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Il giorno e l’ora della verità è arrivato per i 2+1 comuni eoliani.

I candidati sono all’angolo dell’attesa.

Ripercorrono, mentalmente, le loro salite su palchetti e balconi, su marciapiedi o pavimenti stradali. Quelle belle parole, quelle gentilezze, quelle “vasate” e quegli applausi.

Le mani battute non sono mai mancate come le battute sui politici nell’attesa di conoscere i battuti e i battenti di almeno 2 porte comunali.

Il terzo comune è rimasto aperto per mancanza di battuti certi. L’inflazione dei comizi e della comunicazione non c’é stata.

In pre elezioni si assiste alla staffetta dei 400x400. Un voto a metro. Il minimo per trionfare, per afferrare il testimone e tagliare il traguardo. Giusto, dignitoso, onesto e senza scontrino. Il pezzo migliore della combinazione sarà l'ingresso e l'uscita dalla curva. Finita la gara, fra i naturali applausi alle facce sudate ed esposte, si salirà sul podio e poi di corsa partirà il taglio del trofeo mentre la torta resterà ancora nel congelatore nell’attesa di stabilire l’ora del taglio.

La politica tutta è andata nei territori lontani e vicini. La certezza di un futuro è nel futuro. Il passato è passato compreso quello dei pomodori ancora nelle piante.

Adesso nelle piazze e nei corsi torneranno le orchestrine per la nuova musica e i nuovi tormentoni.

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