Lipari - Il ricordo di Luigi Bernabò Brea fondatore del museo.
Le interviste al direttore Rosario Vilardo e alla archeologa Clara Martinelli.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Rosario Vilardo*
Lunedì, 4 febbraio 2019. Ricordo di Luigi Bernabò Brea
Luigi Bernabò Brea (Genova, 27 settembre 1910- Lipari, 4 febbraio 1999) è stato uno dei maggiori archeologi del XX secolo. Si laurea prima in Giurisprudenza ma la vocazione per gli studi storici e archeologici lo spinge a conseguire una seconda laurea in Lettere antiche a Roma nel 1935.
L'ampiezza dei suoi interessi scientifici, i risultati delle sue ricerche, il successo dei progetti museali e soprattutto la sua visione etica dell'attività archeologica fanno di lui un punto di riferimento esemplare per i ricercatori di oggi e di domani.
Luigi Bernabò Brea arrivò in Sicilia nel 1941, quando fu trasferito presso la Soprintendenza alle Antichità della Sicilia orientale che aveva sede a Siracusa. Il suo arrivo, in pieno conflitto bellico, segna l’inizio per l’archeologia della Sicilia di una fase nuova di ricerca e di studi.
Nelle isole Eolie, ha ricostruito, con una lunga serie di pubblicazioni, la storia dell’antropizzazione dell’arcipelago eoliano, dagli inizi del neolitico all'età romana, con risultati che sono diventati punto imprescindibile per la conoscenza e lo studio delle civiltà preistoriche e protostoriche di tutto il Mediterraneo.
Nell’ambito delle esposizioni museografiche, Luigi Bernabò Brea ha espresso il suo concetto di archeologia, ovvero di ricerca che pur mirando alla ricostruzione storica della vita delle comunità umane su un territorio, deve diffondere informazione e conoscenza con assoluta chiarezza comunicativa per diventare mezzo di formazione culturale.
La creazione del Museo a Lipari nel 1954, in un territorio cosi circoscritto come sono le isole, fu fondamentale per la conservazione delle tracce di una storia ricca e articolata e per la conservazione di un luogo, la Rocca del Castello, che da luogo di sofferenza e sede del campo di confino, è diventato principale spazio culturale. Il Museo intestato al suo fondatore, Luigi Bernabò Brea, è espressione del collegamento tra ricerca archeologica, valorizzazione e fruizione, concetti oggi di elevata modernità.
Per ricordare questa grande personalità che ci ha trasmesso con i suoi studi la storia più antica delle Isole Eolie e per questo le ha rese famose nel mondo, il Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, invita i Sindaci, le Autorità, le Scuole e tutta la cittadinanza a partecipare alla giornata di lunedì 4 febbraio 2019.
Museo: ore 9,30 – 11,30 : visita della sala dedicata alla storia del Museo e degli scavi e all'area archeologica del Castello
Cattedrale: ore 11,30 – Messa in Cattedrale in ricordo di Luigi Bernabò Brea, celebrata da Mons. Gaetano Sardella.
*Direttore Polo regionale delle Isole Eolie per i siti culturali con parco archeologico e Museo “Luigi Bernabò Brea”, Lipari
I COMMENTI
di Mirella Fanti*
LA SCUOLA RICORDA LUIGI BERNABO' BREA
L'IC "Lipari 1" accoglie l'invito del Direttore dott. Rosario Vilardo e si unisce alle celebrazioni promosse dal Museo delle Eolie intitolato a Luigi Bernabò Brea nella giornata della sua scomparsa venti anni fa (4 febbraio 1999): le classi della Scuola Primaria di Lipari accompagnate dai docenti visiteranno nella mattinata la sala dedicata del Museo e si uniranno alla Messa nella Cattedrale.
Le Scuole Medie di Malfa e S.Marina parteciperanno ad una lezione-conferenza del dott. Riccardo Gullo, Sindaco di Leni, che ha diretto il Museo di Lipari per molti anni ed ha conosciuto personalmente il grande archeologo con il quale ha collaborato attivamente.
In tutte le classi dell'IC "Lipari 1" - dai più piccoli ai più grandi - ed in tutte le Isole nella medesima giornata si svolgeranno attività e ricerche finalizzate a diffondere la conoscenza di questa grande figura di studioso e ricercatore sul campo che ha portato il metodo scientifico della indagine stratigrafica in Sicilia e alle Isole Eolie, eseguendo scavi importanti e creando sin dal 1954 il Museo Archeologico Eoliano - Polo Museale di Lipari, vera eccellenza italiana di raccolta protostorica ed archeologica. I docenti hanno scelto differenti tipologie di presentazione delle Unità di Apprendimento: video, documentari, letture, ricerche, cartelloni, disegni, lapbook.
l'IC "Lipari1" ha inserito questa celebrazione all'interno del Progetto "Crescendo alle Eolie", dedicato alla conoscenza del territorio eoliano e per diffondere la buona prassi della esplorazione-fruizione dei luoghi della cultura: Biblioteche, Musei, Parchi naturali ed archeologici. Avviato in questo anno scolastico all'interno del Piano dell'Offerta Formativa, condiviso con gli altri Istituti di Lipari (IC LIPARI e IIS "CONTI"), il Progetto - formulato dalla docente Lina Paola Costa, affiancata dalla docente Cettina Prestipino - si avvale già della collaborazione del Comune di Lipari (Assessore Tiziana De Luca), della Biblioteca Comunale di Lipari (sig.ra Silvana Sidoti), del Polo Museale di Lipari (dott. Rosario Vilardo), di Associazioni e Sponsor. Continuerà per tutta la primavera e accompagnerà gli studenti nella crescita della identità eoliana e nella consapevolezza di appartenere ad una terra meravigliosa e ricca di storia.
*Dirigente Scolastico
di Maria Amalia Mastelloni*
Cari Amici,
oggi ricorre l’anniversario della morte del prof. Luigi Bernabò Brea ed io non potrò portare un fiore a Pirrera sulla Sua tomba di famiglia: mi dolgo di questo e spero che i pensieri di chi lo conobbe o di chi ne ha solo sentito parlare si rivolgano a Lui con deferenza. Mi piace ricordarlo con la fotografia che invio e che lo ritrae a Pantalica (SR) in un gelido gennaio del 1988, serenamente incurante, assorto nella spiegazione dello scavo e delle strutture.
È una foto che concretizza il Suo magistero verso i tanti archeologi che lo circondano: la dott.ssa Sara Pulinas, Sebastiano Tusa, Fabio Faccenna, i professori Antonino De Vita e Augusto La Rosa, l’autista e il dott. Alberto Bombace, io, i professori Dario Palermo, Domenico Faccenna, Attilio Stazio e Gianfranco Maddoli, gli architetti G. Gini e M. Favara col figlio, Vincenzo Abbate, la prof.ssa Clelia Laviosa, Maria Luisa Famà, la dott.ssa Maria Teresa Currò e tanti altri.
Erano i giorni in cui si inaugurava il Museo Archeologico di Siracusa e la maggior parte degli studiosi e degli archeologi italiani si era riunita per partecipare ad un grande evento di cui Luigi Bernabò Brea era uno dei principali artefici. Inoltre da poco erano stati espletati i concorsi per Dirigente che avrebbero portato noi “giovani” a capo delle strutture della Sicilia e Lui voleva conoscerci e indirizzarci, sapendo bene quanto lavoro c’era ancora da fare, possibilmente in silenzio e senza perdere tempo.
Un’inaugurazione che era anche una celebrazione a quindici anni dall’andata in pensione del Professore del Suo operato ultra trentennale in tutta la Sicilia orientale, le cui principali scoperte erano ora valorizzate nell’esposizione siracusana. A distanza di pochi anni mi sono trovata a Lipari a studiare, su Sua richiesta, i materiali degli scavi e dopo due decenni, con la nomina alla direzione del Parco di Siracusa, a ripercorrerne l’attività di programmatore urbanistico e attento tutore anche dei grandi beni monumentali e archeologici di quella splendida città.
Ma credo che sia stato l’ultimo quadriennio a farmi cogliere fino in fondo la Sua alacre attività d’archeologo, che aveva saputo trasformare un penitenziario in un Istituto interdisciplinare di grande rinomanza internazionale e tutte le aree archeologiche delle Eolie in esempi del Suo modo di attuare la tutela e la ricerca. La donazione della Biblioteca Sua a della dott.ssa Madeleine Cavalier con la corrispondenza da loro intrattenuta con gli Studiosi europei, australiani, americani e giapponesi, con le pubblicazioni e le relazioni degli scavi condotti nell’isola di Lemnos e in altre località straniere, con le guide dei paesi visitati in viaggi mirati a conoscere le emergenze archeologiche dei Paesi del Mediterraneo mi ha fatto cogliere la statura dello Studioso e il Suo indiscusso prestigio internazionale.
La Sicilia orientale, la costiera settentrionale dell’isola e le Eolie gli devono moltissimo e ricordo che a questo pensavo, la mattina del 5 febbraio1999, seduta nella sala del museo trasformata nella Sua camera ardente. Anche in quel caso c’era un freddo pungente e un silenzio intriso di riserbo e solitudine, prima che salissero “al castello”. venendo da tutta la regione e da tanti altri Paesi, i colleghi, gli Amministratori ed i Direttori Generali, gli studiosi e gli studenti per un ultimo, laico saluto.
Il Professore non avrebbe gradito né lacrime inopportune, né una tristezza troppo confidenziale, ma poteva tollerare un sereno riflettere sulla caducità delle cose e su come chi aveva aperto tante tombe ora doveva scoprire la propria, non so se indifferente o fiducioso in una perenne sopravvivenza delle azioni compiute e di quanto aveva costruito e donato.
Ed è anche per l’attività svolta che credo di poter rivolgere a Lui ancora un pensiero, certa di aver contribuito a far prosperare il Museo, forse la Sua creatura più cara, sulla linea di quanto da Lui delineato.
*Già Dirigente del Museo
di Dino Vadalà*
Caro Direttore,
onore, merito e ringraziamento, al tuo giornale, che mi informa del ventesimo anniversario della morte del prof. L.Bernabò Brea.
Non ho conosciuto il Professore ma, avendo prestato servizio per quattro anni al Museo, ho potuto cogliere: lo spessore culturale e scientifico, e la profonda umanità del personaggio, confermando a me stesso, che la vera unica immortalità dell’Uomo si concreta in ciò che si lascia; e in tal senso il “Professore” – per antonomasia a Lipari –ha donato tanto al mondo scientifico, e, vive ancora nel cuore dei Liparesi.
Egli, apprendo da chi l’ha consciuto, “non gradiva lacrime inopportune…” , e per questo anch’io, fuori dal coro di una commemorazione atipica, intendo tuttavia esprimere: stima allo scienziato, e riconoscenza all’Uomo, per aver tanto amato quest’Isola che, grazie a lui, ha impreziosito la sua Identità culturale , e ha acquisito una eccezionale visibilità Internazionale.
*Ingegnere - già dirigente dell’unità operativa del Polo Museale
1) Il Metropolitan Museum, le Università di Harvard e Chicago, il National Trust al Museo Archeologico di Lipari
Un numeroso gruppo sia di studiosi che di finanziatori di prestigiose istituzioni culturali statunitensi domenica scorsa, 7 ottobre, ha visitato il Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari. In navigazione nel Mediterraneo e provenienti dalle città d’arte siciliane Siracusa e Palermo, hanno scelto le Isole Eolie come tappa intermedia per visitare l'importante sito culturale di Lipari.
Sono giunti a bordo del “Sea Cloud”, un veliero di charme a quattro alberi costruito nel 1931 dalle aziende Krupp in Germania, che conserva ancora oggi lussuosi allestimenti d'epoca.
La compagine è formata da specialisti sia dell’Università di Harvard, la più antica tra le scuole di alta formazione negli Stati Uniti fondata nel 1636, sia dell’Università di Chicago, fondata a sua volta nel 1890.
Loro compagni di viaggio sono i membri del National Trust for Historic Preservation, l’organismo privato non-profit che tutela e preserva il patrimonio storico e culturale degli Stati Uniti.
Famoso per le sue straordinarie e ricche collezioni, è presente anche un gruppo del MET, il Metropolitan Museum of Art di New York, inaugurato nel 1870.
Il gruppo di visitatori rappresenta il sistema artistisco-economico di gestione negli Stati Uniti dove, a sostegno del lavoro degli esperti, i meccanismi fiscali consentono alle finanze private di contribuire in forma sostanziale al mantenimento del patrimonio e delle istituzioni culturali, secondo modalità e norme profondamente diverse dal modello italiano.
Il Museo, normalmente chiuso tra le 13,00 e le 17,00 dei pomeriggi festivi, grazie all'impegno ed alla disponibilità del personale è stato eccezionalmente aperto per l'occasione, producendo profondo interesse ed entusiasmo nei visitatori, i quali hanno manifestato un intenso apprezzamento sia per il percorso museale che per le opere e gli oggetti esposti.
L'esperienza si è conclusa con una visita anche alla Cattedrale ed al Chiostro normanno, dove il gruppo ha espresso ancora la propria ammirazione per il patrimonio eoliano.
2) Autunno al Museo
Il direttore del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea a Lipari, architetto Rosario Vilardo, invita cittadini, viaggiatori invernali, e chiunque abbia voglia di bellezza e di sapere a partecipare alle iniziative di autunno.
Domenica 14 ottobre 2018 . Giornata nazionale delle Famiglie al Museo
ore 17,30 visita guidata con sorpresa
Vogliamo una giornata in cui il museo si trasformi in spazi colmi di colori, movimenti, domande, in luoghi dove ascoltare delle storie raccontate da condividere con coloro a cui vogliamo bene. Per i piccoli visitatori, l'archeologa Maria Clara Martinelli ha organizzato una visita guidata che li porterà a diretto contatto con gli oggetti trovati nei mari più profondi. Potranno toccare, odorare, osservare, una selezione di oggetti preparati per loro.
Martedì 16 ottobre 2018 Il museo racconta.
Ore 16,30 Appuntamenti con l'archeologia, l'architettura, la storia dell'arte.
Appuntamento mensile che integra l'offerta culturale delle esposizioni attraverso un ciclo di conferenze, accogliendo studiosi sui temi di archeologia, storia, architettura, arte, vulcanologia e museologia. La scelta di organizzare gli appuntamenti durante i mesi invernali è dettata dalla condizione di isolamento che Lipari vive soprattutto da novembre a marzo e che alimenta l'insoddisfazione intellettuale. La missione culturale del Polo è anche riuscire a colmare una parte delle carenze di attrazioni culturali in un territorio sottomesso alla stagionalità. Le conferenze sono rivolte ad un pubblico scolastico, fra cui soprattutto insegnanti, e intellettuale, fra cui cultori di storia locale, guide turistiche, associazioni culturali e chiunque possa essere interessato. Gli appuntamenti saranno accompagnati da presentazioni di libri, approfondimenti sulle collezioni del Museo.
Il primo incontro è dedicato all'Egeo. Nell'isola di Santorini (antica Thera) è stato scoperto un affresco che decorava le pareti di un stanza del palazzo di Akrotiri, città minoica dell'età del Bronzo, che racconta di processioni regali con navi che solcano il mare davanti ad una città costruita su una rocca. Parlerà Massimo Cultraro, archeologo, Ricercatore CNR, esperto di preistoria dell'Egeo, autore di L'Anello di Minosse (Milano, 2001), I Micenei (Roma., 2006)
ore 16,30 conferenza prof. Massimo Cultraro “Lipari e l'affresco di Thera- Santorini”
ore 18,00 Presentazione del libro L'ultimo sogno dello scopritore di Troia. Heinrich Schliemann e l'Italia (1858-1890)