Eventi e Comunicazioni

di Salvatore Leone

Il pescatore con la canna che pescava in punta a…Punta Scaliddi non c’è più. Pescava in silenzio e pensava ad alta voce. Adesso che ho l’età di quel pescatore posso esternare qualche  ricordo del tempo passato. Ricordo le elezioni per la Democrazia Cristiana (l'ultima frase era diretta ad avvicinare la chiesa), i comunisti, i missini ed i repubblicani ed altro ancora. Era l'epoca degli striscioni in ordine d'importanza, il primo era sempre quello della DC e le elezioni si combattevano dalle balconate. All'epoca il balcone più ricercato era quello della rinomata  pasticceria Subba. La piazzetta si riempiva fino al corso Vittorio Emanuele. Si lanciavano programmi di miglioramenti per tutto con la frase finale e tipica che il Comune era ed è la casa del popolo. Anni ne sono passati, promesse ne sono state fatte e continuano ad esserne fatte. Ne è cresciuta di erba, specialmente nei sentieri abbandonati.

Mi chiedo, perchè a distanza di anni, dovremmo ancora continuare a credere sempre alle nuove promesse, alla terra promessa, specialmente quella tipica della casa del Comune che è la casa del popolo? Il popolo oggi non vuole più quella casa perchè le bollette della luce sono troppo salate e non si riescono a pagarle. Impiegati e dirigenti sembrano pure stufi di sentire le lamentele di chi grida a voce alta i propri diritti e doveri. Le segnalazioni al Prefetto ed alla Procura, anche se non hanno sortito effetti, testimoniano il grave disagio del popolo. Perchè credere che dopo il 29 maggio cambierà tutto? Piacerebbe sapere e registrare le promesse, per farle riascoltare fra quattro anni. Non serve proprio a nulla mescolare il mazzo di carte e la corte. Resta ancora in mente quella bella frase: mai più guerre.