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di Giuseppe Ierace

Fatima Sarnicola ormai donna abita ad Agropoli in provincia di Salerno, ha una storia veramente particolare da raccontare. Si tratta della sua adozione dove ripercorre quei momenti trascorsi mostrando com’era la sua vita in Lituania. Erano più i giorni bui e incerti dove la speranza vacillava, che il giorno in cui le cose potessero cambiare in meglio. Nell’orfanotrofio veniva maltrattata e anche la sua famiglia biologica era cattiva con lei.

Una bambina di solo 5 anni che invece di farla crescere come tutti i bambini giocando, nutrendola di affetto e lasciandola nella spensieratezza più assoluta gli davano delle armi in mano incitandola a sparare e ancora più scabroso il fatto che a quella età è stata soggetta a uno stupro. Fatima anche se è stata segnata nel tempo, trova la forza e la volontà nel raccontare i dettagli scabrosi e pesanti del suo passato facendo diventare luogo comune i vari social network.

Su TikTok piattaforma social media la bellissima Fatima è riuscita a carpire l’interesse di tantissime persone arrivando in questi ultimi giorni a 100000 followers, ha proposto ai suoi seguaci la creazione di un gruppo Telegram dove parlare liberamente ognuno della propria storia di adozione, l’esito ha avuto subito riscontro positivo e dai 10 iscritti di gennaio 2023 in 2 mesi sono divenuti 100. Quindi alla luce di tale riscontro ha pensato anche di creare un podcast disponibile sulle varie piattaforme Spotify, Amazon music e Apple music dove in ogni puntata ha cercato di dare spazio a uno dei ragazzi/e.

Grazie a questa splendida iniziativa un giovane è riuscito ad entrare in contatto con i suoi fratelli e con suo padre biologico. Tornando ai particolari dell’adozione, quale soddisfazione migliore che dal proprio dolore si possa poi trasmettere qualcosa di positivo, perché in quel periodo di incertezze la sofferenza era tanta per Fatima fino a quando all’ età di 8 anni la sua vita stava per prendere una svolta decisiva. Una coppia di italiani avevano volontà ferma di adottarla, lei ancora stupita da quella notizia non credeva che qualcuno s’ interessasse di lei.

Dopo tutti gli adempimenti di legge insieme alla sorella di 2 anni arrivano definitivamente in Italia nel 2006. Una gioia immensa pensando che finalmente avrebbe avuto “Una Famiglia” che non gli avrebbe fatto mancare niente. In Lituania invece sono rimasti altri fratelli e con una sorella che è a Los Angeles ancora è in contatto. Fatima attualmente è in procinto di laurearsi in scienze biologiche e mira di poter lavorare nel campo della ricerca aspirando ad entrare in qualche team che tratti un grande progetto che riguardano i tumori.

Alquanto sensibile e molto grata per quanto gli è successo i suoi genitori sono la colonna portante per il suo cammino di vita quotidiana che ora la rende protagonista delle varie scelte che si presenteranno, quello che la distingue a parte la bellezza statuaria è la sua determinazione a portare avanti nuove idee sempre a fin di bene, quindi il migliore aforismo che contraddistingue Fatima è: tutto il male non vien per nuocere e ti rende determinata.

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Si è tenuta una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e di conseguenza il presidente della regione Calabria Occhiuto della grave situazione che versa la sanità pubblica calabrese, le aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere non rispettano i

L.E.A, questo si deduce dai turni massacranti che OSS ed infermieri e di tutti gli operatori sanitari svolgono nelle varie aziende, L’ Asp di Vibo Valentia, l’Asp di Crotone, l’Asp di Cosenza e il policlinico universitario

Materdomini di Catanzaro nonostante ci sia una graduatoria attiva degli idonei OSS dell’azienda Ospedaliera di Cosenza, continuano a sfornare avvisi irregolari quando invece la legge prevede che per le assunzioni ha l’obbligo di scorrere la graduatoria anche per assumere a tempo determinato.

Con l’ordinanza n. 25986/2020 del 16/11/2020, la Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata sulle modalità di reclutamento a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione. 

Pertanto durante la manifestazione una delegazione dei manifestanti insieme al SI COBAS sono stati ricevuti in regione, abbiamo avuto un incontro con la dott.ssa Scordo per conto della regione Calabria, abbiamo sollecitato il blocco degli avvisi irregolari e lo scorrimento della graduatoria per assunzioni anche a tempo determinato, la dottoressa Scordo ha preso appunti su tutte le problematiche esposte sia degli idonei 

che del sindacato SI COBAS che li rappresentava e ci rappresentava, che il 15 novembre ci sarà un incontro con tutti i commissari delle varie aziende e si discuterà dei piani del fabbisogno e di assunzioni a tempo indeterminato con l’occasione si discuterà con alcuni di loro delle problematiche esposte dagli idonei e dal SI COBAS. Con la dottoressa Scordo siamo rimasti che Il 24 novembre ci sarà un nuovo incontro con la presenza del presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto. 

Le prospettive per gli idonei della graduatoria OSS di Cosenza se si rispettano i fabbisogni saranno buone.
Come organizzazione sindacale restiamo fiduciosi ed ottimisti.
Roberto Laudini Simone Scandale Si Cobas Calabria

 

Sicobas: Fondamentale il loro impegno hanno realizzato il sogno di tanti sanitari calabresi e sicilani.

Eccoli senza tanti complimenti sempre attivi sulle realtà lavorative . Roberto Laudini con un incarico amministrativo nel ministero della difesa con sede a Messina è il Coordinatore SiCobas Sicilia e Calabria e il suo collega Simone Scandale in forza lavoro come operatore socio sanitario presso A.O Pugliese-Ciaccio di Catanzaro è RSU SiCobas presso il proprio nosocomio. Il sostegno e l’ impegno che ci mettono quotidianamente è solo encomiabile a parte il ruolo che ricoprono come dipendenti pubblici riescono a far conciliare l’ attività sindacale e i propri impegni familiari. Hanno sempre creduto che l’ unione fa la forza sposando diverse cause, una di quelle recenti e’ l’ assunzione a tempo indeterminato di tutti gli

operatori socio sanitari risultati idonei dal concorso bandito dall’ azienda sanitaria provinciale di Vibo V nel lontano 2017 e che da tempo erano fermi in balia di chissà quale destino anche dal fatto che la graduatoria era quasi in procinto di scadere e l’ ultimo quello del G.O.M di Reggio C. dove molti o.s.s siciliani erano bloccati in Calabria per via di una procedura di mobilità che non era andata a buon fine, l’ intervento dei SiCobas è stato provvidenziale facendo stipulare una convenzione con A.O di Cosenza e far attingere personale o.s.s dalla propria graduatoria dando la possibilità a una dozzina di o.s.s di fare rientro nella propria terra.

Uomini semplici che vivono giornalmente le angherie di una società odierna, diventa ordinaria amministrazione una battaglia per diritti negati senza nessun tornaconto ma semplicemente con spirito altruista e abnegazione, un grazie è soltanto doveroso e chi li conosce si augura che nel tempo riescano a mantenere quello spirito che li accomuna, difficile trovare persone complete, è come dire chi trova un amico trova un tesoro.

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Una storia comune che si ripete, un obbiettivo che si prefigge ma non solo, alla base c’è una passione, le varianti sono molteplici, il bello che ognuno la vive in maniera diversa come un protagonista. Andiamo ad accendere i riflettori su una bella ragazza friulana in provincia di Udine e proprio a Pozzuolo del Friuli. Trasferitasi a Tolmezzo capoluogo della Carnia Serena Soldà figlia di un dirigente di banca e di un’operatrice socio sanitaria, è la seconda di quattro figli. L ’amore per l’insegnamento si manifestava già diciottenne dando ripetizioni a studenti delle scuole superiori, educatrice anche in un doposcuola e con il servizio civile ha ricoperto il ruolo di tutor a dei ragazzi disabili all’università. Per lei due aspetti, quello delle relazioni umane e il legame per le materie scientifiche hanno avuto un ruolo fondamentale, piena fiducia nella scuola pubblica, educazione e istruzione hanno fatto sempre la differenza.

Ferma nelle sue convinzioni ed aspirazioni tenta il primo concorso Stem in scuola nel 2021, l’ acronimo Stem identifica proprio le classi di concorso scientifiche, i risultati non sono proprio cosi rosei, dalla nota negativa ricevuta al rimboccarsi le maniche e mettersi a capofitto sulle materie d’ esame per il prossimo concorso è stato un attimo, a maggio dell’anno corrente si ripropone un altro concorso ordinario che dava la possibilità di acquisire una cattedra, anche stavolta l’ obbiettivo non è stato raggiunto anche se per poco. Lei stessa autocritica ha cercato di capire dove siano state le sue mancanze o lacune ma da un esame oggettivo delle volte non si può ascrivere quale sia stata la vera causa dell’insuccesso. A breve si sarebbe riproposta una chance specialmente in quest’ultimo biennio dove in 2 anni di chiusure e inizio delle didattiche a distanza per la pandemia la carenza di personale docente e non è andata alle stelle.

A luglio 2022 ecco il riproporsi della prova, l’esame sembra superato ma si aspettano i risultati ufficiali, l’ansia quel poco che basta fa da cornice ma dopo qualche settimana la gioia ha prevalso sul resto. Finalmente quell’ obbiettivo tanto atteso era diventato una splendida realtà. Concludendo, quello che Serena ha vissuto come altri vivono giornalmente in contesti diversi è una nota positiva da tenere in considerazione per non far passare come “I giovani italiani sono pigri non vogliono lavorare”, vita quotidiana e lavoro delle volte ti portano ad un punto di non ritorno, difficile da conciliare ma se alla base c’è una forte determinazione il finale sarà entusiasmante, sono sacrifici che una/o fa pur di dar certezza ad un futuro sempre piu incerto. Non si può vivere solo di lavoro ma lavorare con la soddisfazione di aver contribuito in qualcosa di costruttivo ti rende libero e indipendente di poter scegliere sempre quale sia la strada più giusta da intraprendere, ognuno segua la sua indole, la propria inclinazione anche se dovesse fallire almeno potrà dire io ci ho provato.

 

L’ennesimo appello al Commissario Longo ci faccia tornare a lavorare per la nostra terra la parte di Calabria che lavora fuori gli o.s.s di Vibo in graduatoria attendono da anni.

La Storia ancora continua e perdura ma la speranza e la voglia di arrivare al proprio traguardo in molti Calabresi residenti fuori Regione per lavoro non si ferma. L'annoso problema sanitario regionale calabrese è sempre attualità. Una realtà che viene riscontrata in ogni Azienda Sanitaria da Vibo V. a Reggio C, da Catanzaro a Cosenza via Crotone, presidi ospedalieri che arrancano proprio dalla base, i numeri sono più che alti e nelle corsie di ogni nosocomio di assistenza vera e propria non se ne riscontra. Sono molti i lavoratori che attendono ormai impazienti quella famosa convocazione dopo aver superato il concorso pubblico di O.s.s completato già da due anni, graduatoria pubblicata a settembre 2019 con 282 operatori idonei.

Dai governi già passati M5 e Lega si era raggiunto un obiettivo ben preciso di far rilanciare la Sanità Calabrese sempre sottopressione tra mal gestione e il malaffare ancora presente ad oggi con le solite infiltrazioni mafiose.Il Decreto Calabria e il Decreto bis ha indirizzato delle risorse economiche per potenziare il settore sanitario pubblico, ora stando ai fatti il fabbisogno non tende ad arginarsi e le corsie sono sempre restie di personale sanitario, sarebbe un ottimo momento, qualche settimana fa il riconoscimento nell’ “Area Sanitaria”fino ad ora lasciata nell’ ombra. A nome di tanti padri e madri e altri colleghi che causa forza maggiore, cioè la mancanza di un assunzione si ritrovano a svolgere la propria mansione fuori regione.

Non credo si cerchi lo sbarco sulla Luna, credo sia un diritto poter lavorare e ad oggi ancor di più dove il disagio nelle varie realtà sanitarie della nostra Regione si manifesta in una maniera pesante se si pensa solo la chiusura di 18 ospedali e con dei livelli Lea che stentano ad arrivare al 50%.Credo che ci debba essere una sinergia di tutti per poter ricreare quello che negli anni e’ stato purtroppo distrutto. Quanto tempo ancora dobbiamo attendere, un cambio di mentalità pur ci dovrà essere non mi capacito a sapere che ci sia la possibilità di poter tornare alla terra d' origine e dare quel piccolo contributo a far sì che ci si scrolli da dosso quell’ etichetta negativa, un fardello che pesa come un macigno.

 

Riforma della Polizia Locale tra promesse e progetti

"È arrivato il momento di AGIRE !"
Così esordisce il Dott.Francesco Patamia, (Ufficiale della Polizia Locale), alla mia richiesta di eventuali novità sulla Riforma della Legge Quadro del Corpo.
Lo stesso prosegue riassumendo le fasi del suo programma partito un paio di anni fa : "abbiamo dato vita a un progetto che, nel breve periodo, ha raggiunto migliaia di persone.
Da una semplice Pagina Facebook "MSL - La Voce della Legalità", siamo riusciti a creare un Gruppo Nazionale con rappresentanti in tutta Italia, il nostro "hashtag" #LaRiformaLaFacciamoNoi ha invaso il web,
grazie a questo "Movimento" abbiamo iniziato a "dialogare" con varie Forze Politiche, chiedendo una nuova Legge Nazionale per la Polizia Locale Italiana.

Ad oggi, possiamo tranquillamente affermare, di non aver avuto alcun riscontro concreto alle nostre richieste, quindi abbiamo deciso di lanciare un appello agli oltre 60.000 appartenenti alla Polizia Locale, a tutte quelle Donne e quegli Uomini che, pur senza "le dovute tutele", non si sono sottratti ad innumerevoli rischi e sacrifici, affrontando questo "brutto" periodo per l'Italia con totale spirito di abnegazione.
Consapevoli del fatto che l'Unione ha sempre rappresentato la Forza, il nostro invito è stato quello alla coesione per il fine comune.
Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per veicolare in modo appropriato le nostre richieste.
La nostra intenzione, "numeri permettendo", è quella di non affidarsi più ad altri, dando Vita ad un "soggetto" in grado di far sentire la propria Voce."

A lui rivolgo i miei Auguri affinché il suo appello venga accolto e finalmente la Polizia Locale Italiana riesca a far valere i propri diritti.

 

Nicho Svago torna alla ribalta con un nuovo E.p

Nicho Svago torna a farsi di nuovo apprezzare, dalla sua Soverato in provincia di Catanzaro le idee hanno preso di nuovo forma.Da Dicembre 2014 quando fu l’ uscita del primo disco che contava 13 tracce intitolato ‘Tempo di un attimo’ al 2015 anno di transizione e meditazione che lo segue il 2016 e il 2018 con altri tre singoli. l’ E.P Amore e Rabbia è la nuova creatura uscita del 10 di ottobre 2020,con quattro tracce S.O.S Calabria , Per sempre,Last Generation e La Storia Continua. Lui da sempre cura la musica Hip Hop ma con quest’ ultimo prodotto si denota l’ accomunarsi il genere “Trap” presente l’ etichetta Catanzarese NofilterMusic e i 4

BitMaker/Produttori Dexter, Saint Moris AtomoG e Thunder, dove conclude il featuring Fango.Per i meno esperti il genere “Trap” è da considerarsi un sottogenere dell’hip hop,I testi, poi, si legano a tematiche come droga, soldi, fama, successo, sesso, spesso con ironia provocatoria sebbene sia un tipo di musica complesso da descrivere nei dettagli, nasce sempre in America e inizia a farsi sentire in Italia nel 2000.Al momento in Italia ben gettonati sempre primi nelle Playlist di Spotify che intasano le radio c’è lo Dark Sfera Ebbasta e Ghali ma anche la Dark Polo Gang.

Ognuno di loro ha uno stile del tutto personale, perché proprio come gli altri generi anche la trap si sta evolvendo e uscendo dagli schemi. Cosi Nicho Svago in questi giorni sulla piattaforma Spotify sta ricevendo notevoli consensi in questi pezzi rivisita sempre luoghi comuni, la propria terra la Calabria che sembra non riuscire mai a togliersi quell’etichetta marcia dove si riporta sempre il nefasto e non quello sui cui si potrebbe eccedere facendola vivere per chi ci dimora una suite di tutto rispetto e per chi ci soggiorna una scusa in più per ritornarci. Figlio di una Magna Grecia che abbaglia chiunque con la propria cultura ,l’ Artista Soveratese continua l’ ennesima protesta di un sistema costantemente in apnea, a vantaggio di pochi a discapito di tanti, l’ hip hop mi da possibilità di rivendicare tutto questo come la maggior parte di noi dovrebbe fare.

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Carmen Alba Caratozzolo, 21enne studentessa universitaria presso la facoltà di lettere moderne di Messina, una persona che vuole affermarsi non solo nel mondo del lavoro, non si capacità di non avventurarsi e mettersi in gioco in vari contesti.Veramente un modello da seguire. Talento? Fosse solo quello. Credo sia una donna poliedrica che riesce a sviluppare e manifestare con diverse arti le sue potenzialità che superano ogni aspettativa, a renderla ancora più affascinante e anche la sua bellezza che non passa inosservata quando appare nei vari eventi. Una delle sue doti quella dello scrivere per il quale nutre il maggior interesse la vede testimone del suo primo romanzo "Respirare". A questo si legano altre arti come il canto, la chitarra,il pianoforte e anche la passerella non si e'fatta aspettare, ultimamente e' impegnata nello scrivere un secondo libro "Vivere" ma uno pensa come riesce a gestire il tutto ma non è tutto!

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La sua corsa contro il tempo sembra non basti mai, ha fame di cultura cogliendo il meglio di tutto ciò che la circonda condividendolo con i suoi coetanei e non solo, donare quello che resta di positivo in una società scellerata senza arte né parte, però megalomane e propensa al consumismo sfrenato quando ad arricchirsi dovrebbero essere le menti e non i portafogli di pochi.Lei non resta dietro neanche con i sentimenti donna di sani valori e altruista per antonomasia, come accennavo in narrativa le novità non finiscono mai, collabora anche con Radio 104 touring e ha un progetto in corso. Che dire, un' instancabile risorsa, anche lei lo ammette che è difficile stargli dietro ma quando ne comprendi il valore allora si che apprezzi ogni singolo e piccolo particolare come un grande puzzle, ogni pezzo è necessario per completare l'opera e vi assicuro che Carmen è sulla buona strada.

 

Walter Cordopatri nel ruolo di Nicola Curtiga debutta con il Kolossal "Zero Zero Zero"
Debutto internazionale per la serie kolossal ZeroZeroZero, girata in 3 continenti (America, Europa, Africa), in 5 paesi (Italia, Messico, Marocco, Louisiana e Senegal) e in 6 lingue (inglese, spagnolo, italiano, francese, wolof e arabo). Oltre mille persone di troupe e più di diecimila comparse in 148 giorni di riprese.

Nel Cast, insieme ad Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Gabriel Byrne, Harold, Torres, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida e Francesco Colella anche il Direttore della Scuola di Recitazione della Calabria, Walter Cordopatri nel ruolo di Nicola Curtiga.
La trama intreccia numerosi personaggi che ruotano attorno a un enorme carico di cocaina, acquistato in Messico dalla ‘ndangheta e spedito, attraverso alcuni intermediari, fino in Italia. Otto episodi per disegnare le rotte globali della merce più distribuita al mondo, paragonabile solo al petrolio secondo Roberto Saviano, “è un mercato talmente grande che se immaginiamo tanti motori pieni di benzina dobbiamo immaginare tanti corpi pieni di cocaina”. Un sipario aperto sui meccanismi che muovono il narcotraffico internazionale, sugli intrecci tra economia legale ed illegale, a cavallo tra Messico, Italia e Stati Uniti.

“Un grande onore – dichiara il Direttore Cordopatri – essere diretto da Stefano Sollima, persona e regista che stimo infinitamente, per me un sogno che si realizza, anche perché il mio più grande punto di riferimento attoriale, Gian Maria Volontè, girò ‘Faccia a Faccia’ con il padre Sergio”.
La serie Sky Original prodotta da Cattleya e Bartlebyfilm, diretta da Stefano Sollima, Janus Metz e Pablo Trapero, tratta dal libro “ZEROZEROZERO” di Roberto Saviano è stata trasmessa su Sky Atlantic e NOW TV.

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Da Palmi non solo cultura ma bellezza e talento

Oggi ci ritroviamo a parlare di Palmi città Calabrese a ridosso del mare, la mitica Costa Viola, mamma di cultura e di arte, con i suoi figli che testimoniano l’arte e che riecheggiano nel tempo, lo scrittore Leonida Repaci e il musicista Francesco Cilea. Dal 2013 inserita con la sua manifestazione popolare della “VARIA ” nel patrimonio UNESCU. A dare lustro a questo lembo di terra c’e’ un nuovo talento, che oltre ad essere una bellissima donna, le doti che la distinguono nel proprio cammino sono innumerevoli . Carmen Caratozzolo di anni 21, italiana, studentessa universitaria presso facoltà lettere moderne, l’amore per la scrittura è sempre stato il suo obbiettivo principale.Con i suoi manoscritti è stata in grado di far emozionare i suoi lettori coinvolgendoli a 360 gradi facendo del sorriso altrui un vero cavallo di battaglia. Oggi con il suo romanzo “Respirare” alla sua seconda edizione è riuscita ad accaparrarsi diversi premi. C’è poco da dire è nata talentuosa passando dalla penna di chi scrive al pianoforte e finendo alla chitarra, tutt’ora in una rara sinergia continua a donare emozioni in un modo speciale, dal colore dei suoi occhi il meglio si evince e si narra.In una frase vuole esternare il suo essere. “Descrivere ogni particolare fotografato dai nostri occhi, restando in silenzio ma con la mente che parla, vivo di questo e delle mille cose pensate prima di scrivere.” Un altro traguardo interessante è quello delle regionali 2019 di Miss Italia, riuscendo a conquistare anche la fascia di Miss Reginetta alle selezioni nazionali rientrando alla finale nelle “64” ragazze di tutte le altre regioni. Una donna piena di potenzialità e quella voglia di fare, una Palmese che cresce e si vuol far conoscere. Ha dei progetti per il futuro ben definiti, vorrebbe aprire una scuola privata paritaria e dare la possibilità a tutti di conseguire un diploma e acculturarsi. Le note positive non finiscono, mantenendo una volonta’ ferrea, quella di voler rimanere nel proprio territorio e rivalutarlo, ardua l’impresa ma come si dice la fortuna premia gli audaci e non sembra proprio che Carmen non abbia la stoffa per poter avere successo.

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"Il monte Amariana: arrivare in vetta ti trasmette una pace dei sensi"

Da un anno e qualche settimana mi ritrovo per ragioni di lavoro nell’alto Friuli Venezia Giulia precisamente a Tolmezzo capoluogo della rinomata Carnia con paesaggi pittoreschi tra i monti che fanno parte delle Prealpi Giulie,i suoi fiumi, i suoi laghi e il resto che rende un ambiente unico staccato da quel caos delle città metropolitane dove governano le ruote su strada viceversa da queste zone dove regna una tranquillità di altri tempi. Arrivando da Udine per l’autostrada A23 o per la strada statale nelle vicinanze di Gemona del Friuli iniziavo a osservare questi monti contornati da boscaglia con delle cime color dolomitico situati là come dei vigilanti al controllo delle valli, una su tutte si ritrova al ridosso del centro abitato di Amaro uno dei luoghi d’accesso al sentiero da dove si prosegue verso la vetta,abitando a Caneva di Tolmezzo quando mi recavo a lavoro in ospedale attraversavo il ponte che sovrasta il torrente but e da lì lo sguardo ogni volta si perdeva su quella vetta, bellissima a forma di piramide con quelle nuvole a rasentare la punta dava l’impressione che ci fosse qualcosa di “Sacro”.Quindi acquistato l’indispensabile per far fronte ai sentieri e dei tratti di ferrata cercavo più informazioni possibili per capire se ci fosse stata qualche difficoltà per arrivare in cima. Dopo aver ascoltato una mia amica Carnica Vanessa Miu che di montagna ne sa molto più di me essendo anche istruttrice di sci, attendevo soltanto una giornata più favorevole con il meteo, dato che i temporali estivi non si sono facevano attendere succedendosi di settimana in settimana. Arrivata la mattina del 15 luglio ero in dubbio se salire o no a parte il meteo che nel primo pomeriggio portava dei peggioramenti c’era la mia insicurezza nel fare l’escursione in solitaria, decisi verso le 9:30 di partire, quindi presi lo zaino e la macchina arrivato al parcheggio che si trova su gli 800 m a ridosso della montagna iniziai la mia risalita tra i vari sentieri, più salivi e più lo spettacolo diventava suggestivo, a parte lo scroscio di qualche pietra che cadeva lungo il sentiero e il richiamo di qualche rapace ti ritrovavi immerso tra bosco e roccia che bellezza!! I primi sintomi arrivavano con un leggero mal di testa e di stanchezza dovuto al’altitudine e quando mi ritrovai sulla roccia nuda a risalire con le braccia distese sul cavo d’acciaio, dopo 2 ore di cammino la cima era quasi davanti, terminando il decimo tratto di ferrata a distanza intravidi la madonnina dando un bel sospiro di sollievo, per il resto era solo sdraiarsi e ammirare tutte le montagne attorno con il lago di Cavazzo incastonato in quella valle, un esperienza da rifare almeno in compagnia.

---A tenere alto l’interesse sul grande schermo c’è un Cast tutto d’eccezione Marco Bocci, Ksenia Rappoport, Michele Placido, Alessio Boni e Barbara Bouchet con nove settimane di riprese tra la Calabria, Milano, Roma e Anversa in Belgio.Le riprese del film “Calibro 9”sono iniziate il 24 maggio proprio in terra Calabra, il nuovo film di Toni D’Angelo, regista del film noir “Falchi”. Ancora a dare vivacità come interprete di un ruolo forte e dinamico che lo vede a fianco al mitico Marco Bocci è il nostro beniamino Walter Cordopatri l’attore calabrese che e’ stato già presente con quest'ultimo nel film girato anche in Calabria e andato in onda l’autunno scorso “Solo 2”. Gli impegni non mancano e la voglia di fare non si placa, Walter è presente anche in un’ altra serie televisiva “000” che nel 2020 andrà in onda e sarà presentata al “Festival di Venezia”. Con questa pellicola di “Calibro 9” si ritrova a partecipare per la prima volta in un film d’azione con la Minerva production e il regista Tony D’Angelo ma non finisce qua il suo operato perché mentre lui è impegnato con le riprese che lo vedono presente sul set dai primi di luglio fino il 2 di agosto il telefono squilla in continuazione, e’ la Scuola di Recitazione Calabrese che chiama; della quale è direttore e ideatore.Ormai rinomata da qualche anno la presenza meritatissima al Festival di Giffoni altra tappa obbligatoria dove è riuscito a portare insieme ai suoi collaboratori il nome della Calabria intera molto in alto.Alla domanda come sta andando il percorso professionale ?

Walter risponde che si reputa molto fortunato tante sono state le soddisfazioni che dal 2017 ad oggi ha avuto sia con la scuola sia con la propria figura da attore, un onore poter lavorare con il Bocci che a suo avviso è un ottimo artista con i piedi per terra, umile e professionale nel suo lavoro seguito da una troupe magnifica dove si scherza e si lavora, un'armonia che serve a smorzare molte volte quella tensione fatta di stanchezza dopo molte ore di riprese.Che dire è un sogno!!! I sogni se ci credi a volte diventano pura realtà basta provarci con un po di fortuna si arriva lontani.Infine Walter vuole ringraziare tutta la produzione insieme a tutti gli attori presenti con me sottoscritto, si auspica che il film venga apprezzato quando sarà disponibile nelle sale cinematografiche.Inoltre anticipa anche per la prossima stagione un progetto teatrale del quale ancora non si sanno i particolari ma ben presto sarà da aggiungere alla lista degli eventi.

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---Insieme a colleghi ed amici decidiamo di trascorrere la serata e di conseguenza la notte in un locale triestino. Partiti da Tolmezzo e arrivati a destinazione abbiamo parcheggiato l'auto e ci siamo apprestati ad entrare proseguendo su di un manto sterrato, poco prima di salire su un lastricato la luce di un lampione riflette su una scheda riposta a terra e attira la mia attenzione, subito mi sono accasciato a raccoglierla e controllandola vidi che era una carta d'identita' di una ventenne di Trieste. Fiducioso da sempre nell'utilizzo con criterio dei social il giorno successivo provai a cercarla con Fb inserendo i propri dati ed ecco che a distanza di poche ore mi rispose che l' aveva proprio persa nella serata di sabato. Conseguentemente di comune accordo abbiamo scelto le modalità di come poterla riavere, scongiurando la denuncia presso le F. O e la trafila presso gli sportelli anagrafici per fare una nuova richiesta al fine delll'ottenimento di un nuovo documento d'identità.

Ci troviamo in Calabria, in una terra risaputa per le sue contraddizioni ma nei meandri del suo territorio nacque fin dal gennaio del 1980 una creatura dal cuore pulsante, dalla volonta’ ferrea di chi pensa ancora oggi che a qualcosa di buono ci si possa legare, appassionarsi e innamorarsi portando avanti i suoi ideali come baluardo.

Giuseppe Galluccio odierno proprietario del ristorante “La Cucciarda”, ai tempi quando i giovani del luogo non avevano una meta da rincorrere lui pianificava il suo progetto perché le sue idee invece erano abbastanza chiare. Comincio’ insieme al fratello a lavorare presso il ristorante di uno zio a Taurianova una cittadina della piana di Gioia Tauro; però la voglia di avere qualcosa di suo era impellente,quindi ancora minorenne aprii un locale sito difronte quello attuale.”Mamma Mimma” fulcro del successo, con grande sacrificio e dedizione alle prese con la cucina insieme al “savoir faire” porto’ insieme all’operato dei figli a far diventare in breve tempo il locale punto di riferimento di migliaia di pendolari nonché gente del posto che accomodandosi al tavolo non assaporava soltanto le prelibatezze della cucina di casa ma rimaneva estasiata dai modi sempre gentili e attenti, l’empatia che si veniva a formare come se il formidabile “Pino” si conoscesse da sempre.

Negli anni le richieste aumentarono come d’altronde il bisogno di spazio, quindi si costruì la nuova struttura che in questi ultimi mesi e’ stata rivalutata con un restyling. Ad oggi dopo quasi 40 anni Giuseppe Galluccio ci crede ancora dichiarando: Abbiamo dato un’ identità in tutti questi anni, penso che serva il sacrificio e la volontà di tante persone, se il mio locale ancora e’ aperto ringrazia chiunque sia passato di la’ con la propria presenza.Ho cercato di dare il massimo insieme al mio staff provando a mettere a suo agio chiunque fosse venuto come da buon uomo del Sud non solo dando il piacere al palato ma vedere tornare la gente con il sorriso, felice di ospitarla di nuovo, un po’ come una grande famiglia.

Riforma della Polizia Locale. "Eppur si muove", dicono...ma sarà così?

Il Dott. Francesco Patamia (Portavoce Nazionale del Movimento Sicurezza & Legalità), interrogato sugli sviluppi della "Mission" del Movimento, riferisce di non darsi pace, era riuscito ad aggregare in pochi mesi più di 4.000 persone con un Progetto che prevedeva di portare la Voce della Polizia Locale in Parlamento, ricevendo consensi e speranze da diversi schieramenti politici, sentendo pronunciare frasi che facevano ben sperare ad un' imminente Riforma Nazionale, ma poi?
Promesse, forse tentativi, ma ad oggi, di concreto, ancora nulla.
Rammaricato, si interroga : saranno stati i soliti "slogan elettorali"?

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Eppure sembrava che fosse chiaro il concetto di base, la Riforma della Polizia Locale è necessaria, non solo per tutelare gli operatori ma, anche, per garantire al cittadino maggiori e migliori "servizi", basti pensare alle limitazioni Territoriali delle qualifiche di Polizia Giudiziaria e di porto dell'arma d'ordinanza che, ad oggi, in un Paese che richiede sempre più "Security", sembrano assurde, eppure ogni "problema" sembra insormontabile, ogni proposta irrealizzabile, ma è davvero così difficile abrogare la Legge Quadro, risalente al 1986, ormai obsoleta e annoverare la Polizia Locale tra le Forze di Polizia ?
Sicuramente vi terremo aggiornati con ulteriori sviluppi, perché Patamia, fiducioso nella Squadra che lo circonda, composta da appartenenti al Corpo provenienti da tutta Italia, promette di non arrendersi e di continuare a lottare per ottenere la dovuta considerazione.

----"Dalla Calabria alla Carnia la mia esperienza personale" Era quasi iniziata l’ estate, il telefono squillava ripetutamente, lo aspettavo ma non realizzavo che da li a breve dovessi partire per una terra lontana.Iniziai a dare un occhiata su google-map per vedere dove fosse localizzata la zona, Tolmezzo capoluogo della Carnia.

Arrivai da Udine in un pomeriggio molto caldo, scesi dall' autobus e subito mi guardai attorno; mi colpirono queste montagne a Nord-Sud-Ovest-Est quasi a vigilare la città, ogni volta che esco guardo sempre con stupore.Cercavo di cogliere ogni particolare che nei giorni a venire con la dovuta attenzione sono riuscito a portare a termine, stimolando ancora una volta il mio interesse nel vedere nuovi posti, facce nuove, abitudini diverse.Che dire! Tolmezzo una bella cittadina, tranquilla, abbastanza curata, forse lontano dalle mie origini ma ospitale per chi ha la voglia di cogliere il meglio.Notavo spesso che trovandomi in strada al rientro o all' uscita di casa incontravo gente a me sconosciuta, che accennava un “Buondi” o “Mandi” tipico friulano.

Apprezzata la cosa da subito; come un “ Benvenuto” perché non ho mai creduto alle dicerie; sorvolando sull' argomento di essere meridionale, dato che a mio avviso e' solo ignoranza.Il tempo scorre inesorabile sembra scontato ma cosi e' realmente, dal caldo anomalo che quest' anno anche i residenti mi hanno confermato siamo arrivati a Natale, il primo fuori casa, mattina a lavoro e dopo passato nella città di Cormons dove risiedono da anni miei concittadini.Un incarico che mi legherà ancora un po' a questa terra da scoprire e farsi apprezzare perché di apparenza ne abbiamo tanta, infinita come l' acqua del mio mare.L' inverno ancora e' lungo e le montagne si vestono di bianco come ornare una sala per fare festa, tra tanti mi ritrovo anche io ad essere invitato, sarà mio dovere un domani essere ricordato; grazie "Carnia".

----"La Terra dei Fiori apre le porte alla S.R.C battezzando L' OPEN DAY"

La S.R.C varca i confini italiani e arriva in Olanda,precisamente a Zwolle in provincia di Amsterdam; ferrea volontà' del direttore artistico nonché attore teatrale, cinematografico e televisivo Cordopatri Walter di poter avere uno scambio interculturale di due realtà diverse a parte la posizione geografica da sud al nord Europa ma con abitudini , usi e costumi molto diversi in uno approccio unico nel suo genere.Dopo l' esterna in territorio olandese la scuola artistica ARTEZ si e' recata in Calabria facendo un coast to coast dalla nostra amata Costa Viola all' area grecanica con l’obiettivo di far conoscere le nostre origini, la nostra storia, quasi in concomitanza con l' OPEN DAY da oggi 20 ottobre dove si presentera' l' offerta didattica- formativa di conoscere i programmi nello specifico, una struttura di riferimento regionale per l’arte della recitazione e l’insegnamento della professione dell’attore, che opera gia' da un biennio con sede presso il Polo Solidale per la Legalità “F.Vinci” a Cittanova. È una scuola aperta a quanti sono per indole propria o propensi alla recitazione, con la possibilità di aver approccio con diverse discipline.Un prodotto D.O.C in Calabria se si pensa a quanti siano riusciti nel proprio intento di coronare il sogno di fare l' Attore, il caro Direttore ne sa qualcosa, impegnato giorno per giorno a creare sempre qualcosa di valore, ci crede e lo conquista.

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"Walter Cordopatri l'esordio sul grande schermo"
Non si e' fermato un giorno.Ne sono testimone del mio amato concittadino che da quando e' tornato in terra natia, il primo pensiero che li occupava la mente era quello di fare un qualcosa di diverso, qualcosa che lo gratificava.Vi parlo dell' Attore Calabrese_Walter Cordopatri diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia Romano dove uno dei suoi insegnanti,mostro sacro del cinema italiano, il celebre Giancarlo Giannini lo vide subito, caparbio nell' ottenere un risultato che con il tempo gli fece acquisire quel carisma che a oggi lo rende protagonista..Inizio’ con un cortometraggio girato nel proprio paese dove vive tutt'ora Rizziconi, e da li c’ e' stata tutta una serie di impegni partecipando a diverse pellicole una delle quali lo porto' in Emilia, questa forte da tema toccante “La notte non fa più’ paura” che ricorda il terremoto in Emilia del 2012. Nel mentre si completavano le riprese di questi’ ultimo film, la voglia di intraprendere un nuovo cammino professionale lo accompagnava quotidianamente, con la fermezza e la determinazione di farlo nella propria terra d'origine. Ecco che finalmente dopo i vari aspetti burocratici riesce a fondare la S.R.C -Scuola di Recitazione Calabrese, della quale e’ direttore artistico ringraziando tutti per il lavoro svolto.Tante persone lo hanno sostenuto con la fiducia del Sindaco Pianigiano Cosentino che ha visto una vera svolta, un' idea innovativa culturale al progetto,il quale ha messo a disposizione come immobile per lo svolgere delle attività’ Il Polo Solidale della Legalita' di Cittanova, bensì il 22 Gennaio 2017 c' e' stata l' inaugurazione e subito dopo a febbraio l' inizio delle attività.Come già’ anticipato l' Attore Cordopatri da indole teatrale indiscussa, tra un viaggio capitolino e un altro dove mantiene un rapporto costante con i suoi colleghi nell' estate 2017 riesce ad entrare nel cast di “Solo 2” prodotto dalla Taodue a fianco il nostro conterraneo Peppino Mazzotta e il celebre Marco Bocci, che si era riproposto nel 2016 con la prima serie di “Solo”. Walter interpreta nel film il ruolo del Santista “Picciotto” del clan della famiglia Corona nonché autista della stessa.Gli sforzi assunti in questi ultimi anni hanno ripagato l' impegno in primis di una persona stupenda, disponibile e cordiale e credo nella sua testardaggine che ci distingue noi popolo calabro, con la quale e' riuscito a sbarcare sul grande schermo. A settembre sara' mandata in onda la fiction su Canale 5. Ma le sorprese non mancano ad arrivare, proprio in questo frangente estivo sempre lui e impegnato in un' altra pellicola girata in Calabria con le riprese di“Zero Zero Zero “ con la regia di Stefano Sollima tratto dal romanzo di Roberto Saviano.Infine si puo' dire che Walter non e' il solito fannullone come ci vogliono etichettare i media ma e' sempre impegnato in un lavoro il quale lo porta ad essere il“Protagonista” e fin ora ci sta riuscendo alla grande. Forza e Onore sempre.

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"Ida la donna che New York la vive da protagonista"

Ida Miceli italianissima con un cuore calabro, splendente come il sole, non per niente quando la si incontra non è solo la bellezza a colpire ma è la sua solarità a coinvolgere, una persona che sembra di aver conosciuto sempre. Attualmente lei dimora negli States precisamente nella grande Mela. Nel 2005 partecipò al più ambito concorso di bellezza italiano, Miss Italia, arrivando in finale; che in qualche modo gli spalancò le porte nel mondo della moda sia come modella e collaboratrice di eventi . Un lavoro appassionante che ha dato la possibilità di viaggiare tanto facendogli conoscere, luoghi stupendi e nello stesso tempo tanta gente di culture diverse. Terminati gli studi superiori di ragioneria ha conseguito una laurea in Lingue e una in Comunicazione, quindi le potenzialità non sono mai mancate.

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Non nasconde il fatto che quando è partita per New York doveva rimanere solo per qualche mese, ma affascinata dal modo in cui i Newyorkesi vivevano ha deciso di trasferirsi completamente, mettendo un po' di sogni nella sua valigia da viaggio. Dopo aver dedicato con passione e determinazione un percorso di studio approfondito di testi in inglese su New York, ha svolto un esame conseguendo il brevetto per poter esercitare la professione di guida turistica grazie alla quale in perfetta sintonia con il suo carattere solare sta riuscendo a coinvolgere e conquistare molte persone, che a sua volta divengono speciali, perchè ogni singola storia diversa diventa importante, uno scambio di opinioni, di culture, lei ama follemente scoprire il vissuto di altri.

Di progetti per il futuro ne ha diversi per ora vuole portare questo percorso di "Donne a New York", un blog/pagina che sui Social sta riscuotendo molto successo con 30000 donne in tutta Italia e non solo. In diretta "Live" riesce a cogliere i lati più belli della metropoli, da Central Park a Brooklyn, Staten Island e Manhattan. Una donna principalmente sognatrice, che mira sempre piu' in alto giorno dopo giorno, contentissima del risultato odierno e pronta a nuovi traguardi. Dall' Italia ha portato tutto, si è subito abituata ai ritmi statunitensi saltando da una metropolitana ai taxi gialli, dai vaporetti ai tram che animano e affascinano le streets cittadine.

Anche se la sua terra manca rimarrà sempre un'italiana vera come dice anche la canzone; sicuramente la prima cosa che ha voglia di far conoscere e che conserva e' la sua cucina italiana. Conclude affermando" Forse è l' atmosfera sembra di vivere in un sogno, dal nulla ho creato una grande cosa che New York a differenza dell' Italia mi permette, non voglio vivere in monotonia, ogni mattina mi alzo con una piacevole sintonia, non attendo altro che scendere in strada con voi divertendomi- lavorando in ogni singola via.

La Riforma La Facciamo Noi

Il Progetto, lanciato 2 mesi fa da due appartenenti alla Polizia Locale, ovvero Francesco Patamia (Reggio Calabria) e Vincenzo Macirella (Minervino Murge), prende sempre più forma.
Gli stessi, hanno spiegato le loro intenzioni tramite la pagina Facebook "La Voce della PL in Parlamento", cioè ottenere la Riforma del Corpo, tramite la candidatura alle prossime Elezioni Politiche di Ufficiali ed Agenti di Polizia Locale, che se eletti si faranno carico di perseguire lo scopo prefissato.

Le loro intenzioni hanno fatto velocemente il giro dei vari Comandi, questo anche grazie alla Costituzione di un Coordinamento Nazionale, formato da appartenenti alla P.L., provenienti da ogni Regione d'Italia, che sposando in pieno la finalità, si sono rimboccati le maniche, sostenendo i due ideatori del progetto e riuscendo a raddoppiare le adesioni alla Pagina, che sono balzate dalle 2.000 del primo mese alle quasi 4.000 attuali.
Patamia e Macirella si dicono soddisfatti del lavoro di Squadra fatto fino ad oggi, che rafforza ancora di più la loro idea di una Polizia Locale unita, i due ci confessano di essere stati contattati da vari esponenti politici e di aver avviato un dialogo con gli stessi, chiarendo che alla fine si dovrà arrivare ad una scelta di schieramento, che, dovrà in primis essere condivisa da tutti e che propenderà verso chi dimostrerà interesse all'obiettivo finale e non solo nei confronti dei numeri che il Progetto dimostra di sviluppare giorno dopo giorno.

I due Portavoce Nazionali non hanno alcuna intenzione di "svendere la Categoria" al miglior offerente, ma, viaggiano a vele spiegate verso lo scopo finale, continuando a ribadire che solo chi vive le difficoltà quotidiane del loro lavoro sarà un valido riferimento in Parlamento e si batterà per ottenere i dovuti diritti, precisando che nessuno, fino ad oggi, si è sottratto ai propri doveri, nonostante la normativa "obsoleta" che attualmente si ritrova la Polizia Locale e che è ora di cambiare.

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