---Lipari - Manca il numero legale il consiglio comunale slitta a domani alle 10.
L'ELENCO. n.7) Contenzioso Baratta Ettore 24 mila 017 euro per avvocato Emilio Belfiore; 8) Agenzia delle Entrate 6 mila 531; 10) Salvatore Stramandino 2 mila 918 euro; 11) Generosa La Rosa 1.194; 12) Mirko Ficarra 8 mila 748.
LA REAZIONE
di Francesco Coscione
Consiglio Comunale quasi deserto con la presenza di tre soli consiglieri e due assessori. Sicuramente ci sarà stato qualcuno impossibilitato per motivi personali, me ne diaspiaccio. Sconosco le strategie politiche, troppo complicate per la povera cultura di noi popolino, che hanno portato gli altri a non partecipare. Sinceramente non me ne importa nulla. Finche' non avremo una classe politica che per evitare l'approvazione di qualcosa si serve di un voto e non di un'assenza, che sia capace di metterci la faccia e non una sedia vuota, nulla cambierà mai. Tutti noi abbiamo lasciato le nostre cose per recarci al seggio elettorale e delegarvi come nostri rappresentanti di maggioranza o minoranza che sia e, tutti noi, abbiamo il sacrosanto diritto di vedervi seduti in Consiglio sempre. Se non potete o volete farlo abbiate il coraggio e la dignità di lasciare il posto ad altri. Grazie.
L'INTERVENTO
di Angelo Giorgianni
Cari amici, archiviata la festa di San Bartolo ed avviata a conclusione la stagione turistica, dopo avere vissuto e patito insieme a voi tanti problemi, non posso restare indifferente e sento il dovere morale e civico di scrivervi per sottoporvi alcune considerazioni, nella speranza di una vostra condivisione e di una conseguente opera di sensibilizzazione per un urgente intervento comune, diretto a salvare le nostre Isole da un lento ma inesorabile declino.
Abbiamo increduli ed impotenti registrato, quotidiane proteste di cittadini e turisti, costretti a subire disservizi nei collegamenti marittimi, che in un crescendo rossiniano hanno visto natanti in ritardo, natanti fermi per avaria, natanti fermati dalle Capitanerie (perchè tecnicamente inadeguati?), natanti in ostaggio ai passeggeri, natanti (con passeggeri) al rimorchio di mezzi di soccorso, corse soppresse....... con immaginabili effetti sull’Economia Turistica.
È di oggi una delle tante dichiarazioni di turisti delusi, che vittima dei collegamenti marittimi, sfogandosi con un giornale locale, affida la sua amarezza a queste crude parole: “Si tratta di tutelare un patrimonio dal valore inestimabile, si tratta di valorizzare l’impegno e la cultura di persone che amano la propria terra e che la vorrebbero diversa.
È come “scopare il mare” finché qualcuno non ci crederà veramente, prima che sia troppo tardi. Intanto i barconi del mordi e fuggi continueranno a violentare le sette isole, mentre gli alberghi e ristoranti perderanno quelle persone sempre più deluse che come me andranno altrove.” In poche semplici parole questo turista lancia un generoso grido di allarme ed un implicito appello alle persone che amano questa terra.
Questo e tanti altri passeggeri sembrano i protagonisti di un nuovo girone dell’Inferno dantesco (dei Dannati del Turismo Eoliano), che, purtroppo, non è che un piccolo spaccato di una realtà ben più cruda, tristemente segnata anche da una rapina in banca (brillantemente risolta dai Carabinieri) danneggiamenti, furti, aggressioni, spaccio di sostanze stupefacenti, ubriachezza molesta in luoghi pubblici, minori ricoverati in coma etilico, schiamazzi, musica fuori da ogni regola e controllo, vicoli trasformati in luoghi dove consumare rapporti occasionali o in orinatoi a cielo aperto......
Ed ora che la stagione Turistica volge al termine ed è tempo di bilanci onesti.
A tal proposito, a prescindere dalla discutibile qualità delle presenze, se volessimo illuderci, ci accontenteremmo delle notizie interessate che accreditano un boom alle isole Eolie, confondendo il pendolare del turismo giornaliero, con il Turista in senso tecnico, come definito dalla World Tourism Organization (Agenzia ONU), che “viaggia in paesi diversi dalla sua residenza abituale e al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno ......”..
Ed infatti a fronte di un incremento di questi pendolari, con elevati costi sociali ed elevati ricavi solo per i traghettatori, si è registrata un consistente è preoccupante decremento dei turisti veri, di quelli che alimentano la nostra Economia.
Ciò premesso, se con masochismo volessimo continuare a farci del male, potremmo, con la politica dello Struzzo, chiudere gli occhi alla realtà e celebrare con soddisfazione un inesistente risultato positivo e dopo avere rivendicato meriti, da una parte o dall’altra, attendere in religiosa attesa la grazia di San Bartolo, che dopo avere obnubilato tutti i sensi ( vista, udito, olfatto ...) di un adeguato numero di persone ed averli attrezzati con una buona dose di pazienza, li dovrebbe indirizzare come Turisti di qualità verso Lipari.
Ed infatti, non sarebbe sufficiente indurli a venire, se non fosse anche modificata la loro percezione sensoriale e la loro soglia di pazienza, perchè sbarcati ( se fortunati nei tempi previsti), sarebbero i turisti di una o poche notti, in quanto dopo avere preso atto della realtà che li circonda, tenterebbero primo o poi di fuggire, abbandonando le isole, confidando almeno sulla fortuna di imbarcarsi ed arrivare in terra ferma (circostanze per nulla scontate), ma con il chiaro proposito di non ritornare più e pronti e di evitare a parenti e amici le disavventure da loro patite in una indimenticabile vacanza rovinata.
Allora, siccome non possiamo nutrire la nostra famiglia, con le bugie pietose e con le illusioni, e non possiamo mantenere il rispetto dei nostri figli, se continuiamo a subire inerti questo stato di cose, negandogli un futuro nelle nostre isole ........., io credo che il primo passo doveroso sia quello di prendere atto di una drammatica realtà: Il turismo è gravemente malato e, così, in assenza di interventi efficaci, la nostra Economia è destinata a morire.
Infatti, nessun individuo può sopravvivere se il cuore si ferma, ed il Turismo è il cuore pulsante della nostra Economia!
Ed allora preso atto che la nostra Economia è malata di cuore (Turismo), maturiamo la consapevolezza che la stessa patisce anche di tanti altri acciacchi (apparato locomotore e muscolare= difficoltà di deambulazione da Trasporti carenti; apparato cardiovascolare= diminuzione del volume plasmatico come effetto di disidratazione da carenza idrica;
apparato respiratorio=Esalazione tossica da Rifiuti e Fogna; sistema nervoso= scuotimento da discoteche a cielo aperto; apparato digerente=sofferenza da costoso cibo non sempre in linea con le tradizioni culinarie Eoliane ......) che affaticano ulteriormente il cuore e lo espongono, dopo i collassi già registrati all’infarto o peggio alla rottura del cuore ed all’arresto cardiaco.
Ed allora a questa prognosi nefasta, nessuno può restare indifferente, ritenendolo un problema di altri, perchè è un problema di ognuno di noi e di tutti noi.
L’Economia, siamo noi, con i nostri risparmi, i nostri immobili (frutto di sacrifici nostri e delle nostre famiglie), le nostre attività commerciali, imprenditoriali, artigianali,le nostre pensioni, i nostri stipendi ..... la nostra qualità di vita. Se l’economia Eoliana si impoverisce, tutti diventiamo più poveri ....... basti pensare quanto valevano i nostri immobili quando il nostro Turismo era florido e la nostra Economia più ricca e quanto valgono oggi in periodo di crisi (svalutazioni sino al 50% e per immobili di pregio anche di più).
Se un nostro familiare o una persona a cui vogliamo bene fosse seriamente ammalata, e dopo assicurazioni del medico di turno o di base, continuasse ad aggravarsi, io penso che senza urtare la suscettibilità di quel medico, (che se fosse scrupoloso assumerebbe l’iniziativa), non dormiremmo sogni tranquilli e cercheremmo i migliori specialisti per un consulto, interdisciplinare.
Costituita un equipe per il consulto, chiederemmo assicurazione su un confronto senza pregiudizi o tentazioni personalistiche e sulla fedeltà della diagnosi anche se impietosa. Tutti Insieme, senza gelosie, invidie professionali .... al solo servizio della scienza e della verità medica, accomunati solo dal desiderio di guarire il malato.... e dopo un attenta disamina dei sintomi oggettivi ed una diagnosi condivisa, in una scala di priorità la prescrizione possibilmente di terapie concordate, quantomeno quelle urgenti, salva vita.
Ed allora spero con tutto il mio cuore che l’Amore per le nostre Isole, il Rispetto verso noi stessi e le nostre famiglie, un comune sussulto di Orgoglio Eoliano prevalga rispetto a tentazioni di garantirsi o conquistare vantaggi politici e/o effimere gratificazioni individualistiche (politiche e non), che alimentano solo il nostro ego ed uccidono la speranza di un confronto leale e costruttivo e con esso la speranza nel Futuro.
In questa logica, a mio modesto avviso, si dovrebbe avviare subito un tavolo di confronto, aperto a tutte le espressioni della nostra Comunità, al quale ci si sieda con lo Spirito dell’Incontro di cui ha parlato il nostro Arcivescovo, senza che il contributo di ognuno sia inquinato dall’intento di processare qualcuno o dalla paura di essere processati o da pregiudizi di qualsivoglia natura, ma sia solo un doveroso contributo di conoscenza ed esperienza ispirato dal desiderio di offrire alla nostra Comunità una nuova speranza ed ai nostri figli la possibilità di sognare un futuro nella loro Terra e con i loro affetti.
Per garantire questo Spirito, dobbiamo lealmente ammettere che i più gravi problemi che affliggono questa comunità sono datati e le loro cause risalgono nel tempo e se si sono aggravati la responsabilità appartiene a tutti e nessuno di noi si può sottrarre, perchè se facciamo un esame di coscienza, forse, ognuno di noi non ha fatto sino in fondo il suo dovere e questa consapevolezza ci dovrebbe sottrarre alla tentazione di sterili processi, nei quali potremmo essere giudici o indifferentemente imputati.
Ed allora con onestà intellettuale non si può negare che il nero sia nero o che il rosso sia rosso.
Con questo approccio le criticità della Sanità, così come quelle dei collegamenti marittimi, della crisi idrica e dei rifiuti, hanno inciso negativamente e continuano ad incidere sull’Economia Eoliana , per i riflessi sul Turismo che di questa Economia è pilastro fondamentale.
Così come ho scritto al Presidente Musumeci, invocando umilmente il suo aiuto, se vogliamo rilanciare l’Economia in crisi delle Isole Eolie, dobbiamo, con soluzioni il più possibili condivise, superare la stagionalità del Turismo (con la difficoltà di far fronte ai costi fissi ripartendoli su un breve periodo) aprendo nuovi mercati con altre forme di turismo (cinematografico, convegnistico, culturale, naturalistico, sportivo, termale......), per offrire nuove opportunità rispetto al mero turismo balneare.
E tutto questo, a mio modesto avviso, dovrà essere accompagnato da una rinnovata cultura dell’ospitalità, nel segno delle tradizioni ed ispirata ai valori ed ai sani principi di questa Comunità.
In questa ottica, bisogna avere la consapevolezza che i prerequisiti di un nuovo o rinnovato modello di sviluppo sono i servizi competitivi e di qualitá: se i collegamenti marittimi non saranno attenti e funzionali all’esigenze del territorio (efficienti e meno onerosi), se la Sanitá non garantirà assistenza adeguata e quindi serenità ai nostri ospiti, se le esigenze idriche non troveranno adeguate risposte, se i rifiuti continueranno ad essere un problema visibile e nauseabondo, se le infrastrutture (stradali, portuali .....) non saranno ammodernate ed integrate, gli Eoliani saranno condannati ad assistere al progressivo declino del loro Turismo ed al tracollo della loro Economia.
La mia disamina delle criticità, non ha la presunzione di essere esaustiva, ma vuole essere solo il mio modesto contributo di conoscenze per avviare un dibattito su questa grave Emergenza Turistica, che scuotendo dalle fondamenta l’Economia Eoliana, rischia di farla collassare.
Tutte queste tematiche, da cui dipende il futuro di queste Isole, appartengono in prima battuta alla valutazione e/o alla competenza dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale e richiedono attenzioni e soluzioni tempestive ed adeguate, ispirate solo dall’interesse pubblico e non condizionate da valutazioni utilitaristiche, di qualsivoglia natura.
Ed allora da persona che vive e patisce i problemi dell’Eolie, ed ama incondizionatamente e disinteressatamente le stesse, auspico che, consapevoli di questa Emergenza, i Consiglieri tutti, nessuno escluso, di intesa con il Sindaco e la sua Giunta, nello Spirito e con lo Spirito prima descritto, rendano manifesto il loro senso delle Istituzioni (libero da logiche politiche) ed il loro Amore per le Isole, chiedendo la Convocazione di un Consiglio Straordinario aperto alla più ampia e rappresentativa partecipazione, per analizzare insieme ai comuni cittadini la situazione, individuare le criticità, concordare le priorità e, quantomeno, sulle più gravi ed urgenti, adottare soluzioni condivise tra maggioranza e opposizione, a cui lavorare lealmente insieme, nella consapevolezza che l’essenza della sana Politica è servizio alla Comunità.
Diversamente, la necessità di organizzare momenti di pubblico confronto su questi temi, in assenza dell’auspicata iniziativa nelle sedi istituzionali, marcherebbe una distanza pericolosa tra Istituzioni Comunali e la sempre più sfiduciata Comunità, mortificata dai problemi predetti rimasti irrisolti, e potrebbe aprirebbe scenari imprevedibili dettati dalla contingenza, rispetto ai quali la Indifferente Politica, sterilmente autoreferenziale, rimarrebbe giustamente, ma pericolosamente, emarginata e superata.
Fido che San Bartolo, di cui tanti si professano devoti, illumini le menti ed apra il cuore ad un sentimento genuino di amore per nostre Isole, di tutti quelli che hanno il potere ed il dovere istituzionale di farsi carico e risolvere problemi di questa Comunità, riaccendendo con il loro operato la speranza di tanti giovani Eoliani, sempre più spesso costretti ad abbandonare queste Isole, nell’angosciosa ricerca di un lavoro.