messina.

 

«Non è sostenibile – spiega – la motivazione assunta sia dal livello politico regionale che di quello nazionale. I numeri, le statistiche, i parametri e gli indicatori e tutte le altre alchimie addotte a supporto di tale decisione, se rapportate a quelle dei reparti dove si sono verificati i tragici episodi delle morti per parto che hanno turbato le festività natalizie degli italiani, non giustificano il fine, che è quello di razionalizzare il servizio sanitario, in netto contrasto con quanto sancito dalla nostra Costituzione, perché di fatto si sta operando un taglio indiscriminato alla salute dei cittadini della regione».

Secondo il rappresentante della Cisl Funzione Pubblica il fallimento della legge di riforma del servizio sanitario regionale, a sei anni dalla sua emanazione, conferma come tutte le decisioni adottate nel frattempo risultano inadeguate, ingiustificate considerato che il fine ultimo del Servizio Sanitario è quello di garantire la salute in tutti i suoi aspetti, dell'uniformità, dell'uguaglianza, della universalità, della sussidiarietà.

«Se a ciò si aggiunge il sottodimensionamento delle dotazioni organiche e l'adeguamento alla normativa europea sul riposo dei lavoratori il quadro si fa allarmante – continua Antonio Costa – senza bisogno di essere profeti, in tali condizioni sarà difficilmente evitabile il verificarsi di altri spiacevoli episodi di "cattiva gestione della sanità" che, di fatto, provocherà interruzioni di pubblico servizio e chiusure indiscriminate di servizi all'utenza».

La Cisl Funzione Pubblica ritiene che nessun provvedimento possa contrastare con il dettato costituzionale, pertanto pone la questione sul livello di legittimità.

 

Comunicato stampa del Comitato

“Nasciamo a Lipari”.

Dato il fattore emergenziale delle vicende relative al nostro Punto nascite, si è giunti alla formazione di un Comitato spontaneo dal nome “Nasciamo a Lipari”, unendosi alle voci di altre comunità che, come la nostra, hanno assistito al deterioramento e allo smantellamento dei diritti fondamentali del cittadino.

L'obbiettivo è quello di raccogliere consensi e firme dei cittadini Eoliani, attraverso la sottoscrizione di un documento indirizzato al Ministro della Salute del Governo italiano e all’Assessore regionale alla Sanità, chiedendo la sospensione della chiusura del punto nascita dell'ospedale di Lipari.

Sperando nella coesione della cittadinanza, su un tema di vitale importanza comune, il comitato si propone di attivarsi attraverso vari incontri atti alla raccolta delle firme, dando appuntamento a TUTTI gli abitanti e non, oggi 9 gennaio 2016 alla Palma di Lipari ( dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20) e domani 10 gennaio 2016 in Piazza San Cristoforo di Canneto (dalle 10 alle 13).

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