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di Angelo Pajno

Riflessioni di un uomo qualunque!

1) Il nostro mare

Leggo di interventi sempre più entusiasti sullo splendido stato di salute del nostro mare; cosa che, da innamorato diportista, mi è nota da decenni.

E allora mi chiedo: perché da taluno ci si spertica nell’invocare la istituzione di una A.M.P. nella piena consapevolezza (salvo malafede) che tutte quelle aggressioni da inquinamento esterno (microplastiche in primis) non troverebbero, ovviamente, ostacolo alcuno dalla istituzione di un tale vincolo?

Meritevole e condivisibile, invece, l’iniziativa di educare i nostri giovani alla conoscenza del mare, delle sue meraviglie e delle sue criticità in modo di formare una coscienza che porti al rispetto di tale meraviglia senza la (inutile) preclusione a poterne godere.

Diverso il discorso che riguarda il comparto della pesca che comunque non può inglobare sic et simpliciter quello del diportismo.

La comunità eoliana, per come è noto, è ostile nella sua maggioranza alla istituzione della A.M.P. nella piena consapevolezza delle negative esperienze delle realtà già esistenti (ebbi a parlarne in precedenti miei interventi ai quali rinvio il lettore eventualmente interessato) delle quali però, consapevolmente, si omette ogni riferimento nei vari media.

Uno per tutti: la trasmissione RAI Linea Blu la cui conduttrice non a caso è stata presidente del WWF Italia dal 2014 al 2022 e oggi è presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre;  avete mai ascoltato la voce delle popolazioni locali nei vari servizi mandati in onda? Chiedetevi quindi il perché e datevi una risposta.

2) Il Servizio di pulizia delle strade

Devo, ad onor del vero, prendere atto da cittadino che l’attuale servizio di raccolta mi appare migliorato, ancorchè non ancora sufficiente, rispetto al passato ma ciò non toglie che lo stesso presenta importanti criticità, specialmente nelle contrade per come più volte lamentato dai residenti in quei luoghi.

Vero è anche che taluni cittadini ci mettono del proprio quanto ad inciviltà ma è parimenti inoppugnabile che, spesso, i cassonetti di prossimità sono palesemente insufficienti quanto a numero e dimensione.

Né si può pretendere che le famiglie trattengano in casa l’umido sino a tre giorni consecutivamente. Qualcosa pertanto va rivisto e non appare giustificato l’evidente fastidio con il quale l’assessore al ramo usa spesso riscontrare le legittime osservazioni dei cittadini.

Nessuno, credo, abbia voglia di crocifiggere l’amministrazione, ma quando le segnalazioni si moltiplicano giusto sarebbe, invece di polemizzare con malcelata stizza, attenzionare il problema e, ove possibile, darvi soluzione.

In tale ambito ritengo dovrebbe incanalarsi la più recente segnalazione circa la mancata presenza degli operatori ecologici nel centro urbano.

Premetto di non avere diretta conoscenza del fenomeno abitando in collina e, sempre ad onor del vero, quando scendo in centro non mi è parso che i marciapiedi siano particolarmente sporchi, forse anche perché, in precedenza, pare abbiano provveduto al loro spazzamento i residenti ed i commercianti. In ogni caso la segnalazione ritengo meriti la dovuta attenzione da parte dell’amministrazione alla quale, sulla base della mia oramai remota esperienza trascorsa alla Eolie Servizi, mi permetto segnalare la possibilità di invitare le ditte cui è assegnato il sevizio, di dotare gli operatori di aspiratori a spalla o a carrello. Si giungerebbe a trattare l’intero centro storico in tempi brevissimi e con l’intervento di massimo due unità.

Purtroppo altri hanno ritenuto, all’epoca, di dover chiudere l’esperienza della Eolie Servizi, in luogo di correggerne eventuali criticità, prima che si potesse concretizzare tale tipologia di servizio; ma questa è un’altra storia.

ANNUNZIATA, "L'ASSALTO" DEI CANI E NON SOLO... (NDD)

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3) La Giustizia alle Eolie

Rileggo, navigando a caso nella memoria del mio computer, alcuni appunti che vorrei riproporre oggi, e testualmente, sull’argomento:

“Risparmio i cenni storici sul nostro Ufficio Giudiziario, presidio di legalità e concreta presenza dello Stato da tempi immemori, limitandomi ad alcune riflessioni:

  • premesso infatti che la madre degli stolti è sempre gravida, la riforma della “Geografia Giudiziaria” voluta fortemente da che di tale materia sconosce financo l’A B C (oltre che la “geografia” pura e semplice) porterà alla soppressione di ben 31 Tribunali, di altrettante Procure, di tutte le 220 sezioni distaccate ( di fatto tutta la Giustizia di prossimità) e di 647 – su un totale di poco più di 900 – uffici del Giudice di Pace (azzerando, ancora una volta di fatto, la gestione di quelle liti c.d. minori senza aver tenuto conto delle competenze di notevole rilievo dei Giudici di Pace in materia di infortunistica stradale, in materia penale, di immigrazione ecc.);
  • ora, avendo oramai quasi trent’ anni di professione alle spalle, ricordo benissimo come i tempi di risoluzione di una causa civile di primo grado si esaurivano in poco meno di un anno quando Lipari era sede di Pretura mandamentale alla quale era destinato in pianta stabile un magistrato togato. Successivamente ebbe inizio il disgraziato e nefasto periodo delle “riforme” e si passò alla Pretura circondariale e Lipari divenne sezione distaccata di Messina. Insistendo negli accorpamenti e presunti (quanto fallimentari) interventi migliorativi, il nostro illuminato (forse sarebbe stato meglio fornirgli qualche Watt in più) legislatore passò alla soppressione delle Preture confluite nei Tribunali monocratici. Di pari passo ed in maniera distorsivamente esponenziale, aumentavano i tempi della Giustizia e la improvvisazione nella copertura degli Uffici;
  • parafrasando – con il dovuto rispetto – le Sacre scritture potrei dire…”in quel tempo i liparoti ebbero a conoscere una moltitudine”… di Vice Pretori (prima) e di GOT (Giudici Onorari di Tribunale) poi. Persone certamente stimatissime ma che avevano quale principale elemento di riferimento l’orario di partenza dell’ultimo aliscafo della mattinata per Milazzo ove si affrettavano a fare rientro con buona pace dei testimoni che, magari, attendevano di essere sentiti già dalle nove del mattino ed erano spesso in trasferta dalle isole minori. Quanti verbali di udienza si sono a quel tempo conclusi con la fatidica frase..”stante l’ora tarda il Giudice rinvia al…”.
  • Riforme pertanto sempre più deleterie e penalizzanti per il cittadino-utente della giustizia che vedeva allungarsi sempre di più i tempi di definizione delle proprie istanze a fronte di uno spropositato aumento dei costi di un servizio oramai in avanzato stato di decozione. Se il Ministero della Giustizia fosse stato un qualsiasi imprenditore privato sarebbe già stato dichiarato fallito da tempo ( e non mi sarei stupito se qualche ministro fosse finito sotto processo per “bancarotta fraudolenta”).”

Oggi gli anni di carriera forense dello scrivente si avvicinano ai 40 e quelle plumbee previsioni si sono avverate in maniera ancor più nefasta.

La Sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona P.G. è perfettamente attiva ma gli uffici sono deserti e il carico, sia civile che penale, è stato trasferito con un provvedimento alquanto opinabile del Presidente di quel Tribunale, presso la sede centrale su Barcellona.

In sintesi: la situazione è ancor più grave di quella che riguarda il nostro Ospedale ove, in qualche maniera ed ancorchè in urgenza, un minimo di assistenza viene comunque garantita, salvo successivo aerotrasferimento in terraferma.

Forte è l’impegno dell’Avvocatura eoliana per ottenere la correzione di tale distorsione e si riscontrano i primi segnali di una inversione di tendenza che, si spera, possano concretizzarsi in tempi relativamente brevi.

4) Ospedale e servizi della P.A.

Sull’argomento si sono spese cascate di parole, interventi di questo o quell’altro onorevole di qualsiasi casacca politica ma i fatti restano praticamente a zero, e mentre il Dott. Compagno, insieme al suo staff ridotto oramai al “minimo sindacale” riceve meritati riconoscimenti per il suo impegno da vero professionista onorando così il prestato Giuramento di Ippocrate, per il resto il nosocomio liparese continua a languire nel suo galleggiare sul nulla.

Sono orgogliosamente figlio di una maestra elementare e ricordo che, all’epoca, il dipendente pubblico non poteva “scegliersi” dove andare a prestare servizio, una volta vinto il concorso lo si mandava laddove era necessaria la sua presenza ed ivi vi restava per un determinato periodo di tempo prima di poter richiedere il trasferimento in altra sede.

Risulta quindi poco comprensibile oggi all’uomo qualunque il motivo per il quale i concorsi per coprire i posti vadano deserti quando si tratta di prendere servizio su Lipari e coloro che superano la prova fanno, quando va bene, una fugace apparizione per poi traslare verso altri lidi dalla sera alla mattina.

Evidentemente l’eoliano è figlio di un Dio minore e di ciò dovrebbe ben ricordarsi quando va a scodinzolare dietro il politicante di turno che prende casa alla isole prostrandosi al suo cospetto quale servo sciocco.

Ma credo che l’orgoglio dei padri sia scomparso con loro e quel che oggi interessa è l’intascare a più non posso nei tre mesi estivi per poi piangersi addosso durante gli altri nove.

Ritengo quindi, e lo dico con profonda amarezza, sia calato il de profundis sui tempi dei mafiosi a Filicudi, nel 1971, con in testa il Sindaco “Checchino“ Vitale ed il Prof. Renato De Pasquale, della occupazione della Piero della Francesca nel 1982, con i vari Marcello Dalbora e Tommaso Carnevale – senza far torto a tutti gli altri protagonisti di quelle gesta, tra i quali l’attuale Vice Sindaco, Saverio Merlino – e su quant’altro resta con orgoglio nella memoria degli eoliani che sono fieri di essere tali.

Lipari - Al Ristorante "Le Macine" dei fratelli Duilio ed Emiliano Cipicchia anche pasta locale...

Lo trovate a Pianoconte info 090 9822387

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