Quante cose s'imparono dai Cinesi! A noi Italiani sembra di essere capaci di capire tutto, talvolta diventiamo intolleranti davanti allo " straniero" di cui non conosciamo il linguaggio......lo sentiamo diverso...forse lo disprezziamo o ci sentiamo in difficoltà se ci imbattiamo con chi ci sembra " dissimile..." da noi, magari per Cultura, Lingua, cibo... modi di vestire...
Con troppa disinvoltura crediamo di essere noi soli...al “centro" del mondo”... Noi che discendiamo dai Romani, dal grande Impero di Roma...siamo spesso intolleranti, e questo è un grande male.
Amiamo il "turista" ma lo vogliamo su "misura"...che sia "simile" a noi... Sappiamo forse distinguere a prima vista... un cinese da un Sud Coreano? Che cosa sappiamo dei Cinesi? La nostra cultura ci ha spesso impedito di guardare fuori dalla finestra...di guardare con occhi "diversi"...oggi che più che mai occorre lanciarsi nel mondo...trovare altre vie...studiare, conoscere i popoli, i nostri fratelli lontani... molto di più di prima...Noi come molti altri Europei, cosa stiamo facendo? Siamo sicuri di essere tanto intelligenti? Sappiamo usare bene il nostro cervello? Vogliamo capire veramente il " nostro prossimo" ...avvicinarlo senza pregiudizi...dare la mano a chi ci parla una lingua diversa, chi ci guarda con occhi diversi?
Leggo una notizia che ho colto dal web. Anche a Torino esiste una scuola per apprendere il Cinese. Penso che sia molto interessante.
Leggo e riporto: "Chi ascolta un discorso in mandarino usa entrambi gli emisferi cerebrali. Sophie Scott e i suoi colleghi del Wellcome Trust, Centro di Ricerca Inglese, hanno sottoposto a scanner cerebrale un gruppo di persone che parlavano cinese o inglese. Così hanno scoperto che il nostro lobo temporale sinistro si attiva quando chi parla in lingua inglese ascolta qualcuno esprimersi in questa lingua. Nel caso del cinese, invece, ad ‘accendersi’ sono entrambi i lobi temporali degli ascoltatori.
”Chi parla diversi linguaggi usa il cervello in modo differente per decodificare le parole – spiega la Scott – In questo modo io ho verificato alcune teorie in materia”. Il mandarino é notoriamente una lingua ostica da imparare: a differenza dell’inglese e di molte lingue occidentali prevede intonazioni diverse per dare a particolari parole (apparentemente identiche) significati completamente dissimili. Ad esempio, la parola ‘ma’ puo’ significare "madre", ma anche "cavallo", "megera" o addirittura " canapa".
Secondo i ricercatori é proprio la varietà dell’intonazione a rendere immediatamente necessario l’uso di entrambe le aree del cervello che fin da bambini si attivano, per attribuire a ciascuna parola il significato che si vuole insegnare correttamente.
Il lobo temporale destro, infatti, normalmente é associato alla comprensione di musica e quindi delle diverse tonalità. Essenziale è l'insegnamento della musica fin dai primi vagiti. La musica ha una potenzialità espressiva infinita per l'apprendimento, perché stimola entrambi gli emisferi cerebrali. ”Sembra che la struttura del linguaggio che impariamo da piccoli – dice l’esperta alla Bbc online – influisca sulla struttura del cervello che si sviluppa fin da piccoli...per decodificare ed apprendere i suoni e le parole. E non a caso i madrelingua inglesi trovano straordinariamente difficile imparare il mandarino."
Nota:
Il mandarino" viene parlato, come madrelingua, nella Repubblica popolare della Cina, nella Repubblica di Cina o Taiwan, in Malaysia e in Singapore.
imparare il cinese fa bene al cervello: provare per credere
Avvicinarsi alla Cina e alla lingua cinese, di Federico Madaro
Scientists Claim Learning Chinese Makes You Smarter