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di Rosa Oliva 

Di capre a due piedi ne abbiamo?

Di capre a due piedi ne abbiamo? Da circa un anno, componendo un certo numero di telefono, lo trovate occupato, sempre occupato. Non disperate: stanno contando le capre di Alicudi, e poiché nel frattempo il problema si pone anche per Ginostra, rassegnatevi, lo troverete occupato chissà per quanto tempo ancora. Le capre hanno avuto la meglio e noi siamo molto contenti e soddisfatti, finalmente qualcuno ha conquistato un diritto alle Eolie: appunto le capre!

Ecco la dimostrazione che una opportunità diventa un problema serio per un territorio e la sua comunità. Ennesima dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno, di quanto l'incapacità può essere motivo di perplessità! Le capre a due gambe si sono rivolte a esperti della materia, o come al solito , da "tuttologi" quali sono, hanno deciso di farne a meno? Sono state consultate le associazioni ambientaliste a livello nazionale per trovare una soluzione, insieme a esperti della materia anche a livello europeo? Sono state interessate le Università?

In questi due anni sono stati impegnati a contarle e a trovare soluzioni che si sono dimostrate strade non percorribili? Possibile che una opportunità diventi un problema? A noi viene il sospetto che dietro tutto ciò ci sia un disegno ben preciso: distruggere l'economia di Stromboli e sfiancare, sfinire, stremare la comunità dell'isola e chi ha investito in quel territorio. Ci sono all'orizzonte investitori pronti a fare scempio di tutto?

Se così fosse, a questo punto non ci rimane che affidare tutto in mani adeguate. Non consentiremo alle capre a due gambe di pregiudicare il futuro della nostra isola e nostro, oltre a quello delle nuove generazioni. Sia chiaro: noi amiamo le capre a quattro zampe, quelle a due zampe un pò di meno. Noi che le opportunità sappiamo valorizzarle abbiamo già coniato lo slogan per la prossima stagione turistica: " Venite a vedere le capre di Ginostra, Stromboli e Alicudi, dimostrazione plastica di come le capre hanno avuto il sopravvento".

*Presidente della Pro Loco Amo Stromboli APS

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Ginostra, per lo sterco nei tetti della case parte la denuncia ai carabinieri...

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di Gianluca Giuffrè*

Gli abitanti di Ginostra, la minuscola frazione dell’isola di Stromboli, per arginare l’invasione delle capre selvatiche che stanno devastando il villaggio creando seri problemi igienico sanitari e di sicurezza per l’incolumità stessa di residenti e turisti, si sono rivolti ai Carabinieri della locale stazione di Stromboli.
 
Sono state presentate diverse denunce, nella quale si espongono i disagi patiti e si chiede di accertare e punire eventuali responsabilità o omissioni per i mancati interventi delle Istituzioni preposte che, pur essendo a conoscenza del problema da oltre un anno, ancora non intervengono. Intanto continua l’azione di distruzione del borgo di Ginostra ad opera delle capre con continue ed inarrestabili scorribande di intere mandrie fin dentro le case degli abitanti.
 
Orti e colture secolari distrutte, sentieri e terrazzamenti devastati, così come il cimitero. Gente aggredita nelle proprie case, acqua dei pozzi inquinata e sterco di capra in ogni angolo del villaggio, persino sui tetti delle abitazioni. Prossimo passo sarà la richiesta collettiva di un risarcimento danni morali e materiali per un problema che rischia di paralizzare anche l’economia turistica di Ginostra.
 
Le capre, infatti, oltre che aggredire le persone, innescano continue frane lungo le scogliere che durante il periodo estivo sono frequentate dai bagnanti. Mentre il villaggio soccombe, Comune di Lipari e Regione continuano a fare scarica barile senza alzare un dito per difendere i cittadini di Ginostra. Si aspetta la tragedia?
 
*Coordinatore Comitato Per Ginostra

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