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di Bartolino Ferlazzo

SCIACALLAGGIO e BENE COMUNE ed ESIBIZIONISMO (la certificazione della meschinità)

Vedere le foto e i filmati di quanto successo a Lipari e nelle altre isole, per una persona lontana ma liparota, è come vedere la propria terra disgregarsi sotto i colpi impietosi, di una natura che ha voluto dare un segno, troppe volte bistrattata, mortificata ha fatto capire che non si scherza, pertanto, a parte i fenomen i naturali, è difficile potere giustificare i comportamenti di chi deve salvaguardare, territorio e vite, difficile giustificare mancanze che nel tempo si susseguono, si rincorrono, non è solo colpa della natura, scriveva l'amico Angelo Sidoti, ed è assolutamente vero, le colpe di quanti, nel tempo e fino ad oggi, non si sono adoperati e prodigati per evitare, o presumibilmente alleviare e mitigare le sofferenze, derivanti da tali fenomeni, e non ha posto in essere quanto di competenza.-

Colpe del passato sicuramemte, ma sicuramente, chi è presente adesso non è meno colpevole di chi è stato; sono danni che lasciano il segno non solo a livello fisico ma anche mentale, sapere che il semplice autemto d'intensità del vento, potrebbe causare danni devastanti ed irreparabili.-
Ma in tutto questo, con la grave situazione che è in essere, c'è qualcuno che sfrutta tale situazione per fare dello viltà e vigliaccate uniche nel loro genere, ci piace significare sciacallaggio politico ovvero, ... saccheggio, é strumentalizzazione politica per impaurire i cittadini, ovvero ipocrisia di chi finge di preoccuparsi delle problematiche altrui, avendo a cuore solo il proprio tornacanto politico; questa una delle tante definizioni a cui aggiungeremmo anche,

per la poca consapevolezza di sapere che la bocca non è collegata col cervello; sciacallaggio quando ci si trova in una situazione veramente drammatica, si pensa a fare politica coadiuvati, in tutto questo, dalla benedizione della suprema ed incontestabile entità; bisognerebbe avere un po di pudore, di rispetto verso una comunità in ginocchio, dimostrare solidarietà ed unità di intenti, vicinanza, comprensione a tutti i liparoti che hanno subito danni e tantissimi disagi, invece no si coglie l'occasione (vergognosa) di aizzare ancor più gli animi, avventarsi come sciacalli per denigrare, incolpare e nello stesso tempo autobeatificarsi, che miseria, che tristezza.-

Ma si parla del bene comune a cui ci si deve orientare, ma questo bene comune sbandierato come una crociata, di preciso cos'è ? è una idea molto semplice, è quasi sempre uno slogan adottato da partiti politici e suoi aderenti, da politici ed amministratori che non sono in grado di assumersi una responsabilità giusta o sbagliata, a secondo delle posizioni, o magari affermando (caso sempre molto attuale) che la politica e l'opposizione, sono destabilizzanti, perverse, critiche dunque ci spieghino con parole semplici, come si dice terra terra, cosa intendono i soloni che seguono il deus, cosa intendo per bene comune, lasciando da parte, le sempre più consolidate idee prima esposte, bisognerebbe prendere atto di quanto poco è stato, attualmente, fatto proporre soluzione ottimali, riformulando idee che siano funzionali e molte anche semplici, quelle per intenderci che vengono poste in essere da un buon padre di famiglia, ma negli ultimi tempi, non c'è un mai stato un buon padre di famiglia, ma soltanto l'onniscente, il depositario dell'unica verità, con al seguito i soliti lecca fancobollo.-

E poi nel disastro, troviamo anche l'esibizionismo di coloro, che non aspettano altro che mettersi in mostra, far vedere di essere presnti, magari con lo scarpino di camoscio o il giubotto firmato, esserci per farsi riconoscere nella grande ed immensa vanità, un'offesa all'intelligenza dei liparoti e dei danni che hanno subito. Tutte le isole del comune di Lipari, ad eccezione di Panarea, hanno subito danni ingentissimi, ci vorrà tempo e pazienza, ma la natura non ne ha avuto più, anche lei non ha sopportato le meschinità ed il trattamento ricevuto, ricordiamo ancora oggi che Stromboli è in balia di se stessa, sono stati affidati gli incarichi, i lavori quando inizieranno e principalmente quando finiranno, ancora una stagione estiva, che si presenta con tantissime incognite, non si riesce a programmare, ma le fiction le facciamo mandare in onda, gli strombolani al primo scroscio di pioggia inizianoi a pregare, sono due anni che pregano e spalano fango, ma con quale faccia vi presentate a loro, con quali argomenti pensate di poterli abbonire, magari lasciando intendere di arrangiarsi e fare buon viso a cattiva sorte ?

Come scriveva la nostra redazione, se tutto ciò fosse accaduto d'estate, adesso andreemmo a contare anche i morti, ma si pensa alla maschere, alla denigrazione di chi non la pensa come il capo, alle invettive contro chi non ha voluto sottostare al volere del pontefice massimo, ma si fa sciacallaggio politico, si indica il bene comune e si fa esibizionismo, ma quanta meschinità in questi comportamenti, quanta tristezza in questi atteggiamenti..-

Una domanda desideriamo porgerla, chi ha quantificato i danni in così breve tempo e, su quali basi li ha quantificati se ancora ci si lecca le ferite e non si ha una precisa stima ? e come scriveva ancora, Angelo Sidoti, tutte le eventuali somme che andranno ad essere stanziate, dovrebbero essere gestite, direttamente, dalla Protezione Civile.-
Certamente il morale è basso, ma i LIPAROTI, si sono sempre rialzati dalle disgrazie, anche contro chi aveva e cerca di imporre un autoritarismo fuori da ogni logica, tra questi personaggi la maggior parte non stanno bene (battuta sarcastica sempre riportata dal comico romano Maurizio Battista) si sono sempre rialzati, ponendo fine a scellerate pretese vantate da chissà quale santità (ricordate Mons. Paino scappato di notte da Lipari ?), storia insegna.-

Adesso bisogna rimboccarsi le maniche, fare spalare sabbia, terra, detriti a chi veramente lo fa col cuore, pensare a come progettare un futuro, che in momenti come questi sembra veramente negativo, ma bisogna reagire, la bella stagione non è troppo lontana, e per fuorviare, in molti inizieranno a parlare di percentuali turistiche, di servizi da proporre (ma quali ?) e passeranno in secondo piano, i veri e reali problemi di una comunità che ha subito danni materiali e morali.-
La gioia soffoca, la tristezza rafforza partendo da questi presupposti, i liparoti si rialzeranno e daranno, come sempre, il meglio di loro stessi a discapito di quanti, in cuor loro, li vorrebbero affosare di più.-

Lipari alzati e cammina, come scriveva Mons. Micciché, sei in grado di farlo e devi farlo, da Liparoti contro tutti e contro tutto, non lasciandoti abbindolare da venditori di aria fritta, sputata a forza fuori da denti, e il domani sarà sicuramente più roseo.-
AUGURI LIPARI da chi, da liparoto è troppo lontano, ma non ti dimenticherà mai nei suoi pensieri e nei suoi ricordi.

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