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Lago

Spiaggia antichissimi cristalli. Hawaii

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18-5-2017.jpgCinese

Il video dell'arrivo e dell'accoglienza festosa della comunità eoliana a Marina Corta

 

IL PUNTO E VIRGOLA

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Mons. Accolla,  nuovo Vescovo anche delle isole Eolie, è sbarcato dal mezzo militare, a Lipari col piglio del marinaio senza sentirsi comandante. Circondato subito dalle autorità e dalle forze dell’ordine al completo. E’ stato seguito dalla festante banda musicale fino al palco, dove i famosi canterini lo hanno deliziato prima di ascoltare il suo dire e le sue promesse.

Un parlare semplice, mezzo letto e mezzo a braccio, come a voler essere umano con gli umani. Come a volersi sentire uguale a chi nel bellissimo pomeriggio domenicale é arrivato a Marina Piccola per un saluto festante e di buon auspicio. Le isole Eolie hanno bisogno di rafforzare la fede, hanno bisogno di ruoli uguali come valori e contenuti. Fatti da trasformare in parità per tutti gli isolani di buona volontà. Molti, allo sbarco del vescovo hanno notato che l’unico dei 4 sindaci a baciargli l’anello è stato il sindaco di Lipari.

Un caso o un messaggio di ruoli. Ben sbarcato Mons. Accolla e benvenuto a nome di tutti gli amici lontani e vicini del Notiziario delle Eolie.

 

-IL PLAUSO

di Aldo Natoli

A conclusione della manifestazione svoltasi per accogliere sull'isola il nuovo Arcivescovo, Mons. Giovanni Accolla,  ritengo doveroso ringraziare gli organizzatori Mons. Gaetano Sardella e Mons. Giuseppe Mirabito e quanti con la loro presenza e servizio hanno contribuito alla perfetta realizzazione dell'evento. Mi riferisco alle Amministrazioni Comunali, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Capitaneria di Porto, alla Polizia Municipale ed alla Protezione Civile. Un particolare ringraziamento  anche  al "silenzioso Sacrista", Francesco Ziino , che con la sua regia e con i particolari addobbi della Chiesa Cattedrale l'ha resa maestosa  per la doppia ricorrenza: l'arrivo di Mons. Accolla e la Festa di San Bartolomeo.

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di Roberto Marturano*

L’Amministrazione continua nella collocazione di dissuasori per la sicurezza stradale. Sono ormai divenuti indispensabili per spezzare la velocità dei mezzi in alcuni tratti critici della rete viaria isolana. Questa mattina, sotto la supervisione dell’assessore Roberto Marturano, sono stati installati nella via Conti , di fronte all’ I.I.S. tecnico Conti Vainicher e nei pressi del panificio ristorante Martino.

*Assessore viabilità

I COMMENTI

di Catello Pongolini

Sarebbe opportuno collocare tali dossi anche nella Torrente Cappuccini in modo da “unire” l’asse viario a monte del centro abitato (dove sono ubicate tra l’altro le scuole di Lipari) e che ben vengano di nuovo le strisce pedonali. Colgo l’occasione per segnalare all’assessore che da alcuni anni, al passaggio pedonale all’angolo con la via Emanuele Carnevale e la torrente cappuccini (angolo scuole Santa Lucia) sono state rimosse le fioriere rendendo di fatto la fruizione di detto passaggio, di nuovo impossibile ai pedoni. Rimozione avvenuta durante questa amministrazione eseguita ( se non ricordo male) in coincidenza di qualche incidente, (qualche auto magari che correva, distratto a parlare al cellulare, a guardare dall’altro lato qualcuno passare o ignorando che la curva è da prendere larga) tamponava le fioriere messe a protezione dei pedoni. Tale passaggio immagino sia il frutto delle notevoli segnalazioni dei residenti e della conseguente pericolosità di quel tratto. Se proprio nulla si può fare penso sia venuto il momento di ultimare il lavoro togliendo il cartello e cambiare la “destinazione d’uso”.

di Francesco Coscione

Come ogni innovazione, qualunque ne sia l'ambito, comporta un periodo di adattamento e di opinioni diverse di approvazione o di biasimo. Tale è stata anche la reazione riguardo al posizionamento dei dossi rallentatori nelle nostre strade. Purtroppo devo anche constatare che procedendo a 30 km/h sulla via Falcone Borsellino vengo spesso sorpassato da auto (specialmente tipo fuoristrada), moto e scooter che procedono a velocità ben più elevate non tenendo in nessun conto ne il limite di velocità ne i rallentatori. Altri che, appena rallentando in prossimità di essi, accelerano subito dopo quasi in una gara con se stessi, raggiungendo ragguardevoli velocità. Lo stesso avviene nella via Isa Conti dove sono stati posizionati da poco. Questi mezzi chiamati di "dissuasione" chi ...dissuadono? Quelli che già teniamo un' andatura consona ai limiti e al buon senso civico? Partendo dal presupposto che ciò che evita veramente gli incidenti è una guida corretta, il rispetto della segnaletica e il senso civico ritengo che i tentativi da parte dell' amministrazione comunale di correre ai ripari a questo riguardo sia lodevole. Sento, tuttavia,  molte lamentele da parte di molti cittadini, cosa per altro non sufficiente perchè l'amministrazione si "adatti" al volere di tutti, ci mancherebbe. Qualcuno mi ha fatto anche rilevare che esiste, e non poteva essere diversamente, una normativa sul loro posizionamento: Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 28 dicembre 1992, n. 303  Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada. Titolo 2 - Costruzione e tutela delle strade Capo 2 Paragrafo 6 - Segnali complementari (Art. 42 Codice della strada). Due sono i punti che fanno pensare, Il primo poco importante è: "per limiti di velocità pari o inferiori a 30 Km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm." Forse meno traumatici per i nostri poveri ammortizzatori...Il secondo punto sembra più importante: Il Ministero dei Lavori pubblici ha chiarito inoltre che “I dossi collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi”. 

Considerando che sia la via Falcone Borsellino che la via Isa Conti sono le unica strade di passaggio per detti mezzi (ambulanze, vigili del fuoco, ecc) sembra che questi subiscano certamente un rallentamento nel portare soccorso e comunque, per quanto riguarda le ambulanze, sicuramente sobbalzi e scossoni non opportuni per esse. 
In questi giorni mi ha positivamente colpito aver visto Carabinieri e Guardia di Finanza effettuare controlli in paese. I cittadini abbiamo "necessità" di vedere la presenza sul territorio delle forze dell'ordine o, come oggi si dice, dello Stato. Sarò vecchio e sognatore ma posso paragonare lo Stato, quello vero, a un padre di famiglia: i figli ci sentiamo sicuri se lo vediamo. La Polizia Municipale fa quello che può combattendo con organici e difficoltà, nulla da dire in merito. 
Alla fine di ogni discorso è opportuno trarre delle conclusioni. Ciò che scrivo rispecchia l'opinione anche di tutti coloro che non scrivono e che non parlano, come in altri casi è già successo salvo poi fermarmi per strada per dirmi che avrebbero voluto dire le stesse cose. Siamo capaci di condividere cento bufale al giorno su Facebook oppure se a colazione mangiamo brioches o granita ma, escluso rari casi, la profondità del nostro pensiero si ferma a questo. Se vogliamo svegliare le coscienze dobbiamo prima passare dal rispetto del prossimo e delle regole che possiamo criticare costruttivamente come stiamo facendo, ma non stravolgerle o rimuoverle per fare i nostri comodi.
Quando il nostro senso civico sarà veramente grande e rispettoso, a quel punto si potremo togliere i dissuasori.

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Forum Eolo, Verso i contratti di Fiume e di Coste. ASSEMBLEA COSTITUENTE: Lipari 14/11/2016

• L'obiettivo dei fondi strutturali 2014 -2020 è definire una Programmazione fondata sulla costruzione collettiva di una visione futura del territorio regionale quale patto fra amministratori, cittadini e partner diversi, che possa ispirare una strategia in grado di :

Coniugare: INNOVAZIONE E CITTADINANZA; Coniugare in modo originale: MOLTEPLICI SPINTE INNOVATIVE;

Rafforzare : COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI, RICERCA SVILUPPO SOCIALE E QUALITÀ DELLA VITA; Questa programmazione deve rendere bene a tutti i cittadini e per ottenere risultati tutti dobbiamo essere coinvolti, uniti, partecipando alla "res publica", dicendo il nostro pensiero, dando il nostro contributo. Ogni cittadino deve e può doverosamente pensare al proprio futuro al benessere della propria famiglia e soprattutto tutelare gli interessi sociali e lo può fare solo se uniti nell'azione.

Perchè i contratti di fiume e di costa? Parecchie Regioni in Italia hanno dato vita ai contratti di fiume, poche ancora, ma fioriscono giorno dopo giorno, ai contratti di costa; ambedue le definizioni hanno l'elemento acqua e la programmazione negoziata in comune e si rifanno al DLgs 152/2006, art. 68-bis. Contratti di fiume (articolo introdotto dall'art. 59 della legge n. 221 del 2015)

1. I contratti di fiume concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree.

I contratti di costa, di lago, di montagna, sono assimilati ai contratti di fiume. Dichiarazione finale: Oggi Noi con il FORUM EOLO esprimiamo l'esigenza e raccogliamo l’opportunità di affrontare le problematiche relative all'arcipelago delle Eolie, attraverso un processo di concertazione con gli attori del territorio che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del medesimo e quindi dell’ambiente e del paesaggio. “Il Contratto di Fiume e di costa " è lo strumento più vocato per elaborare una programmazione strategica integrata e partecipata che permetta di raggiungere obiettivi come la tutela, la riqualificazione e lo sviluppo del territorio secondo criteri di sostenibilità ambientale e socio-economica.

In un territorio dalle specifiche criticità idrauliche (mare- precipitazioni) come questo, uno strumento di partecipazione a 360° come il Contratto di Fiume e di costa, capace di coinvolgere dal cittadino alle istituzioni Regionali, Nazionali ed Europee appare sempre più necessario”. “I contratti di fiume sono accordi su base volontaria che individuano un quadro riferimento di atti e attività finalizzati alla sa

salvaguardia e alla corretta gestione delle acque e delle attività economiche e sociali ad essi collegate. In sostanza “viene promosso un approccio moderno basato sul coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti i portatori di interesse, cittadini in primis, che diventano attuatori delle politiche per lo sviluppo socio economico". Tale strumento è in grado di facilitare la costruzione a livello locale di un modello operativo che trova nella condivisione delle problematiche anche le possibili soluzioni, nel rispetto del bene e degli interessi di tutti (qualità, sicurezza, diritto alla salute, attività produttive etc.)”.

Cosa c'è in gioco? Erosione costiera e stato di attuazione della programmazione regionale, salvaguardia del patrimonio naturale e sviluppo sostenibile. Il sistema idrico integrato, gli investimenti per la manutenzione della rete, le coste e la gestione dei rifiuti.”
Tutti questi temi sono radicati nel DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”. In particolare la PARTE TERZA contiene “NORME IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO E LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE, DI TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO E DI GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE”.
L’ART. 64 definisce i “Distretti idrografici”:
“1. L'intero territorio nazionale, ivi comprese le isole minori, e' ripartito nei seguenti distretti idrografici: (...) della Regione Siciliana, già bacini regionali ai sensi della legge 18 maggio 1989, n. 183”,

L’ART. 68-bis definisce i “Contratti di fiume”:
“1. I contratti di fiume concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino

idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree.”
www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2006-04-03;152!vig=

I Contratti di Fiume generalmente e per offrire una idea del processo, si articolano nelle seguenti fasi:
-Condivisione di un Documento d’intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali;
-Messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva preliminare integrata sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio;
-Elaborazione di un Documento strategico che definisce le politiche di sviluppo locale del territorio;
-Definizione di un Programma d’Azione (PA) che deve indicare oltre agli obiettivi per ogni azione anche gli attori interessati, i rispettivi obblighi e impegni, i tempi e le modalità attuative, le risorse umane ed economiche necessarie;

- Nomina della commissione tecnico scientifica a cura del coordinamento nazionale dei CdF;
-Messa in atto di processi partecipativi aperti e inclusivi che consentano la condivisione d’intenti, impegni e responsabilità tra i soggetti aderenti al CdF ;
-Sottoscrizione di un Atto di impegno formale, il Contratto di Fiume, che contrattualizza le decisioni condivise nel processo partecipativo e definisce gli impegni specifici dei contraenti;
-Attivazione di un Sistema di controllo e monitoraggio periodico del contratto per la verifica dello stato di attuazione delle varie fasi e azioni, della qualità della partecipazione e dei processi deliberativi conseguenti;
-Informazione al pubblico. I dati e le informazioni sui Contratti di Fiume devono essere resi accessibili al pubblico, come richiesto dalle direttive 4/2003/CE sull'accesso del pubblico all'informazione e 35/2003/CE sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali su piani e programmi ambientali, attraverso una pluralità di strumenti divulgativi, utilizzando al meglio il canale Web.
http://nuke.a21fiumi.eu/Cos%C3%A8unContrattodifiume/tabid/56/Default.aspx

Un Contratto delle Isole Eolie inteso come Contratto di fiume dei bacini idrografici delle isole minori della Sicilia tributarie del Mare Tirreno meridionale, è certamente uno strumento di governance utile per orientare, mettere a sistema e attuare gli strumenti di pianificazione e gli accordi locali distintamente articolati e proposti dai vari soggetti interessati e/o competenti.

Integra tra gli altri i seguenti strumenti di pianificazione e gestione:
-Piano di Gestione del Distretto Idrografico, attuativo delle direttive comunitarie in materia di acque dalla Direttiva Quadro 2000/607CE, alla Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, alla Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino 2008/567CE (recepita dal D.Lgs.190/2010);
-Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) a partire dalla Raccomandazione n. 2002/413/CE, fino al Protocollo di attuazione della Convenzione di Barcellona COM(2010)30;
-PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE DELLE isole minori della Regione Siciliana;
-Carta europea del turismo sostenibile (CETS);
-UNESCO - Piano di azione dell’area dell’Arcipelago Eoliano;
-Applicazione della Convenzione di Faro, Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la Società;
-Art BONUS, a sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale;
-coordinamento del finanziamento e della realizzazione dei progetti in particolare al fine di accrescere l’efficacia della spesa nell’ambito del nuovo quadro della programmazione economica 2014-2020

- presentare il "PIANO DELL'ARCIPELAGO DELLE EOLIE" al Greening the Islands. - SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI - attuazione partecipata e concreta. - governance della P.A.

Il Contratto dell'Arcipelago delle Eolie dovrà coinvolgere i soggetti pubblici e privati portatori dei diversi interessi, favorendo attività di networking, cooperazione e internazionalizzazione nell’attuazione delle azioni previste dalla pianificazione/programmazione e contribuendo in generale a facilitare la realizzare gli obiettivi della Strategia Europa 2020. In questo quadro è auspicabile la partecipazione della Regione Siciliana, degli enti locali interessati, delle Autorità di gestione competenti, della Soprintendenza Beni culturali, della Capitaneria di Porto e delle associazioni rappresentative di categorie e di interessi diffusi.

Il Contratto di fiume e di costa nell'Arcipelago delle Eolie può contribuire a migliorare la concertazione con la creazione di un tavolo di discussione permanente per facilitare la risoluzione dei problemi legati alla conservazione della qualità ambientale e dell’eredita culturale, su cui basare lo sviluppo sociale ed economico dell’Arcipelago Eoliano.

sp25 184x274Due boscaioli eoliani aspettano la Boschi a Lipari per cercare a Quattropani tutti i funghi lasciati dagli elettori di Bersani!!!