di Roberto Longo*
La stagione estiva ad Alicudi è sempre un momento di rinascita: le case rimaste chiuse per tutto l'anno si riaprono, arrivano i barconi da Lipari e dalla costa siciliana (in verità non proprio ben visti dai locali e da noi “forestieri”). Si creano le file di persone in attesa alle due botteghe dell'isola (attesa anche lunga visto il giusto rispetto delle regole anti-covid che i gestori pretendono dagli avventori), il traffico dei muli aumenta sensibilmente (si sale e si scende svariate volte al giorno, un servizio davvero indispensabile ed eroico sia da parte dei guidatori di “scecchi” e sia da parte degli “scecchi” stessi che non vedono l’ora che l’estate finisca!).
E arriva la gente: quest’anno c’è stato il così detto “pienone”, stanze e case affittate, molti i turisti provenienti da tutta Europa. Nonostante questo, l’isola è capace di compiere un miracolo: se si esclude il bar all'orario dell'aperitivo dove, effettivamente, un po' di gente si vede, per il resto, anche a ferragosto, si riesce a stare soli e tranquilli sugli scogli. “ Faremo il bagno tutti nudi a Filicudi e ad Alicudi“ cantavano Ornella Vanoni e Colapesce/Dimartino e così è stato: l’isola si conferma un'oasi di tranquillità, almeno a mare. Esistono altri posti in Italia in cui, quando altrove c’è il delirio, si riesce ad essere da soli e a nuotare senza che barche, moto d’acqua, musica, tuffi dagli yachts ti diano fastidio? Secondo me si contano sulle dita di una mano e, per fortuna,
Alicudi resta uno di questi paradisi. Diverso è il discorso sulla terra: sebbene resti un’isola felice e silenziosa, ci sono state, in qualche caso, feste che hanno un po' superato il limite della tollerabilità: va bene che siamo ad Agosto, va bene essere giovani ma, se balli fino alle sette del mattino sul tetto di casa con la musica a tutto volume, mi viene spontaneo chiederti : “perché qui? Perché nell’isola del silenzio?”.
Agosto è stata anche l’occasione per parlare di due bellissimi libri: “Le Gattoparde“ di Stefania Aphel Barzini e “Il Fratello Minore” di Andrea Barzini. Storici frequentatori dell'isola, i Barzini, ci hanno offerto l’occasione di parlare di temi interessanti e non solo di acqua che non arriva in cisterna o di inciuci di corna, argomenti tipici isolani!
Altra bellissima occasione d'incontro è stata la proiezione del video “Alicudi – paesaggi e storie di una Sicilia fra terra e cielo” a cura di Massimo Luconi, Mascia Musy e Teresa Maria Perre, presentato da Paolo Valentini in rappresentanza dell’ assessore dei beni culturali e dell'identità siciliana Alberto Samonà: un video poetico ed evocativo in cui Musy legge ed interpreta con la consueta sensibile maestria alcune fra le più belle pagine dedicate all’isola.
Ah dimenticavo, Agosto è stata anche l’occasione per me di esporre alcuni miei quadri: è stata una festa semplice, rispettosa dello spirito dell’isola e mi ha reso molto felice.
Ora è tempo di rallentare i ritmi, di spegnere i riflettori. l’isola vuole tornare nel suo incantesimo di luogo che esiste solo nei sogni.
*Artista
NOTIZIARIOEOLIE.IT
13 MAGGIO 2021
L’intervista del Notiziario a Roberto Longo, il “pincisanto”