plocasciodi Pietro Lo Cascio*

Al Signor Sindaco del Comune di Lipari e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari

OGGETTO: interrogazione consiliare su prospettive utilizzo parcheggio multipiano.

Gentile Sindaco,
come certamente ricorderà, a seguito dell'approvazione di un ordine del giorno da parte del Consiglio Comunale (peraltro, votato ormai qualche mese fa), il Comune di Lipari deve gestire in forma diretta il parcheggio multipiano, meglio noto come "megaparcheggio"; tale soluzione è stata infatti preferita a quella di un affidamento della struttura a società esterne.
A eccezione del piano superiore, l'immobile continua tuttavia a rimanere con gli ingressi sbarrati, mentre nelle corsie di accesso ormai prosperano le piante infestanti, e nulla trapela in merito a eventuali procedure legate alla scelta gestionale espressa dal Consiglio.
Desidero conoscere quando l'Amministrazione avrebbe intenzione di rendere nuovamente e pienamente accessibile la struttura, considerando che ormai mancano tre settimane all'inizio della stagione turistica e che il parcheggio multipiano può assolvere un ruolo significativo nella pianificazione del traffico automobilistico e dei parcheggi, anche e soprattutto nell'ottica del ripristino di una più estesa isola pedonale nel centro storico di Lipari.
In attesa di una sua risposta, porgo distinti saluti

*Consigliere comunale de "La Sinistra eoliana"

Al Signor Sindaco del Comune di Lipari

Lettera aperta (e propositiva) su indispensabili interventi nella rete sentieristica del Comune di Lipari.

Gentile Sindaco,
tra meno di due mesi ci troveremo nel pieno della stagione turistica 2016. Avendo l'opportunità di una diretta conoscenza dello stato di molti sentieri del nostro comune, ritengo utile segnalarle che alcuni di questi, di grande rilevanza in termini di fruizione, versano in gravi condizioni a seguito delle piogge autunnali e dei processi di erosione che le stesse hanno determinato.
Quello per il cratere di Vulcano, almeno nella prima metà, è ormai quasi impraticabile, solcato da profondi valloni che – probabilmente – sono stati causati (o quanto meno amplificati) anche da discutibili interventi di regimentazione delle acque meteoriche effettuati in passato.
Sempre a Vulcano, la "Via Reale" pedonale che collega il Porto al Piano – recuperata alcuni anni fa grazie al generoso intervento di volontari residenti nell'isola – è stata interrotta dal crollo di una porzione, per un tratto di circa 20 metri lineari.
Il sentiero che dalle cave di caolino scende verso il Palmeto, uno dei più frequentati dell'isola di Lipari, versa in condizioni non meno gravi; ciò anche perché il precedente intervento di "ripristino" (2013) è stato effettuato con l'ausilio di una ruspa, come se si trattasse di un campo di calcio o di patate, e non di un percorso che attraversa e costeggia versanti dove l'azione della pioggia assume una maggiore incidenza.
In tutti e tre i casi, si tratta di percorsi molto conosciuti e frequentati, che non esito a definire indispensabili per il turismo "fuori stagione" – un turismo che conta numeri in costante incremento e che pertanto ha grande importanza nella diversificazione della nostra economia – e che, pertanto, richiedono interventi urgenti. È probabile, per non dire certo, che anche altri sentieri presentino problemi analoghi, e naturalmente mi riservo di segnalarli in successive comunicazioni.
Tuttavia, è chiaro che se si continua ad operare "a colpi di ruspa", non si fa che tamponare in modo effimero i problemi odierni, creando invece i presupposti per ulteriori peggioramenti. Gli interventi devono essere eseguiti rifacendosi a criteri di ingegneria naturalistica, in particolare per quanto riguarda le canalette che regimentano il flusso delle acque meteoriche.
Nel 2012, il Comune di Lipari ha sottoscritto con l'Azienda Foreste Demaniali un'associazione temporanea per ottenere finanziamenti destinati alla sentieristica, presentando un progetto dettagliato che prevedeva il recupero di dieci sentieri. Dopo un anno, l'Azienda – il soggetto capofila – si è vista assegnare a tale scopo dalla Regione Sicilia ben 512.000 euro. Conosco la vicenda perché ricorderà come, in una prima fase e su sua richiesta, ho collaborato (a titolo assolutamente gratuito, è meglio specificarlo) fornendo indicazioni e suggerimenti.
Da allora sono stati effettuati solo alcuni e non tutti gli interventi e – ho motivo di credere – non sempre in maniera conforme al progetto: per fare un esempio, lungo il sentiero Acquacalda-Rocche Rosse è stato allargato il tracciato, pulita la vegetazione, ma il lavoro non è stato esteso al fondo in pietra o ai limitrofi muretti a secco.
Ne deduco che una parte dei 512.000 euro non sia stata ancora spesa.
Il Comune di Lipari può avere contezza di quanta parte, con precisione? Di quanti interventi siano stati effettuati, e di quanti restino da completare? Possiamo conoscere se esistono collaudi delle opere, il nominativo di chi li ha fatti, e in quale misura le stesse rispettino le previsioni progettuali?
Le rivolgo tali interrogativi non per divagare, ma per due ragioni: la prima è che il Comune era il reale beneficiario di un progetto ammesso a finanziamento con precise finalità, e sarebbe grave se parte della somma fosse stata impiegata diversamente; la seconda è che, appurando quanto sopra, potremmo trovarci nelle condizioni di potere risolvere i problemi rappresentati senza ulteriore aggravio per le già sofferenti casse dell'Ente, semplicemente ri-orientando (con opportune varianti) la pianificazione degli interventi, avvalendoci di personale che indubbiamente ha notevole esperienza e competenza, come quello delle squadre della Forestale.
Auspicando che Lei condivida tali proposte e che possa attivarsi di conseguenza, porgo distinti saluti.

*Consigliere comunale de La Sinistra

L'INTERVENTO.

di Santino Maio

In relazione all'appello del Sig. Pietro Lo Cascio, suii sentieri abbandonati delle Isole Eolie, sommessamente vorrei solo aggiungere, che non bisogna andare tanto lontani per vedere come vengono curati i sentieri e la relativa segnaletica. Io sono stato nell'isola di Marettimo (Isole Egadi) ed ho percorso una buona parte dei sentieri che circondano l'isola, l'unica parola che mi viene in mente in merito è: "Stupefacente".  Io mi informerei con il Sindaco di Favignana.

---Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari

e p.c. all'Assessore al Turismo, Spettacolo e Sport, All'Assessore ai Beni Culturali e Ambientali
agli organi di stampa locali

Oggetto: interrogazione consiliare sulla perdurante chiusura di parte del Parco Archeologico del Castello.

Gentili Sindaco e Assessori che leggono per conoscenza, durante i primi giorni di agosto, il crollo di un albero ha causato la temporanea interdizione all'accesso nella passeggiata lato mare del Parco Archeologico del Castello di Lipari.
Siamo arrivati ai primi di ottobre, e la stessa area rimane ancora interdetta all'accesso dei visitatori: come è possibile che due mesi non siano un lasso di tempo sufficiente per rimuovere un albero caduto?
Anche se la questione non investe le dirette competenze del Comune di Lipari, purtroppo si riflette negativamente sulla percezione complessiva dei luoghi da parte dei visitatori, e dunque ritengo che la stessa debba necessariamente coinvolgere l'Ente.
Il Comune ha provveduto, o intende provvedere, a sollecitare gli uffici competenti della Regione Siciliana – generalmente assai solerti quando puntualizzano le proprie prerogative in materia di aree demaniali all'interno del Castello – pretendendo una rapida soluzione del problema, così da consentire nuovamente ai visitatori il pieno accesso a tutto il parco, compresa la porzione interessata che ha grande valenza panoramica?
In attesa di Vostra gradita risposta, e di ancor più gradito intervento verso gli uffici responsabili che evidentemente non sono stati ancora in grado di disporre una soluzione, porgo distinti saluti

*Consigliere comunale de La Sinistra

--Al Signor Sindaco del Comune di Lipari

Oggetto: ancora sulla pensilina della fermata bus di Calandra.

Gentile Signor Sindaco, in attesa della risposta che certamente mi farà pervenire in merito alla precedente interrogazione sulla misteriosa scomparsa della pensilina della fermata bus di Calandra a Canneto, mi permetto di porgerLe ulteriori quesiti, maturati alla luce di ulteriori notizie che ho avuto modo di apprendere nei giorni successivi.
Sembrerebbe che la scomparsa della pensilina sia avvenuta nel corso di un intervento di operai del Comune, incaricati di ricollocarla nella posizione originaria dalla quale – pare – la stessa sarebbe stata precedentemente rimossa su iniziativa di privati cittadini.
Personalmente dubito della veridicità di tali informazioni: sarebbe infatti impensabile che un intervento di personale dell'Ente, disposto con un preciso ordine di servizio, possa essersi invece risolto in maniera totalmente difforme dalle finalità originarie, tanto più che la collocazione della pensilina risulta identificata sulla base di un progetto sottoposto all'approvazione della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina. Tuttavia, ritengo opportuno ricevere una Sua esplicita rassicurazione in tal senso.
In ogni caso, sarei interessato a conoscere le modalità della vicenda, e soprattutto quando si intenderebbe ricollocare la pensilina attualmente scomparsa.


*Consigliere comunale de La Sinistra

---Non ho alcuna intenzione di polemizzare con Salvatore Naso, del quale apprezzo l'impegno e l'attenzione costante verso un tema di evidente gravità e importanza come quello della riabilitazione neuropsicomotoria dei minori, e non mi sognerei mai di "fare politica" su argomenti del genere, almeno nell'accezione meno nobile cui sembra sottintendere Salvatore.
Faccio politica come credo dovrebbe farla ogni consigliere comunale, ovvero intervenendo su problemi ai quali la "politica", nel senso buono del termine, deve sapere dare risposte e soluzioni.
Ho fatto "politica" quando, nella passata consiliatura, insieme ai colleghi dell'allora minoranza e allo stesso Salvatore, abbiamo portato all'attenzione del prefetto le carenze e i problemi che caratterizzavano il centro di riabilitazione di Canneto.
La faccio anche oggi quando sollevo un problema che riguarda altri minori, soggetti all'obbligo scolastico ma costretti a spostarsi su Lipari perché le altre isole dell'arcipelago non sono dotate di scuole secondarie. Non sono numerosi – per loro fortuna, alcuni hanno familiari pronti a ospitarli – ma anche se fosse un singolo caso, la sua stessa esistenza ci imporrebbe di trovare una soluzione dignitosa e adeguata, e a mio modesto avviso la casa dello studente rappresenta questa soluzione. Negli anni scorsi, infatti, ho conosciuto più d'uno studente costretto a rinunciare al diritto allo studio perché gli orari dei mezzi di linea, l'irregolarità dei collegamenti invernali e la scarsa propensione dei familiari ad affidare i propri figli a famiglie estranee rappresentavano ostacoli insuperabili.
Alla luce di ciò, e sapendo che chi amministra oggi ha condiviso tale obiettivo, mi sembra strano che Salvatore Naso affermi con assoluta certezza cose che invece io ignoro assolutamente. Per esempio, non mi risulta affatto il "fallimento" del tentativo di istituire una casa dello studente, né che siano stati indetti bandi o avviate ricognizioni con evidenza pubblica per concretizzare questo obiettivo. Quello che so è che l'immobile di via San Giorgio è stato ristrutturato con un finanziamento finalizzato a questo scopo, ed escludo la tesi di Naso secondo il quale "probabilmente non ci sarebbero studenti con caratteristiche previste".
Se l'amministrazione ritiene prioritario offrire tale struttura ai servizi di riabilitazione neuropsicomotoria che non possono essere ospitati nel centro già esistente a Canneto, posso comprenderne le ragioni, ma ritengo che la stessa abbia il dovere di individuare con altrettanta tempestività una soluzione alternativa per gli studenti che soffrono il disagio del trasferimento, o per quelli che potranno domani trovarsi nelle medesime condizioni, che non può essere l'affidamento a famiglie estranee ancorché supportato da un assegno di sostegno.

---"L'imminente destinazione dei locali dell'ex asilo nido alla società di riabilitazione neuropsicomotoria, che apprendo dalla stampa locale, contravviene le finalità per le quali gli stessi sono stati ristrutturati e gli impegni assunti con la cittadinanza durante la campagna elettorale dal sindaco Giorgianni". È questa la prima dichiarazione rilasciata dal consigliere della Sinistra eoliana, Pietro Lo Cascio, a proposito della proposta di utilizzo dei locali di via San Giorgio da parte dell'ASP 5. "Vorrei ricordare che l'immobile è stato recuperato grazie a un finanziamento richiesto dalla precedente amministrazione per la creazione di una "casa dello studente", a favore degli studenti della scuola secondaria che provengono dalle isole minori dell'arcipelago. La stessa "casa dello studente" della quale parlava il programma elettorale del sindaco e della coalizione che oggi amministra il paese", prosegue Lo Cascio. "È evidente l'importanza di una soluzione adeguata per ospitare servizi sanitari di primaria importanza, ma non possiamo dimenticare l'annosa vicenda che costringe a disagi intollerabili giovani che sono costretti a frequentare le scuole a Lipari e devono contare sull'ospitalità di parenti – quando disponibili – o inventarsi altre soluzioni scomode, oppure in alternativa rinunciare alla frequentazione della scuola dell'obbligo". Su questo tema, annuncia il consigliere comunale, la Sinistra intende dare battaglia perché gli impegni assunti vengano rispettati e, soprattutto, perché si provveda finalmente ad attivare il servizio di accoglienza per il quale è stato ristrutturato l'ex asilo nido.

La Sinistra eoliana

LE REAZIONI.

di Marco Giorgianni*

In riferimento all'articolo pubblicato dal Consigliere de La Sinistra Eoliana, Pietro Lo Cascio, relativamente alla destinazione dell'immobile (ex asilo nido) in località S. Giorgio alla Società di Servizi Riabilitativi (SSR), l'Amministrazione conferma che l'immobile in oggetto, recuperato dopo anni di chiusura e abbandono, è stato ristrutturato allo scopo di realizzare un alloggio per gli studenti pendolari delle Isole minori che frequentano la scuola superiore nell'Isola di Lipari. A tal fine, sono state avviate delle indagini informali con i Presidenti delle Circoscrizioni delle Isole minori per comprendere quali esigenze vi fossero in termini numerici ovvero per capire quanti studenti fossero realmente interessati all'opportunità di alloggiare a Lipari nei giorni feriali a garanzia di una regolare frequenza scolastica. Da tali osservazioni è stato rilevato che la maggior parte delle famiglie non sarebbe disposta a beneficiare di tale servizio agevolativo sia perché lo stesso non contempla la presenza di accompagnatori/familiari sia perché prevede il pagamento di una retta mensile, condizione questa che limita la possibilità di accesso e fruibilità a molte famiglie. Allo stato attuale, difatti, risulta che solo sei famiglie abbiano espresso la volontà di usufruire del servizio di alloggio studentesco. Si fa presente che per mantenere una tale struttura e riuscire a coprire i costi di gestione, è necessario un numero consistente di destinatari del servizio. Va ricordato, inoltre, che l'Amministrazione, a tutela ed interesse dei giovani pendolari e del loro diritto allo studio, ha da poco approvato il ripristino del servizio di trasporto scolastico gratuito per gli studenti di ogni ordine e grado, senza alcun limite determinato da requisiti di natura reddituale. Sarà comunque responsabilità dell'Ente provvedere alla pubblicazione di una manifestazione d'interesse rivolta alle famiglie degli studenti delle Isole minori così da verificare ed accertare il numero esatto dei soggetti interessati. Nel frattempo, essendo venuta a conoscenza delle problematiche relative al Centro di Riabilitazione di Canneto e dei conseguenti disagi causati ai disabili più o meno gravi che non si vedono garantito il servizio necessario e, in molti casi, indispensabile di riabilitazione neuropsicomotoria, l'Amministrazione ha sentito il dovere di intervenire a sostegno delle famiglie dei disabili eoliani ritenendo la questione tanto significativa e prioritaria quanto quella dell'alloggio per gli studenti. In ogni caso, non si riesce a comprendere la polemica dal momento che non si sta discutendo di cambiare destinazione d'uso dell'immobile per lo svolgimento di attività ricreative ma per risolvere, per quanto possibile, i problemi dei nostri cittadini con disabilità.

*Sindaco di Lipari

di Antonio Casilli*

Oggetto: concessione locali ex asilo nido.
Desidero intervenire sulla questione di cui all'oggetto senza polemica alcuna mettendo al centro i veri bisogni..... Poichè la problematica leggendo i vari articoli sta cambiando di significato. Sicuramente n'è il consigliere Lo Cascio n'è l'amico Salvatore che intervengono per l una o per l'altra tesi focalizzano a mio avviso la gravissima situazione in cui versa l'annosa questione.
Premesso che con la precedente amministrazione si era presentato un progetto per la realizzazione di una casa di accoglienza per i ragazzi studenti delle Eolie; Che lo stesso è stato finanziato e quindi l'attuale amministrazione ha realizzato l'opera;
Che detta struttura deve servire per il fine che si è prefissato, otre che per attività similari;
Per chiarezza, per non fare confusione e sopratutto per onore di verità desidero certificare quanto dichiaro: I bambini e le famiglie non hanno bisogno di nuovi locali, in quanto ve ne sono già a sufficienza sul territorio, abbiamo anche un ospedale disponibile o meglio delle stanze vuote che potrebbero servire all'uopo.
Abbiamo un centro riabilitazione a Canneto costruito spendendo fior di milioni per dare servizi al territorio......
A noi cittadini eoliani tutti, famiglie, con e senza problemi di disabilità gravi ci servono: terapisti, psicologi , tecnici per la riabilitazione, personale sanitario ecc. ecc. insomma....per rispondere in maniera tecnica abbiamo bisogno di raggiungere degli standard organizzativi minimi ( senza chiedere la luna ma dei diritti riconosciuti dalla costituzione italiana e dalle vigenti normative) non aumentare quelli strutturali, ovvero creare altre cattedrali nel deserto.
A mio modestissimo parere spostando l 'obbiettivo non è detto che si risolva il problema, A meno che non si voglia posticipare la soluzione dello stesso.
Pertanto bisogna intervenire con determinazione esclusivamente alle carenze di organico per il buon funzionamento dell'attuale struttura. Non è vero che nuovi locali risolvono i problemi in atto esistenti.

Tanto per dovere ...

*Consigliere comunale

di Pino La Greca

pino1Mi permetto di intervenire nel dibattito di questi ultimi giorni sulla delicatissima panarellovicenda dei servizi riabilitativi soltanto per essermene occupato nel corso del 2008, quale segretario del PD, a seguito della sottoscrizione di una petizione con oltre un centinaio di firme e dei successivi interventi, a firma dell'Onorevole Filippo Panarello, che portarono ad un incontro risolutivo alla presenza del Prefetto di Messina Alecci.
Faccio subito chiarezza dicendo che, molto probabilmente, la discussione odierna è frutto di informazioni incomplete e parziali ed auspico al più presto un ampio incontro che veda partecipi tutte le componenti della ns. società (Amministrazione, Consiglio e famiglie) per ottenere il migliore risultato possibile per la nostra comunità.
Come storico mi permetto di aggiungere un elemento di riflessione al dibattito, una sentenza del 1998 con la quale la giudice Elvira Patania, del Tribunale di Messina, su richiesta dei genitori dei bambini di Lipari, condanna l'Ausl 5 ad "assicurare in modo adeguato e costante e con personale altamente qualificato, il servizio di assistenza sanitaria ai trenta bambini portatori di handicap delle Eolie." In tal senso allego l'articolo a suo tempo pubblicato dal Giornale di Sicilia, del 23 luglio, a firma di Bartolino Leone.
Concludo rapidamente: se la soluzione migliore è quella individuata dall'amministrazione in accordo con i genitori e l'ASP va benissimo, per il resto si può sempre trovare un'alternativa.

articolo

di Pietro Lo Cascio*

Tra le iniziative più risolute messe in atto dall'amministrazione Giorgianni si annovera certamente la demolizione dell'ex stazione Esso, la cui fatiscente e ingombrante presenza davanti all'ingresso del porto costituiva una sfida all'estetica e, per certi versi, anche alla logica.
In molti abbiamo apprezzato lo spazio visuale sorto con l'apertura di una "rotonda", ancorché difforme dall'assunto geometrico insito in tale definizione, e a lungo ci siamo interrogati su cosa avrebbe preso il posto del vetusto distributore di carburante: i soliti beneinformati davano per certo un ufficio informazioni, qualcuno insinuava i bagni pubblici, mentre altri – più immaginifici – propendevano per un centro polifunzionale di servizi al turismo, bagagli annessi.
Dopo un po', invece, ci siamo ritrovati un "vuzzarieddu". L'estate era ormai alle porte, e questo reperto di antica e sapiente carpenteria avrebbe potuto evocare l'idea di piacevoli gite in mare, magari cullati dal solo rumore dei remi che affondano pigramente tra le onde. È vero che quella scenografia asciutta, quasi essenziale, con il gozzo spiaggiato sul ghiaietto, poteva far rivivere a qualche nostalgico i gloriosi anni dello tsunami, dell'"emergenza", delle sirene d'allarme, dei ticket e di tutto il resto; ma erano tempi ormai lontani, le cose erano cambiate, l'amministrazione pure, e l'unica emergenza – al più – era costituita dal fatto che la calura agostana avrebbe presto trasformato il fasciame dello scafo in un colabrodo: un'evenienza tutto sommato accettabile, dato che nessuno aveva intenzione di rimetterlo in mare.
Ci eravamo appena abituati a quella enigmatica presenza quando, d'improvviso, il "vuzzarieddu" è stato fatto sparire e – in una sorta di un percorso a ritroso verso le origini – al suo posto è spuntato un albero. Non da solo, beninteso, ma con grande sforzo di mezzi, uomini e telefonini, che immortalavano in un'instancabile sequela di selfie i volti soddisfatti dei giovani della Consulta, ideatori della lodevole iniziativa. L'albero, per la verità, era stato offerto da Alessandro Seminara, ex amministratore di CdI-Siremar; alla luce di quanto accaduto in seguito, sorge il dubbio se la generosità dell'armatore fosse esclusivamente dovuta a una spiccata sensibilità verso le atmosfere natalizie, o – almeno in parte – alla scaramantica prudenza nel voler sfatare i cattivi presagi evocati dalla vista di un naviglio in secca.
Con il passare delle settimane, poi dei mesi, il gioioso turbinio di luci, festoni e pacchi regalo che decoravano l'abete ha lasciato il posto ai rami secchi e alle fronde ingiallite, secondo il consueto – e un po' triste – destino che accomuna tutti gli alberi natalizi, anche quando hanno una dignità istituzionale. Dopo la Befana, infatti, sono arrivati il Carnevale e la sentenza che spariglia le carte in tavola nei trasporti marittimi, fregandosene della scaramanzia. Lipari ferve di preparativi per la stagione turistica che – è il caso di dirlo – incombe anche quest'anno come un evento inatteso; i problemi sono tanti, dagli stipendi non pagati alle strade colabrodo, all'acqua che non arriva e se arriva non si sa se sia davvero potabile. Eppure, nell'apparente distrazione generale, qualcuno si chiede cosa ne sarà dell'albero di Natale: incombe anche lui, come un fantasma di festività passate, su quelle che ormai bussano alla porta.
Pare che ci si stia attrezzando per trasformarlo in una palma.

*Consigliere comunale La Sinistra

LA REAZIONE.

"Alcune persone si lamentano perché le rose hanno spine. Io sono felice che le spine abbiano rose." ALPHONSE KARR
Vogliamo rassicurare quanti in questi giorni, passando davanti alla "rotonda" ex stazione Esso, si saranno chiesti cosa ne sarà dell'abete che ha adornato nel periodo natalizio il centro urbano di Lipari. L'albero è stato acquistato fornito delle radici, con l'intento di permetterne, successivamente, il trapianto in un terreno più adatto. Anche se le condizioni del suolo e la salsedine questo inverno ne hanno rovinato le fronde, proveremo a recuperarlo.
Per quanto riguarda la futura destinazione dell'area - trattandosi del centro di un incrocio stradale altamente trafficato - troviamo del tutto inopportuna l'edificazione di un nuovo edificio, e riteniamo più consona, invece, la realizzazione di un'area verde di decoro. A questo proposito, abbiamo suggerito all'Amministrazione di prendere in considerazione l'ipotesi di indire un concorso di idee per l'ideazione dello spazio da realizzare e la contestuale assegnazione in adozione a privati della sua cura e manutenzione. Sulla scorta di quanto avviene altrove - anche a Lipari, così - singoli cittadini, associazioni commercianti, artigiani, scolaresche, potrebbero prendersi cura di un angolo della loro città, per migliorare la vivibilità del territorio e avviare un percorso di sensibilizzazione alla cura ed al rispetto del verde pubblico.

Consulta giovanile comunale di Lipari

---Gentile Sindaco,
la presente per conoscere le modalità e i criteri secondo i quali una manifestazione pubblica che prevede la chiusura del centro storico al traffico veicolare, l’organizzazione da parte di un organismo comunale quale si configura la Consulta Giovanile, la sospensione delle attività scolastiche, il patrocinio del Comune di Lipari e – probabilmente, ma questo lo accerteremo in un secondo momento – anche il sostegno economico da parte dell’Ente, può essere finalizzata alla promozione di iniziative private a pagamento.
In attesa di ricevere opportuni e indispensabili chiarimenti, che invito a farmi pervenire entro e non oltre i tempi stabiliti dalle normative vigenti, porgo distinti saluti.

*Consigliere comunale de La Sinistra

LA REPLICA.

Carnevale del Circo – risposta alla nota del Consigliere Lo Cascio.
Con riferimento alla nota del Consigliere comunale Pietro Lo Cascio, apparsa sui notiziari online, relativa alla manifestazione "Il Carnevale del Circo", la Consulta Giovanile - co-organizzatore dell'evento - intende precisare quanto segue, senza entrare nel merito delle opportune delucidazioni che saranno fornite qualora l'interrogazione verrà ufficialmente protocollata all'Amministrazione comunale.
La sospensione delle attività didattiche delle scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado -concordata con i dirigenti dei diversi Istituti scolastici - era finalizzata a consentire a tutti gli alunni di partecipare, gratuitamente, ad una sfilata in maschera a loro interamente dedicata.
Se durante la sfilata, alcune attività commerciali private hanno avuto una qualche forma di visibilità, si fa notare che le stesse si sono fatte promotrici dell'evento, senza aver ricevuto alcun beneficio economico e senza recepire alcun finanziamento pubblico da parte del Comune di Lipari.
Grazie a questa organizzazione e all'esborso finanziario privato da parte delle suddette attività, è stato possibile far trascorrere una mattinata di sano divertimento a bambini (e adulti), tra balli, musiche, animatori, giocolieri e buffet di pizza e dolci tipici eoliani.
Concludiamo precisando che non è nel nostro stile polemizzare ma siamo stanchi di ricevere critiche non costruttive per futili motivi e speriamo di non dover più rispondere ad inutili "CHIACCHIERE".
Buon Carnevale!

Consulta Giovanile del Comune di Lipari

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