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di Mario Lo Schiavo

Era il 30 dicembre del 2002 , e quindi alla vigilia di fine anno , un giorno di lunedi o giovedi ,non ricordo bene, quando alle 13,00 circa ,mentre stavamo per sederci a tavola insieme ad un locale ormeggiatore di nome Maurizio Sciacca, che prestava servizio in questa isola , improvvisamente sentimmo un fortissimo rombo simile all’elica di una grande nave, pensando all’arrivo della nave di linea per Napoli ,Vittore Carpaccio, allora l’arrivo ufficiale era alle13,30 e quindi il Maurizio doveva scendere al porto per svolgere il servizio con la barca del rollo ,allora non c’era ancora il pontile, per cui siamo subito usciti fuori ,ma altro che arrivo di nave!

Abbiamo notato un’onda mai vista chissà di quanti metri alta, ritirarsi verso l’orizzonte lasciando la costa tutta a secco tanto da poter contare gli scogli sul fondale, e nel mentre i miei familiari curiosavano l’evento il mio unico pensiero fu quello di tornare dentro alzare la cornetta del telefono per parlare subito col sindaco di “ illo tempore “ dott. Bruno che per fortuna mi rispose subito, pensando però che fossi un amico di Filicudi di nome Stefano, ma io gridando gli dissi sindaco, sindaco sono Mario aiuto aiuto un maremoto ci sta ingoiando ; ma nel mentre il mare

tornava alla normalizzazione tutti noi ci siamo portati alla piazzetta dove notavamo che l’onda si era trascinate alcune piccole imbarcazioni facendole addirittura affondare , mentre la barca del rollo , forse più pesante , forse più ben legata ha resistito e quindi rimasta , per fortuna. E mentre assistevamo a quest’altro spettacolo ,la Guardia Costiera con a bordo il sindaco , e quindi non più di mezz’ora dopo la mia telefonata , si dirigeva verso la sciara dove sicuramente avranno notato il crollo di un grossissimo costone lavico, e chissà di quante centinaia di tonnellate , versarsi sul mare antistante la sciara , causando quell’onda anomala avvertita anche nelle altre isole e perfino nella costa tirrenica.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

12 FEBBRAIO 2019

IL DOCUMENTO. Stromboli, il vulcano che generò 3 tsunami verso la Campania...

30 DICEMBRE 2020

Stromboli, la Protezione civile "18 anni anni fa il maremoto...". Il ricordo ed i commenti


Ma di li a poco il mare di Ginostra si riempi di mezzi di qualsiasi natura , motovedette di tutte le autorità, elicotteri per l’evacuazione dell’isola a cui abbiamo approfittato anche noi, perché tanta è stata la paura, trasferendoci a Lipari dove siamo stati ospitati a cura delle protezione civile in albergo e ristorante , per oltre un mese , mentre altri compaesani decidevano di rimanere sul posto ,anche senza alcun servizio, pensate che anche la guardia medica è stata trasferita a Stromboli, niente navi , niente aliscafi , niente ufficio postale. Durante la nostra permanenza a Lipari insieme ai compaesani di Stromboli , giornalmente si tenevano delle riunioni al palazzo dei congressi per essere aggiornati sulla situazione, fino al nostro definitivo rientro, ci veniva data la possibilità di venire a Ginostra in elicottero per venire a controllare le situazioni , siamo stati ben trattati , ma il nostro pensiero era quello di tornare alle nostre case.
E dopo tutte quelle avventure , ci è stato fatto un bel regalo e sapete quale?
Che IDDU in quell’occasione insieme al buon senso umano di un grande uomo di nome BERTOLASO ci regalò “il pontile” costruito a carattere di protezione civile , insieme alla collaborazione del sindaco Bruno,e soltanto così , da quel giorno per noi dopo tante sofferenze , insistenze , lotte , la vita cambiò.
Oggi anche a Ginostra i mezzi possono attraccare , oggi anche a Ginostra i motomezzi possono sbarcare in banchina!
GRAZIE GUIDO ! GRAZIE MARIANO !
Il 5 Aprile dell’anno successivo, purtroppo , un’altra disgrazia , quella di una grossa esplosione vulcanica , talmente forte che danneggiò alcune abitazioni, mentre grossi macigni vennero a sprofondarsi vicino alle nostre case, dove tutt’ora si trovano , e per giorni usciva il fumo come se vi fosse una pentola che bolliva.
Era il giorno del nostro Patrono “S.VINCENZO FERRERI”

 

 

1) Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile dott. Angelo Borrelli

Oggetto: Pontile di Ginostra: ancora rinvii!

Egregio dott. Borrelli, pensavo e speravo di non doverLa più disturbare, ma le notizie – certo ufficiose ma come sempre precise e fondate – che mi pervengono mi costringono a farlo: Il Comune di Lipari avrebbe convocato la ditta appaltatrice dei lavori citati in oggetto per il 27 c. m. per UNA ULTERIORE VERIFICA DOCUMENTALE!!!

Mi chiedo ancora una volta se e quando potremo sapere se e quando inizieranno mai i lavori! nell’estate di QUALE ANNO?!?
Chiedo pertanto l’ennesimo suo sollecito intervento.
Scusandomi ancora per il prolungarsi della nostra corrispondenza ed in attesa di Sue rassicurazioni, la ringrazio e Le porgo i più cordiali saluti e Le auguro una buona domenica.

2) Ma secondo l'amministrazione comunale di Lipari si può "gestire" la facoltà dei rifiuti ad AGOSTO - a parte tutte le altre criticità- con QUATTRO cassonetti????

 

Ill.mo sig. Sindaco di Lipari

Oggetto: Lavori di ristrutturazione del Cimitero di Ginostra Realizzazione di nuovi loculi.

Ill.mo Sig. Sindaco, torno con questa mia missiva sull’argomento di cui in oggetto, sollecitando dalla SV.Ill.ma una soluzione - o quanto meno una risposta - alle mie inquietudini ed alle mie perplessità.  Non posso fare a meno di rilevare, con rammarico, come Ella sia rimasta sin qui sorda sia alla mia nota, pubblicata il 23.03.19 su vari organi di stampa locali, sia alla interrogazione consiliare che da quella mia uscita prese avvio, formulata in Consiglio Comunale dai consiglieri Avv. Francesco Rizzo, Avv. Annarita Gugliotta e Rag. Franco Muscarà del Gruppo “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco”. Di recente ho avuto modo di esaminare il progetto che prevede la realizzazione di venti nuovi loculi nel cimitero di Ginostra. Il progetto, in effetti, conferma quanto da me temuto e cioè che, per la realizzazione dei loculi, si procederà allo smantellamento di quelli preesistenti, peraltro solo due, tra cui quello della mia povera mamma, defunta circa trent’anni fa. È evidente che la demolizione delle “cuccette” allo stato esistenti determinerà la necessità della distruzione delle lapidi e della riesumazione delle salme.
Ciò è fonte per me di grande dolore.
Come ho già avuto modo di significarLe, concordo senza riserve sulla necessità di porre mano a tali opere, ma sono costretto, mio malgrado, a sottolineare, o meglio a ribadire, il mio forte disagio dinnanzi all’impostazione di base ed alle modalità realizzative assegnate all’opera stessa. In specie, mi duole rilevare come nessuno dei soggetti coinvolti (progettista ed Amministrazione) si sia preoccupato di tenere in considerazione la pietà per i defunti, che è sentimento tra i più elevati e puri, segno di civiltà in ogni epoca ed elemento fondante del nostro bagaglio culturale.
Sono costretto a evidenziare questo disagio e, dunque, a muovere sul punto una rispettosa ma ferma censura all’operato della Sua Amministrazione, perché forte è la sensazione, anzi la convinzione, che in nessun momento si è pensato di eseguire l’opera secondo modalità alternative che permettessero di salvaguardare le due “cuccette” preesistenti, realizzando, dunque, i nuovi loculi nella parte sottostante del cimitero, ove sono presenti spazi più ampi e ad oggi del tutto liberi ovvero, in subordine e secondo una extrema ratio, secondo modalità che prevedessero di integrare le cuccette preesistenti nel nuovo impianto senza demolirle ma, per così dire, “inglobandole”, nella nuova realizzazione, anche a costo di un risultato esteticamente non ottimale.
La demolizione dei loculi preesistenti è davvero indispensabile? È davvero impossibile realizzare nuovi loculi senza distruggere una lapide, l’ultimo segno tangibile che lega un figlio alla propria cara defunta madre? Io credo di no! sono anzi certo che un’alternativa sia possibile, e sono certo che sia possibile una alternativa al dolore di un figlio costretto ad assistere alla riesumazione dei mortali resti di chi gli ha dato la vita, alla distruzione della lapide dinnanzi alla quale per anni ha deposto un fiore, unico gesto materiale a legare per sempre i vivi ed i defunti.  “Sol chi non lascia eredità d’affetti Poca gioia ha dell’urna”. Signor Sindaco, mi perdoni se affido alla forza dei versi del Poeta – ben più potenti della mia prosa - questo mio ulteriore appello: torni sui Suoi passi, e inviti la Giunta a rivedere le sue decisioni. Sia fatto ogni sforzo per individuare, anche in corso d’opera, le soluzioni più idonee ad evitare la distruzione delle lapidi e la riesumazione delle care spoglie tumulate nel nostro piccolo cimitero.  Si risparmi ai defunti l’offesa, ed ai vivi il dolore.
Sono certo che la S.V. Ill.ma Vorrà riscontrare questa mia accorata missiva. Sono ugualmente certo che non Vorrà ignorare un appello disinteressato ed animato solo da una profonda pietas, comune al nostro sentire. In tal caso sono a Sua disposizione per discutere e valutare la circostanza nel modo più schietto e sereno. In caso contrario, col più profondo rammarico, non potrò che rivolgermi ai miei legali al fine di valutare se ricorra, nel caso di specie, la violazione di alcun diritto o interesse legittimo. In attesa di un Suo Cortese riscontro, Voglia gradire i miei più Cordiali Saluti.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Al Sig. SINDACO di Lipari. Oggetto: CIMITERO di GINOSTRA - si lascino i morti riposare in pace!

Egregio signor Sindaco, sono venuto a conoscenza che a breve è previso l’inizio dei lavori per la realizzazione di una ventina di loculi nel cimitero di Ginostra. Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo poiché nessuno ha ritenuto necessario informare la comunità, né ho avuto modo di prendere personalmente visione del progetto attraverso regolare istanza di accesso agli atti) che la costruzione dei suddetti loculi sia prevista nella parte superiore del camposanto, dove sono già presenti altre tombe nonché due “cuccette” nella medesima parete oggetto dell’intervento.

Pur ritenendo l’esecuzione di tali lavori assolutamente necessaria ed improcrastinabile, non posso non esprimere una forte perplessità per il fatto che il\la professionista incaricato\a di redigere il progetto non abbia preso in considerazione, per gli stessi fini, invece che la parte superiore la parte sottostante del camposanto che presenta oggettivamente spazi più ampi nonché totalmente liberi!!!
La mia personale perplessità si trasforma poi in disperazione e dolore di figlio qualora fosse altrettanto veritiero che sarebbe prevista la DEMOLIZIONE delle 2 “cuccette” esistenti e dunque la RIESUMAZIONE dei miseri resti di due donne ginostresi - decedute da circa trent’anni - una delle quali è appunto mia MADRE!
Signor Sindaco, ma come è possibile tanta insensibilità e SUPERFICIALITA’?!
Perché proprio nella piccola frazione Ginostra - dove ribadisco il cimitero presenta altri spazi disponibili ed idonei per tale tipologia di interventi - si devono mettere in atto delle azioni “profanatrici”, apportatrici di dolore e sofferenza nonché soprattutto NON NECESSARIE!
Signor Sindaco, mi appello alla sua COSCIENZA e SENSIBILITA’ di uomo, oltre che di primo cittadino, e Le rivolgo sentita e accorata preghiera di individuare delle soluzioni, anche in corso d’opera, affinché i morti, ed in particolare le spoglie di mia madre, siano lasciati riposare in pace, evitando inoltre di arrecare al sottoscritto ed a tutta la sua famiglia un profondo ed inutile DOLORE!

INTERROGAZIONE DI VENTO EOLIANO

Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari  Rag. Marco Giorgianni

Oggetto: : Interrogazione consiliare su lavori di ampliamento cimitero Ginostra - si richiede risposta scritta-

I sottoscritti Vista la determina n. 88/18 afferente l’affidamento per l'esecuzione dei lavori di "Ristrutturazione del Cimitero di Ginostra nell'isola di Stromboli” del 02.01.2019, con la quale si determina di imputare la somma complessiva di € 60.000 al capo 2732del Bilancio Corrente per realizzare i lavori ristrutturazione che dovranno interessare il cimitero di Ginostra; Vistala determina n. 413/17 riguardante l’ Affidamento per l'esecuzione dei lavori di "Ristrutturazione del Cimitero di Ginostra" del 02/01/2018, nella quale si prende atto che nella frazione verranno realizzati 14 loculi e relativi impianti accessori - ad oggi i loculi da costruire risulterebbero 21 . Richiamate le precedenti interrogazioni rivolte alla S.V.I. nelle quali si chiedeva di procedere all’ampliamento del cimitero di Ginostra ed anche del cimitero di Acquacalda e di Pianoconte ( opera il cui iter sembrerebbe finalmente avviato) Con la presente  si chiede di conoscere

1. Nel dettaglio quali operi siano previste nel progetto di ristrutturazione per il cimitero di Ginostra;
2. Ove verranno realizzati i nuovi loculi previsti ed altresì se si procederà ad estumulazioni straordinarie e quali impianti accessori verranno realizzati;
3. Se siano state richieste e rilasciate le necessarie autorizzazioni dagli organi competenti;
4. Se sia già proceduto all’affidamento dei diretto dei lavori , nonché’ alla stipula del contratto e quale sia la prevista data di inizio dei lavori;
5. Se siano state osservate tutte le prescrizioni del vigente regolamento comunale;
6. Se sia stato designato il Responsabile Unico del Procedimento.
Si chiede Entro cinque giorni della ricezione della presente potere visionare il progetto de quo.
Cordialmente

Avv. Francesco Rizzo, Avv. Annarita Gugliotta, Rag. Franco Muscarà Consiglieri Comunali del “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco

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Caro Direttore,
lo scorso settembre, in seguito ad un quanto mai opportuno e “ricco” servizio realizzato da una troupe del tuo Notiziario, sulle problematiche di Ginostra ma in particolare sulla pagina più nera della storia della nostra comunità e cioè il mancato inizio dei lavori di messa in sicurezza del PONTILE, il Sindaco di Lipari rispondeva con una sorta di comunicato stampa in cui asseriva che “con nota del Ministero dell’Ambiente del 6 settembre… si era ottenuta la procedibilità per il cui esito definitivo dovevano trascorrere 45 giorni…” dopodiché si sarebbe potuto procedere con la gara d’appalto.
A parte il fatto che il sig. Sindaco di Lipari in tutti questi anni - l’ordinanza del Dipartimento nazionale della Protezione Civile con il finanziamento di 880.000,00 € risale nientemeno che al lottassimo giugno 2013!!! - non ha ritenuto di dover rispondere sulla questione alle numerose istanze avanzate in merito da alcuni abitanti di Ginostra, dai consiglieri comunali di opposizione e financo da S.E. il Prefetto di Messina, ancora oggi resta un mistero il perché di queste lungaggini per completare i “previsti” (solo per il pontile di Ginostra?!?) procedimenti amministrativi, ma soprattutto l’attuale stato dell’iter burocratico per giungere all’inizio dei lavori. Quel che è certo è che i 45 giorni sono abbondantemente trascorsi e di gara d’appalto non c’è nessun sentore!!!
Ma cosa deve fare un cittadino per essere messo a conoscenza ufficialmente e chiaramente dello stato di un progetto dalla cui realizzazione dipende la VITA della propria comunità? A chi bisogna rivolgersi?
Intanto un altro inverno è alle porte, le devastanti mareggiate di ponente e maestro sono imminenti e quel pontile per cui abbiamo lottato per decenni – riuscendo peraltro ad ottenere pure quest’ultimo finanziamento – rischia di essere distrutto già dalle prossime 48 ore! Ma, come già evidenziato da altri ginostresi: LA RESPONSABILITA’ NON SARA’ DEL MARE!!

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