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di Angelo Giorgianni

2) OSPEDALE DI LIPARI: WORK IN PROGRESS PER LA CREAZIONE DELL’AREA MATERNO INFANTILE

Missione proficua del direttore uoc di pediatria dell’ospedale di Milazzo dott. Franco Cusumano, che al suo rientro da Lipari ha già riferito al direttore generale dell’ASP dott. La Paglia. Si profila la creazione dell’area materno-infantile ed i lavori necessari dovrebbero essere avviati e conclusi in pochi giorni ... Finalmente la giusta attenzione per le esigenze degli Eoliani. Chi vivrà vedrà!

1) Ospedale di Lipari: Dalle parole ai fatti... qualcosa si muove all’orizzonte.

Su richiesta del Direttore Generale dell’Asp sono stati individuati i locali da destinare alla lungodegenza ed alla degenza pediatrica. In particolare, Il dirigente medico dell’Ospedale di Lipari dott. Compagno, di intesa con i responsabili delle UUOO di Medicina e Pediatria, ha elaborato sul punto una proposta ed ha individuato anche ulteriori spazi, che adeguatamente ristrutturati e con ulteriore personale infermieristico, consentirebbero di realizzare la lungodegenza, la pediatria e la riabilitazione come reparti autonomi.
Intanto, nella giornata di oggi il direttore uoc di pediatria dell’ospedale di Milazzo dott. Franco Cusumano si recherà presso l’ospedale di Lipari, per fornire il suo supporto per soluzione rapida ed ottimale .

SU TIRRENO SAT DI RINO PICCIONE AMPIA INTERVISTA AL GIUDICE ANGELO GIORGIANNI

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Tangentopoli messinese, legalità, giustizia, trasporti marittimi: intervista in ESCLUSIVA di Rino Piccione al magistrato Angelo Giorgianni. 

https://www.facebook.com/100001026872283/posts/2868448476532687?d=n&sfns=mo

OSPEDALE DI LIPARI: FINALMENTE DALLA PAROLE SI PASSA AI FATTI..... CHIESTA L’AUTORIZZAZIONE IN DEROGA PER LA COPERTURA DI DUE POSTI DI DIRIGENTI MEDICI DI CARDIOLOGIA.

Un piccolo, ma significativo passo che mi auguro apra un nuovo corso per l’Ospedale di Lipari, nell’ottica di una copertura dei posti vacanti dell’organico, nonostante le difficoltà derivanti contrazione della massa finanziaria.
Nei giorni scorso il direttore generale dell’Asp dott. La Paglia, per fare fronte alle carenze di organico della Cardiologia, aggravatisi dal 1 novembre con il trasferimento di un dirigente medico, in ottemperanza ad un provvedimento giurisdizionale, ha attivata la mobilità di urgenza del cardiologo dott. Lombardo Rosario da Milazzo a Lipari e la richiesta di convenzione con il Papardo per cardiologi.

Dopo avere provveduto all’adozione dei provvedimenti di urgenza, il il dott. La Paglia, in una logica strutturale, ha chiesto l’autorizzazione all’Assessorato l’autorizzazione in deroga per l’espletamento della procedura concorsuale per la copertura di due posti di Dirigente medico di cardiologia, già bandita e pubblicata. Nella motivazione della richiesta predetta si fa esplicito riferimento “alla necessità legate ai mantenimento dei LEA ed in particolare evidenza per le necessità delle zone disagiate, in particolare il P.O. di Lipari” e questo dimostra la dovuta attenzione per il mantenimento dei LEA, presidio essenziale per la funzionalità del nostro Ospedale.

Mi rendo conto che una rondine non fa primavera, ma sicuramente alimenta concretamente la speranza che gli organici, sia pur falcidiati dalla riforma sanitaria Gucciardi, siano coperti ed i servizi previsti nell’atto aziendale siano attiviati.
Ora ci attendiamo che la sensibilità e tempestività dimostrata dal dott. La Paglia, trovi riscontro nella analoga sensibilità e tempestività dell’Assessore Razza, e sia senza indugio concessa l’autorizzazione richiesta.

ASSESSORE RAZZA URGE “RIORDINARE”IL PIANO GUCCIARDI DI RIORDINO DELLA RETE OSPEDALIERA .... CON SCELTE CORAGGIOSE ED OBIETTIVE, NON CONDIZIONATE DA LOGICHE POLITICO-CLIENTELARI!

La Balduzzi prevede la istituzione dei reparti in base alla popolazione, detta regole per evitare doppioni e sopratutto accorpare reparti vicini o chiudere ospedali vicini, improduttivi e senza possibilità di sviluppo, stabilisce un rapporto di riduzione dei posti letto per acuti al 60% a carico del pubblico e 40% a carico del privato ... in particolare, la Balduzzi prevede Ospedali di Base, di 1° e di 2°livello in base ai bacini d'utenza, ma al contempo, dedica (punto 9.2.2)attenzione agli Ospedali dei territori disagiati dove é possibile, anche se con popolazione inferiore agli 80.000 abitanti, la strutturazione di un ospedale di base. Nella stessa logica, il piano Nazionale per la Ottimizzazione dei servizi Sanitari nelle isole e in aree territoriali a particolare difficoltà di accesso ai servizi, prevede la possibilità di mantenere attivi i punti nascita, anche se al di sotto dei 500 parti /anno, a condizioni del rispetto dell'accordo stato regioni del dicembre 2010 (standard minimi di sicurezza).

Ció premesso, nella strutturazione della rete ospedaliera regionale, non sembra che vi sia stato grande rispetto dei parametri indicati dalla "BALDUZZI"
Infatti, Il tanto decantato piano di riordino della rete ospedaliera siciliana a firma Gucciardi naufraga tra le impraticabili deroghe alla Balduzzi, che invece avrebbe consentito, la riapertura dei Punti Nascita di Lipari e Pantelleria, (in quanto isole e aree disagiate) ritenuti invece non necessari.....
Ma tutti i nodi vengono sempre al pettine a partire dai punti nascita e così diventa sempre più difficile nascere in questa provincia se è vero che .....

Il Punto nascita di Sant’Agata, dove sala parto e sale operatorie sono ubicate su più piani, già sospeso, nonostante il Commissariamento, resta chiuso per carenza di personale e motivi di sicurezza , e secondo radio Ministero si avvia alla chiusura definitiva, mentre sulla stessa strada sembrerebbe avviarsi l’Utin di Patti per ragioni logistiche e carenze strutturali.
Infatti, anche qui l’Utin è su più piani, e potrebbe non avere i requisiti, essendo allocato in un ospedale di base non dotato di alcune discipline indispensabili quali cardiochirurgia , neurochirurgia. , chirurgia pediatrica , neuropsichiatria infantile ...
discipline indispensabili per un Utin , dove, peraltro, sono stati ampliati i posti letto di ostetricia, in contrasto con la rete ospedaliera, che prevederebbe 12 posti letto , e con il parere espresso dal comitato nazionale percorso nascita .

Se tutto questo dovesse rilevarsi fondato, urge un analisi aggiornata delle criticità ed in un disegno complessivo, studiare soluzioni satisfattive per tutta la provincia, ridistribuendo i posti degli Utin eslusivamente in una logica razionale e funzionale e magari istituendo anche, per le isole e non solo, un modello sperimentale domiciliare assistito e protetto dell’evento nascita.....
In ogni caso, le criticità già evidenziatesi determinate da carenze di risorse (economiche e umane) e la ipotizzata ulteriore contrazione della massa finanziaria imporrà drammatiche scelte per contenere e ridurre i costi, con sostanziale incidenza sui servizi.

In questa ottica, potrebbero essere necessari ulteriori tagli ai servizi e/o la ridistribuzione delle insufficienti risorse, che sarebbe auspicabile fossero operati in esito ad una rivisitazione globale della Riforma Gucciardi, non influenzata da inaccettabili logiche politiche-clientelari, dimostratesi fallimentari, e finalizzata esclusivamente a correggere gli “errori” nell’applicazione della Balduzzi, distribuendo sul territorio i “sacrifici” ed assicurando a tutti, compatibilmente con le risorse, il miglior servizio “possibile”...

  

Illustre Presidente Musumeci,
apprendo, solo perchè taggato su un post di fb, di una nota del Direttore Generale La Paglia (peraltro anche a me diretta) relativa alla mia ultima lettera a lei indirizzata ed inviatale per mail, di cui resto in fiduciosa attesa di una sua autorevole risposta.
Prendo atto del tentativo coraggioso del direttore generale della asp di Messina di giustificare anche l’ingiustificabile, con una nota di riscontro apprezzabile nell’intento chiarificatore, ma insufficiente a tal fine in quanto non affronta le criticità dell'ospedale di Lipari, che significativamente ne compromettono la funzionalità, limitando la sua valutazione al personale.
Dovendosi la buona fede dei propri interlocutori presumersi sino a prova contraria, io ritengo che la parzialità della risposta del dott. La Paglia, potrebbe essere riconducibile ad un deficit di conoscenza ed addebitabile a coloro che, su richiesta del Direttore Generale, hanno circoscritto il loro contributo solo alle criticità dei servizi di emergenza, da me citati insieme ad altre problematiche a titolo meramente esemplificativo.
In questa logica potrebbe essere utile un confronto attraverso la convocazione di conferenza di servizio che,a mio parere, comunque,dovrebbe avvenire in una sede dell'asp costituita dall'ospedale di Lipari, così da consentire a tutti di assumere diretta conoscenza dei luoghi e non delle asettiche piantine catastali, dello stato reale dei servizi e non delle relazioni sugli stessi, attingendo
Notizie di prima mano da operatori sanitari, degenti, pazienti fruitori dei servizi ..... e Istituzioni locali.
Ed a tal fine, ritornando alla nota citata, per offrire il mio contributo quale cittadino-utente, devo segnalarle che non comprendo cosa c'entra la cronica carenza di organico, di cui sono affetti tutti gli ospedali e l’impossibilità di reperire personale, con una serie di criticità (da me e da altri, ripetutamente segnalate), che incidono negativamente sulla funzionalità dell’Ospedale di Lipari, riducendola pericolosamente.
Infatti, nella mia ultima lettera a lei inviata, a cui il direttore generale fa riferimento, mi sono limitato a titolo di esempio a segnalare il permanere di alcune situazioni eclatanti ( non esaustive delle tante problematiche) che giustificavano la sua attenzione e auspicabilmente un suo intervento.
Ad onor del vero, la pur apprezzata risposta del Direttore Generale ed il riferimento predetto alle difficoltà di reperire ed allocare risorse umane, non mi sembra pertinente ed incisiva rispetto:
- al fatto, già segnalatole, che dall'agosto 2018 un medico assunto presso il pronto soccorso di Lipari ( la dottoressa Murgano) con un quanto meno inopportuno ordine di servizio fu trasferita in pieno agosto per motivi urgenti di servizio a Milazzo per sessanta giorni e dopo le nostre proteste fu garantito dal direttore del tempo che sarebbe tornata per San Bartolo .... ma non sappiamo al San Bartolo di quale anno si riferisse, dato che la dottoressa Murgano continua a prestare servizio a Milazzo nonostante al pronto soccorso di Lipari vi siano in servizio tre soli medici.
- al fatto che i locali destinati alla lungodegenza sono in atto occupati dalla chirurgia che invece dovrebbe spostarsi nel piano attiguo alle sale operatorie ma i cui lavori di adeguamento,per quanto è a nostra conoscenza,non soltanto non sono mai iniziati ma neppure affrontati;
- al fatto che la Pediatria in atto è accolta all'interno della Medicina, che non può quindi avere i 14 letti previsti, (È legale?)nonostante la rete preveda una unità di pediatria con quattro posti letto e i locali storicamente destinati alla pediatria al primo piano del padiglione centrale sono vuoti o mal utilizzati e(a quanto si dice fra gli operatori) ritenuti non idonei, quando invece ci sono due ascensori che …

--- Illustre Presidente Musumeci,
apprendo, solo perchè taggato su un post di fb, di una nota del Direttore Generale La Paglia (peraltro anche a me diretta) relativa alla mia ultima lettera a lei indirizzata ed inviatale per mail, per cui resto in fiduciosa attesa di una sua autorevole risposta.
Nel frattempo, signor Presidente, nel prendere atto del tentativo coraggioso del direttore generale della asp di Messina di difendere la gestione sanitaria pubblica in questo territorio, con una nota di riscontro apprezzabile nell’intento chiarificatore ma insufficiente nei contenuti, devo necessariamente puntualizzare alcune circostanze, in quanto la nota predetta, che potrebbe essere portata anche alla sua attenzione, non affronta, a mio modesto avviso, le criticità dell'ospedale di Lipari, che significativamente ne compromettono la funzionalità, limitandosi la valutazione alle carenze di personale, a cui riconduce le stesse.
Dovendosi la buona fede dei propri interlocutori presumersi sino a prova contraria, sono portato a ritenere che la parzialità della risposta del dott. La Paglia, non sia ascrivibile ad una volontà elusiva dei problemi, ma potrebbe essere riconducibile ad una non completa conoscenza addebitabile a coloro che, su richiesta dello stesso, hanno circoscritto il loro contributo solo alle criticità dei servizi di emergenza, da me citati, insieme ad altre problematiche, a titolo meramente esemplificativo.
Ed invero, ritornando alla nota citata, per offrire il mio contributo quale cittadino-utente, devo premettere che, (forse perchè non addetto ai lavori), non comprendo cosa c'entra la cronica carenza di organico, di cui sono affetti tutti gli ospedali e l’impossibilità di reperire personale, con una serie di criticità (da me e da altri, ripetutamente segnalate), che incidono negativamente sulla funzionalità dell’Ospedale di Lipari, riducendola pericolosamente.
Infatti, nella mia ultima lettera a lei inviata, a cui il direttore La Paglia fa riferimento, mi sono limitato a titolo di esempio a segnalare il permanere di alcune situazioni eclatanti ( non esaustive delle tante problematiche) che giustificavano la sua attenzione e auspicabilmente un suo intervento.
Ad onor del vero, la pur apprezzata risposta del Direttore predetto ed il riferimento predetto alle difficoltà di reperire ed allocare risorse umane, non mi sembra pertinente ed incisiva rispetto:
- al fatto, già segnalatole, che dall'agosto 2018 un medico assunto presso il pronto soccorso di Lipari con un quanto meno inopportuno ordine di servizio fu trasferita in pieno agosto, per motivi urgenti di servizio a Milazzo per sessanta giorni, e dopo le nostre proteste fu garantito dal direttore del tempo che sarebbe tornata per San Bartolo .... ma non sappiamo al San Bartolo di quale anno si riferisse, dato che questo medico continua a prestare servizio a Milazzo nonostante al pronto soccorso di Lipari vi siano in servizio tre soli medici.
- al fatto che i locali destinati alla lungodegenza sono in atto occupati dalla chirurgia che invece dovrebbe spostarsi nel piano attiguo alle sale operatorie ma i cui lavori di adeguamento,per quanto è a nostra conoscenza,non soltanto non sono mai iniziati ma neppure affrontati;
- al fatto che la Pediatria in atto è accolta all'interno della Medicina, che non può quindi avere i 14 letti previsti, (È legale?), nonostante la rete preveda una unità di pediatria con quattro posti letto ed i locali storicamente destinati alla pediatria al primo piano del padiglione centrale sono vuoti o mal utilizzati. A quanto si dice fra gli operatori, gli stessi sono ritenuti non idonei, nonostante ci sono due ascensori che abbattono le barriere architettoniche e, in ogni caso, sono sicuramente più idonei della promiscuità che si tiene in Medicina;
- al fatto che sarebbero previsti nella rete quattro posti di riabilitazione in regime di ricovero, ma non ci sono indicazioni di locali dove dovrebbero essere ubicati e del personale che li dovrebbe gestire;
- al fatto che a Lipari vengano destinate modestissime ore di prestazioni aggiuntive di anestesia nonostante vi siano in servizio due soli medici al di là di ogni norma di legge;
-al fatto che il tanto decantato secondo ortopedico è solo ambulatoriale e non ospedaliero e, pertanto, utilizzabile solo per consulenze ambulatoriali per un giorno la settimana per poche ore, permanendo in pianta stabile un unico ortopedico, sia pur encomiabile ma pur sempre figura unica.Risultato di questa scelta: gli eoliani per una semplice ingessatura o lussazione o distorsione nei tempi che non è presente l’unico ortopedico devono recarsi in terraferma, anche se anziani indigenti, soli e senza nessuno che li possa accompagnare e talvolta anche con avverse condizioni meteomarine. Spesso gli stessi non possono rientrare in serata sull'isola e sono costretti a trovarsi in albergo, sempre che non ritengono di rivolgersi ai centri privati, di cui anche l’isola è dotata, (come si potrà anche costatare nella pubblicità posta alla fine della nota de qua);
- al fatto che non viene assunto il terzo tecnico di camera iperbarica previsto in pianta organica nell'unico servizio di camera iperbarica dell'azienda;
- al fatto che non viene non viene assunta la terza Ostetrica prevista in pianta organica, considerato che ormai da mesi le uniche due ostetriche presenti in servizio non possono usufruire delle ferie e di permessi per studio e aggiornamento;
- al fatto che non vengano assunti gli ausiliari già presenti nelle graduatorie;
- al fatto che non è stato attivato il servizio di chemioterapia, come promesso anni fa in pompa magna con tanto di servizi giornalistici. Non se ne parla più e i malati tumorali sono costretti ad estenuanti viaggi soprattutto verso Taormina. Il paziente tumorale, al termine della chemio, è fortemente spossato e dovrebbe riposare, invece il paziente Eoliano è costretto a viaggi di rientro verso casa molto faticosi, sia sotto il profilo clinico, sia umano.
Peraltro, egregio Presidente, non comprendo, da profano della materia, come il direttore dell’azienda sanitaria nel sostenere che i servizi nella rete possono essere attivati successivamente alla adozione dell'atto aziendale, non valuti che per alcuni servizi quali ad esempio la lungodegenza e la riabilitazione, essendo previsti nella precedente rete e nella precedente rimodulazione e non attivati, non necessitano di nuova approvazione della rete o dell'atto aziendale.
In ogni caso, mi sembrano altrettanto ininfluenti le prospettate difficoltà di organico con le carenze di apparecchiature di alcuni reparti e/o ambulatori, così scarsamente competitivi con l’offerta esterna privata (convenzionata o meno).
Così resto stupito che il dott. La Paglia, manifesti difficoltà a “comprendere il più volte citato richiamo alla “sanità privata” a discapito di quella pubblica” , dato che non mi sembrava che si dovessero spendere molte parole nella mia lettera, su un dato di comune esperienza, quale quello che i tempi, la qualità e le carenze dei servizi, determinano spesso il dirottamento dei pazienti dal Pubblico al Privato ...... Ma se ció è incontestabile, l’unica spiegazione a tale “incomprensione” potrebbe essere che il direttore generale ignori, perchè non è stato portato a sua conoscenza:
- che a Lipari non vengono eseguite ecografie con l'impegnativa e che l'esame ecografico è una prerogativa dei ricoverati, e ciò costringe gli eoliani a frequenti viaggi e/o ad esborsi anche per eseguire una ecografia epatica, dovendo rivolgersi spesso al PRIVATO considerati i lunghi tempi delle liste d'attesa;
- che le donne in gravidanza, alla ventesima settimana di gestazione devono affrontare onerosi e disagevole viaggi per eseguire ecografia morfologica, e che spesso per questo IMPORTANTE esame, specifico del periodo di gravidanza, devono rivolgersi al PRIVATO, poiché spesso i tempi d'attesa andrebbero oltre il periodo previsto dal protocollo;
- che proprio in estate, quando la popolazione arriva a qui tuplicarsi, è i servizi andrebbero rafforzati, alcune prestazioni vengono invece annullate (un esempio per tutti, durante questo mese di agosto per due mercoledì consecutivi non abbiamo avuto il dermatologo);
- che manca una RMN che consenta la valutazione di qualunque sezione del corpo e che l’unica risonanza seppur di diagnosi di bassa complessità dell'apparato osteoarticolare è spesso guasto e non funzionante, con la logica conseguenza che, per eseguire tali esami, oltre a dover affrontare costosi viaggi, spesso diventa necessario rivolgersi al PRIVATO.
- che iI centro di riabilitazione di Canneto è privo di attrezzature (manca tutta la terapia fisica che è prevista nei LEA), spazi adeguati e il rodotto personale operante fa i salti mortali svolgendo quotidianamente anche mansioni diverse dal proprio ruolo, visto che è totalmente assente il personale amministrativo. In questo contesto, vi è invece un centro privato, convenzionato della SSR, che può erogare servizi dignitosamente e professionalmente corretti. Ed invero, non sono pochi i pazienti che non potendo ricevere cure riabilitative adeguate a Canneto e in tempi certi, sono costretti a rivolgersi ai privati anche fuori Lipari, con notevole esborso economico e di tempo.
- che il presidio ospedaliero vive nella speranza che siano riciclate su Lipari, attrezzature non utilizzate in terraferma perchè tecnologicamente superate. Al riguardo, ricordo l’entusiasmo con cui era stata accolta la lieta novella (che in verità appariva insolita), consistente nella promessa di una postazione di semiintensiva per il Pronto Soccorso, e la cocente delusione nel constatare che era stato dirottato a Lipari un vecchio letto di semiintensiva obsoleto, non più utilizzabile a Taormina e che in luogo di essere dismesso e rottamato trovò più comoda collocazione nell’Ospedale di Lipari, trasformato per l’occasione in “discarica”.
Signor Presidente, le considerazioni che le ho prima esposto non hanno la presunzione di essere esaustive delle criticità, ma converrà con me che se questa rappresentazione, corrispondesse alla realtà, sono legittime le preoccupazioni e le proteste degli Eoliani, che subiscono nei fatti un ridimensionamento progressivo dell’Ospedale di Lipari e con esso la compressione del loro sacrosanto diritto alla Salute. Pertanto, considerato che da quanto prima segnalato emergono rappresentazioni e valutazioni non condivise delle criticità, le chiedo di disporre una Verifica sui luoghi per accertare e valutare la situazione in cui versa l’Ospedale di Lipari, e se dalle risultanze si possa desumere che per gli abitanti delle Isole Eolie siano nella realtà garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza, previsti dalla legge per una Comunità Insulare e disagiata. Tutto questo per acquisire elementi essenziali propedeutici ad affrontare i problemi prima di risolverli, auspicando che gli eoliani, sfiduciati e delusi, abbiano ancora tempo, voglia e pazienza per attendere ....

MENTRI LU MEDICU STUDIA...,LU MALATU SI NNI VA... COSI MENTRE L’OSPEDALE DI LIPARI AGONIZZA INDECOROSAMENTE E CONTINUA LA SUA CORSA VERSO UNA SCANDALOSA FINE, C’È CHI SI ORGANIZZA NEL PRIVATO PER RACCOGLIERNE L’EREDITÀ

Caro Presidente Musumeci, “Mentri lu medicu studìa…lu malatu si nni va!!” e sempre che qualcuno stia studiando come risolvere le criticità dell’Ospedale di Lipari ( e non invece ne prepara la EUTANASIA) , mi dispiace comunicarle che, come avevo previsto nelle precedenti lettere, anche oggi il paziente predetto si è ulteriormente aggravato e non vorrei pensare che qualcuno, interessatamente ed ansiosamente, aspetti che giunga la sua morte per accaparrarsene l’eredità, così sostituendo la Sanità e Spedalità pubblica con la Sanità e Spedalità privata.
Al riguardo, sembra incredibile, ma per lei sarà facile accertare, che oggi all’Ospedale di Lipari, si rischia una dieta alimentare, per tutti i pazienti, non prescritta dai medici ma necessitata dalle croniche carenze di personale, grazie alle quali non sono piu' garantiti i due pasti giornalieri preparati al momento.
Io non credo che lei, per la sua cristallina storia personale, ammesso e non concesso, che ne sia a conoscenza, possa avallare tale situazione, anche per gli eventuali profili di illeicità......
In questa logica, nel dubbio e nella fiduciosa attesa della sua visita (di cui si vocifera) le voglio nella sua veste Istituzionale, rispettosamente segnalare che purtroppo anche in questa stagione estiva l’Ospedale di Lipari, è costretto, con il solo sacrificio e spirito di abnegazione degli operatori, a far fronte a tutte le emergenze, senza incrementi di personale, con la sola eccezione dei cardiologi provenienti dall’Ospedale Papardo, giusta convenzione. Infatti, nessuno dei servizi aggiuntivi previsti dalla recente rimodulazione della rete ospedaliera è stata attivata ed anzi i già precari servizi, che nel tempo si sono depauperati di personale, non solo sono rimasti tali, ma hanno significativamente compromesso la qualità e la garanzia dei livelli essenziali di assistenza da fornirsi obbligatoriamente, in zona insulare e disagiata per definizione.
A titolo meramente esemplificativo:
Il Pronto Soccorso, pur in presenza di una popolazione in atto stimata in oltre 50.000 presenze, opera con tre soli medici in pianta stabile, in dispregio a ogni norma di legge e con l’ausilio di un servizio 118 sempre più a ranghi ridotti, che deve comunque garantire anche il servizio in ambulanza e pertanto con lo svolgimento di turni non sempre nei limiti della legalità ;
Il servizio di Anestesia e Rianimazione, in palese difformità dal contratto di lavoro ed in violazione alle norme che disciplinano i riposi, opera con due sole unità mediche;
La Emodialisi, pur in presenza di una sempre più masiccia attività di dialisi-vacanze, funziona con un solo medico, al di là di ogni norma prevista dall’accreditamento istituzionale;
La Chirurgia, pur obbligata ad una doppia reperibilità, funziona solo con la turnazione di quattro medici;
La Camera iperbarica, pur nella conclamata essenzialità di questo servizio in una realtà insulare, opera con due soli tecnici;
I locali di degenza per la Pediatria e per la Lungodegenza, pur presenti nella rete pubblicata in GURS, non sono stati mai aperti.
Questo drammatico è desolante quadro, aggiornato ad oggi, impone ormai una riflessione sul tipo di assistenza e sulle finalità che può garantire un ospedale ridotto in queste condizioni ......
A questo fine, con spirito costruttivo, tra le altre cose le avrei voluto chiedere e le vorrei chiedere se lei ritiene tollerabile per gli Eoliani e sopportabile per la loro Economia Turistica, influenzata negativamente dalla scarsa qualità di alcuni servizi, questo disastroso stato della Sanità pubblica e se non ritiene necessario e doveroso accertare le responsabilità di questo degrado e se ció risponda o meno a scelte consapevoli, che, comunque, penalizzando oggettivamente la Sanità Pubblica e la Comunità, non possono essere condivise dagli Eoliani, che dovrebbero confidare solo nella Sanità Privata, che si candida a sostituire quella pubblica ed a tal fine già si organizza... 
Ora ritengo possibile che un Presidente di una Regione, grande come la Sicilia (con relativi problemi), possa non conoscere tutte le criticità dei vari settori e quindi la situazione della Sanitá (Pubblica-Privata) a Lipari, ma credo altresì che l’Assessore Razza ed il Direttore Generale La Paglia siano a conoscenza e responsabili della situazione predetta determinata da loro scelte, che se non portate alla sua conoscenza e da lei non condivise, imporrebbero un autorevole intervento da parte sua, con l’adozione dei provvedimenti conseguenti.

"Presidente Musumeci perchè snobba Lipari...?". L'intervento

PRESIDENTE MUSUMECI CREDO CHE GLI EOLIANI HANNO DIRITTO A PORSI ED A PORLE ALCUNE DOMANDE...

Illustre Presidente Musumeci, le scrivo un ennesima lettera pubblica (che inoltrerò anche per mail), sia pur nel dubbio che rimarrà senza risposta.
Apprendo di una sua visita istituzionale alle Isole Eolie, di cui in passato, come suo estimatore, sarei stato ben felice, come occasione per perorare fiducioso anch’io un suo intervento in ordine a diritti fondamentali degli Isolani, troppo spesso mortificati... ma oggi alla luce della mia esperienza personale sono indotto a valutare anche la sua presenza alle Eolie, come una delle tante presenze politiche a cui io, come alcuni isolani, dopo avere invano rassegnato ingiustizie, amarezze e speranze, guardano con disincantata indifferenza o tuttalpiù con un limitato interesse, essendo lei, comunque, autorevole fonte istituzionale da cui attingere informazioni.
In quest’ultima logica, non essendo stato informato da nessuno degli amici comuni della sua visita, (sempre che ne fossero tutti a conoscenza), non ho avuto la possibilità da cittadino siciliano di chiedere a lei personalmente come Presidente della nostra Regione, informazioni su alcuni impegni da lei assunti, su temi di interesse pubblico, che avrebbero dovuto concretizzare, in discontinuità con il passato, quella svolta da lei preannunziata nel suo programma elettorale per il Governo.
Credo, invero, che sia io che altri abitanti Eoliani abbiamo il diritto di chiedere a lei come rappresentante istituzionale, notizie su alcune criticità irrisolte nei servizi pubblici, poste alla sua attenzione, quale ad esempio quelle relative ai trasporti marittimi, rispetto alle quali non abbiamo registrato novità, benchè mi avesse personalmente assicurato un suo autorevole intervento per applicare le sanzioni previste per le inadempienze riscontrate (alla Convenzione ed ai Contratti di servizio) e per rendere concreto il diritto alla continuità territoriale degli isolani..., a meno che non abbia frainteso, insieme ad altre persone presenti, le sue parole, e se fosse cosi di questo le chiedo scusa anticipatamente.
Ma anche in materia sanitaria, con riferimento all’Ospedale di Lipari, sia io, ed apprendo anche altre persone, avremmo voluto attingere autorevoli notizie, anche in ordine all’esito del Ricorso Straordinario al Presidente della Regione Siciliana predisposto da stimati (anche da lei) professionisti, per conto di questa comunità, contro il piano sanitario Gucciardi (tanto criticato in campagna elettorale anche dall’opposizione di cui lei faceva parte). Invero, in occasione dell’elezioni regionali, molte persone abbiamo tifato per lei, anche perchè convinti che l’opposizione diventata maggioranza avrebbe corretto le tante cose non condivisibili e non condivise del Governo Crocetta, tra le quali quel piano Gucciardi, che aveva penalizzato la sanità pubblica nelle Isole Minori, concretamente, mettendo a rischio i livelli essenziali di assistenza. Ma forse ci eravamo illusi che dopo l’era Gucciardi, che aveva registrato un taglio di risorse umane ed economiche destinate alla sanità pubblica con conseguente vantaggio della sanità privata, si profilasse un cambio deciso di passo con un inversione di direzione, dato che la situazione si è aggravata ed, infatti, nonostante le proteste, provenienti da più parti (anche Istituzionali), non solo non abbiamo registrato nessun provvedimento migliorativo su questo versante, ma abbiamo attoniti assistito all’ulteriore depauperamento delle risorse umane e materiali dell’Ospedale.
Così dato che siamo costretti ad assistere impotenti all’Agonia dell’Ospedale di Lipari mentre prospera la sanità privata e, secondo indiscrezioni, si organizza addirittura la degenza in clinica privata, in regime di convenzionamento, sorgono legittime tante domande... ed allora quale fonte più autorevole della sua per avere conferme, informazioni e chiarimenti e per sapere se tutto questo risponde ad un progetto politico, di cui credo tutti gli Eoliani dovrebbero essere resi partecipi?
In questa ottica credo, convinto che lei non voglia sottrarsi al confronto, che sarebbe apprezzato da tutti che ritornasse a Lipari, in veste istituzionale, per rispondere a questi ed altri interrogativi  (in materie diverse) e per rendere conto anche agli Eoliani dello stato di attuazione del suo programma illustrato in occasione della sua precedente visita in veste squisitamente politica!

L'INTERVENTO

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di Francesco Rizzo

Mi farò carico di contattare il Presidente Musumeci e di chiedergli di proseguire a Lipari il dibattito sulla insularita'Eoliana.
Cio' memore degli impegni assunti 'da me e da Lui in campagna elettorale.
Memore del suo tempestivo e risolutivo intervento a Ginostra.
Memori i Signori Amministratori, del mio ruolo di oppositore intransigente, mai interpellato nelle vicende di interesse regionale, mai ascoltato in consiglio comunale.
Comunque mai incline a compromessi di sorta.
Ciò in nome della Comunità Eoliana che, comunque, rappresento.
In nome del Movimento del Vento Eoliano.
In nome delle voci libere Eoliane.
In nome, anche, dei consiglieri Annarita Gugliotta e Franco Muscarà, con i quali condivido ansie e fatiche.

 

DELIRIO ESTIVO O REALTÀ: L’EMERGENZA ORDINE PUBBLICO DIVENTA OGNI GIORNO PIÙ GRAVE E, SE NON SI ADOTTANO PROVVEDIMENTI ADEGUATI, RISCHIA DI TRASFORMARSI IN DRAMMA ... ED È MAGRA CONSOLAZIONE CHE DI QUESTO QUALCUNO SARÀ CHIAMATO A RISPONDERE! IN QUESTA SITUAZIONE È PRIORITARIA LA PREVENZIONE SANZIONANDO SEVERAMENTE QUELLE POCHE PERSONE CHE ILLECITAMENTE LUCRANO (AGEVOLANDOLO) SUL TURISMO DELLO “SBALLO”

Con l’esca della musica da “Ballo” e/o da “Sballo” , che ad arte lievita progressivamente nei decibel in prossimità della chiusura, si attirano anche “orde” di giovani (tra i quali Minori) che, cessata la musica restano a consumare bevande, per lo più alcoliche, come se non ci fosse un domani e che chiusi i locali scorrazzano rumorosamente sentendosi padroni delle strade del centro di Lipari e di Canneto, con gli effetti più o meno prevedibili che ormai si registrano quotidianamente .... da ultimo ieri con due mega risse (segnalate da testimoni su fb, ma forse allucinati dato che da qualcuno è stata declassata in rissa mediatica) a distanza di qualche decine di metri nel cuore del paese.
Il problema ribadisco non sono i giovani, anche se minori, che sono una “risorsa” e non il “problema”, se non sono abbandonati a se stessi in una vacanza “da sballo” ma guidati verso un sano divertimento, con le giuste indicazioni e con i dovuti controlli.... ma è assolutamente prioritario intervenire con severità nei confronti di chi, violando le norme, cinicamente specula sui nostri figli approfittando delle loro fragilità per arricchirsi, mettendo in conto tra i costi di esercizio il pagamento di qualche irrisoria ed insufficiente sanzione pecuniaria e per il resto sperando sull’impunità.
Invero, al riguardo, per chi lo avesse dimenticato o fa finta di non sapere, anche a Lipari, la somministrazione di bevande a minori è illecito amministrativo e nel caso di minori di anni 16 è anche reato, sanzionato con la pena dell'arresto fino a un anno e la sospensione dell'attività dell'esercizio. .... analoghe sanzioni per le somministrazione a una persona in stato di manifesta ubriachezza, restando salve ed impregiudicate le ulteriori responsabilità (penali e civili) per le conseguenze direttamente riferibili a dette violazioni.
Queste precisazioni mi sembrano doverose alla luce di ricorrenti episodi illeciti (segnalati anche su fb), presumibilmente riconducibili anche all’uso di sostanze alcoliche e/o stupefacenti , che segnano un ulteriore tangibile aggravamento, da me peraltro paventato, dell’Emergenza di ordine pubblico, già nei giorni scorsi denunziata.
Stanotte il centro cittadino, secondo le allarmate segnalazioni di rispettabili utenti di Facebook, è rimasto in ostaggio di bande di giovani che sembra si sono fronteggiati in due violente e distinte risse (in cui si potevano registrare conseguenze ben più gravi) che avrebbero turbato il sonno di incolpevoli cittadini e posto a repentaglio l’incolumità di spaventati ed increduli passanti..... il condizionale è d’obbligo perchè, ad onor del vero, qualcuno, nonostante le indagini siano ancora in corso, draconianamente sentenzia che si sia trattato solo di Rissa Mediatica,notizia che se confermata mentre da una parte mi renderebbe felice dall’altra mi preoccuperebbe perchè le innumerevoli segnalazioni di persone, alcune testimoni dell’accaduto, evidentemente sarebbero sintomo di allucinazioni e di mania di persecuzione... Ed allora saremmo in presenza di una Emergenza Sanitaria per sindromi allucinogene .... di cui evidentemente anch’io sarei affetto e vi chiedo anticipatamente scusa per questo mio delirio...
Fatta questa doverosa premessa, mi dispiace dovere costatare che avevo previsto il deterioramento di questa situazione, da qualcuno irresponsabilmente negata, ma lo faccio solo per segnalare una escalation che ci potrebbe riservare ben più gravi sgradite sorprese e, ben consapevole, che questa drammatica previsione lascerà indifferenti tutte quelle persone che in barba alle leggi si arricchiscono con questo tipo di Turismo, giá consci di questi rischi e dell’Emergenza Ordine pubblico, di cui, comunque, ognuno di noi è responsabile ... nessuno escluso.
Invero, cè chi ha contribuito illecitamente agevolando (con comportamenti commissivi o omissivi) questo contesto, spinto da motivi economici e non ... pur nella consapevolezza degli effetti devastanti sull’Economia Turistica, sulla qualità della vita degli abitanti e sull’Ordine pubblico; ma c’è anche chi si è sottratto al dovere civile di denunziare gli illeciti posti in essere dai predetti, per quieto vivere o peggio per non inimicarsi qualcuno che potrebbe avvantaggiarlo o danneggiarlo ... ; chi, più o meno interessatamente, nasconde o dissimula gli accadimenti; o chi è rimasto indifferente pensando che il problema non lo riguardava, spettando ad altri il compito di affrontarlo e risolverlo.. e infine chi ha ritenuto di mettersi la coscienza in pace con una semplice preghiera a San Bartolo .....
Certi dell’impegno dei Carabinieri (nonostante l’esiguità dell’organico), al lavoro h24, per individuare i responsabili, a tutti i livelli, dei reati consumati ed augurandomi una incondizionata e necessaria collaborazione dei cittadini ed piena sinergia tra tutte le forze dell’ordine, non possiamo non prendere atto dell’insufficienza di tali impegni e limitarci a fare affidamento sulla “Buona Sorte”, ma invece tutti insieme reclamare a gran voce e sperare che anche fuori da quest’isola le Istituzioni competenti, acquisita la consapevolezza dell’Emergenza Ordine Pubblico, adottino tempestivamente misure, anche straordinarie, adeguate a ripristinare la legalità, restituendo all’Isola quella sensazione di Sicurezza che ha consentito in passato di attrarre un Turismo di qualità, in cerca di una vacanza serena ed oggi in fuga da questa realtà, attonito è spaventato degli accadimenti odierni.

 

 

"Lipari, alcol ai minori e disturbo quiete pubblica: zona franca?"

ALCOOL AI MINORI, DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA,... LIPARI ZONA FRANCA? CHI HA IL DOVERE DI INTERVENIRE INTERVENGA!!
Ma Lipari non è sottoposta alle Leggi o semplicemente vengono impunemente violate? È ancora illecito somministrare alcolici ai minori o i minori in quest’isola si ubriacano senza assimilare sostanze alcoliche?
Legittimi interrogativi dato che i minori ricorrono sempre più spesso alle cure sanitarie per abuso di alcolici o si incontrano ubriachi (e qualche volta fatti... ) in prossimità di alcuni esercizi pubblici, che trasformati in discoteche, in barba alle varie leggi ed ordinanze, disturbano la quiete pubblica, turbando il sonno e le occupazioni delle zone circostanti .... e guai a protestare perchè mi si dice che qualcuno degli esercenti, con arroganza, ti sfida a denunziarlo millantando coperture e quindi l’impunità ...... Ed io, se fosse vero, accetto la sfida perchè credo nello Stato di Diritto!
Anche stasera sul lungomare di Canneto uno spettacolo desolante di tantissimi ragazzini, di cui alcuni in stato di manifesta ubriachezza .... trascinati da altre persone .
Di fronte a tale Anarchia è possibile che siano sempre le solite persone a protestare e nessuno altro sente, vede e parla ....
Le Istituzioni competenti hanno il dovere di intervenire senza esitazione per ripristinare la legalità, sistematicamente violata...ed i cittadini, non si devono fare intimidire da millanterie su pseudo salvacondotti, ed hanno, comunque, il dovere di presentare articolate e dettagliate denunzie reclamando i propri diritti e segnalando anche tale millanterie che nuocciono al prestigio delle Istituzioni...
Per quel che mi riguarda io farò la mia parte fino in fondo...

 

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