Lipari - Il Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Lipari S.Lucia informa le famiglie degli alunni delle classi di scuola secondaria di 1° grado che sulla home page del sito di istituto (www.iclipari.it) è pubblicata in data odierna la circolare con il nuovo orario delle lezioni in vigore da martedì 3 novembre c.a.

---Alla scuola media "Santa Lucia" continua la protesta dei genitori per la "settimana corta". in data odierna, i rappresentanti di classe  eletti in data 26 Ottobre 2015, hanno formalizzato un richiesta per incontrare il Preside al fine di poter affrontare e risolvere i problemi scaturiti dall'introduzione, in corso d'anno,del nuovo orario delle lezioni, dalle ore 08:30 alle 14:30; ancora oggi, molti genitori, hanno chiesto di far uscire, anticipatamente, alle ore 13:30 i loro bambini.

I COMMENTI.

di Aldo Natoli

Udite! Udite! Udite!
Mentre il Direttore Scolastico non risponde ai Genitori che protestano e chiedono spiegazione sulla decisione di attuare la settimana corta nella Scuola Media S.Lucia, di Lipari, e che giornalmente provvedono al ritiro dei propri figli alle ore 13,30, apprendo che la Coordinatrice della I° B della scuola (insegnante di matematica e non di italiano) ha lasciato ai ragazzi un tema da sviluppare a casa, su di un foglio separato: "Il Sabato a casa - pro-contro" Dinanzi al totale silenzio, fatto molto grave perchè a prescindere dall'attuare un provvedimento sulla base della maggioranza dei Genitori, la legge consente, anche al singolo genitore-cittadino, di ottenere una risposta esaustiva da parte di colui che svolge "un ruolo pubblico". La richiesta di ottenere un parere da parte dei singoli studenti, e su un foglio separato, in presenza di una vibrata protesta da parte dei Genitori, poco importa se maggioranza o minoranza, non può che essere "strumentale" e "provocatoria". Infatti è come chiedere all'acquaiolo se l'acqua è fresca ! Chiaramente faccio sempre mio il detto di Giulio Andreotti! Ritengo che la medesima docente dovrebbe farsi carico di sviluppare un'altro tema. Ovvero : "gli studenti possono consumare i due pasti consentiti (freddo o caldo) imposti dalla decisione della Scuola, sui banchi dove svolgono le lezioni giornaliere, senza incorrere in un divieto di natura igienico-sanitario?
Ed ancora: il tempo concesso per consumare gli studenti due pasti giornalieri è congruo per non arrecare danni alla loro salute?

di Angela Paratore*

La prof di matematica risponde:

In merito all'articolo comparso in data 29 Ottobre sul sito di Bartolino Leone, a firma di Aldo Natoli, mi preme precisare che non è stata mia intenzione né provocare né strumentalizzare i ragazzi a me affidati e che ho agito nel massimo rispetto loro e delle loro idee.
Sono io che mi sento strumentalizzata da questo ingiustificato attacco!
Premetto innanzitutto che, sebbene io sia un'insegnante di matematica e scienze, mi ritengo principalmente un'educatrice e la mia professionalità mi impone di non insegnare solo mere formule e nozioni scientifiche, ma anche comportamenti corretti, rispettosi e democratici.
Nel corso dei miei anni di insegnamento mi è più volte capitato di trattare temi "etici" quali l'eutanasia, il divorzio, l'aborto, il razzismo.
Non ho mai espresso le mie opinioni, mi sono limitata ad ascoltare e ho fatto in modo che ognuno dei ragazzi potesse esprimere le proprie idee e che tutte fossero rispettate.
Così è stato anche ieri 28 Ottobre, allorquando i miei ragazzi della I B hanno sollevato il problema "nuovo orario scolastico".
Gli animi si sono infiammati, ognuno perorava la propria causa, in qualche caso con troppa irruenza.
Per quasi mezz'ora abbiamo cercato di parlare dell'argomento, ma le voci si accavallavano, le accuse fioccavano, le motivazioni si mescolavano e non c'era più un confronto ordinato e rispettoso, ma una confusione di voci e di mani alzate e chi insegna sa bene come sia difficile gestire 20 alunni che vogliono parlare tutti in una volta.
Io ascoltavo e commentavo, IN MANIERA ASSOLUTAMENTE IMPARZIALE.
E' stancante studiare fino alle 14,30? Vero!
E' bello avere il sabato libero? Vero!
C'è un problema di natura igienico-sanitaria nel consumare il pasto in classe?
Giusto!
Ma è come per la ricreazione, basta portare una salvietta! Giusto!
Ho pensato quindi, desiderosa di svolgere la lezione che mi ero preparata per quel giorno, di proporre ai ragazzi l'esposizione scritta delle proprie idee e motivazioni, di farlo a casa, in maniera ordinata e senza confusione.
Udite udite udite! Un tema? una relazione? Chiamatela come volete.
Non ho "venduto acqua a nessuno" perchè sono un'educatrice e non "vendo" niente a nessuno, tranne la mia professionalità.
Mi sento profondamente ferita dalle parole dell'articolo e le ritengo ingiuste.

*Professoressa

di Aldo Natoli

Prendo atto di quanto evidenziato dalla Professoressa Angela Paratore e della Sua competenza che non mi sembra di aver messo in discussione. Sicuramente il dialogo con i ragazzi su argomenti di attualità è importante, altro è passare dal dialogo allo scritto. Pertanto Le domando: il giudizio sull'applicazione della settimana corta e dell'orario giornaliero di entrata ed uscita deve essere deciso dai ragazzi di 11 anni oppure dai propri genitori?
Se le notizie che mi giungono sono esatte proprio i genitori della I° B hanno mostrato il loro dissenso al Dirigente Scolastico. A che cosa può servire un tema svolto dai ragazzi per conoscere se vogliono stare a casa il Sabato. Sicuramente risponderebbero : anche il Venerdì!
Ma domando ancora alla Professoressa: Il rispetto dell'igiene, che incide sulla salute, spetta ai ragazzi di 11 anni; ai genitori; oppure alla Scuola? Forse la "salvietta" serve per pulire il banco dove è stato consumato il pasto (caldo o freddo)? Lo stato di apprendimento, spalmato in ben sei ore, deve essere valutato dai ragazzi di 11 anni, oppure dai medesimi insegnanti, atteso che questo è un aspetto che ha portato i genitori di diverse città a contestare l'attuazione della settimana corta? Cosa succederà nella scuola quando il fischio dell'aliscafo annuncia la partenza anticipata per il mare in tempesta? Ed infine quanti sono stati i temi, o relazioni, o come li vuole chiamare l'insegnante, consegnati dai ragazzi?

di Tiziano Profilio

Sono il genitore di un alunno della prima media "Profilio Christian", (mi presento e nomino mio figlio, perchè a scuola si viene giudicati per i meriti dell'alunno e non su pregiudizi di cui diversi genitori hanno paura, nell'affrontare e chiedere i propri diritti).
Hò già avuto modo di affrontare, o cercare di farlo, con la sua vice preside, l'argomento sulla settimana corta che a mio avviso danneggia sia l'alunno sia dal punto di vista didattico che dal punto di vista della salute dei ragazzi.
Ma la cosa che non convince e desta preoccupazione, è il continuare a sentire la sua vice preside dire a dei genitori che la settimana corta e stata votata e la maggioranza è d'accordo.
Premesso che le prime medie non avevano nessun rappresentante;
Visto che da notizie certe molti genitori, anzi tanti e lei lo sà, hanno scritto una lettera in cui si chiedeva un incontro per cercare di trovare una soluzione sia per gli insegnanti, ma sopratutto per gli alunni, ma alcuni di loro, anzi tanti, hanno anche consegnato la scheda, la stessa dovrebbe diventare nulla.
Visto il persistere del mancato confronto con la cosìdetta minoranza dei genitori ribelli,

Le chiedo:

A) Secondo lei questa soluzione porta benefici o danni all'attività didattica dei nostri figli?
B) Secondo lei un ragazzino di 11/12 e 13 anni può mangiare panini o cibi riscaldati 22 giorni al mese?
C) La struttura scolastica hà in dote locali idonei a consumare nell'igiene i pasti sopra citati?
D) Lo sà che a causa della settimana corta, i ragazzi non possono più svolgere delle attività extra scolastiche utili alla loro formazione e crescita?

In attesa di una risposta, ma soprattutto di un invito a trovare una soluzione alle problematiche esposte, e nella convizione che il continuare a sentirsi dire che chi si lamenta è in minoranza, mi fà pensare che quello adottato sia un provvedimento" PRO DOCENTE" a danno degli alunni.

INTERVIENE IL DIRIGENTE RENATO CANDIA.

di Renato Candia*

Gentile Direttore,

premesso che lo scrivente non ha mai inteso farsi coinvolgere nella polemica che il Suo giornale ha voluto ospitare sulla questione dell'orario scolastico, ritiene, tuttavia, stavolta, di dover intervenire in merito alla nota che il signor Tiziano Profilio, genitore di un alunno di prima media come egli stesso si qualifica, ha scritto in data odierna. Nella stessa sembrerebbe alludersi, seppur con qualche contorsione sintattica, ad un suo rancoroso dissenso sulle scelte istituzionali di questa scuola. Avendo il signor Profilio scelto questa forma di comunicazione, si risponde con uguale mezzo, informando che, in relazione a quanto di menzognero, superficiale, irriverente e offensivo avrebbe dichiarato nella nota pubblicata e altresì espresso in presenza di testimoni nei locali di questa scuola e nei confronti del sottoscritto, in data 26.10 u.s., in occasione della riunione per la elezione dei rappresentanti di classe, il sottoscritto ha predisposto relazione informativa che trasmetterà alla competente Avvocatura Distrettuale dello Stato per valutare l'eventuale avvio di azione legale a tutela delle figure del Dirigente scolastico, del Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti.

*Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Lipari

LA REPLICA.

di Tiziano Profilio

Premesso che in modo educato il sottoscritto "nella qualità di genitore di un alunno delle scuole medie" ha chiesto spiegazioni a precise domande formulate e un eventuale incontro per cercare soluzioni a problematiche che investono gli alunni delle scuole medie di Lipari, senza alcuna risposta concreta. Mi tocca rispondere alle sue dichiarazioni false, o riportate in maniera falsa cosi come lei cita: "Avendo il signor Profilio scelto questa forma di comunicazione, si risponde con uguale mezzo, informando che, in relazione a quanto di menzognero, superficiale, irriverente e offensivo avrebbe dichiarato nella nota pubblicata e altresì espresso in presenza di testimoni nei locali di questa scuola e nei confronti del sottoscritto, in data 26.10 u.s., in occasione della riunione per la elezione dei rappresentanti di classe, il sottoscritto ha predisposto relazione informativa che trasmetterà alla competente Avvocatura Distrettuale dello Stato per valutare l'eventuale avvio di azione legale a tutela delle figure del Dirigente scolastico, del Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti".
Le testimoni che lei cita sarebbero la sua vice preside e un'insegnante che non conosco ancora, oppure una o massimo due genitori timorosi della sorte dei propri figli.
In caso contrario la inviterei a fare i nomi visto che a differenza sua, le cose le scrivo e le dico senza timore , ricordandole con la stessa educazione di prima, che a mio parere sia stato fatto un provvedimento "PRO DOCENTE", frase che stranamente ha fatto irritare la sua vice preside. La prego mi scusi se cerco di togliere la marmellata a qualche insegnante cercando di tutelare i nostri ragazzi.
L'altra insegnante mi dichiara di avere anche lei un figlio di 15 anni, premesso che odio la guerra dei poveri, ma non credo che tutelare un ragazzo di 15 anni bisogna crocifiggere 200 ragazzi di Lipari.
In risposta alla competente Avvocatura Distrettuale dello Stato per valutare l'eventuale avvio di azione legale a tutela delle figure del Dirigente scolastico, del Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti, le è stato riportato male, spero per errore volutamente dichiarato, perchè se di errore percepito mi preoccupo ancor di più per le sorti di mio figlio alunno della sua scuola.
Il sottoscritto dichiarava che , se persiste il rifiuto di trovare una soluzione concordata a risolvere le problematiche riguardo l'orario delle attività scolastiche dei nostri figli "in democrazia", il sottoscritto, che si occupa di professione di Pubblica Sicurezza, e conoscendo la materia, avrebbe chiesto se il provvedimento adottato, come lei ben sà e non risponde, è supportato da locali idonei e se tale provvedimento non possa causare gravi problemi alla salute degli alunni che 22 giorni al mese pranzano con panini farciti di insaccati e minestre o cibi riscaldati, creando anche ulteriori spese alle famiglie.
Nell'appello precedente avrei dimenticato anche , e me ne scuso, di menzionare alcuni ragazzi disabili che frequentano la scuola, ma lei ovviamente continua a sviare risposte a precise domande, con contenuti, me lo consenta, poco opportuni.
Sig. Preside non è una guerra tra me e lei, ma si parla della sorte di alunni che hanno il diritto di frequentare una scuola che si occupi di loro e non di fare delle scelte che tutelino gli insegnanti o i loro figli di 15 anni.
Non le nascondo che mi munirò di certificati medici che dimostreranno danni alla salute di mio figlio, se quello che dicono i medici è vero, e chi dovrà pagare pagherà, ma le assicuro non è una minaccia e' solo democrazia.
Io la buona scuola l' ho frequentata e le assicuro che ai miei tempi un provvedimento del genere i nostri genitori lo avrebbero impedito.
Ma le chiedo di fare il Preside e il Tutore dei nostri figli cercando di trovare una soluzione alle problematiche esposte, mettendo da parte il suo orgoglio, e ricordarsi che certi lavori nascono e si affrontano per vocazione. Mi scuso se cerco di fare il genitore nel migliore dei modi e le ribadisco i distinti saluti.

di Lina Paola Costa

Scuola e autunno mite.

Questo fine settimana è speciale: segna la fine del mite ottobre, l'anticipo dei giorni di mestizia, l'addolcirsi dei colpi di luce al tramonto.
Torno a scrivere di scuola perché sono persona di scuola , ma sono anche una cittadina, un zia, una persona che ha superato il mezzo secolo di vita spendendone più della metà a Milano.

E allora vorrei dire che è vero il fatto che fare scuola sia oggi più che mai difficile: ma proprio per questo è d'obbligo tutelare la scuola dai pasticci intenzionali.

Se si aggiusta una cosa, non si sfascia ciò che funziona.

È vero che Lipari sia una realtà speciale per molti versi, ma non è remotamente periferica...

La scuola di Lipari non può essere trattata con distrazione, come un optional o come un contenitore cavo e accogliente, dove si possa riversare con disinvoltura qualsiasi iniziativa o tentativo organizzativo ("sperimentazione" sarebbe già un termine nobile, scientifico, e non mi sento affatto di usarlo in questo momento), per vedere poi come va a finire. Magari va a finire meglio di come sembri: ma passano settimane preziose...

Così fanno gli incoscienti, non chi lavora per formare e istruire.

Immaginiamo un nostro ragazzino a scuola fino alle 14 ancora a 8 anni, proviamoci... mi piango molti allievi che frequentano la scuola qui ora, e non c'è promessa di seconda merenda che tenga per evitare il mio rammarico. Non c'è bluff di pranzo caldo a scuola che tenga, per chi ha sei, sette, otto... tredici anni... - senza filiera igienica e senza pause orarie - nemmeno se si frequenta in pochi. Avere 16 anni è diverso, per capacità attentiva e tempra fisica...

Mi viene da pensare a Leonardo Sciascia, saggista, scrittore, politico ma soprattutto maestro elementare: diceva che noi siamo i nostri primi 9 anni di vita.

È vero. Perché i primi 9 anni di vita forgiano e danno un attaccamento alle cose e alle persone, di cui non ci si rende nemmeno conto...

E allora constato – con tutto il rispetto, l'ospitalità, la benevolenza, la discrezione, la riverenza che si possano mettere in pista – che chi non riesce ad avere rispetto per Lipari non avendoci trascorso i primi 9 anni di vita, commette scempi.

Come se si venisse qui a sfruttare apparenti arretratezze o ingenuità, per intascare risorse e opportunità di sopravvivenza.

Come se gli Eoliani, ritenuti ospitali e aperti alle moderne proposte, non vedessero cambiare nulla, ma consentissero anzi di farsi trattare da caproni.

La scuola dell'obbligo è preziosa, fatta non per vivere di immagine, di titoli, di conferenze, di viaggi scolastici stratosferici, di foto su internet, di santificazioni emotive o mediatiche...

È fatta di affetti quotidiani, di modestia, di relazioni vere, di lavoro oscuro, di coerenza ideale, di studio metodico, di esempio morale.

Questa è la cultura che occorre alimentare a Lipari. Altrimenti si può andare altrove, lasciando posto a chi nella scuola eoliana vuole starci in buona fede, nonostante la fatica.

cnatoligruppo

----Come anticipato alle 13,30 è scattata la protesta din una sessantina di genitori che hanno prelevato i figli alle 13,30 Nello stesso tempo hanno avuto un incontro con la vice preside Cettina Antonuccio che è stata lapidaria "la decisione è stata assunta a maggioranza".

---Corre voce che molti genitori, si parla di un centinaio su 200 circa, della scuola media Santa Lucia, plesso di Lipari, per manifestare il loro dissenso, oggi si recheranno a scuola alle ore 13:30, per prendere i loro figli e portarli a casa. Altri genitori, per resistere momentaneamente, si sarebbero organizzati per portare del cibo a scuola, nonostante la scuola non abbia locali idonei per consumare dei pasti. Insomma, se ne vedranno delle belle. intanto dalla scuola silenzio assoluto, nonostante l'ultima lettera inviata sabato scorso.

---Dallo scorso mese di settembre alcuni dei locali pubblici della maggiore isola delle Eolie che utilizzano il suolo pubblico sono privi di autorizzazione e di conseguenza non hanno pagato il relativo canone. L'amministrazione Giorgianni ha sollecitato l'intervento della polizia municipale per i dovuti accertamenti.

LA REAZIONE.

di Silvano Saltalamacchia

Gentilissimo Direttore, Tutto mi sembra incredibile. E' possibile che al Comune di Lipari non si sappia chi è in regola e chi non ha pagato il suolo pubblico? Si che lo sanno: rimandando il tutto a quando la "pezza deve tappare il buco" ...vecchio proverbio Eoliano...! Adesso dopo tutti gli eventuali abusi che hanno creato e rovinato Fabrizio Monteleone, titolare del famoso Bar di Lipari 'A Latetria",  arrivando al punto di far chiudere lo stesso locale, solo perchè si dice che il tendone doveva essere di 24 cm in meno. Posso garantire, vedendo con i miei occhi che il suolo pubblico lo ha sempre pagato. Nè sono certo perche' ho visto svariati bollettini di pagamento intestati al Comune di Lipari. Pertanto chiedo alla Amministrazione Giorgianni, perchè questo accanimento solo per un locale e non per tutti?
Un locale come "A Latteria" a Lipari è necessario  ha dato possibilita' ai giovani Eoliani e non di passare in compagnia e all'asciutto le serate invernali. Adesso dove andranno questi giovani, cosa faranno la sera?  Certamente, adesso a qualcuno del Comune, anche per salvare la faccia questa situazione non sta piu' bene e si danno disposizioni chiedendo con la massima urgenza di accertare chi non ha pagato il suolo pubblico. Come dice un mio amico avvocato... Baciamo le mani!

---Nuovo commissario straordinario nel maggior Comune delle Eolie. L'assessorato regionale delle autonomie locali ha nominato il dottor Angelo Sajeva commissario per l'approvazione del rendiconto 2013. Il commissario ha già diffidato Il dirigente del 3° settore, Giovanni Martella per la redazione degli inventari e del Conto del patrimonio. L'ingegnere Martella - come già anticipato - da fine mese lascerà l'incarico.

Filicudi - Il consigliere della Circoscrizione Eugenio Sciacchitano si avvicina al gruppo Giorgianni-Scaldati. "Rischio sfiducia per il presidente Graziella Bonica".

La nuova maggioranza potrebbe essere formata da Scaldati, Taranto, Virgona e possibilmente da Sciacchitano. Gli altri tre sono: Tagliasacchi, Rando, e Bonica. La "trattativa" sarebbe stata avviata durante la sfilata di Carnevale...come conferma la foto. 

 

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