di Stefano La Greca
Caro direttore,
per la prima volta, nel 2016, ho scritto una lettera al Comune di Lipari, rappresentando che una concessione edilizia di riqualificazione di un immobile, nell'aver eseguito abusivamente la totale demolizione e la ricostruzione in ampliamento, aveva inglobato al suo interno porzione del tetto del mio fabbricato. Mi veniva riferito dai tecnici del Comune che era tutto regolare. Non ho voluto demordere ed ho continuato nelle mie battaglie che oggi sono diventate numerose a causa delle disattenzioni dei tecnici istruttori dell'Ufficio Urbanistica che, per la loro superficialità nell'esaminare la pratica edilizia del mio vicino, mi hanno causato ingenti danni economici e morali.
Ho intenzione di portare alla fine le mie battaglie in quanto è impensabile che una ristrutturazione di un edificio largo in origine ml 3,00 venga rappresentato in progetto in ml 4,040, così giustificandosi gli sconfinamenti in due lati con l'accorpamento al suo interno del mio fabbricato. Già nel 2014 l'istruttore della pratica geom. Salvatore Calenda si poneva il dubbio della riqualificazione, verificando il progetto urbanistico con quello del genio civile... . Poi il nulla e veniva rilasciata la predetta illegittima concessione.
Fortunatamente, altri pubblici impiegati fuori dalle porte del Comune di Lipari hanno riconosciuto le mie ragioni, adottando i provvedimenti dovuti e debitamente disattesi dal Comune di Lipari. Quanto dovrò attendere per recuperare le invasioni degli spazi del mio fabbricato e del terreno? Quello che i tecnici del Comune di Lipari non hanno mai voluto capire è come sia possibile che in un progetto di riqualificazione di un immobile, nonostante l'ampliamento abusivo su due fronti del vecchio immobile interamente demolito e la rappresentazione in progetto di una superficie più grande, il predetto immobile alla fine dei lavori risulta più grande rispetto al vecchio immobile ma più piccolo rispetto alla concessione edilizia. Non è tutto.
Nonostante le irregolarità dei lavori, gli stessi sono stati sospesi a cura del tecnico progettista e presentato successivamente un progetto di conformità ex art 13 legge 47/85. Insomma io dall'esterno riesco a valutare le irregolarità e l'illegittimità della concessione edilizia a differenza di chi è preposto ai controlli. Poi...non ci lamentiamo delle decisioni dei tribunali che condannano l'Ente pubblico ai danni come avvenuto per l'ex Comandante dei Vigili Urbani, pensando il Comune di superare l'appello con l'aggiunta di un altro avvocato. E...come dice Lei direttore ed io intanto pago. Poi alla fine qualcuno i danni me li dovrà rimborsare. Perché io, pur essendo adesso a mollo, non mollo.