foto di Mario Marturano
Primo maggio a Chiesa vecchia
La parrocchia Purità di Maria SS. di Quattropani e l'associazione culturale e sportiva "Castellaro", con la collaborazione delle famiglie della borgata, organizzano anche quest'anno il tradizionale evento del "quadaro".
Il quadaro è una minestra che contiene diversi tipi legumi che, dopo la benedizione, viene distribuita a tutti i fedeli nella piazza del Santuario di Maria SS. della Catena.
Il programma prevede la preghiera del Santo Rosario alle 10:30, la Santa messa alle 11:00 e la benedizione e la distribuzione del tradizionale quadaro alle 12:15. A seguire sono previste altre degustazioni.
Si invitano i partecipanti a portare delle stoviglie da casa per ridurre il consumo di plastica.
L'intrattenimento musicale sarà a cura del gruppo "Bequadro". Si ringraziano le macellerie "Happy meat snc" di Michele China & C. e "Canneto mare" ed "Eolo" di Nenzy e Luciano.
I RINGRAZIAMENTI
Festa del primo maggio a Quattropani
Si è svolto ieri, mercoledì 1 maggio 2019, nella piazza di Chiesa Vecchia, l’evento “Festa del primo maggio a Quattropani”.
L’evento, organizzato dalla Comunità Parrocchiale di Quattropani e dall’associazione culturale e sportiva “Castellaro”, ha riscontrato un grande successo di pubblico con la presenza di centinaia di persone durante la giornata. Sotto un cielo azzurro, di fronte agli scenari mozzafiato e alla piazza addobbata in clima di festa, dopo la celebrazione della santa messa a cura di Mons. Giuseppe Mirabito, sono avvenute la benedizione e la distribuzione del tradizionale “Quadaro di San Giuseppe”, minestrone ricco di legumi e di diversi tipi di pasta, preparato secondo l’antica ricetta che si tramanda da decenni, di generazione in generazione. Il gruppo musicale “Bequadro” ha allietato la degustazione del Quadaro e le altre degustazioni e la festa ha avuto termine con il sorteggio dei premi messi in palio.
Con questo comunicato l’associazione “Castellaro” intende ringraziare quanti hanno reso possibile la giornata di ieri. In primis si ringrazia la comunità parrocchiale di Quattropani, e in particolare padre Giuseppe Mirabito, per il continuo sostegno alle iniziative promosse nella borgata. Un pensiero speciale va a tutti i soci dell’associazione “Castellaro” che in queste ultime settimane hanno lavorato freneticamente ai preparativi, insieme ai non soci e a tutte le famiglie di Quattropani che a vario titolo e in vari modi si sono resi disponibili e partecipi. Un ringraziamento sentito va anche all’amministrazione comunale, e in particolare al vicesindaco Gaetano Orto, per la disponibilità e la collaborazione per la realizzazione della manifestazione. Grazie ai componenti della protezione civile presenti, alla Croce rossa Italiana e ai Carabinieri di Lipari che, con la loro presenza, hanno garantito l’ordine e la sicurezza durante la manifestazione. Un ringraziamento va anche all’associazione “Terme San Calogero” e alla Società Cooperativa Margherita, per la proficua collaborazione.
Infine si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato calorosamente all’evento per aver scelto di trascorrere ancora una volta la festa del primo maggio nello sfondo incantevole di Chiesa Vecchia.
Si comunica che sul gruppo Facebook “Quattropani, l’isola dentro l’isola” sono state pubblicate le foto ufficiali dell’evento. Vi invitiamo a “sfogliarle” e, se vi fa piacere, a pubblicare la vostra foto ricordo.
https://www.facebook.com/groups/387731267924411/?ref=group_header
Associazione culturale e sportiva Castellaro
di Tiziana De Luca*
In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, e delle numerose iniziative all’interno del nostro Comune, a dimostrazione dell’operosità della comunità eoliana, dell’impegno e dell’attaccamento alle tradizioni come sorgente di convivialità e aggregazione sociale, desidero esprimere i miei ringraziamenti a tutti gli organizzatori e a tutti coloro che hanno partecipato attivamente nelle varie frazioni, facendo sì che la vitalità delle nostre Isole continui ad essere la nostra più grande ricchezza a beneficio di tutti, turisti compresi.
Per quest’anno ho presenziato al 1° maggio di Stromboli, dove è stata organizzata la “Festa Popolare” patrocinata e supportata dal Comune di Lipari, al porto di Scari, con buon cibo e ottima musica, dove i residenti e i tanti turisti che già gremiscono l’Isola hanno celebrato la Festa dei Lavoratori in un clima accogliente, semplice ma - non trovo termine più adatto - “vulcanico”.
Una bella festa, dunque, per cui faccio il mio plauso agli organizzatori Vinci Cusolito e Nino Utano e a tutta la comunità strombolana, donne, uomini, giovani, ai titolari delle attività locali, che hanno messo a disposizione di tutti il proprio tempo, le proprie energie e risorse economiche, contribuendo al successo di questo evento a cui sono davvero lieta di aver partecipato.
*Assessore
FESTA ANCHE A LAMI E A STROMBOLI
L'INTERVENTO
di Michele Giacomantonio
Primo maggio cristiano: come nasce festa di San Giuseppe artigiano ?
Oggi, 1 maggio, festa del lavoro, la Chiesa dedica questo giorno a San Giuseppe artigiano. Una festa istituita il 1 maggio del 1955 da Pio XII in occasione del grande raduno promosso dalle ACLI nella ricorrenza del loro decimo anniversario e per ringraziare il Santo Padre di avere accettato la loro richiesta di dare alla festa del primo maggio un carattere religioso per farne una festa unitaria capace di andare oltre la frattura dell’unità sindacale del 1948.
Veramente molti nelle ACLI si aspettavano che la festività venisse dedicata a ” Gesù divino lavoratore” ma come lo stesso padre Aurelio Boschini, vice assistente centrale delle ACLI ebbe a dire, questa possibilità era stata scartata da Papa Pacelli per l’ostilità del Santo Ufficio che giudicava l’ipotesi troppo… classista.
Il problema si ripropose l’anno seguente con la celebrazione a Milano del 1° maggio internazionale a cui avevano preso parte venti delegazioni estere. Il giorno stesso una statua di Cristo lavoratore proveniente dal raduno di Milano scendeva, trasportata da un elicottero, sul sagrato di Piazza San Pietro sotto gli occhi di Pio XII che era alla finestra del suo appartamento mentre in piazza una grande folla applaudiva. Questa scena è stata inserita nel film La dolce vita di Federico Fellini.
La statua fu portata il giorno dopo dinnanzi al Papa nell’udienza concessa alla delegazione del convegno internazionale guidata dal presidente nazionale delle ACLI Dino Penazzato e dall’Assistente centrale Mons. Luigi Civardi.
Papa Pacelli vista la statua esclamò .”Bello questo S. Giuseppe artigiano”. Mons. Civardi cercò di interloquire dicendo “Ma Padre Santo, è Gesù Divino Lavoratore”. Il papa guardò Civardi, guardò i membri della delegazione e rivelò la posizione del Santo Uffizio, concludendo: ”Si, ecco, Divino Lavoratore può essere accettato”, (da A.Boschini, Chiesa e ACLI, Edizioni Dehoniane, 1975 pagg.37-38). In realtà anche “San Giuseppe lavoratore” parve troppo ardito e ci si dovette contentare di “San Giuseppe, artigiano”.
Ma il grande significato politico di questa festa era che la Chiesa sceglieva l’unità dei lavoratori e metteva il “crisma cristiano” su una festività nata da un movimento, quello operaio, che , in grande maggioranza, soprattutto all’esordio, le era ostile.
E PAPA FRANCESCO CONDIVIDE...
di Michele Giacomantonio
Ieri mattina o postato su Facebook un piccolo articolo sul primo maggio cristiano e la festa di San Giuseppe artigiano. Nell'articolo si ricordava come Pio XII accogliendo l'invito delle Acli a riconoscere il primo maggio come festività dedicata ai lavoratori, invece di intestarla a Gesù divino lavoratore - come speravano gli aclisti- la intestava a San Giuseppe artigiano. Anche la dedica a San Giuseppe lavoratore sebbene vi fosse stato un accenno in questo senso di Papà Pacelli non aveva avuto seguito.
Colpisce così quanto detto ieri da Papà Francesco nella udienza generale: "oggi celebriamo la Memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell’umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo; sostenga. Il sacrificio di coloro che operano il bene e interceda per quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo. Preghiamo specialmente per quanti non hanno lavoro, che è una tragedia mondiale di questi tempi».
Mi piace pensare che in qualche modo quel mio piccolo contributo possa avere influito su questa decisione. Infatti a fianco all'udienza generale vi era stata anche una udienza privata rivolta ai dirigenti delle organizzazioni dei lavoratori cristiani e il presidente delle Acli aveva copia del mio articolo. Ma anche se non ci fosse nessun collegamento comunque è bello sapere di essere in sintonia col Santo Padre.