"il Sud deve smettere di arrancare, di pagare dazio al Nord, di vedere i propri cervelli emigrare".
Caro Presidente Nello Musumeci, queste sue parole son linfa vitale per noi docenti immessi in ruolo a seguito della Riforma Scolastica 107/2015 c.d "Buona Scuola". Questa sua dichiarazione, proferita durante la sua prima conferenza stampa da neoeletto presidente, è stata intesa come una ventata di speranza e di fiducia in un futuro che ha condannato le nostre professioni, le nostre famiglie e le nostre genti di Sicilia all'esilio. Ora confidiamo nel suo operato ed in tutto il suo governo regionale, poichè non c'è più tempo da perdere: la Sicilia deve frenare questa emorragia di risorse culturali ed economiche. Ha il dovere di bloccare questa Nuova Questione Meridionale, che coinvolge gli insegnanti abbagliati dalla promessa della stabilità lavorativa da parte del Governo Renzi. Speranza tramutata in un vero e proprio incubo che da ben due anni attanaglia le nostre famiglie: ottomila di noi, a seguito del piano assunzionale straordinario, sono stati de facto "deportati" dalla Sicilia verso le regioni del centro nord Italia, dopo una lunghissima gavetta, anche ventennale, nelle scuole siciliane, nonostante le cattedre libere (ormai più che assodato) siano sempre più numerose al Sud e nella nostra Sicilia. La scuola del Mezzogiorno ha bisogno di politica buona che le dia una "virata verso Sud", fatta di reali e mirati investimenti per la crescita sociale, economica e culturale della Sicilia.
In attesa di un incontro, confidiamo in lei affinché sia finalmente fatta giustizia per noi, per le nostre famiglie e per la nostra Regione.
Nastrini Rossi Sicilia Comitato Nastrini Liberi Sicilia
Alessandra Sferrazza di Palermo, Mariangela Pastore di Lipari, Maria Grazia Bonica di Filicudi, Maria Morreale, provincia di Agrigento, Maria Alessandra Sferrazza di Palermo, Luisa Bugea di Agrigento