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di Ennio Fiocco

George Cockburn tra Lipari e Vulcano.
George Cockburn (1772 + 1853) è stato uno dei talentuosi capitani di fregata nel Mediterraneo ed è meglio conosciuto come l'ideatore - durante la guerra anglo-americana del 1812 - dell'attacco alla città di Washington dove gli edifici pubblici furono bruciati, compresa la villa del presidente, conosciuta come la Casa Bianca. Divenne in seguito ammiraglio. La sua brillante carriera lo condusse anche alle funzioni di politico. Il decennio inglese (1806-1815) ha inciso profondamente nella storia della nostra Sicilia. Indubbiamente, gli alleati inglesi hanno difeso l’isola borbonica da una temuta conquista napoleonica (la monarchia da Napoli si era rifugiata a Palermo) per i nutriti interessi commerciali che avevano e per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, tanto che nel 1812, il parlamento siciliano aveva votato gli articoli della nuova Costituzione di modello liberale e con decentramento amministrativo di stampo anglosassone (purtroppo revocata dal Re nel 1816).

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Il Cockburn fece parte del corpo di spedizione inglese in Sicilia, nel 1810-11 viaggiando in lungo ed in largo, scrivendone le sue impressioni nell’opera «Voyage to Cadiz and Gibraltar up the Mediterranean to Sicily and Malta in 1810 and ‘11, including a Description of Sicily and the Lipari Islands and an Excursion in Portugal», pubblicata a Londra e Dublino nel 1815. Presento ai lettori la sua opera che ho tradotto relativa alla Eolie ed in particolare Lipari e Vulcano. Mi riservo in in prossimo articolo di descrivere le impressioni del Cockburn nella visita a Stromboli.

Lo scrittore così descrive il nostro sud: “Durante il viaggio che feci in Sicilia, ho spesso sperimentato molti inconvenienti per la mancanza di un libro del genere....Il presente lavoro intende servire come una guida di viaggio, per indicare gli oggetti più degni di attenzione dei futuri visitatori....Per quanto riguarda il governo del paese...ho piuttosto evitato questo argomento, perché non posso parlarne senza usare termini che potrebbero non essere approvati. Quando ero in Sicilia, era pessima all'estremo...si spera che un cambiamento sotto l'influenza britannica possa portare felicità a questo paese finora maltrattato...Grandi vantaggi commerciali...potrebbero derivare all'Inghilterra dal possesso dell'isola, per non parlare del pericolo della sua annessione alla Francia.

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Si potrebbero facilmente creare cantieri navali per navi di linea a Messina, Siracusa e Palermo... un popolo naturalmente buono, ma pervertito da cattiva amministrazione, superstizione e maltrattamenti; nessuno stimolo per l'industria; ogni espediente preso dal clero e dai baroni per mantenere il popolo in povertà, obbedienza passiva e profonda ignoranza: Tale è lo stato attuale della Sicilia... temo che i poveri siciliani non saranno vincitori dagli ultimi eventi: al contrario, sospetto che perderanno il poco che hanno ottenuto attraverso la nostra interferenza; e, molto probabilmente, vivranno un altro mezzo secolo sotto tutte le miserie di un cattivo governo e di un clero rapace....Salpai da Portsmouth sulla fregata Lively...” e dopo aver sostato in vari porti del Mediterraneo, tra cui Cadice e Gibilterra, il 31 gennaio 1811 sbarcammo a Milazzo dove fu preso “alloggio dal barone Proto; belle stanze, belle dorature e pitture, e un buon letto; ma molti articoli dell'arredamento non sono mai stati spolverati da quando sono stati fatti....

Siamo salpati alle 11, con due cannoniere e la scappavia: il vento era buono e siamo andati avanti bene per due ore, quando è calato il vento...siamo arrivati a Lipari alle 6...la città e il castello di Lipari sono situati in una posizione meravigliosa. Abbiamo alloggiato dal console britannico: il governatore è venuto e ci ha invitato a cena, e ce ne ha offerta una molto buona...L'aria è fredda; ma, anche in questa stagione dell'anno, potremmo camminare sulla terrazza la sera senza cappelli, per ammirare la vista del mare e delle rocce al chiaro di luna...Al nostro arrivo ieri sera, il Governatore e un certo numero di ufficiali vennero a porgere i loro saluti...la mia anticamera era piena di ufficiali e baroni, con il governatore e il vescovo..., tutti in tenuta da cerimonia.

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Avendo avuto un po' di istruzione a corte, me la cavai abbastanza bene...Quando ci imbarcammo per Vulcano, la marina era piena di gente: non potrò mai dimenticare la loro cortesia e attenzione. Arrivammo a Vulcano in un'ora...La difficoltà e il pericolo in alcuni punti erano davvero grandi, - molto più che all'Etna: le nostre guide erano eccellenti e ci accompagnavano diversi ufficiali; ma la maggior parte di loro era armata e con una banda di cani che arrecava molto fastidio, perché gli animali ci facevano rotolare le pietre addosso; e i Caciatores inciampavano sovente e portavano i loro fucili in modo negligente tanto che ho ricordato loro che eravamo venuti per esplorare un vulcano, e non per una battuta di caccia...

La difficoltà della salita era molto consistente, in quanto esistevano precipizi spaventosi...alcuni membri dell'equipaggio delle nostre barche, che vennero a prendere il mio sacco e la scatola per i campioni, con le corde per la nostra discesa nel cratere, erano davvero molto spaventati; e più di una volta dovemmo passare lungo uno stretto sentiero, dove il minimo passo falso era una distruzione inevitabile. In seguito guardammo i luoghi in cui passò con stupore. Il dottor Mosely e diversi ufficiali siciliani, si accontentarono di raggiungere la cima e di guardare dentro il cratere: non volevano scendere....Vulcano offre tutto ciò che il naturalista, il filosofo, o il viaggiatore curioso possono desiderare in questo ramo della storia naturale.

Ricorderò sempre con piacere quel giorno...la discesa è stata difficile e ci è voluta quasi un'ora... ogni bottone del mio cappotto era diventato nero per il fumo e lo zolfo, e le spalline erano rovinate; gli ufficiali siciliani, che sono scesi con noi, avevano sfortunatamente nuove uniformi, ed erano completamente rovinate...gli zolfi sono di tutti i colori, dal giallo chiaro all'arancione intenso, bianco, verde e rosso... Il sentiero per cui eravamo saliti era così pericoloso che tutte le parti concordarono che sarebbe stato impossibile percorrerlo; e perciò decidemmo di scendere dall'altro lato, dove la montagna conica era formata di cenere e scorie. La guida, un uomo anziano, non l'aveva mai fatto, e fece obiezioni; tuttavia votammo contro di lui...Era buio quando tornammo a Lipari...”.

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Il 6° Convegno Internazionale di Studi diretto da Carlo Ruta

Nella giornata di sabato 28 dicembre 2024, di mattina (ore 10,30-13,00) e pomeriggio (15,00-19,00), si tiene a Ragusa, presso il Laboratorio degli Annali di storia, via Pezza n. 108, il 6° convegno internazionale Sacrifici umani nelle società antiche e premoderne, e la sua presenza sarà molto gradita. Chiusi i lavori pomeridiani, abbiamo infine il piacere di invitarla, ancora in sede, a un piccolo trattenimento di congedo di fine anno e di augurio per l'anno che verrà. 

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